1 Fonti e usi1995199619971998 Utile netto Ammortamenti netti Accantonamenti netti Fonti della gestione Investimenti tecnici Investimenti finanziari Rimborso.

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Transcript della presentazione:

1 Fonti e usi Utile netto Ammortamenti netti Accantonamenti netti Fonti della gestione Investimenti tecnici Investimenti finanziari Rimborso finanziamento soci Rimborso debiti a m/l termine - Usi non correnti Aumento capitale Alienazioni patrimoniali Nuovi debiti a m/l termine Contributi in c/capitale + Fonti non correnti SALDO FINANZIARIO PROSPETTO FINANZIARIO DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI

2 CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Fonti e usi Fonti della gestione - Usi non correnti + Fonti non correnti SALDO FINANZIARIO Incremento consistenza di magazzino Aumento crediti a breve Aumento liquidità - Usi correnti Aumento debiti fornitori Aumento debiti finanziari a breve Aumento altri debiti a breve + Fonti correnti SALDO COMPLESSIVO PROSPETTO FINANZIARIO DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI

1. Esercizio Prospetto Fonti ed Impieghi Immobilizzazioni tecniche Crediti verso clienti Scorte Partecipazioni Ammortamenti Accantonamenti Capitale sociale 500 Debiti bancari a breve Mutui passivi Utile d'esercizio A partire dalle seguenti voci patrimoniali ed economiche, determinare il prospetto delle fonti e degli impieghi con riferimento all’anno 2005.

Soluzione FONTI DELLA GESTIONE 340 Utile d'esercizio100 Ammortamenti200 Accantonamenti40 FONTI NON CORRENTI 400 Incr. Mutui200 Disinvest. Partecipazioni200 IMPIEGHI NON CORRENTI -740 Incr. Immobilizzazioni- 740 SALDO FINANZIARIO 0 FONTI CORRENTI 110 Decr. Crediti v.clienti110 IMPIEGHI CORRENTI Incr.Scorte-60 Decr. Debiti bancari a breve-50 SALDO CORRENTE 0 SALDO COMPLESSIVO 0

5 Per l’applicazione del metodo del valore attuale netto, si opera assumendo un tasso di attualizzazione pari a quello del costo del capitale (c), in modo da determinare il valore attuale del progetto. In formula si ha Il progetto risulterà tanto più conveniente quanto più elevato sarà il suo valore attuale netto VAN =  i n ii cUE    1( i=0 1. LA SCELTA DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO : IL VALORE ATTUALE NETTO (VAN)

6 2. LA SCELTA DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO : IL VALORE ATTUALE NETTO Esercizio Si verifichi, adottando la metodologia del Valore Attuale Netto, quale tra i due progetti proposti risulta maggiormente conveniente in considerazione di un costo del capitale pari al 10%.

7 3. LA SCELTA DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO : IL VALORE ATTUALE NETTO

8 4. LA SCELTA DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO : IL VALORE ATTUALE NETTO

9 5. LA SCELTA DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO : IL VALORE ATTUALE NETTO Esercizio n. 2 Si verifichi, adottando la metodologia del Valore Attuale Netto, quale tra i due progetti proposti risulta maggiormente conveniente in considerazione di un costo del capitale pari al 16%.

10 7. LA SCELTA DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO : IL VALORE ATTUALE NETTO

11 2. Esercizio Valutazione dei Progetti di investimento (metodo del Valore Attuale Netto) Si verifichi la fattibilità del Progetto A, adottando la metodologia del Valore Attuale Netto, in considerazione di un costo del capitale pari al 10%. Progetto A Anno EsborsiIncassi

12 Soluzione Progetto A Esborsi (A)Incassi (B) Cash-Flow Netto (C=B-A) Fattore di attualizzazione D=[1/(1+c) i ] Cash Flow Netto Attualizzato (CxD) , , , , , VALORE ATTUALE NETTO =2.274

13 PUNTO DI PAREGGIO E MARGINE DI SICUREZZA COSTI E RICAVI CAPACITA’ DI PRODUZIONE COSTI COMPLESSIVI 1000 RICAVI Area dei profitti Area delle perdite Margine di Sicurezza

14 PUNTO DI PAREGGIO E MARGINE DI SICUREZZA B. E. P. (in valore)= CF/(1-a) B. E. P. (in quantit à )= CF/(Ru – CVu) in cui: CF = totale dei costi fissi; a = rapporto tra costi variabili totali e ricavi totali (CVt/Rt); Ru = ricavo unitario; CVu = costo variabile unitario.

15 PUNTO DI EQUILIBRIO FINANZIARIO P.E. F. (in valore) =- (CF-CF a )/ (1-a) P.E.F. (in quantit à ) = (CF- CF a )/ [Ru – (CVu-CVu a )] in cui: CF = totale dei costi fissi; CF a = totale dei costi fissi che non generano esborso monetario a = rapporto tra costi variabili che generano esborso monetario e ricavi totali [(CV-CV a )//Rt]; Ru = ricavo unitario; CVu = costo variabile unitario; CVu a = costo variabile unitario che non genera esborso monetario.

16 GRADO DI LEVA OPERATIVA G.L.O. = (Rt – CVt)/(Rt – CVt – CF)

17 4. Esercizio Potenzialità economico-strutturale La Bolt & Screw S.r.l. è un’impresa che produce viti e bulloni in acciaio. Tenendo conto delle voci del conto economico si determini il break even point, il margine di sicurezza, il punto di equilibrio finanziario ed il grado di leva operativa. Valore della produzione Costi della produzione Consumi di materie Salari e stipendi Accantonamento TFR 560 Fitti passivi 340 Utenze ( 20% spese telefoniche e 80% energia impianti) Ammortamenti460 Margine lordo industriale Commissioni di intermediazione 720 Spese di trasporto 400 Acc.ti rischi su crediti 260 Costi di assistenza post vendita 160 Risultato operativo Oneri finanziari 850 Reddito ante imposte Imposte sul reddito 750 Reddito netto 400

18 Soluzione Voci di costo riferite alla gestione operativa Costi Variabili Costi Fissi Consumi di materie4.300 Salari e stipendi2.300 Accantonamento TFR560 Fitti passivi340 Utenze ( 20% spese telefoniche e 80% energia impianti) Ammortamenti460 Commissioni di intermediazione720 Spese di trasporto400 Acc.ti rischi su crediti260 Costi di assistenza post vendita160 TOTALI B.E.P. (in valore) = (K)/0,47 (1-a) = Margine di sicurezza = (valore della produzione) – (B.E.P. in valore) = P.E.F. = (3.860 – 560 – 460) / 0,49 = G.L.O = 5.860/2.000 = 2,93

se [(ROI - i) > 0 al crescere dell’indebitamento -> cresce il ROE se (ROI –i) diminuisce il ROE se [(ROI - i) > 0 al crescere dell’indebitamento -> cresce il ROE se (ROI –i) diminuisce il ROE Il ROE aumenta al crescere del debito, solo se la differenza tra ROI e “i” risulta positiva. Quando cioè l’azienda riesce attraverso la propria gestione caratteristica, a generare una redditività operativa considerevolmente superiore al costo del debito. Là dove risulti ROI inferiore di “i”, la redditività dell’impresa non consente neanche la copertura del costo del debito; in questo caso al crescere dell’indebitamento si assiste al calo del ROE, fino a giungere a risultati finanche negativi. Il ROE aumenta al crescere del debito, solo se la differenza tra ROI e “i” risulta positiva. Quando cioè l’azienda riesce attraverso la propria gestione caratteristica, a generare una redditività operativa considerevolmente superiore al costo del debito. Là dove risulti ROI inferiore di “i”, la redditività dell’impresa non consente neanche la copertura del costo del debito; in questo caso al crescere dell’indebitamento si assiste al calo del ROE, fino a giungere a risultati finanche negativi. LA LEVA FINANZIARIA

 Bisogna sempre tenere presente le quattro caratteristiche di una corretta struttura finanziaria (omogeneità, economicità, flessibilità, elasticità)  Bisogna valutare l’effetto dell’incremento del debito sul rischio finanziario dell’impresa (un consistente ricorso al debito, oltre a comportare un appesantimento del CE con la presenza di consistenti OF, accentua il rischio di insolvenza, ossia la capacità di far fronte ai propri impegni finanziari nei tempi e nelle dimensioni stabilite), nonché il rischio di illiquidità (ossia il rischio di non riuscire a coprire le uscite monetarie con le relative entrate) rendendo estremamente difficile il proseguimento della gestione aziendale in condizioni di equilibrio economico, finanziario e monetario  Il vantaggio fiscale legato alla deducibilità degli interessi passivi dal reddito imponibile (per elevati livelli di indebitamento, se vi è una perdita, il beneficio fiscale viene meno o comunque viene rimandato nel tempo, fino a quando l’impresa non riprende a conseguire utili) LA LEVA FINANZIARIA

21 5. Esercizio Leva finanziaria Con riferimento allo schema esemplificativo delle voci patrimoniali ed economiche inerenti le aziende Alfa e Beta, si dimostri analiticamente il funzionamento della leva finanziaria (inserendo le voci mancanti) per entrambe le ipotesi proposte (Hp. 1 e 2). Azienda Alfa Azienda Beta Capitale di terzi Capitale proprio Capitale investito4000 Reddito operativo (-) interessi pass. Reddito lordo (-) imposte Reddito netto Ipotesi 1: ROI =20% i =10% t =40% Ipotesi 2: ROI =10% i =12% t =40%

22 Soluzione Azienda Alfa Azienda Beta Capitale di terzi Capitale proprio Capitale investito4000 Reddito operativo800 (-) interessi pass Reddito lordo (-) imposte Reddito netto Azienda Alfa Azienda Beta Capitale di terzi Capitale proprio Capitale investito4000 Reddito operativo400 (-) interessi pass Reddito lordo64256 (-) imposte25102 Reddito netto39154 Ipotesi 1:Ipotesi 2: ROE Alfa = 39/1200 = 3% ROE Beta = 154/2800 = 5% ROE Alfa = 312/1200 = 26% ROE Beta = 408/2800 = 14%

23 CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE TECNICHE PER LA GESTIONE DELLE SCORTE Quanto e Quando acquistare Tecniche stock control Tecniche flow control  Two-bin system (Scorte separate)  Ordering cycle system (Ciclo di ordinazione)  Material requirements planning  Just in time

24 CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Metodo delle scorte separate  Quando ordinare Quando le giacenze raggiungono il livello di riordino, calcolato come: Consumo nel tempo guida + scorta di sicurezza Dove il tempo guida (lead time) è il tempo che intercorre tra il momento dell’ordine e quello della consegna e controllo della merce  Quanto ordinare Una quantità pari al Lotto Economico d’Acquisto, che minimizza costo di ordinazione e di conservazione, calcolato come: √ 2FK/ac dove : F = fabbisogno complessivo; K= costo di una ordinazione a= costo d’acquisto di una unità dimerce; c= costo di ordinazione espresso in % di a

25 6. Esercizio Metodi di gestione delle scorte L'azienda Time to Time, specializzata nell'assemblaggio di componenti per orologi per una nota azienda, ha deciso di organizzare la gestione del proprio magazzino, con particolare riferimento alle scorte di quadranti, secondo il metodo del two bin system. Si determini il livello di riordino ed il lotto economico di acquisto in considerazione dei seguenti dati, ipotizzando che: 1) l’anno sia di 52 settimane (non c’è nessun mese di chiusura); 2) la settimana lavorativa sia di 5 giorni. Consumo annuo = quadranti (1 anno = 52 settimane) Costo di un quadrante = € 0,60 Costo unitario di conservazione = 5% Costo di una singola ordinazione = € 6,30 Tempo necessario per l’invio dell’ordine = 1 g. Tempo necessario per la ricezione della merce = 2 g. Tempo necessario per il controllo della merce = 2 g. Scorta di sicurezza = 600 quadranti.

26 Soluzione LIVELLO DI RIORDINO = CONSUMO NEL TEMPO GUIDA + SCORTA DI SICUREZZA TEMPO GUIDA =5giorni CONSUMO SETTIMANALE =420quadranti CONSUMO NEL TEMPO GUIDA =420quadranti SCORTA DI SICUREZZA =600quadranti LIVELLO DI RIORDINO =1.020quadranti LOTTO ECONOMICO DI ACQUISTO =  [(2*F*K)/a*c] 2*F*K = a*c =0,03 (2*F*K)/a*c = ,00  [(2*F*K)/a*c]= L.E.A =3.029quadranti

27 3. Esercizio Analisi di bilancio In considerazione dei seguenti dati, riepilogati in forma sintetica, si costruiscano ed interpretino i principali indicatori reddituali, finanziari e patrimoniali della società Beta, impresa di tipo commerciale. STATO PATRIMONIALE (valori in migliaia di euro) ATTIVO2005PASSIVO2005 Immobilizzazioni nette: 4.750Patrimonio netto immateriali250 materiali4.450 finanziarie50 Debiti consolidati 760 Attivo circolante: rimanenze850 Debiti a breve crediti150 disponibilità liquide60 TOTALE ATTIVO 5.810TOTALE PASSIVO CONTO ECONOMICO 2005 Valore della produzione6.200 Costi della produzione4.800 Risultato operativo1.400 Oneri finanziari950 Reddito ante imposte450 - imposte dell'esercizio225 Reddito netto225

28 Soluzione INDICATORI REDDITUALI Roe4% Roi15% Ros31% Turnover0,50 INDICATORI FINANZIARI Indice di liquidità corrente0,28 Indice di liquidità differita0,06 Indice di liquidità immediata0,02 Rapporto di indebitamento78% INDICATORI PATRIMONIALI I° indice di copertura del capitale fisso0,26 II° indice di copertura del capitale fisso0,42 Grado di immobilizzo della struttura patrimoniale0,82 Grado di consolidamento dell'indebitamento0,17