“Metodologie operative e spunti di riflessione” C entro T erritoriale per l’ I nclusione Verdellino Formazione docenti 16 - 31 marzo 2016.

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“Metodologie operative e spunti di riflessione” C entro T erritoriale per l’ I nclusione Verdellino Formazione docenti marzo 2016

QUALI OSTACOLI ALLA PERSONALIZZAZIONE?  COSA ERA EMERSO DALLE RIFLESSIONI  classe come dispositivo «chiuso»  pratiche burocratiche  mancanza di tempo per confrontarsi con colleghi  tempo per organizzare «le innovazioni»  docenti: atteggiamento, collaborazione, clima relazionale  didattica-metodologia

classe come dispositivo «chiuso» Si può andare oltre la classe, come? 1) apertura delle classi, per alcune ore relativamente ad alcune discipline E’ POSSIBILE. E’ necessario: - condividere e stendere un progetto fra insegnanti disciplinari ( modalità organizzativa, per fare che cosa, ……) - prevedere contemporaneità nell’orario per poter aprire le classi e, laddove possibile, organizzare gruppi - condividere la formazione dei gruppi ( per livello, eterogenei…) a secondo dell’attività - gruppi i cui componenti possono variare nel tempo

classe come dispositivo «chiuso» Si può andare oltre la classe, come? 2) gruppi all’interno della classe - un unico insegnante/cooperating learning - più risorse (es. ins.sostegno) due o più gruppi

ANDARE OLTRE, per promuovere: - il successo formativo di ciascuno - lo star bene di tutti ( alunni e docenti ) - …… Per andare oltre sono necessari cambiamenti, come ad esempio: passare da UNA METODOLOGIA CENTRATA SUL DOCENTE a una METODOLOGIA CENTRATA SUL DISCENTE

METODOLOGIA CENTRATA SUL DOCENTE lezione frontale  Presentazione unidirezionale degli argomenti da parte del docente  Trasmissione diretta delle conoscenze  Controllo assoluto nella selezione delle questioni oggetto delle lezione e dell’ambiente di apprendimento  Metodo focalizzato sull’insegnante e sulla disciplina piuttosto che sull’effettivo apprendimento dell’alunno  Presentazione di materiali e contenuti preparati e scelti dall’insegnante in modo diretto e logico  Docente non sempre è un buon presentatore, si va così a ridurre la già ridotta efficacia della lezione  ……….

VANTAGGI diretta, vi è una logica presentazione dei fatti una buona presentazione può ispirare il pensiero degli alunni adatta a grandi gruppi lo studente può fare domande e avere opportunità di chiarire tempi contenuti materiale selezionato ed efficace rispetto al contenuto SVANTAGGI -le lezioni sono pianificate secondo UNA logica, quella dell’insegnante - comunicazione unidirezionale - ruolo passivo degli alunni - meno capacità di verificare l’apprendimento degli alunni - la classe deve avere un unico stile di apprendimento - ………………………….. - s olleva fortemente le abilità di presentazione dell’insegnante

METODOLOGIA CENTRATA SULL’ALUNNO  Approccio centrato sullo studente, sulle necessità individuali  Ruolo comunque attivo dell’insegnante  Si focalizza sui diversi stili di apprendimento degli studenti e sui loro interessi  L’insegnante crea le condizioni nelle quali gli studenti possono collaborare  L’insegnante si pone in modo tale da non trascurare i diversi stili di apprendimento  Permette allo studente di sviluppare diverse abilità: analitiche, pensiero critico, pratica riflessiva, interpretazione di materiali, argomentare….  Apprendimento cooperativo  Problem solving  Brainstorming  Mappe concettuali  ……..

Apprendimento cooperativo  Si basa sul principio che sia possibile apprendere dagli altri e si differenzia da altre forme di apprendimento come quello competitivo, individuale….  Nell’apprendimento cooperativo è importante seguire i principi della metodologia centrata sullo studente, nella quale gli allievi sono protagonisti di tutte le fasi di organizzazione del lavoro, dalla pianificazione alla valutazione.  In questo contesto uno dei più importanti compiti dell’insegnante è di creare opportunità affinchè ci sia apprendimento definendo l’oggetto e le condizioni di riferimento, fungendo da facilitatore delle attività di apprendimento.

Apprendimento cooperativo L’apprendimento cooperativo fa leva sui seguenti principi: Responsabilità individuale e di gruppo: Ogni partecipante è responsabile del proprio apporto e il gruppo è responsabile del raggiungimento degli obiettivi Interazione positiva: I partecipanti si rapportano in maniera positiva, rispettando gli apporti dei compagni e valorizzando gli elementi significativi Interdipendenza positiva: I partecipanti si riconoscono nel gruppo e sono consapevoli che la buona riuscita dell’attività dipende dal lavoro di squadra: migliorare il rendimento di ciascun partecipante contribuisce a migliorare il il rendimento del gruppo Valutazione di gruppo: Il gruppo esamina i propri risultati individuandone punti di forza e di debolezza unitamente ad elementi processuali quali il metodo di lav oro