Introduzione alla LOGICA MATEMATICA Corso di Matematica Discreta. Corso di laurea in Informatica. Prof. Luigi Borzacchini II. La logica delle proposizioni. Semantica.
Le proposizioni e la verità Le proposizioni rappresentano le frasi che possono essere vere o false (non le esclamazioni, le domande, gli ordini, etc.). La verità è un concetto semantico: una proposizione è vera se esprime lo stato delle cose. Proposizioni individuali (‘Ballottelli è alto’), particolari o esistenziali (‘qualche centravanti è alto’, ‘c’è un centravanti alto’) e universali (‘tutti i centravanti sono alti’). Queste sono ‘proposizioni atomiche’. Proposizioni positive e negative (sono diverse ‘nessun mediano è alto’, ’tutti i mediani non sono alti’, ‘non ci sono mediani alti’, ‘non tutti i mediani sono alti’, e ‘ci sono mediani non alti’?).
Aristotele e la logica antica Il sillogismo: «tutti gli umani sono mortali», «tutti i greci sono umani» e quindi «tutti i greci sono mortali». Oppure «alcuni ateniesi sono alti» e «tutti gli alti sono robusti» e quindi «alcuni ateniesi sono robusti». Ma da «alcuni ateniesi sono alti», «alcuni ateniesi sono biondi» non si può dedurre niente di rilevante. Prem.:., Concl.: Prem.:,,Concl.: Premesse:,, Conclusione: ? NOTA: le premesse hanno un ‘medio’ in comune che scompare nella conclusione, e troveremo nel seguito un metodo più evidente per vedere se un sillogismo è valido
I principi formali riguardano la verità e la negazione non contraddizione (non può essere la stessa proposizione vera e falsa), terzo escluso (ogni proposizione è vera o falsa), verità per corrispondenza (è vero dire che è ciò che è, o che non è ciò che non è, è falso dire che è ciò che non è, o che non è ciò che è). Ovvero: è vero se e solo se la neve è bianca ‘p’ è vero se e solo se p, ‘p’ è falso se e solo se non p La negazione è il primo esempio di ‘connettivo’ con cui costruire proposizioni più complesse
I connettivi Le proposizioni sono gli ‘atomi’ della logica delle proposizioni, il cui valore di verità è V/1 o F/0. Le proposizioni complesse si ottengono tramite l’uso dei connettivi: non/not ( ), e/and/ congiunzione ( ), o/or/disgiunzione ( ), se…allora /if … then ( ), se e solo se/sse/if and only if/iff ( ). Si dicono verofunzionali, poiché agiscono solo sui valori di verità, a prescindere dal significato di A e B : ad es. A è vera se e solo se A è falsa, A B è vera se e solo se sono vere sia A che B, A B è vera se e solo se è vera A oppure B, A B è vera se e solo se A e B hanno uguale valore di verità.
Interpretazioni e Tavole di verità A B A B A B A B A B A A è un connettivo ‘unario’ (monadico), gli altri sono connettivi ‘binari’ (diadici). Queste tavole di verità derivano dall’uso delle congiunzioni nel linguaggio naturale e sono ovvie, tranne che per il : è. infatti difficile accettare che «se 2 è un numero dispari allora la luna è di formaggio» o «se 2 un numero dispari allora la luna è un satellite» siano proposizioni vere. Infatti nell’uso normale ‘se…allora’ indica una argomentazione e non solo una relazione tra valori di verità.
Il linguaggio delle proposizioni L’alfabeto: { , , , , ,P, Q, R, ….} La grammatica: indichiamo con Prop le proposizioni Prop P/ Q/ R/ Prop / Prop Prop / Prop Prop / Prop Prop / Prop Prop. Nient’altro è una proposizione. Si usano le parentesi per indicare l’ordine con cui si applicano i connettivi: ad esempio (P Q) (Q R), o P (Q P), ma quest’uso in realtà traduce sul rigo una rappresentazione ‘ad albero’ Albero e Grafo sono strutture formate da vertici e archi che connettono due vertici, diretti o no.
Rappresentare espressioni come alberi Intuitivamente un albero possiamo vederlo come una struttura (ordinata implicitamente dall’alto verso il basso, come un albero genealogico). Le ‘foglie’ sono proposizioni atomiche, e i vertici intermedi sono connettivi applicati ai loro ‘discendenti’. Essendo i connettivi al più binari, l’albero nel linguaggio delle proposizioni è binario, ha cioè al più due discendenti P Q P P (Q P)
La tavola di verità di una proposizione composta Si assegnano i valori di verità alle ‘foglie’ (ad es. P vero, Q falso) e si calcola il valore di verità della proposizione composta ‘bottom up’, dal basso verso l’alto. P Q P Q P P P (Q P)
Calcolo della tavola di verità P Q P Q P P Q (P Q) P P (Q P) P P Q P Q P Q P sarebbe ambigua, a meno P che non fissiamo delle convenzioni sull’ordine di applicazione dei connettivi: ad esempio , , , ,
Tautologie e contraddizioni P Q PQ P P Q (Q P) P (Q P) P (Q P) Ripetendo la procedura per proposizioni quali P (Q P) o P (Q P) troviamo una tavola di verità sempre vera (nel primo caso) e sempre falsa (nel secondo): parliamo in tali casi di tautologia e contraddizione. La tautologia più semplice è P P, che esprime l’antico ‘principio del terzo escluso’, la contraddizione più semplice è P P, la cui negazione è il ‘principio di non contraddizione’.
Le proposizioni Le contraddizioni non dicono nulla perché dicono cose assurde:, impossibili nel ‘mondo’ PROPOSIZIONI contraddizioni tautologie Le tautologie non dicono nulla perché dicono cose ovvie:, ma avranno un ruolo speciale, in quanto sono tutte le verità formali, la forma logica del nostro ‘mondo’.
Proposizioni equivalenti-1 P e P ( P Q)) hanno la stessa tavola di verità, così tutte le tautologie e tutte le contraddizioni: chiamiamo proposizioni equivalenti quelle che hanno la stessa tavola di verità. A B è vero quando A e B hanno sempre lo stesso valore di verità e quindi sono equivalenti. Ne segue che si può anche leggere A B come ‘A equivalente a B’. Un esempio di partizione (importante in algebra) Tautologie Contraddizioni
Le equivalenze più importanti sono le proprietà dei connettivi. (P Q) è equivalente a ( P Q) (P Q) ( P Q) è una tautologia Per qualsiasi coppia di formule A e B: A è equivalente a B se e solo se A B è una tautologia PQ PPP Q(P Q)(P Q)(P Q) ( P Q)
Linguaggio e metalinguaggio Un metalinguaggio è un linguaggio per parlare di un altro linguaggio, come l’italiano è il metalinguaggio che sto usando per parlarvi del linguaggio logico. Nel linguaggio italiano diversi usi dei termini sono possibili. Esempio: appartiene al linguaggio comune, appartiene al linguaggio della zoologia, appartiene al metalinguaggio ‘sintassi dell’italiano’. Mischiandoli si generano paradossi, come il paradosso del mentitore: : la stessa frase appartiene nel contempo al linguaggio e al metalinguaggio.
Metalinguaggio del linguaggio logico Se A e B sono due proposizioni è una metaproposizione della logica delle proposizioni. Ma durante la lezione io posso parlarvi anche del metalinguaggio, usando in tal caso un metametalinguaggio. E così via … Ad esempio: è equivalente a. Abbiamo tre linguaggi: il linguaggio logico, il metalinguaggio della logica proposizionale, il metametalinguaggio del corso di logica.
Il paradosso del Comma 22 Comma22 : (A B) (B A), con A =, B = A B A A B (B A) (A B) (B A) Non è una contraddizione, è vera se x non è pazzo! consequentia mirabilis
Altre proprietà dei connettivi Ad esempio associatività e commutatività di and e or: A B B A A B B A A (B C) (A B) C A (B C) (A B) C Distributività: A (B C) (A B ) (A C) A (B C) (A B ) (A C) Involuzione: A A, Assorbimento: A (B A) A, A (B A) A, leggi di de Morgan: (A B) ( A B), (A B) ( A B)
Proposizioni equivalenti-2 Vale tanto la distributività dell’and rispetto all’or che dell’or rispetto all’and: [P (Q R)] [(P Q) (P R)], [P (Q R)] [(P Q) (P R)], PQR Q RP (Q R)PQPQPRPR(P Q) (P R) Con le tavole: P Q è equivalente a (P Q) (Q P) P Q è equivalente a P Q, e quindi P Q è equivalente a ( P Q) ( Q P).
PQR Q RP (Q R)PQPQ(P Q) R]P Q(P Q) R Leggi di de Morgan: (P Q) ( P Q), (P Q) ( P Q) PQ PP QQP Q (P Q) P QP QPQPQ (P Q) P Q
Proposizioni equivalenti e trasformazioni L’equivalenza di due proposizioni si può verificare con le tavole di verità oppure tramite una serie di equivalenze già note. Esempio: [P (Q R)] [(P Q) R]. Infatti [P (Q R)] [ P (Q R)] [ P ( Q R)] [( P Q) R] [ (P Q) R] [(P Q) R]. Ma è facile verificare con le tavole di verità che [(P Q) R] non equivale a [P (Q R)]: per il non vale la proprietà associativa.
Proposizioni e circuiti elettrici All’inizio della computer science la tecnologia si basava sui circuiti elettrici e sui relais che controllavano interruttori, con i quali si realizzavano i principali connettivi: and, or, not. Capovolgendo il relais si realizzava il not, col circuito in serie l’and e con quello in parallelo l’or. P Q R P P Q P Q R R P Q R P
Sapendo dalle tavole di verità che A B è equivalente a (A B) (B A) potremmo eliminare la , Sapendo analogamente che P Q è equivalente a P Q, potremmo eliminare anche la , E con le leggi di de Morgan potremmo eliminare l’ oppure l’ , avendo quindi solo due connettivi: e , oppure e . Non è possibile invece eliminare il con e . Si possono scrivere tutti i connettivi con un solo connettivo?
E conviene usare meno connettivi? Potremmo ridurci ad un solo connettivo, ma usando un connettivo nuovo: il NAND oppure il NOR. Possiamo cominciare definendo P come NAND(P,P) oppure come NOR(P,P); Scriviamo P Q come NAND(NAND(P,P),NAND(Q,Q)), o P Q come NOR(NOR(P,P), NOR(Q,Q)). Così tutti i connettivi si potrebbero scrivere con un solo connettivo Ma sarebbe utile? P Q NAND(P,Q) NOR(P,Q) Avremmo lunghe espressioni illeggibili, e quindi è meglio avere qualche connettivo in più
Trova una proposizione con la tavola X P Q R X ? ?? P Q R P Q R P Q 1 1
CONSIDERIAMO LE INTERPRETAZIONI IN CUI LA FORMULA E’ VERA P Q R congiunzioni P Q R P Q R 10 0 P Q R P Q R P Q R forma normale disgiuntiva: ( P Q R) ( P Q R) (P Q R) (P Q R) (P Q R) equivalente a (P Q) R Applicando la proprietà distributiva dell’ rispetto all’ , le proprietà di assorbimento, e le ovvie proprietà P equivale a P P e a P P, e detta 0 una qualsiasi contraddizione e 1 una qualunque tautologia, 1 P equivale a P, 0 P equivale a 0, 1 P equivale a 1, 0 P equivale a P, si ottiene la forma normale congiuntiva, ovvero clausola: (P R Q) (P R Q) ( P R Q) che equivale a (P R) (R Q) Ma troveremo un modo più diretto e più semplice per costruirla