Direzione Generale Sanità e Politiche sociali Servizio Politica del Farmaco Dirigente Responsabile del Servizio Dott.ssa Luisa Martelli Università di Bologna CReVIF, Dipartimento di Farmacologia Responsabile scientifico Prof. Nicola Montanaro TERZO CORSO REGIONALE DI FARMACOVIGILANZA LA FARMACOVIGILANZA ATTIVA NELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Novembre Viale Silvani, 6 - Bologna Area tematica n. 2 Indagini sulla appropriatezza e sui determinanti dell’uso dei farmaci in ospedale e nel territorio PROGETTI SULL’APPROPRIATEZZA E SUI DETERMINANTI DELL’USO DEI FARMACI A LIVELLO OSPEDALIERO Dott. ALBERTO VACCHERI, Centro Regionale di Valutazione e Informazione sui Farmaci (CReVIF), Dipartimento di Farmacologia, Università di Bologna Dott.ssa CRISTINA PUGGIOLI, Direttore Farmacia, Azienda Ospedaliero- Universitaria di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi
DEFINIZIONE USO APPROPRIATO DEI FARMACI Ciascun paziente riceve il medicinale appropriato rispetto alle sue esigenze cliniche, in dosi opportune, per un periodo di tempo adeguato e al minor costo possibile per il paziente stesso e per la comunità
DEFINIZIONE QUALITÀ DELLA PRESCRIZIONE La valutazione ideale della qualità della prescrizione farmaceutica richiede l’analisi combinata di efficacia, sicurezza, appropriatezza e costi.
DEFINIZIONE INDICATORE DI QUALITÀ DELLA PRESCRIZIONE FARMACEUTICA Un indicatore di qualità della prescrizione è un elemento misurabile della prescrizione, definito esplicitamente, che fornisce possibili indicazioni sul livello di qualità della prescrizione Campbell SM, Braspenning J, Hutchinson A, Marshall MN. Research methods used in developing and applying quality indicators in primary care. BMJ , 326(7393): Review.
DEFINIZIONE INDICATORE DI QUALITÀ DELLA PRESCRIZIONE FARMACEUTICA Un indicatore di qualità della prescrizione è un elemento misurabile della prescrizione, per il quale ci sia evidenza o consenso che esso possa essere utilizzato per valutare la qualità e, di conseguenza, per modificare la qualità dell’assistenza fornita Lawrence M, Olesen Feal. Indicators of quality of health care. Eur J Gen Pract 1997:
USO DEI FARMACI ANTIBATTERICI IN OSPEDALE Ricerca svolta in cinque ospedali della regione Emilia-Romagna: ospedali universitari Azienda Ospedaliera di Parma Policlinico S. Anna di Ferrara Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna ospedali generali Ospedali dell’Azienda USL di Ravenna Ospedali dell’azienda USL di Forlì
Fasi della ricerca 1) Dati raccolti per il triennio Codice AIC delle confezioni N. di unità posologiche per reparto Codice interno del reparto Anno di riferimento Giornate di degenza per reparto e per anno 2)Creazione classificazione comune per i reparti e le aree cliniche
4)Attribuzione codice ATC e DDD ad ogni farmaco “DDD”= dose media giornaliera di mantenimento di un farmaco utilizzato nell’adulto con riferimento all’indicazione terapeutica principale del farmaco stesso. 5)Calcolo dei consumi totali in DDD/100 GDP (dosi definite giornaliere per 100 giornate di degenza)
RISULTATI Consumi totali di antibiotici
Consumi totali di antibiotici per gruppo terapeutico
Andamenti dei consumi nei tre anni Ospedali dell’AUSL di Forlì
Consumi totali per area clinica
Consumi totali per reparto nel 2004 Medicina generale Medicine specialistiche Oncoematologia Pediatria Chirurgia generale Chirurgie specialistiche Anestesia e rianimazione
Graduatoria principi attivi per reparti di ortopedia
Area medicina generale
Area medicine specialistiche
VALUTAZIONE DELL’APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA DELL’USO DEI FARMACI IN AMBITO OSPEDALIERO ANCHE MEDIANTE L’INDIVIDUAZIONE DI INDICATORI DIPARTIMENTO DI FARMACOLOGIA Centro Regionale di Valutazione e Informazione sui Farmaci Responsabile Scientifico: Prof. Nicola Montanaro Durata del progetto: 3 anni Responsabile tecnico-scientifico: Prof. Nicola Montanaro
OBIETTIVI Lo scopo finale del progetto è la creazione di modelli per l’analisi di farmaci di uso esclusivamente ospedaliero e/o ad alto costo (per es. farmaci antineoplastici), avvalendosi degli strumenti propri della farmacoutilizzazione. valutazione dell’aderenza dei consumi ospedalieri alla vincolarietà del PTR regionale sviluppo di indicatori per individuare le aree di maggior criticità progettazione di interventi tesi a migliorare l’uso dei farmaci
ATTIVITÀ PREVISTE Primo anno. Organizzazione dei dati ospedalieri di consumo e produzione di un primo rapporto sull’utilizzo dei farmaci negli ospedali Secondo anno. Analisi di gruppi di farmaci specifici individuati nel primo anno e sviluppo di indicatori per individuare le aree prescrittive di maggiore criticità Terzo anno. Applicazione degli indicatori e progettazione di interventi tesi a migliorare l’uso dei farmaci
Fasi del primo anno a)organizzazione dei dati dei consumi ospedalieri in un database contenente i volumi di utilizzo e le giornate di degenza. b)definizione dell’indicatore dei volumi di utilizzo dei farmaci in ambito ospedaliero: DDD/100 giornate di degenza per la maggior parte dei farmaci DDD/100 accessi o DDD/100 ricoveri. per alcuni gruppi selezionati (per es. antimicrobici o antineoplastici) c)produzione di un rapporto sull’andamento dell’uso dei farmaci negli ospedali della regione con analisi dell’andamento temporale in un numero adeguato di anni (per es ) e analisi della variabilità dei consumi di gruppi selezionati di farmaci tra ospedali o tra reparti omogenei dei diversi ospedali.
Fasi del secondo anno a)individuazione delle aree terapeutiche di maggiore interesse sulle quali approfondire le analisi, in particolare gruppi di farmaci con elevati aumenti dei consumi nel periodo studiato e/o con elevata variabilità tra ospedali o reparti. b)analisi del grado di aderenza dei consumi ospedalieri alla vincolarietà del PTR regionale c)proposta di indicatori della prescrizione di facile applicazione anche da parte degli operatori delle Aziende Sanitarie, individuabili in letteratura (es. DU90%, rapporto farmaci prima linea sul totale, rapporto formulazioni iniettabili/orali) o messa a punto di indicatori specifici per gruppi di farmaci sulla base delle evidenze pubblicate.
Fasi del terzo anno a)validazione e condivisione degli indicatori di qualità della prescrizione proposti nell’anno precedente, mediante iniziative di audit che coinvolgeranno medici e farmacisti delle Aziende Sanitarie. b)applicazione ai dati di utilizzo dei farmaci negli ospedali degli indicatori già proposti e validati e produzione di un secondo rapporto con i risultati di tali analisi. c)presentazione e discussione, all’interno di iniziative ad hoc con i medici e farmacisti delle Aziende Sanitarie, allo scopo di progettare interventi specifici per la qualificazione della prescrizione di farmaci nelle aree di maggiore criticità
FASI E TEMPI DEL PROGETTO
Analisi epidemiologica sull’uso delle eparine a basso peso molecolare a scopo profilattico nelle UO di medicina RESPONSABILE TECNICO-SCIENTIFICO DEL PROGETTO Dr. Nicola Magrini Az. USL MODENA Direttore CeVEAS
Analisi epidemiologica sull’uso delle eparine … OBIETTIVI DELLA RICERCA Obiettivo primario conoscere prevalenza e tipologia di pazienti a cui viene somministrata/non somministrata una eparina a basso peso molecolare in reparti medici sia durante il ricovero sia al momento della dimissione Obiettivi secondari conoscere la durata del trattamento con eparina a basso peso molecolare in un reparto di medicina sia durante il ricovero sia al momento della dimissione valutare le modalità attitudinali e decisionali dei Medici Prescrittori (utilizzo di Linee Guida, definizione di procedure, registrazione delle decisioni, etc.) circa l’inizio e la durata della terapia con EBPM.
Analisi epidemiologica sull’uso delle eparine … MATERIALI E METODI SOGGETTI Coorte retrospettiva costituita indicativamente da 2-3 mesi di ricoveri consecutivi in alcune UO di Medicina della AUSL di Modena. Individuate come rappresentative 3 UO di Medicina Interna 2 Lungodegenze 1 Geriatria. STRUMENTI Scheda di raccolta dati anonimi (in formato elettronico) che raccoglierà: dati demografici essenziali, patologie, fattori di rischio per TVP, fattori di rischio emorragico, profilassi con EBPM e terapie concomitanti e piano assistenziale infermieristico dei pazienti arruolati. Questionario da sottoporre ai Medici delle UO valutate al fine di esplorare gli atteggiamenti e i comportamenti prescrittivi dei medici e le eventuali aree di incertezza. Raccolta dati entro dicembre 2009, elaborazione dei risultati entro aprile 2010.
Analisi epidemiologica sull’uso delle eparine … RISULTATI ATTESI Analisi delle abitudini prescrittive (a scopo profilattico) delle EBPN per quanto riguarda: la scelta di fare o non fare la profilassi (percentuale di pazienti trattati sul totale dei ricoverati, percentuali di trattati nell’ambito di specifiche condizioni cliniche) la scelta delle strategie di profilassi utilizzate (uso di calze elastiche, pompe a pressione, dose e durata) analisi delle motivazioni dei comportamenti prescrittivi e degli strumenti decisionali dei medici delle UO di Medicina valutate Tali informazioni, consentiranno una valutazione della prassi corrente in alcuni Reparti di medicina rappresentativi della realtà modenese e potranno costituire la base per un progetto di elaborazione di linee guida locali per l’impiego di Eparine a BPM in pazienti medici.