Appunti sulla PAC Maria Fonte Economia Agraria II Appunti sulla PAC Maria Fonte
La Politica Agricola Comunitaria Origini (contesto del II dopoguerra) Strumenti (politiche di mercato e politiche delle strutture) Negoziazioni e Trattato di Roma (1957) 1962: prima Organizzazione Comune di Mercato (OCM) per i cereali
Il Trattato di Roma (1957) Attuazione della PAC Titolo II della seconda parte del trattato, dieci articoli (La dicitura degli articoli si riferisce alla prima versione del Trattato) le condizioni di inserimento del settore agricolo nell’ambito del mercato comune (art.38); gli obiettivi (art.39) gli strumenti (art.40-43) le misure da attuare durante il periodo transitorio (art.44-46) Ci si prefigge di assicurare una gestione comune del mercato agricolo sostituendosi alle preesistenti politiche nazionali.
Trattato di Roma: Articolo 39 Nella prima parte Incrementare la produttività dell’agricoltura, migliorare il tenore di vita della popolazione agricola tramite un miglioramento del reddito, stabilizzare i mercati, puntare alla sicurezza degli approvvigionamenti, assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori . Obiettivi perseguiti attraverso la creazione di Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM) per i diversi settori produttivi agricoli Nella seconda parte dell’art. 39 invece si sottolineavano altri due aspetti importanti: quello della struttura sociale e della disparità tra le diverse regioni agricole, e la stretta relazione tra agricoltura e resto del sistema economico.
CONFERENZA DI STRESA 1958 Si definiscono i principi fondamentali della futura PAC: l’unicità del mercato (assicurando la libertà degli scambi tra i paesi della Comunità), la preferenza comunitaria ( dando la priorità alla produzione agricola comunitaria pur conservando l’apertura verso i Paesi terzi), la solidarietà finanziaria (finanziando con un bilancio comune le spese agricole della PAC). Forte, però, rimase il disaccordo sulle modalità di gestione dei mercati e sul il livello tendenziale dei prezzi
AVVIO DELLA PAC OCM cereali: Sostegno alla produzione previsti prezzi elevati per tutti i prodotti. garanzia del prezzo comunitario per una quantità illimitata di prodotto. La scelta di impostare la PAC principalmente sul sostegno dei prezzi comporta la sostanziale rinuncia ad interventi sulle strutture produttive, disattendendo le precise indicazioni emerse dalla Conferenza di Stresa
Politica di sostegno dei prezzi Prevede la definizione di tre prezzi: Prezzo indicativo (d’orientamento o di base): è il prezzo obiettivo della Comunità. Esprime il prezzo che produttori dovrebbero ricevere per raggiungere un reddito comparabile. Prezzo di intervento (di ritiro o minimo): il prezzo minimo garantito ai produttori, al quale gli organismi nazionali di intervento sono tenuti ad acquistare i prodotti. Prezzo soglia: è il prezzo di ingresso alle frontiere della Comunità. Calcolato in modo che i prodotti importati siano venduti sul mercato comunitario ad un prezzo pari a quello indicativo. Si ottiene applicando prelievi variabili sulle importazioni
Crisi della Politica di sostegno dei prezzi Effetti negativi Eccedenze (costi di gestione) Sostenibilità ambientale del modello agricolo sostenuto dalle politiche Squilibri territoriali Fallimenti: Redditi degli agricoltori ancora più bassi Disparità regionali Pressioni internazionali per la liberalizzazione (Uruguay Round del GATT) La PAC perde legittimità sociale ed economica
1985 LIBRO VERDE "Prospettive della politica agraria comune" La Commissione definisce gli obiettivi : mantenere il modello organizzativo tradizionale fondato sull’azienda a conduzione familiare di medie dimensioni; orientare l’agricoltura al mercato, attraverso l’attribuzione ai prezzi di un ruolo più determinante. dedica un capitolo alla diversificazione degli strumenti a sostegno dell’agricoltura: incoraggiare l’attuazione di pratiche compatibili con l’ambiente, favorire lo sviluppo economico generale delle zone rurali, attuare regimi di aiuto in favore dell’adeguamento strutturale delle aziende aiuti per chi intende abbandonare l’attività agricola. ridurre il livello di aiuti concessi attraverso i prezzi e di sostituirli con misure di sostegno ai redditi
1985 LIBRO VERDE "Prospettive della politica agraria comune" Si sanciva, quindi, il fallimento di quel modello politico che fin dalle fasi di avvio della PAC, si era fondato sull’adozione della politica dei prezzi quale unica misura cui affidare anche il delicato compito di garantire l’obiettivo sociale del sostegno dei redditi agricoli. Tranne Olanda e Gran Bretagna, gli Stati osteggiano tale riforma La Commissione accantona temporaneamente il progetto di riforma della PAC, accontentandosi di misure che, sebbene non rinnegassero il principio del sostegno garantito attraverso i prezzi, cercano di limitare la produzione di eccedenze: concessione di un premio per la messa a riposo delle terre, reg. 1094/88, la cessazione anticipata attività agricola con il reg. 1096/88, la l’ estensivazione con il reg. 4115/88. l’instaurazione di stabilizzatori finanziari.
RIFORMA MAC SHARRY - 1992 Obiettivi: Conservare l’ambiente, il paesaggio e il modello di agricoltura europea Salvaguardare l’equilibrio dei mercati, controllando la q prodotta Incentivare tecniche meno intensive (e più rispettose dell’ambiente) Stimolare la competitività e l’efficienza Evitare iniquità tra regioni dell’UE
RIFORMA MAC SHARRY - 1992 Strumenti: Riallineamento dei prezzi comunitari a quelli internazionali Smantellamento progressivo degli interventi di mercato Eliminazione del prelievo variabile Compensazione dei redditi degli agricoltori Misure di accompagnamento
RIFORMA MAC SHARRY - 1992 “Evoluzione e futuro della PAC” Misure di accompagnamento. Tre nuovi regolamenti: le misure agroambientali (reg. CE n. 2078/92); la cessazione anticipata dell’attività agricola, o prepensionamento, (il reg. 2079/92); lo sviluppo della forestazione (reg. 2080/92).
Agenda 2000 Agenda 2000 è un documento programmatorio che si propone di approfondire la riforma della Pac avviata con il piano Mac Sharry. Obiettivi: Competitività Sicurezza alimentare (intesa comesicurezza sanitaria) Assicurare un adeguato livello di vita alla popo agricola e rurale Creazione di fonti di reddito alternative per gli agricoltori e le loro famiglie si delinea quindi una politica dello sviluppo rurale (territoriale, non più settoriale) Sostenibilità ambientale Semplificazione e decentramento
Agenda 2000 Punti chaive: Disaccoppiamento degli aiuti dalle quantità prodotte Rafforzamento finanziario delle misure di accompagnamento (soprattutto le misure ambientali) Riconoscimento della multifunzionalità dell’agricoltura
Agenda 2000 Strumenti: Ancora riforma delle OCM (seminativi, carni bovine, latte e derivati) Misure orizzontali (Reg. 1259/99): Condizionalità ambientale Modulazione degli aiuti in base a criteri legati all’occupazione o al reddito per ridurre le disparità Limitazione dei pagamenti diretti solo a coloro che effettivamente svolgono attività agricola
Riforma Fischler - 2003 Totale disaccoppiamento degli aiuti e introduzione del Pagamento unico aziendale disaccoppiato (PUA) Condizionalità legata al rispetto di norme comunitarie in materia ambientale, di sicurezza alimentare, benessere degli animali, sicurezza sul luogo di lavoro, mantenimento dei terreni Rafforzamento delle misure di sviluppo rurale Incentivazione della competitività dell’ag europea su criteri di qualità e inserimento dei giovani