La carne.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Istituto comprensivo A D’Angeli di Cantalice scuola secondaria
Advertisements

Utensileria di cucina.
1° gruppo di alimenti primari:
DALLA CARNE AGLI INSACCATI
Tecniche di conservazione
Cdl in Scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e Salute
CARNE, PESCE E UOVA.
La conservazione degli alimenti Realizzato dalla classe 1a
Conservazione degli alimenti
Istituto comprensivo A D’Angeli di Cantalice scuola secondaria
La conservazione degli alimenti
La conservazione degli alimenti
La conservazione degli alimenti
La conservazione degli alimenti
Le conservazione degli alimenti
CONSERVAZIONE E COTTURA
CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI E COTTURA DEI CIBI
La conservazione degli alimenti
LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
TERRENI SELETTIVI DIFFERENZIALI: MAC CONKEY AGAR MANNITOL SALT AGAR
Metodi basati sulla eliminazione di acqua
VIVERE SANO :3.
Da usare come informazione generale
Fattori di Crescita dei Microrganismi
LA SALMONELLA  I batteri del genere Salmonella appartengono alla famiglia delle Enterobacteriaceae. Prendono il loro nome dal patologo veterinario Daniel.
Conservazione degli alimenti
CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
UNITA 1.1 I MICRORGANISMI MODULO 1. Pag. 2 I microrganismi S ono organismi visibili al microscopio Principali microrganismi rilevanti in campo alimentare:
I gruppi alimentari Carne, pesce, uova, legumi secchi Latte e derivati
Conservazione degli alimenti.
Judit Gasparik Reichardt Hungarian Meat Research Institute
Scelte alimentari come comportarsi??? I dolci come e quando come comportarsi???  Tenere conto della quantità e della frequenza di consumo di alimenti.
Gli aromi e i condimenti
SCIENZA DEGLI ALIMENTI
TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
2.1 La carne e i salumi.
Alimentazione.
LA VITA DEI TAGLIOLINI 1. La nascita e lo sviluppo storico dei tagliolini 2. Ingredienti 3. Composizione chimica 4. Composizione pasta 5. Conservazione.
I Batteri Lattici (LAB) in microbiologia degli alimenti
IL BURRO Di: Simone Ragusa.
I 7 gruppi alimentari I vari alimenti contengono i principi nutritivi in percentuali diverse. Se vogliamo nutrirci correttamente dobbiamo scegliere i cibi.
CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
Alimentazione *.
Elementi base di pasticceria
2.4 Il latte.
I sistemi di cottura.
La classe 3° A presenta: Tra innovazione e tradizione.
3.2 IL SISTEMA AGROALIMENTARE
COTTURA DEGLI ALIMENTI
TECNOLOGIE ALIMENTARI PER LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
Fattori di crescita dei microrganismi
MICrorganismi e alimenti
L’industria alimentare
Confetture e marmellate. Definizioni legislative Confetture: contenuto minimo in frutta = 35% Confetture extra: contenuto minimo in frutta = 45% Marmellate:
Sicurezza alimentare e nutrizionale: considerazioni e suggerimenti Dietista SIAN Dott.ssa Katia Fasolo.
Progetto DIOR Progetto Pilota di Didattica orientativa in ambito scientifico Seminario di Microbiologia predittiva Dott. Antonio Bevilacqua-ricercatore.
Nelle ghiandole mammarie delle bovine sane il latte è esente da germi. I microrganismi che colonizzano la parte inferiore del condotto lattifero costituiscono.
Derivati del latte - burro - prodotti a base di latte acido - prodotti a base di yogurt - formaggi Nei prodotti a base di latte acido, di yogurt e nei.
Verdure acide Vengono preparate a partire da verdure fresche per fermentazione lattica spontanea Nella fermentazione lattica: - vengono demoliti i carboidrati.
PH fattore intrinseco degli alimenti che determina in maniera significativa il comportamento dei microrganismi rappresenta la concentrazione di ioni d’idrogeno.
Presentato da R. Virgili L’impiego di nitriti e nitrati nei prodotti di carne stagionati: la ricerca e le prospettive del settore.
ISPEZIONE SANITARIA DEGLI INSACCATI
Fermentazioni.
9.2 Tecniche di conservazione degli alimenti
Tecnologia di produzione del prosciutto cotto
MICROBIOLOGIA DELLE CARNI A)CONTAMINAZIONE ENDOGENA DELLE CARNI: PRE MACELLAZIONE Affaticamento Fase digestiva Digiuno prolungato DURANTE LA MACELLAZIONE.
Tecnologia di produzione del prosciutto cotto.
Corso di Merceologia (I Modulo) a.a  Variazione 1° trimestre 2009/2008 dati Nielsen 2.
4.1 Oli e grassi.
Verdure acide Vengono preparate a partire da verdure fresche per fermentazione lattica spontanea Nella fermentazione lattica: - vengono demoliti i carboidrati.
Transcript della presentazione:

La carne

Maturazione della carne Il pH della carne nell’animale vivo è 7,2. Dopo l’abbattimento il metabolismo anaerobico del glicogeno produce ancora ATP ed ac. lattico determinando un abbassamento del pH a 5,8-5,3 in 24h. Una volta consumato tutto il glicogeno si abbassa anche il contenuto di ATP e si va incontro al rigor mortis. La carne ritrova la sua morbidezza dopo 2-3 giorni, carne suina, o 10-14 giorni, carne bovina, di maturazione a -1/+2°C a seguito di processi proteolitici che fanno risalire il pH (6,0) e conferiscono il definitivo aroma. Carne PSE e DFD

Conservabilità della carne bovina in funzione della temperatura e della carica batterica iniziale pollame bovino

Carne trita Fattori che favoriscono lo sviluppo batterico: Aumento della superficie di contatto fra batteri e alimento Inoculazione in profondità (anaerobi) Va posta in commercio nella stessa giornata di preparazione e immediatamente refrigerata o congelata

Deterioramento della carne Alterazione superficiale Nella carne refrigerata: Gram-negativi psicrotrofi: Pseudomonas, Acinetobacter, Moraxella A più alte temperature di conservazione: Enterobatteri Gram-positivi: Micrococcus, Staphylococcus Putrefazione profonda Brochothrix thermosphacta Clostridi Streptococchi Bacillus Nella carne confezionata sotto vuoto: Lactobacillus Carnobacterium

Patogeni trasmissibili tramite il consumo di carne contaminata

Prodotti carnei Classificazione A seconda del tipo di preparazione: Prodotti salmistrati crudi Prosciutto crudo Prodotti salmistrati cotti Prosciutto cotto Insaccati crudi Salami Insaccati cotti Wurstel

Prodotti salmistrati Salmistratura Può essere effettuata a secco o in salamoia con: Sale da cucina e nitrato - colore più stabile - aroma più pieno - tempi di maturazione più lunghi Sale nitritato Scopo della salmistratura: - Conservazione - Stabilizzazione del colore - Sviluppo di aromi

Salatura a secco Salatura in soluzione I pezzi di carne crudi vengono ricoperti di sale e lasciati stagionare a 5°C. Questa fase dura 2-5 settimane e, nel caso del prosciutto fino a 2 mesi. Salatura in soluzione I pezzi di carne crudi vengono immersi in una salamoia a 5°C con una concentrazione di sale variabile dal 12 al 20% a seconda del prodotto. La miscela di sali della salamoia contiene nitrato o nitrito o una miscela dei due. Per ridurre la durata della salatura si può iniettare la salamoia nel muscolo o nelle vene. La bassa temperatura, la presenza di nitrito e l’alto contenuto salino provocano lo sviluppo della tipica flora della salamoia: - Micrococcaceae alotolleranti: Staphylococcus, Micrococcus - Batteri lattici: Lattobacilli, Enterococchi - Vibrioni alotolleranti - lieviti - Dopo la salatura, i pezzi di carne vengono lavati ed asciugati in ambiente ventilato a 5°C per alcuni giorni o settimane (2 mesi nel caso dei prosciutti). I prodotti salmistrati crudi di norma vengono affumicati a freddo e lasciati maturare a temperatura ambiente.

Stabilizzazione del colore Le Micrococcaceae ed altri rappresentanti della flora della salamoia riducono, tramite la nitrato-reduttasi, i nitrati a nitriti fino ad un pH di 5,4. Dal nitrito, per reazione spontanea a pH acido, può formarsi ossido di azoto che si lega con la mioglobina della carne stabilizzandone il colore rosso. Additivi nella salamoia Zucchero e altre fonti di carboidrati (sciroppo d’amido) Acido ascorbico

Conservabilità e deterioramento Il deterioramento dei prodotti salmistrati crudi è legato a: - carni di qualità scadente - temperatura troppo elevata durante la fase di salmistratura o di asciugatura - deterioramento della salamoia - asciugatura troppo breve - affumicatura insufficiente - condizioni di conservazione Il deterioramento della salamoia è dovuto solitamente al prevalere di una delle componenti della sua flora: - vibrioni = putrefazione - stafilococchi e lattobacilli = acidificazione Deterioramento superficiale Sviluppo di muffe: - pericolo di formazione di micotossine Rimedio: trattamento superficiale con sorbato di potassio. Deterioramento interno Enterobacteriaceae psicrofile: Serratia, Enterobacter, Proteus, Citrobacter = putrefazione, produzione di H2S. Lattobacilli e stafilococchi = acidificazione. Clostridium botulinum = neurotossina

Prodotti salmistrati cotti Produzione Si preferisce utilizzare carne con valore di pH tra 5,8 e 6,4 che possiede un più elevato potere idrofilo e permette di ottenere prodotti più morbidi. Si impiega una salamoia “leggera”. Per la conservazione è necessaria la refrigerazione.

Gli insaccati Salumi costituiti da un involucro di provenienza naturale (budella oppure altre membrane dei visceri di suino o di bovino) o artificiale (tela, film plastico, ecc) e dal contenuto formato da un trito di carne suina pura o mescolata a carni di altra origine e di grasso, addizionato con altri ingredienti, condimenti, additivi, ecc. Possono essere suddivisi in: Crudi: * freschi = salsicce * stagionati = salami Cotti: mortadella salami cotti sanguinacci soppressa Wurstel Zampone e Cotechino

Preparazione

Colture starter negli insaccati stagionati crudi è consentita l'aggiunta di Lactobacillus, Pediococcus e Micrococcus. Questi influenzano positivamente la flora batterica, consentono la corretta maturazione dell'insaccato ed il processo di arrossamento. I primi due generi sono batteri lattici omofermentanti che, con l'acidificazione dell'impasto, inibiscono la flora patogena e producono metaboliti che esaltano le caratteristiche organolettiche. L'importanza dei micrococchi è legata invece alla loro attività lipolitica e di riduzione dei nitriti a nitrati.

Ingrediente addizionati e loro funzione: il sale è aggiunto in proporzione del 2,5 - 3,5 % principalmente come conservante ma anche per conferire sapidità; le spezie hanno funzione aromatizzante e in dosi massiccie anche azione inibente nei confronti dei batteri. Le spezie maggiormente utilizzate dall'industria salumiera sono: pepe, cannella, zenzero, chiodo di garofano, anice, noce moscata: gli zuccheri sono saccarosio, glucosio, lattosio e fruttosio (la dose massima concessa dalla legge è l' 1,5 per cento, da soli o miscelati), e favoriscono la conservabilità degli insaccati in quanto costituiscono un substrato per i lattobacilli. la polvere di latte magro e i caseinati di sodio e di potassio in quantità non superiori rispettivamente al 4 e al 2 %, vengono aggiunti per conferire maggiore consistenza e omogeneità all'impasto. Negli insaccati cotti è consentito anche l'impiego di proteine plasmatiche (suine e bovine) in percentuale massima dell'1 %;

Gli additivi gli additivi concessi per gli insaccati sono i nitrati di sodio e di potassio, i nitriti di sodio e di potassio, l'acido ascorbico e gli ascorbati. Negli insaccati freschi è consentito anche l'impiego di tocoferoli come antiossidanti e nei cotti, in misura massima dello 0,5 %, di polifosfati per trattenere l'umidità: questi evitano l'eccessivo essiccamento del prodotto e sottraggono acqua ai microrganismi, che si sviluppano così con maggiore difficoltà.

Deterioramento

Insaccati cotti Preparazione Conservabilità e deterioramento La carne cruda finemente tritata insieme a lardo, sale ed altri ingredienti, viene posta in involucri. Il trattamento termico prevede un primo riscaldamento a 50°C, quindi una fase di affumicatura a 75°C, e infine una cottura in stufa o per immersione a 72-78°C. L’arrossamento avviene soprattutto per via chimica mediante l’utilizzo di acido ascorbico. Conservabilità e deterioramento Sono prodotti molto deperibili: vanno conservati a temperatura di frigorifero. Alcuni batteri lattici possono sopravvivere ai trattamenti termici e produrre acqua ossigenata che, reagendo con la mioglobina, determinando un inverdimento del prodotto. In caso di contaminazione dopo la cottura si possono avere inverdimenti esterni, soprattutto alle estremità, dove le superfici curve offrono riparo nell’affumicatura.