Dimensionamento del rifasamento e casi particolari Presentazione ICAR Dimensionamento del rifasamento e casi particolari kvar www.icar.com - sales@icar.com
Dimensionamento del rifasamento dai dati dell’impianto Se sul quadro generale dell’impianto c’è un multimetro, si può stimare il cos phi: consultare il cos phi misurato (meglio se valore medio della settimana o del mese) consultare i dati di energia attiva e reattiva memorizzati
Rifasamento dai dati in bolletta Dalla bolletta dell’energia consultare i dati di energia attiva e reattiva riportate: Ea= energia attiva= 68.344kWh Er= energia reattiva= 75.864 kvarh In assenza di dati, consultare il fornitore dell’energia: è “obbligato” a fornirli
Come calcolare la potenza del rifasatore Noto il cos phi dell’impianto (es 0,67), il cos phi che si vuole ottenere (es 0,98), e la potenza installata nell’impianto (es 100kW), si usano le tabelle Qr= P x k = 90,5kvar k = 0,905
Quale rifasatore scegliere Elementi da considerare: THDI% e THDV% Frequenza di risonanza Cicli di lavoro (8-16-24h/gg) e condizioni termiche della cabina La presenza di carichi rapidi (miscelatori, frantoi, mulini, banbury…)
Quale rifasatore scegliere: armoniche e risonanza Se l’impianto non ha problemi di armoniche, si può scegliere un rifasatore con condensatori standard (Un= 415V) Se l’impianto ha problemi di armoniche, meglio scegliere un rifasatore con condensatori rinforzati (Un= 460V, oppure Un= 550V) Se l’impianto ha gravi problemi di armoniche e/o rischi di risonanze, meglio scegliere un rifasatore con induttanze di blocco
Quale rifasatore scegliere: armoniche e risonanza Affidarsi alle indicazioni dei costruttori, che valutano il rischio di risonanza tra trafo e rifasatore QC= potenza in kvar della batteria dei condensatori AT= potenza apparente del trasformatore MT/BT che alimenta l’impianto
Quale rifasatore scegliere: stress elettrico e termico; carichi rapidi Impianti con elevato stress elettrico e termico: utilizzare rifasatori con condensatori in carta bimetallizzata Impianti con carichi rapidi: utilizzare rifasatori con inseritori elettronici al posto dei contattori.
Pay back: esempio 1 Azienda di lavorazioni meccaniche alimentata in media tensione, con potenza impegnata di 160kW e lavorazione due turni. Fattore di potenza medio mensile: 0,71
Pay back: esempio 1 Per aumentare il fattore di potenza a 0,9 è stato installato un rifasatore con condensatori a 415V da 100kvar, con una spesa totale di circa 1700€ comprensiva dell’installazione. Possiamo calcolare il ROI con il seguente metodo semplificato: ROI= 1700€ : 180,63€/mese = 9,4 mesi
Pay back: esempio 2 Piccola azienda con fotovoltaico in scambio sul posto. Bolletta di ottobre. !
Pay back: esempio 2 Penale media in bolletta : 275€ (circa 3300€ annui) Rifasamento necessario: 134kvar Installato MULTImatic TC20 da 155kvar. Spesa totale circa 5200€ ROI: 1 anno e mezzo circa
Pay back: esempio 3 Impianto con potenza media assorbita di 1000kW, ciclo di lavoro di 8h, cosφ dell’impianto pari a 0,8 senza rifasamento. Potenza rifasante mediamente inserita per portare il cosφ a 0,95 circa 420kvar. In caso di guasto della batteria di condensatori qual’è il danno economico mensile dovuto all’aumento delle penali in bolletta?
Pay back: esempio 3 L’energia reattiva mensile consumata dall’impianto aumenta di: 420kvar x 8h x 20gg = 67.200 kvarh L’impianto è alimentato in MT, la penale secondo la delibera 348/07 dell’AEEG è di 1,51 centesimi di euro/kvarh. Il danno economico mensile è dunque di 48.000kvarh x 0,0151 €/kvarh = 1014€ Se la batteria di condensatori rimane fuori servizio un anno, il danno sarà di circa 1014x11 = 11.160€!! Una batteria di condensatori da 500kvar detuned della famiglia FH20 costa indicativamente 10.000€: si ripaga in poco meno di un anno.