REGIONE CAMPANIA Legge 16 22 dicembre 2004 NORME SUL GOVERNO DEL TERRITORIO.

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REGIONE CAMPANIA Legge dicembre 2004 NORME SUL GOVERNO DEL TERRITORIO

LA COSTITUZIONE NEL 1948 CONCEDE LA POTESTA’ LEGISLATIVA IN URBANISTICA ALLE REGIONI DAL 1972 LE REGIONI AVREBBERO POTUTO INNOVARE LA MATERIA URBANISTICA PER ANNI E’ STATA MODIFICATA E INTEGRATA LA LEGGE 1150 DEL 1942

TOSCANA 1995 – LIGURIA 1997 BASILICATA, LAZIO 1999 EMILIA ROMAGNA 2000 EMILIA ROMAGNA 2000 REGIONE CAMPANIA LEGGE 16 DEL 22 DICEMBRE 2004 NORME SUL GOVERNO DEL TERRITORIO SOLO A PARTIRE DAGLI ANNI ’90 LE REGIONI DANNO VITA A REGOLE INNOVATIVE PER LA TRASFORMAZIONE DELLE CITTA’ E DEL TERRITORIO

OBIETTIVI DELLA NUOVA LEGGE OBIETTIVI DELLA NUOVA LEGGE PUC PEREQUAZIONE I PUC PIANI URBANISTICI COMUNALI CHE SOSTITUISCONO IL VECCHIO PIANO REGOLATORE STRUMENTO CHE ASSEGNA I DIRITTI DI EDIFICAZIONE A PIU‘ PROPRIETARI. RIFORMARE TUTTO IL SETTORE SEMPLIFICARE LE PROCEDURE LA LEGGE RIFORMA IL SETTORE PIANIFICANDO NON SOLO IL TERRITORIO REGIONALE MA ANCHE QUELLO DEI COMUNI E DELLE PROVINCE. LA NUOVA NORMATIVA MIRA A SEMPLIFICARE LE PROCEDURE INTRODUCENDO STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE AGILI SVILUPPO SOSTENIBILE SVILUPPO CHE GARANTISCE I BISOGNI DEL PRESENTE SENZA COMPROMETTERE LE POSSIBILITÀ DELLE GENERAZIONI FUTURE DI FARE ALTRETTANTO

L’A U M E N T O D E L L A P O P O L A Z I O N E

CONSUMI ENERGETICI MONDIALI NEL 1980 CONSUMI ENERGETICI MONDIALI NEL 1998 PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MONDIALE NEL 1975 PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MONDIALE NEL 1998 L E F O N T I D I E N E R G I A

DISPONIBILITÀ ENERGETICA PRO-CAPITE IN TEP (TONNELLATE EQUIVALENTI DI PETROLIO) I L C O N S U M O D I E N E R G I A D I E N E R G I A I L C O N S U M O D I E N E R G I A D I E N E R G I A

L A V A R I A Z I O N E C L I M A T I C A

PUNTI ESSENZIALI TRE LIVELLI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA PTR PUC PTCP 1. RUEC- REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO COMUNALE 2. PUA –PIANI URBANISTICI ATTUATIVI DEL PUC

DISEGNARE L’ASSETTO DEL TERRITORIO REGIONALE Ptr – PIANO TERRITORIALE REGIONALE INDIRIZZARE LA PIANIFICAZIONE PROVINCIALE E COMUNALE INDIVIDUARE LINEE FONDAMENTALI DEL TERRITORIO DI AREA VASTA (Grandi linee di comunicazione) (Strutture portuali ed aereoportuali) (Reti di energia e telecomunicazioni) (Grandi insediamenti produttivi e commerciali) (Bonifica dei siti inquinati di interesse regionale)

Ptcp (PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE) PRINCIPALE PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE STRATEGIE DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA DA PARTE DEI COMUNI IL PTCP HA VALORE E PORTATA DI : PIANO DI BACINO PIANO TERRITORIALE DI PARCO PIANO A.S.I. PIANO DI TUTELA AMBIENTALE OGGI UN PRG NON AVRA’ PIU’ BISOGNO DEI DIVERSI PARERI MA SOLO DI UN CONTROLLO DI COMPATIBILITA’ PROVINCIALE

Puc – PIANO URBANISTICO COMUNALE AL PUC SONO ALLEGATE: Norme tecniche di Attuazione Manutenzione del territorio, Manutenzione urbana, recupero, trasformazione e sostituzione edilizia, Supporto delle attività produttive, Sviluppo dell’attività agricola, Regolamentazione dell’attività edilizia DISCIPLINA LA TUTELA AMBIENTALE E LE TRASFORMAZIONI URBANISTICHE ED EDILIZIE DELL’INTERO TERRITORIO COMUNALE INDIVIDUA LA PERIMETRAZIONE DEGLI INSEDIAMENTI ABUSIVI OGGETTO DI CONDONO AI FINI DELLA LORO RIQUALIFICAZIONE  PIANO ZONIZ.NE ACUSTICA  PIANO DEL VERDE  PIANO DEL TRAFFICO  PIANO CARBURANTI FANNO PARTE DEL PUC I PIANI SETTORIALI:  PIANO DEL COLORE

Pua (PIANI URBANISTICI ATTUATIVI) SE CONFORMI AL PUA, I PIANI ATTUATIVI NON VENGONO PIÙ APPROVATI DAL CONSIGLIO COMUNALE, NE SOTTOPOSTI AL VISTO DI CONFORMITÀ DELLA PROVINCIA SE DIFFORMI NECESSITANO DI APPROVAZIONE DI VARIANTE AL PUC APPROVAZIONE DA PARTE DELLA GIUNTA COMUNALE PIANO DI LOTTIZZAZIONE PIANO PARTIC.GGIATO P.E.E.P.P.I.P. PROGRAMMI INTEGRATI D’INTERVENTO

FLESSIBILITA’ E SUSSIDIARIETA’ DELLA PIANIFICAZIONE NON ESISTE PIU’ UNA RIGIDA GERARCHIA ALLA REGIONE E ALLE PROVINCE SPETTANO SOLO LE FUNZIONI LORO ATTRIBUITE DALLA LEGGE I COMUNI DIVENGONO I PRINCIPALI ATTORI ISTITUZIONALI DEL TERRITORIO REGIONEPROVINCECOMUNI RICONOSCIMENTO DEL NOVELLATO ART.117 DELLA COSTITUZIONE CHE INVERTE LA PIRAMIDE GERARCHICA “LA REPUBBLICA E’ FORMATA DA COMUNI, PROVINCE, REGIONI STATO” CIASCUN ENTE NEL CORSO DEL PROCEDIMENTO DI APPROVAZIONE DI UN PIANO DI PROPRIA COMPETENZA PUÒ PROPORRE LA MODIFICA DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATI

URBANISTICA PARTECIPATA In tutte le fasi preordinate all'adozione ed approvazione degli strumenti di pianificazione è sempre assicurato il ricorso ad adeguate forme di pubblicità consultazione e partecipazione dei cittadini anche in forma associata SI DISCUTE TUTTI INSIEME, UN’UNICA VOLTA, SI ACOLTA, CI SI CONFRONTA, MA POI SI DECIDE CONFERENZE DI PIANIFICAZIONE CONFERENZE DI PIANIFICAZIONE PARTECIPAZIONE DEI CITTADINIPARTECIPAZIONE DEI CITTADINI Alla Conferenza di Pianificazione partecipano enti locali, organizzazioni sociali, culturali, economico-professionali, sindacali e ambientaliste che, entro 30 gg propongono eventuali modifiche. Si tratta di un modo nuovo per garantire la partecipazione senza allungare l'iter Nella formazione del Puc, dopo l'adozione dello schema in Giunta, ma prima dell'invio in Consiglio, si convoca la Conferenza di Pianificazione, con lo scopo di far convergere in un'unica sede la valutazione di tutti gli interessi pubblici sottesi all'approvazione degli strumenti di pianificazione

Viene introdotta nella nostra regione la disciplina che ha la funzione di distribuire equamente, tra i proprietari di immobili interessati dalla pianificazione comunale, diritti edificatori ed obblighi nei confronti del Comune e degli altri Enti pubblici; PEREQUAZIONE URBANISTICA I proprietari o il Comune (previa espropriazione dei relativi suoli) formano dei comparti edificatori con la conseguente attribuzione di quote edificatorie in favore di ciascun proprietario; L'attuazione dei comparti edificatori è preceduta dalla preventiva cessione delle superfici necessarie alla realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico Come si attua Cos’è la Perequazione Cos’è la Perequazione METODO PER CONTEMPERARE EQUAMENTE GLI INTERESSI DEL PUBBLICO E QUELLO DEI PRIVATI

S.I.T. Sistema Informativo Territoriale HA IL COMPITO DI CREARE E METTERE A DISPOSIZIONE DEGLI ENTI LOCALI TUTTE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA PROGRESSIVA EVOLUZIONE DELLA PIANIFICAZIONE INFRAREGIONALE, NONCHÉ DI PREDISPORRE ED AGGIORNARE LA CARTA UNICA DEL TERRITORIO, NELLA QUALE CONFLUISCONO LE PRESCRIZIONI INTRODOTTE DAGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA RELATIVAMENTE A: USO DEL SUOLO VINCOLI PAESAGGISTICI VINCOLI TERRITORIALI VINCOLI AMBIENTALI

NORME DI SALVAGUARDIA VINCOLI URBANISTICI A seguito della loro scadenza i vincoli di inedificabilità o quelli preordinati all'esproprio imposti dal Puc possono essere reiterati dal Comune. Tale atto deve però essere adeguatamente motivato e deve sempre comportare un equo indennizzo in favore dei proprietari interessati dalla rinnovazione dei medesimi vincoli EFFICACIA DI 5 ANNI (3 ANNI PER LE VARIANTI) Tra l'adozione degli strumenti di pianificazione o delle relative varianti e l'approvazione degli stessi sono sospese sia l'abilitazione di interventi edilizi, sia approvazione di strumenti di pianificazione sottordinati che risultino in contrasto con i piani e le varianti adottate VINCOLI URBANISTICI NORME DI SALVAGUARDIA

SPECIFICHE FORME DI PARTECIPAZIONE PROCEDIMENTALE DA PARTE SIA DEI PROPRIETARI INTERESSATI DALLA REALIZZAZIONE DELL‘ INTERVENTO OGGETTO DELL‘ ACCORDO, SIA DELLE ORGANIZZAZIONI SOCIALI, CULTURALI, ETC; TALI SOGGETTI NON CONTRIBUISCONO DIRETTAMENTE ALLA FORMAZIONE DELL'ACCORDO, MA POSSONO PRENDERE VISIONE DELLA RELATIVA DOCUMENTAZIONE E FORMULARE PROPRIE OSSERVAZIONI IN MERITO SANCITO IL PRINCIPIO (FINO AD OGGI SOLTANTO GIURISPRUDENZIALE) SECONDO CUI L‘ ACCORDO DI PROGRAMMA PUÒ COMPORTARE LA VARIAZIONE NON SOLTANTO DEGLI STRUMENTI URBANISTICI COMUNALI, MA ANCHE DEGLI STRUMENTI SOVRACOMUNALI ISTITUITO PRESSO LA REGIONE UN UFFICIO CHE HA IL COMPITO DI MONITORARE LE MODIFICAZIONI DEI PIANI COMPORTATE DAGLI ACCORDI DI PROGRAMMA, NONCHÈ DI ESPRIMERE IL PARERE DELLA REGIONE IN TUTTI I CASI IN CUI QUEST‘ ULTIMA SIA COINVOLTA NELLA STIPULA DI UN ACCORDO DI PROGRAMMA ACCORDI DI PROGRAMMA

PER LA PRIMA VOLTA I PIANI COMUNALI DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA UNO STUDIO DI IMPATTO SULL'AMBIENTE ED I PUC DEVONO TUTELARE E VALORIZZARE IL PAESAGGIO AGRARIO ANCHE ATTRAVERSO IL DIVIETO DI EDIFICAZIONE NELLE ZONE DI COLTURE PREGIATE TUTELA DEL PAESAGGIO AGRARIO

DI POTENZIARE E SOSTENERE LA COMPETITIVITÀ DELL'AGRICOLTURA IN QUANTO ATTIVITÀ CENTRALE DELLE ZONE RURALI. INCORAGGIARE I PROTAGONISTI RURALI SULLE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL LORO TERRITORIO IN UNA PROSPETTIVA MEDIO E LUNGO TERMINE DI INCENTIVARE L’APERTURA DELLE AREE RURALI VERSO ALTRE OPPORTUNITA’ GARANTENDO LA DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ NELLE ZONE RURALI. TALI AREE CONTRIBUISCONO A PRESERVARE E MIGLIORARE L'AMBIENTE, IL PAESAGGIO E IL PATRIMONIO ARTISTICO-CULTURALE AGEVOLARE LA PERMANENZA DELLA POPOLAZIONE NELLE CAMPAGNE MIGLIORANDO LA CAPACITÀ ORGANIZZATIVA DELLE RISPETTIVE COMUNITÀ. L’IMPORTANZA DEI TERRITORI RURALI

UN OCCASIONE MANCATA CONSUMO DI SUOLI FERTILI ESPANSIONE URBANA FUORI CONTROLLO DEGRADO DEI GRANDI PAESAGGI STORICI QUELLO CHE MANCA IN QUESTA LEGGE, CONTRARIAMENTE A QUANTO SUCCEDE NELLE REGIONI ITALIANE DOVE LE COSE FUNZIONANO UN PO’ MEGLIO È QUALSIASI INDIRIZZO STRINGENTE IN MERITO AI PROBLEMI CHE FUNESTANO IL TERRITORIO CAMPANO, PRIMO FRA TUTTI IL CONSUMO DI SUOLI FERTILI E IL DEGRADO DEI GRANDI PAESAGGI STORICI CAUSATI DA UN’ESPANSIONE URBANA ASOLUTAMENTE FUORI CONTROLLO. NON IMPORTA CHE I VINCOLI POSTI PER DIFENDERE IL TERRITORIO SIANO DEPOTENZIATI E SPESSO RESI INOFFENSIVI L’IMPORTANTE E CHE LE PROCEDURE SIANO RAPIDE