Università degli Studi di Parma CORSO DI CONTABILITA’ E BILANCIO Esercitazione n.7
2 La Belvedere S.p.A. alla fine dell’esercizio 2014 presenta il seguente conto economico: Conti Saldo dare ( € )Saldo avere ( € ) Rimanenze iniziali di merci Costi di acquisto merci Spese di manutenzione impianti Spese telefoniche5.000 Quota ammortamento impianti Accantonamento per perdite su crediti1.000 Compensi agli amministratori Svalutazione società partecipata Ricavi di vendita Rimanenze finali di merci Altri ricavi Plusvalenze patrimoniali Risultato Ante Imposte (Utile) Esercitazione n. 7 – Imposte
Ai fini della stima del carico fiscale gravante sull’esercizio in esame, si forniscono le seguenti ulteriori informazioni: 1.il costo complessivo dei beni materiali ammortizzabili risultante all’inizio dell’esercizio dal registro dei beni ammortizzabili è pari a €; 2.il valore nominale dei crediti iscritti in bilancio è pari a € - il fondo svalutazione crediti a inizio esercizio ammontava a €; 3.i compensi effettivamente corrisposti agli amministratori nel corso dell’esercizio sono pari a €; 4.l’ammortamento di alcuni impianti viene effettuato in base ad un’aliquota superiore a quella fiscalmente consentita; la parte indeducibile ammonta a €; 3 Esercitazione n. 7 – Imposte
5.la società detiene una partecipazione di maggioranza in una società, che nel corso dell’esercizio ha subito una perdita durevole di valore stimata in €; in conseguenza di ciò la società ha ritenuto di svalutare la partecipazione detenuta per un importo pari alla perdita di valore rilevata; 6.le plusvalenze iscritte in bilancio si riferiscono alla cessione a titolo oneroso di un cespite aziendale posseduto da cinque anni e gli amministratori intendono rateizzare fiscalmente la plusvalenza. 4 Esercitazione n. 7 – Imposte
Spese di manutenzione Le spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione relative ai beni di proprietà dell’impresa non capitalizzate sono deducibili nel limite del 5% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili risultanti all’inizio dell’esercizio dal registro nei beni ammortizzabili. Le spese di manutenzione eccedenti tale limite sono deducibili in quote costanti nei cinque esercizi successivi. CALCOLO DEL PLAFOND DISPONIBILE = COSTO BENI AMMORTIZZABILI per 5% 5 La società ha sostenuto spese di manutenzione di impianti per € e l’importo su cui calcolare il limite del 5%, sulla base dei dati forniti, è di €. CALCOLO DELLA QUOTA DEDUCIBILE = * 5% = € La ripresa fiscale ammonterà quindi alla differenza tra € (spesa sostenuta) e € (importo massimo deducibile), ossia €. Var.Aum.1 = € Esercitazione n. 7 – Imposte
Beni ad uso promiscuo I beni definiti “ad uso promiscuo” si riferiscono a quei beni che sono utilizzati sia per l’attività d’impresa che per l’uso personale dell’imprenditore. Vi sono poi delle fattispecie in cui, indipendentemente dall’uso che viene fatto del bene, la sua promiscuità è individuata in via presuntiva dal legislatore: è il caso dei telefoni cellulari e dei mezzi di trasporto a motore. Per le categorie di beni sopra citate la deducibilità della spesa d’acquisto e dell’ammortamento è limitata all’80% per i telefoni cellulari e al 20% per le autovetture. 6 Si genera una variazione in aumento da apportare al reddito netto per le spese per telefoni cellulari. Var.Aum.2 = spese telefoniche: x 20% = € Esercitazione n. 7 – Imposte
Accantonamenti per rischi di perdite su crediti Il legislatore fiscale ammette, per ogni esercizio, la deducibilità della svalutazione dei crediti e l’accantonamento al relativo fondo per un importo non superiore allo 0,50% del valore nominale o di acquisizione dei crediti; la deduzione non è più consentita ove l’ammontare complessivo del fondo svalutazione crediti abbia raggiunto il 5% del valore nominale o di acquisizione dei crediti commerciali risultanti in bilancio a fine esercizio. Calcolo della quota deducibile = valore nominale crediti * 0,5% nei limiti di = valore nominale crediti * 5% = valore massimo fondo sval. crediti 7 Gli importi su cui calcolare i suddetti limiti di deducibilità, sulla base dei dati forniti, sono di € (valore nominale dei crediti) e di € (fondo svalutazione crediti). Calcolo della quota deducibile = * 0,5% = 750 € nei limiti di = * 5% = € L’accantonamento a fondo svalutazione crediti (pari a €) eccede di € l’importo massimo consentito; inoltre, il fondo svalutazione crediti, che a fine esercizio ammonta a €, è già valorizzato per l’importo massimo fiscalmente riconosciuto. Var. Aum. 3 = accantonamento fondo svalutazione crediti = € Esercitazione n. 7 – Imposte
8 Compensi agli amministratori I compensi stabiliti e deliberati a favore degli amministratori da parte degli organi sociali competenti sono deducibili dal reddito complessivo secondo il criterio di cassa, ovvero nei limiti dell’importo effettivamente corrisposto agli stessi. Nel nostro caso i compensi deliberati a favore degli amministratori e imputati a conto economico in ossequio al principio di competenza non sono stati interamente corrisposti ed è quindi necessario rilevare una variazione in aumento per la parte non erogata nell’esercizio. VAR. AUM. 4 = COMPENSI AGLI AMMINISTRATORI = Esercitazione n. 7 – Imposte
9 Ammortamento dei beni materiali Alcune attrezzature vengono ammortizzate, ai fini civilistici, sulla base di un’aliquota che eccede l’aliquota fiscale massima; è dunque necessario riprendere a tassazione il maggior ammortamento dedotto civilisticamente dall’impresa. VAR. AUM. 5 = QUOTA AMMORTAMENTO ATTREZZATURE = € Esercitazione n. 7 – Imposte
10 Svalutazione di partecipazione Le minusvalenze da valutazione di partecipazioni rilevano fiscalmente solo quando si riferiscono a obbligazioni e titoli similari, quindi le minusvalenze derivanti dalla svalutazione di partecipazioni sono interamente indeducibili. L’importo accantonato a titolo di svalutazione di partecipazioni, pari a €, va interamente ripreso a tassazione. VAR. AUM. 6 = SVALUTAZIONE PARTECIPAZIONE = € Esercitazione n. 7 – Imposte
11 Plusvalenze patrimoniali Per quanto riguarda la plusvalenza generatasi nell’esercizio in oggetto, considerato che gli amministratori decidono di rateizzare la stessa sussistendone le condizioni di legge, occorre procedere con una variazione in diminuzione pari all’intero importo della plusvalenza ( €) e ad una variazione in aumento pari ad un quinto della plusvalenza stessa (2.000 €). VAR. AUM. 7 = PLUSVALENZA RATEIZZATA = € VAR. DIM. 1 = PLUSVALENZA RATEIZZATA = € Esercitazione n. 7 – Imposte
12 Esercitazione n. 7 – Imposte Valori in € Utile ante imposte Var. Aum Var. Aum Var. Aum Var. Aum Var. Aum Var. Aum Var. Aum – Var. Dim. 1 – = Reddito complessivo Imposta IRES corrente (27,5%)
13 Le imposte differite si generano in conseguenza della rilevazione di variazioni in diminuzione temporanee, mentre le imposte anticipate hanno origine dalle variazioni in aumento temporanee. IMPOSTE ANTICIPATE PER COMPENSI AMMINISTRATORI: × 27,50% = € IMPOSTE ANTICIPATE PER QUOTA SVALUTAZIONE CREDITI NON DEDUCIBILE: × 27,5% = 275 € IMPOSTE ANTICIPATE PER SPESE DI MANUTENZIONE NON DEDUCIBILE: × 27,50% = € ACCANTONAMENTO AL FONDO IMPOSTE DIFFERITE PER PLUSVALENZA ESERCIZIO X: × 27,50% = € IMPOSTE ANTICIPATE PER AMMORTAMENTO ATTREZZAT.: × 27,50% = 687,5 € Esercitazione n. 7 – Imposte
14 Valori in € Utile ante imposte Imposte correnti (per IRES) – Imposte differite (per IRES) – Imposte anticipate (per IRES) ,5 Utile netto ,5 Esercitazione n. 7 – Imposte