Weber Il metodo delle scienze storico sociali Da un luogo comune
Weber e il neo-criticismo Continuità col neo-kantismo e lo storicismo di Dilthey: “se e in che senso il giudizio delle scienze della cultura è suscettibile di valere come verità universale?”
Weber e Rickert Continuità col neo-criticismo rickertiano: Il tema della costruzione dei concetti come tensione selettiva dell’impegno cognitivo individuale che dà senso al mondo Ruolo del valore nel processo conoscitivo
Ma la grandezza di Weber lo rende irriducibile ad uno schema metodologico E anche il suo legame con Rickert è discutibile se si pensa che Weber utilizza il concetto centrale della sua riflessione in direzione opposta a quella originaria. Weber fa della soggettività, il fondamento dell’ oggettività” (Aron 1938) Ma W. Si spende in meticolose indagini empiriche il che lo rende estraneo alla tradizione speculativa dei colleghi
I tratti del sapere scientifico Wissenschaft als Beruf Scienza sede di verità: Tentativo è precisare le possibilità, l’autonomia, e i tratti peculiari delle scienze storico sociali per chiarire in che senso Vi sono verità oggettivamente valide anche sul terreno delle scienze che studiano la vita culturale (Weber 1904, 56). Ma queste verità sono condizionate: […] una dimostrazione scientifica corretta condotta in forma metodica deve essere riconosciuta come giusta anche da un cinese (ivi, 66) Aspetto centrale è …
L’oggettività della conoscenza storico- sociale Obiettivo: cogliere la singolarità nel suo connettersi e prodursi: Problema è la Begriffsbildung Costruzione dei concetti in rapporto alla realtà di cui il ricercatore fa esperienza La transitorietà della sintesi
I concetti Attrezzi del lavoro cognitivo che stabilisce significati e coglie connessioni nella realtà, ferma restando la molteplicità delle soluzioni possibili. L’inesauribilità intensiva ed estensiva dei dati empirici. Non esiste qualcosa che sia di per sé meritevole di attenzione da parte dello studioso nell’ambito delle scienze della cultura. La possibilità di individuare sempre nuove virtualità analitiche e interpretative in riferimento allo stesso accadere destituisce di plausibilità l’aspirazione di pervenire a sintesi ultime e definitive. Inevitabile è una ermeneutica senza fine che in relazione a punti di vista diversi riconosce altri significati ed altre connessioni.
Rinuncia ad ogni prospettiva metafisica: impossibile supporre un significato assoluto a trascendente degli accadimenti del mondo I valori assurgono a fondamento storico di attribuzione di senso della realtà L’impegno della scienza verso la verità esige la verifica empirica L’inesauribile molteplicità del reale esige la costruzione di concetti mediante cui ordinare in quadri di senso il divenire storico-sociale
La cultura è una sezione finita dell’infinità priva di senso del divenire del mondo alla quale è attribuito senso dal punto di vista dell’uomo (Weber 1904, 96). Wehrtbeziehung Il riferimento al valore è la nostra condizione esistenziale perché: noi siamo esseri culturali, dotati della capacità – e della volontà - di assumere consapevolmente posizione nei confronti del mondo e attribuirgli un senso La Wehrtbeziehung non è solo attitudine cognitiva: coincide con il nostro vivere in quanto esseri culturali
I valori sono fondamento di una logica della scelta che guida il ricercatore e sono: Condizione del conoscere Senza i valori non si darebbe alcun criterio di selezione del reale, né conoscenza fornita di senso. È la rifrazione dei valori nello specchio della sua anima a suggerire la direzione analitica da intraprendere
Oggettività doppiamente situata Non c’è alcuna analisi scientifica puramente “oggettiva” dei fenomeni sociali, indipendentemente da punti di vista specifici e unilaterali secondo cui essi, espressamente o tacitamente, consapevolmente o inconsapevolmente, sono scelti come oggetto di ricerca, analizzati e organizzati nell’esposizione (ivi, 84)
Oggettività doppiamente situata Situata perché: 1. Riguarda individualità specifiche investite di senso a partire da specifici punti di vista; 2. rinuncia alla rassicurante ambizione di cogliere l’intero piano della realtà relativa alla stessa singolarità eletta a oggetto di indagine. Si tratta di un’oggettività locale i cui confini dipendono dal punto di vista che il ricercatore assume e dall’oggetto
Oggettività locale: frammenti di verità il riferimento al valore è soggettivo. I valori che orientano teoreticamente il percorso conoscitivo sono valori di un interprete: Sono opposti ad altri valori possibili e legittimi Non coincidono con i valori del soggetto storico – il cui agire è oggetto di indagine
Soggettività e oggettività oggettività è perseguita entro la soggettività delle scelte Si tratta di una soggettività che risiede nel processo di selezione con il quale si costruisce l’oggetto.
Soggettività e oggettività I risultati sono soggettivi perché è soggettivo il criterio con il quale si determina l’oggetto dell’indagine Non sono soggettive le modalità di conduzione della ricerca. Il concreto dipanarsi dell’indagine è legato alla realtà empirica e alle regole logiche della spiegazione. La soggettività del processo di selezione non interferisce con l’oggettività delle relazioni individuate
In sintesi … La relazione al valore è condizione esistenziale/ontologica dell’uomo in quanto essere culturale Relazione al valore è ciò che guida il ricercatore nella selezione; nella scelta di una singolarità che assurge a oggetto di indagine È condizione e fondamento della ricerca
Riferimento al valore vs giudizio di valore Si collocano su piani inequivocabilemte differenti Il riferimento: la Wertbeziehung è criterio che permette di identificare e delimitare l’oggetto di indagine al fine di determinare sul terreno empirico ciò che è vero Il Giudizio: Criterio valutativo dell’agire – istanza normativa in rapporto a ciò che “deve essere”
Wertfreiheit Avalutatività: principio metodologico che investe il concreto procedere dell’indagine. Dopo aver selezionato l’oggetto (Wertbeziehung), il ricercatore deve seguire un unico criterio: l’accertamento empirico delle proprie asserzioni. L’indagine non può e non deve essere orientata da un atteggiamento teso a confermare ciò che pensiamo intorno ad un tema, non può e non deve essere pilotata da assunzioni normative su ciò che secondo noi è giusto o desiderabile.
Wertfreiheit La ricerca è sistema procedurale strutturato in relazione alla necessità di pervenire alla verità scientifica. La conoscenza può comprendere e deve indagare se i mezzi sono adeguati in relazione agli scopi non quali siano gli scopi (giusti) da perseguire La scienza ha il compito di esaminare le conseguenze concrete delle scelte di valore; perciò è una “scienza di realtà” pone se stessa sul piano dell’essere non del dover essere
Il metodo delle scienze storico sociali (1917) Una scienza empirica non può mai insegnare ad alcuno ciò che egli deve, ma soltanto ciò che egli può e – in determinate circostanze – ciò che egli vuole (p. 61)
Le Condizioni dell’oggettività della conoscenza 1. Wertfreiheit; 2. la logica della spiegazione: Veritiera analisi empirica dei fatti/corretta spiegazione causale 1+2 sono le condizioni dell’oggettività della conoscenza. Premessa di ogni tipo di indagine
Il principio causale costituisce il presupposto di ogni lavoro scientifico Ma l’orientamento individualizzante delle scienze storico-sociali è incompatibile con questa rappresentazione
Il significato della configurazione di un fenomeno culturale non può essere compreso in base a nessun sistema di concetti legali, per quanto completo esso sia, poiché il significato presuppone la relazione dei fenomeni culturali con idee di valore
L’inesauribilità del reale non è circoscrivibile alle regolarità. Esse infatti assolutizzano arbitrariamente una lettura del mondo fra le infinite storicamente e culturalmente possibili. Il numero e il tipo delle cause, che hanno determinato qualsiasi avvenimento individuale, è infatti sempre infinito Chi ci ricorda questa affermazione?
“Studi critici intorno alla logica delle scienze della cultura” (1904) Possibilità oggettiva e causazione adeguata. sociologo come il giudice: imputa conseguenze concrete a cause concrete. Come è possibile l’imputazione di un effetto ad una causa, quando un’infinità di elementi causali ha condizionato il processo nella configurazione specifica che esso ha assunto, concorrendo a determinare l’effetto nella sua forma storicamente particolare, che è data così e non altrimenti?
L’obiettivo di Spiegare un evento storico condanna il sociologo ad uno sforzo vano e privo di senso se per spiegazione si intende la ricostruzione della singolarità in tutte le qualità del suo prodursi. La praticabilità della spiegazione consiste in una selezione operata in base a punti di vista investiti di valore. Questa selezione consente all’interprete di individuare aspetti che rivestono significato in riferimento a questi punti di vista
Cosa fa un giudice? Non è interessato all’intero corso individuale dell’accadimento, ma soltanto ai suoi elementi essenziali per la sussunzione sotto norme. E il sociologo? Guarda alla molteplicità inesauribile dei punti di vista; essa gli suggerisce infiniti percorsi causali possibili: ne sceglie uno, poi lo si controlla sul piano empirico. Nessuna analisi è possibile senza un iniziale atto interpretativo
L’imputazione causale È un processo concettuale che implica una serie di astrazioni
La battaglia di maratona L’occidente è stato profondamente influenzato dalla grecità Supponiamo di voler sapere (analisi causale) che ruolo ha esercitato il conflitto greco- persiano sulla storia culturale dell’occidente
Ragionamento controfattuale Cosa sarebbe avvenuto se i greci avessero perso la battaglia? Premessa. La battaglia è stata scelta in ragione di una Wertbezeihung che orienta lo storico nel processo di selezione dell’evento (è la battaglia di maratona ad essere presa in considerazione non altre; e alla battaglia è ricondotto un momento chiave)
? Occorre formulare un giudizio di possibilità oggettiva: valutazione di ciò che sarebbe avvenuto in un’ipotesi controfattuale Il g.di p. o. è formulato sulla base di regole dell’esperienza (regole del divenire) elaborate in relazione al sapere nomologico stabilito per generalizzare casi simili
Cosa sono i giudizi di possibilità? asserzioni su ciò che sarebbe avvenuto nel caso in cui gli eventi si fossero sviluppati diversamente da quanto è avvenuto nella realtà concreta
Come li formuliamo? Scomponiamo il dato in elementi; ognuno di essi viene inserito in una regola dell’esperienza tale che si può stabilire quale effetto ci si sarebbe potuti aspettare da ciascuno. Il ruolo causale dell’elemento (vittoria dei greci) è stabilito se, in base al sapere di cui disponiamo, possiamo affermare che in assenza di quell’elemento il fenomeno non si sarebbe dato o si sarebbe dato in modo differente
Il ruolo causale dell’elemento in esame (vittoria dei greci) è stabilito se, in sua assenza (sconfitta dei greci), la singolarità oggetto di indagine (il ruolo della grecità nella cultura occidentale) si sarebbe configurata in modo più o meno diverso da quanto è storicamente accaduto
Il giudizio di possibilità: ci dà contezza della capacità dei diversi elementi a fungere da condizione appropriata per il prodursi di quell’effetto.
Ciascun elemento si colloca: Causazione adeguata causazione accidentale
Causazione adeguata e causazione accidentale Nelle loro forme idealtipiche: Si parla di causazione adeguata se In assenza dell’elemento “X” l’evento non si sarebbe dato Si parla di causazione accidentale se in assenza dell’elemento “X” l’evento si sarebbe prodotto ugualmente e in modo identico
In conclusione? … E se i greci avessero perso? La battaglia di Maratona ha un ruolo causale stabilito in termini di adeguatezza
L’etica protestante e lo spirito del capitalismo oggetto: il capitalismo occidentale Scomposto in elementi: I valori e le credenze del calvinismo e dell’etica protestante ragionamento controfattuale: sapendo le conseguenze che l’etica protestante produce in termini ci comportamenti economici, ci si chiede come si sarebbe sviluppata l’economia capitalista in assenza dell’etica protestante L’etica protestante è condizione adeguata rispetto allo sviluppo dell’imprenditoria capitalista
Nell’inesauribilità intensiva ed estensiva della realtà, solo una relazione al valore consente di scorgere qualcosa del dato; ciò che si scorge non è che uno degli infiniti aspetti, insieme a tanti altri parimenti possibili, ma effettivi, di esso
Cosa è Insostenibile per Weber? Ogni modello di spiegazione monocausale Qual è l’unica possibilità praticabile? Isolare elementi capaci di funzionare come condizioni più o meno adeguate rispetto ad un certo evento
La verità rimane criterio di riferimento della conoscenza scientifica ma le possibilità di un’indagine metodologicamente corretta sono circoscritte dal grado di approssimazione verso il conseguimento della verità
Il problema della comprensione Il sapere nomologico è uno strumento non il fine della ricerca che consiste: Nella singolarità Nella connessione situata Nell’imputazione di effetti particolari a cause particolari e storicamente determinate
Tipo ideale La funzione che il sapere nomologico riveste nelle scienze storico-sociali è sintetizzata nella teoria del tipo-ideale
Tipo ideale Strumento euristico tramite cui il ricercatore organizza l’esperienza in quadri di connessioni di senso intellegibili. Costruzione concettuale che non riproduce la realtà e non coincide con essa, ma serve come schema per comprendere la realtà
Il tipo ideale si costruisce attraverso l’accentuazione unilaterale di uno o più aspetti della realtà, mediante la connessione di molti fenomeni particolari diffusi e discreti, che si presentano in misura maggiore o minore a seconda di dove ci si colloca (e che talvolta possono anche essere assenti)
Non è rintracciabile empiricamente nella sua purezza, ma consente al ricercatore di comprendere quanto il fenomeno particolare se ne discosti.
Cosa è la sociologia allora? La sociologia è una scienza che si propone di intendere in virtù di un procedimento interpretativo l’agire sociale e quindi di spiegarlo causalmente nei suoi effetti. Dal punto di vista metodologico la sociologia è data da un intreccio di comprensione e spiegazione
La comprensione tende alla comprensione Una comprensione dell’atteggiamento umano è conseguita tramite l’interpretazione ma l’intendere deve pur sempre essere controllato con i mezzi dell’imputazione causale
Comprensione Il Verstehen non è rivivere empaticamente (Dilthey) ma è ricostruire attraverso concetti tipico-ideali il contesto di senso in cui si produce l’agire La comprensione quindi attiene tanto al contesto della scoperta quanto a quello della giustificazione: è singolarità (oggetto) ed è imputazione causale (criterio)
Comprendere cosa? Il senso dell’Agire Agire razionale dotato di senso Spiegare vuol dire cogliere la connessione di senso in cui viene a inserirsi l’agire, secondo il suo senso soggettivamente intenzionato. Spiegare il gesto di X significa: 1. comprendere il significato che il gesto assume nel contesto in cui si produce 2. ricostruire su base idealtipica le motivazioni di x: perché x lo ha prodotto in quella circostanza L’intreccio di Verstehen ed Erklaren