Aspetti culturali della Grecia antica

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Aspetti culturali della Grecia antica
Transcript della presentazione:

Aspetti culturali della Grecia antica nell’Iliade

INDICE La guerra 2. Valori degli eroi 3. Religione 4. Riti funebri   4. Riti funebri  5. Ruolo della donna

LA GUERRA NELL’ILIADE INTRODUZIONE   INTRODUZIONE La guerra è uno scontro fra popoli causato da motivi economici, politici o di territorio. La guerra tra Achei e Troiani fu causata da motivi economici:i Troiani facevano pagare agli Achei un pedaggio per poter attraversare lo stretto che portava al Mar Nero. Ci sono tre tipi di combattimenti: IL DUELLO, è uno scontro corpo a corpo fra due“eroi” appartenenti ai contrapposti schieramenti; si usano diversi tipi di armi, per i temerari c’è la spada e per i vigliacchi l’asta. L’asta è usata dai vigliacchi perché essendo più lunga puoi colpire l’avversario non proprio in un corpo a corpo ma un duello più distanziato;(il duello fra Ettore e Achille)

LO SCONTRO FRONTALE FRA I DUE SCHIERAMENTI, è una battaglia fra due eserciti nella quale il vincitore invade il campo nemico per far prigionieri i superstiti e radere al suolo la città; L’AGGUATO: E’ un’imboscata che uno dei due schieramenti tende all’altro per coglierlo di sorpresa. Nell’antichità questo metodo era molto utilizzato perché lo schieramento che pianificava l’agguato correva meno pericoli. Esistevano delle ”regole per il combattimento” per esempio: Si combatteva solo di giorno Non si guerreggiava nei giorni festivi Quando c’erano le olimpiadi non si combatteva,…

Si dividono in due tipi: offensive e difensive. Sono offensive: ASTA: LE ARMI Si dividono in due tipi: offensive e difensive. Sono offensive: ASTA: arma molto lunga con punta di metallo usata nei combattimenti in campo aperto. “Si fermò esterrefatto, e dietro la schiena con l’asta aguzza in mezzo alle spalle un eroe dardano lo colpì”... (Omero ,Iliade canto XVI vv 806) SPADA: E’metallica,corta e robusta serve per i duelli corpo a corpo; ARCO: E’un’arma “vile”perché può scagliare frecce di nascosto o da lontano senza sapere chi l’ha scagliata.

(Omero ,iliade canto VI vv 470 472) Sono difensive: ELMO: protegge naso guance e fronte, è formato da placche di bronzo ed è sormontato da cimiero. “Vedeva ondeggiare terribile in cima all’elmo e subito Ettore illustre si tolse l’elmo di testa” (Omero ,iliade canto VI vv 470 472)   CORAZZA; costituita da due placche metalliche per proteggere il petto e la schiena legate tra loro da due cinghie di cuoio; GAMBIERE, proteggono le gambe, le ginocchia e le caviglie; SCUDO, può essere circolare o rettangolare, protegge da armi nemiche, è di legno coperto di cuoio e di lamine metalliche.

RAPPORTI TRA VINCITORI E VINTI Le polis dell’Antica Grecia, città-stato autonome, erano spesso in lotta fra di loro per la supremazia; ma in Grecia affrontarono anche altri popoli: Troiani, Persiani, Romani. Per conquistare una città era necessario superare (con la forza o l’inganno) le mura difensive. Una volta superate il confronto era diretto fra i due schieramenti. Il VINCITORE non si accontentava di aver sconfitto il popolo avversario, ma infieriva sul VINTO: la popolazione superstite (uomini, donne e bambini) veniva ridotta in schiavitù; privati della libertà venivano impiegati nel lavoro dei campi ,come domestiche, le donne facevano i lavori più umili; venivano confiscati tutti i beni(bottino di guerra); terminavano l’opera di morte e distruzione incendiando la città. Anche se vincitori, l’eroe versava lacrime di rabbia o di dolore e molto spesso le sue azioni erano guidate dalla vendetta. È il caso di Achille che non si accontenta di aver ucciso Ettore ma gli riserva un “trattamento indegno”: infatti gli fora entrambe i piedi per legarlo con cinghie di cuoio ai cavalli che Achille stesso incita alla corsa.

Il corpo viene trascinato nelle strade polverose fuori le mura della città di Troia fra le urla e il pianto dei genitori e della popolazione che assiste incredula. A tanta crudeltà segue un gesto nobile: Achille si commuove davanti a Priamo che implorante chiede, in cambio di molti doni, la restituzione del corpo di Ettore per onorarlo con degna sepoltura. CURIOSITA’ Lo scudo di Achille era “speciale” perché era stato forgiato dal Dio Efesto con diversi metalli (oro, argento, stagno e rame) e composto da cinque piastre sovrapposte in ordine decrescente, circondate da una triplice fascia d’oro. Le piastre sono decorate con l’incisione di diversi oggetti (terra, acqua, città in guerra, città in pace, …)

Per i Greci l’onore era la dignità, cioè la stima e il rispetto. I VALORI DEGLI EROI Un aspetto culturale della Grecia antica presente nell’Iliade sono i valori. I valori sono dei principi che ispirano le azioni . I valori degli eroi dell’Iliade sono:senso dell’onore, dell’ospitalità,del dovere e religioso; consapevolezza, affetti familiari affetto paterno, coraggio e dell’amicizia. Senso dell’onore Per i Greci l’onore era la dignità, cioè la stima e il rispetto. il riconoscimento del valore e del merito di una o più persone rappresentava la considerazione di cui godeva. Simbolo del senso dell’ onore è Ettore che nel canto “Il duello fra Ettore e Achille” dice: “… ma non devo perire senza lotta e senza gloria ”. ( Omero Iliade canto XXII)

Omero liade canto VI vv.. 444-445 Con ospitalità si intende l’accoglienza dello straniero, per i Greci, pur non essendo regolata da norme scritte, c’era la tradizione di scambiare beni o favori con l’accolto. L’ospite, protetto da Zeus, era accolto senza conoscerne l’identità, un esempio dell’Iliade è quando, nell’antefatto, Menelao ospita Paride. Senso dell’ospitalità Senso del dovere Il senso del dovere è il valore che hanno gli eroi e i re, che consiste nell’andare a combattere per il proprio popolo. In Ettore questo valore è forte, infatti nel canto “Ettore e Andromaca” dice: “… Ne avrei troppo rossore dei Teucri e delle Troiane lungo peplo, se resto come un vile lontano dalla guerra” Omero liade canto VI cit. n. 442-443 o quando dice: “… né lo vuole il mio cuore, perché ho appreso a essere forte sempre, a combattere in mezzo ai primi Troiani”. Omero liade canto VI vv.. 444-445

Omero ’iliade canto VI cit. n. 486-487 Consapevolezza La consapevolezza è,essere coscienti di quello che accade e di sé stessi. Per i Greci la consapevolezza era, essere, consapevoli dei doveri sociali e familiari. Nell’Iliade questo valore è testimoniato in particolare da Ettore, quando parla ad Andromaca e le dice che in guerra potrebbe morire; nel canto dice: “… nessuno,contro il destino,può gettarmi nell’Ade; ma la moira,ti dico, non c’è uomo che possa evitarla ”. Omero ’iliade canto VI cit. n. 486-487 Amore coniugale L’amore coniugale è il valore che lega il marito alla moglie e che nell’Iliade appare tra Andromaca e Ettore. Lo dimostra la citazione di Andromaca: “… Ettore, tu sei per me padre e nobile madre e fratello, tu sei il mio sposo fiorente; Ah dunque, abbi pietà, rimani qui sulla torre, non fare orfano il figlio, vedova la sposa ”. Omero ’iliade canto VI,vv 429 a 432 E quella di Ettore: “...ma non tanto dolore io ne avrò per i Teucri, non per la stessa Ecuba; non per il sire Priamo, quanto per te che gli Achei ti prenderanno e ti faranno schiava ”. Omero ’iliade canto VI,vv 450 a 452

Affetto paterno L’affetto paterno è l’amore del padre verso i figli, Ettore lo dimostra a suo figlio Astianatte, infatti, nel canto “Ettore e Andromaca ”, invoca una preghiera agli dei perché cresca sano e forte. Amicizia L’amicizia è un legame molto forte in cui ci si aiuta e ci si sostiene, anche se ognuno ha la propria idea di cos’è l’amicizia. Per i Greci era importante, infatti Achille s’infuriò e si addolorò quando venne a sapere che Patroclo era stato ucciso da Ettore e volle la vendetta. Coraggio Il coraggio è un sentimento che spinge al compimento di azioni straordinarie nell’Iliade,l’eroe che lo manifestò maggiormente fu Patroclo perché, spinto dal coraggio e dall’amore per la patria, andò a combattere a capo dell’esercito di Achille, che si era ritirato dalla guerra facendo passare ai Greci ,un periodo difficoltoso Fare clic per inserire le note Senso religioso Il senso religioso, porta a onorare le divinità ed a interpretare ciò che accade come il loro volere.

DIVINITA’ E RELIGIONE I Greci erano politeisti cioè credevano in molte Divinità. Alcune divinità sono presenti nell’Iliade, come ad esempio:Atena dea della guerra, della forza e della saggezza che insieme a Poseidone, dio del mare e a Efesto, dio del fuoco, che costruisce le armi ad Achille, parteggia per gli Achei. Al contrario,Afrodite, dea della bellezza e dell’ amore insieme ad Ares, dio della guerra e a Febo dio del sole, parteggia per i Troiani. I Greci consideravano gli Dei come gli artefici delle loro vicende e del loro destino. Ogni volta che sorgeva un problema, di qualsiasi genere, andavano a venerarli nel tempio e a fare sacrifici per ottenere un aiuto. I Greci pensavano che gli Dei fossero antropomorfi cioè che assumessero forma umana, non solo, le Divinità tradivano, amavano, si arrabbiavano…proprio come i comuni mortali, esempio: ”…bada però, ch’io non ti sia causa dell’ira dei numi, giorno che Paride e Febo Apollo con lui t’uccideranno, quantunque gagliardo, sopra le Scee…” Omero, Iliade “Il duello tra Ettore e Achille canto XXII)

e di cani e d’augelli orrido pasto in cui Atena prendeva le sembianze del fratello di Ettore, ingannandolo;si arrabbiavano come: ”...l’ira funesta, che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all’Orco generoso travolse alme d‘eroi, e di cani e d’augelli orrido pasto lor salme abbandonò…” Omero, Iliade ”Proemio” canto I In cui Apollo manda una pestilenza al campo Acheo perché arrabbiato con Agamennone. Gli Dei inoltre, comunicavano con gli uomini attraverso l’oracolo e altri elementi religiosi interpretati dai sacerdoti e dagli indovini. Le Divinità abitavano sul Monte Olimpo e Zeus era il capo di tutte loro.

I RITI FUNEBRI Nell’antica Grecia i funerali si svolgevano in varie fasi: per prima cosa si preparava il corpo ungendolo con unguenti e oli, ricoprendolo con delle fini vesti di lino. Poi veniva esposta la salma per chi volesse darle un ultimo saluto e pregare per essa. Intanto, venivano svolti dei giochi olimpici in onore del defunto. Ai funerali venivano assunte le prefiche, delle donne pagate per piangere durante la cerimonia: “ Per nove giorni portarono legna infinita: e quando la decima aurora, luce ai mortali, comparve, portarono fuori Ettore audace, piangendo, e posero il corpo in cima al rogo e attaccarono il fuoco.” Omero. Iliade, I funerali di Ettore, canto XXIV verso vv. 784-787

Omero Iliade, I funerali di Ettore, canto XXIV, vv. 802-803). “raccolsero l’ossa bianche i fratelli e i compagni, piangendo: grosse lacrime per le guance cadevano. Raccolte, le misero dentro un’ urna d’oro, avvolgendole in morbidi pepli purpurei: subito le deposero in una buca profonda, molte e grandi pietre vi posero sopra”. Omero,Iliade, I funerali di Ettore, canto XXIV, vv 793-798) “raccolti come conviene, banchettarono glorioso banchetto In casa di Priamo, il re stirpe di Zeus”. Omero Iliade, I funerali di Ettore, canto XXIV, vv. 802-803).

IL RUOLO DELLA DONNA NELL’ILIADE LE DONNE NELLA SOCIETÀ GRECA Nella cultura Greca le donne erano considerate meno importanti degli uomini. C ‘erano donne altolocate,donne libere e donne schiave. Le donne altolocate appartenevano alla classe sociale più importante e vivevano nelle abitazioni lussuose,servite da ancelle(donne serve) e dalle nutrici (allattavano i loro figli ). Nell’Iliade le donne altolocate sono Ecuba, Andromaca ed Elena. Le donne libere non erano né altolocate ne’ schiave. Erano la classe sociale intermedia,infatti erano meno ricche delle donne altolocate e con più diritti delle donne schiave. Le donne schiave non erano neppure considerate parte della società, infatti esse erano proprietà delle donne altolocate, alle quali dovevano obbedire e prestare i loro servigi. Risiedevano nelle abitazioni dei padroni, non avevano alcun diritto, né possedevano alcunchè .La maggioranza delle schiave era “bottino di guerra”. Un esempio di tale destino sono, nell'Iliade, Briseide e Criseide.

LA DONNA GRECA : MADRE E MOGLIE La donna aveva pochissimi diritti,infatti non poteva esprimere liberamente i propri sentimenti. Le madri erano tenere e affettuose molto protettive rispetto ai loro figli. Piangevano disperate quando il loro marito si feriva o moriva in guerra. Si può dire che la donna nell'Iliade non aveva tanto valore infatti erano vittime o posta in gioco. Parole di Andromaca: “Misero il tuo coraggio t'ucciderà tu non hai compassione del figlio piccino e di me sciagurata che vedova presto sarò, presto ti uccideranno gli Achei, balzandomi contro tutti oh meglio per me scendere sotto terra, priva di te; perché nessun'altra dolcezza, se tu soccombi al destino, avrò mai, solo pene! Il padre non l'ho, non ho la nobile madre. Ettore, tu sei per me padre e nobile madre e fratello, tu sei il mio sposo fiorente; a, dunque, abbi pietà, rimani qui sulla torre non fare orfano il figlio,vedova la sposa; ferma l'esercito presso il caprifico.” L'ABBIGLIAMENTO DELLA DONNA NELL'ILIADE I Greci dell'Iliade usavano abiti comodi e semplici. Indossavano il “chitone” una tunica a fermaglio mentre la spalla sinistra rimaneva scoperta. Durante il giorno indossavano una cintura, che alla sera si toglievano, e il vestito diventava una camicia da notte. Le donne erano caratterizzate da bianche braccia, guance rosee e lunghi pepli. I gioielli erano molto preziosi e costosi per questo le donne nobili andavano a dormire con una schiava in modo che sorvegliasse i gioielli. Essi erano di oro, argento , rame, accompagnati da pietre tra cui: rubino, smeraldo e lapislazzulo.

LEGGERE QUESTO LAVORO VUOL DIRE LEGGERE LA GRECIA ANTICA In questo lavoro troverete alcune informazioni riguardanti la Grecia antica. Nel corso del nostro lavoro abbiamo trovato delle “pillole” su vari aspetti della cultura dell’ epoca, estremamente interessanti. Ovviamente le nostre ricerche hanno avuto una sola fonte: “Ιλιάδα” (Iliade) nota a tutti, o quasi,almeno nel nome. Come il suo autore “βραχιονίου” ( Omero) ….gli antagonisti e aiutanti dei Greci Ettore l’eroe troiano L’ultimo saluto ad Andromaca. L’inganno e la vittoria achea LEGGERE QUESTO LAVORO VUOL DIRE LEGGERE LA GRECIA ANTICA

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