Il metodo empirico -Lunga durata -Clinica e terapia -Relazione con l’ammalato Il metodo sperimentale -Cl. Bernard e la teoria -I. Semmelweis e la clinica.

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Il metodo empirico -Lunga durata -Clinica e terapia -Relazione con l’ammalato Il metodo sperimentale -Cl. Bernard e la teoria -I. Semmelweis e la clinica -Il ragionamento clinico come ragionamento sperimentale

Empeiria nel CH Epid. II 2.10, in che modo si possono riconoscere i dolori molto forti. Attraverso le empeiriai, al plurale. Mancanza di un concetto unitario di esperienza medica? De dec. habitu, 11: è opportuno anticipare al pz ciò che si conosce sulla base dell’empiria. A questo punto il termine non pare aver bisogno di spiegazioni. Cosa è accaduto nel frattempo? Erodoto: ‘empeiros’, conoscenza dei luoghi, di sacrifici, di tipi di persone (tiranni), del modo di pensare. CH: le donne che non hanno partorito non sanno di essere malate prima di essere empeiroi dei difetti del ciclo (Mul. Aff. I 52) In genere: la peira come prova diretta, anche casuale, ma non ricavabile da esperienze altrui Può definire anche prove e tentativi fatti per ottenere un risultato,anche se non riuscito  insegnamento negativo De fracturis III: aver fatto peira significa sapere cosa fare e non farsi ingannare da ciò che si presenta, ma riconoscerlo per quello che è

Il medico apprende sulla base di ciò che nel tempo ha avuto occasione di vedere e registrare L’idea della regolarità dei fenomeni clinici è pertanto alla base di un ragionamento empirico ( G. Lloyd)  connessione tra empeiria e la capacità di prevedere il futuro Clinica come capacità di connettere passato, presente e futuro Costruzione di una storia Controllo del tempo  prognosi  - Conoscenza del caso individuale - Conoscenza dello scarto che ha rispetto alla norma ricostruita sulla base dell’esperienza -Conoscenza delle nature generali delle classi di malattia = La conoscenza di questi gruppi omogenei consente la prognosi

- Rapporto tra le categorie di individuale e individuale e generale; physis akastou, per es. nel dosaggio di farmaci - Importanza del segno e riconoscimento della sua generalità, se non universalità - Diagnosi come distinzione di segni significanti -Prognosi come capacità di scegliere il segno in relazione all’esito  -Il caso particolare è uguale ad altri casi particolari e dunque va a costituire un gruppo generale Vet. Med.: Il criterio di giudizio (metron) è la sensazione (del medico, del malato, di entrambi?) La medicina è un sapere che si costituisce nel tempo (dieta e terapia). Il processo è aperto, la conoscenza si fonda su ciò che è già acquisito Quindi esperienza individuale Ma anche esperienza collettiva Trasmissione scritta, trasmissione orale

E’ il ricorso all’esperienza collettiva del gruppo culturale che fa il vero medico L’esperienza consente di eliminare la casualità dall’agire del medico e ridurre l’errore Consente di conoscere la causa della malattia, e quindi avvalora l’efficacia terapeutica e predittiva della medicina “… si può trovare che tutto ciò che accade accade per un perché (dia ti) e nel perché il caso non ha alcuna consistenza reale, ma solo un nome. Al contrario la medicina rientra nel l’ambito delle cose del dia ti” (De arte VI, 4) Sulla base del dia ti i medici sanno spiegare perché individui curati in passato in un certo modo sono guariti, cosa che i malati non sanno fare, perché manca loro la conoscenza delle cose, del perché le soffrono, di ciò che ne verrà (VIII, 3)

Ma la medicina è empiria o téchne? Platone, Gorgia: retorica e culinaria sono empiria e tribé (sfregamento) Medicina è téchne: “retorica e culinaria non sono in grado di rendere conto di quale sia la physis delle cose che somministrano e la conseguenza di ciò è che non sono in grado di dire la causa di ciascuna cosa…sono attività che non sanno rendere conto di quello che fanno” (465a 1-6) Il medico, in quanto possessore di téchne -sa rendere conto di quello che fa -Conosce le proprietà del corpo su cui opera -Conosce la natura generale -Non si limita a procacciare un piacere, come fa l’empiria (cuoco, retore)  “…la medicina ha indagato la natura di ciò che cura, la causa delle operazioni che compie e può rendere conto (logon dounai) di ciascuna di queste cose”(501e 1-3)

L’empiria si costruisce per memorizzazione e individuazione di eventi che capitano con una certa regolarità e caratterizza una parte della medicina “ Il medico schiavo…ordina ciò che gli suggerisce l ’ esperienza, come se avesse esatte cognizioni scientifiche, con la sufficienza di un tiranno…Invece il medico libero, comunicando le sue impressioni al malato e ai suoi familiari, mentre da un lato impara egli stesso qualcosa dal paziente, dall ’ altro, si fa maestro dell ’ ammalato, cui nulla prescrive senza averlo prima convinto…rendendolo poi docile per via di persuasione ” (Plato, Leges IV 720b 2-5 ) Medico schiavo= -segue prescrizioni e teoria del medico che serve + la sua empiria -non usa logos -prescrive le cose che gli paiono opportune secondo l’esperienza -Pratica la medicina tais empeiriais aneu logou (Leg. IX 857c 7e1)

Critiche all’empiria Quante esperienze ci vogliono per determinare una conoscenza? (critica razionalista agli empirici) Instabilità della conoscenza perché non causale: la persistenza nel tempo di un’affermazione non è determinata dall’alta frequenza di fatti osservati, ma dalla capacità di individuare un nesso causale tra i fenomeni Ma l’empiria è solo negativa?

È un sapere limitato ma applicabile Di fronte al caso individuale, l’osservazione diretta del maggior numero possibile di casi pregressi aiuta. Ma: Deve essere preceduta dalla teoria, cioè dalla conoscenza generale della natura degli individui e della natura dei rimedi. Dunque l’empiria può essere uno dei componenti della téchne medica, ma non si può sostituire ad alcuna delle sue parti Fedro, (268a8b5); se uno dice di conoscere le cose che raffreddano o riscaldano il corpo, e che per questo è un medico e può formare altri, cosa se ne penserebbe? Non si può essere competenti in medicina solo per aver sentito leggere dei libri o conoscere un farmaco.

Questo è solo il percorso preliminare alla medicina I testi scritti sono generali e non contengono le modalità di applicazione ai casi individuali La medicina è conoscenza teorica dei corpi, dei farmaci e delle relazioni tra loro: quale corpo si cura con quale farmaco? Qui entra in gioco l’ empiria come conoscenza sensibile: ogni paziente è la ‘concretizzazione’ di una conoscenza teorica, secondo il kairòs Il paziente è il caso particolare in cui si anima una legge generale

Aristotele e il tentativo di legittimare l’empiria come parte positiva della conoscenza - è capace di fornire dati sulla regolarità dei fenomeni -è fondata sulla memoria: “Negli uomini l’empiria nasce dalla memoria; infatti molti ricordi della stessa cosa portano a compimento il potere di un’unica empiria” (Met. 980a a1) “l’empiria produce la téchne, mentre l’apeira da luogo al caso” “la téchne si genera quando a partire da molti pensieri dell’empiria nasce un’assunzione unica generale sulle cose simili” (981a1-7)  Molti ricordi  un’esperienza Molte esperienze  un’assunto generale  una téchne

La téchne è superiore all’empiria perché costruisce categorie universali di riferimento ( i biliosi, i flemmatici….) La demarcazione tra i due saperi è nella capacità di trasmettere; si può insegnare solo se si conosce la causa, non se si conosce solo il che (981a23-30) L’eredità di Aristotele: Alessandria d’Egitto

Esperienza ed esperimento in Alessandria Anatomia e quantificazione dei fenomeni

“Empiricos se ab experientia nominant….”(Celso, De med. Ruolo del caso, da cui parte l’osservazione La medicina è peira, cioè ripetizione dell’esperienza Esperienza diretta (autopsia) Esperienza mediata (historia, i testi, l’oralità, i maestri) La conoscenza per somiglianza: se non ci sono esperienze pregresse  Tripode empirico Scetticismo: incomprensibilità della natura Rinuncia all’indagine sulle cause di malattia, al metodo ‘sperimentale’ (dissezione) Forte accento sulla terapia Negazione dell’esistenza di malattie nuove

Empiria e medical practitioners