1 Interventi anticrisi a favore dei lavoratori beneficiari di Ammortizzatori Sociali in deroga.

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1 Interventi anticrisi a favore dei lavoratori beneficiari di Ammortizzatori Sociali in deroga

2 Accordo STATO-REGIONI 20/04/2011 Ammortizzatori sociali in deroga L’Accordo Stato-Regioni del 20/04/2011, visto il protrarsi dell’attuale crisi economica, conferma per il biennio l’utilizzo del F.S.E. quale strumento di cofinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Con tale Accordo Governo e Regioni riconfermano, l’Accordo del 12 febbraio 2009 e introducono alcune novità: 1) il cofinanziamento passa dal 30% al 40% a carico delle Regioni con l’utilizzo del F.S.E. (tale aliquote si applicano sulle indennità calcolate al netto della contribuzione figurativa e assegno nucleo familiare); 2) tale Accordo ribadisce la necessità di rendere effettiva la partecipazione dei lavoratori ai percorsi di politica attiva e di formazione/riqualificazione concordati con i CPI; 3) Governo e Regioni concordano nella necessità di promuovere una sinergia più efficace con I fondi Interprofessionali e con gli Enti bilaterali.

3 Accordo Quadro Regione Toscana – Parti sociali del 22/04/2011 Il 22 Aprile 2011 la Regione Toscana firma con le Parti Sociali l’Accordo Quadro per l’erogazione della Cig in Deroga e della Mobilità in deroga. Tale accordo viene recepito con la Delibera G.R. 303 del 26/04/2011, poi modificata dalla Delibera 357 del 16/05/2011 che approva le Linee guida per l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga per il biennio

4 Linee Guida Ammortizzatori Sociali in Deroga (D.G.R. 357/2011) Le nuove indicazioni procedurali per la richiesta della CIG in deroga: - Ciascuna richiesta di intervento della CIG in deroga non può essere inferiore ai 15 giorni né superiore ai 4 mesi continuativi a lavoratore, fino ad un massimo di 12 mesi complessivi per lavoratore per anno solare; - le aziende già autorizzate in precedenza dalla Regione Toscana alla CIG in deroga, vedranno accolte successive richieste solo se allegheranno alla domanda la certificazione dell’effettivo utilizzo di almeno il 50% delle ore complessive richieste nella domanda precedente. Nel caso in cui non sia stato utilizzato almeno il 50% delle ore richieste nella precedente domanda è necessario allegare alle domande successive un’apposita relazione contenente le motivazioni che hanno determinato il mancato utilizzo. Tale richiesta sarà successivamente valutata dalla Regione Toscana con le Parti Sociali firmatarie dell’accordo del 22/04/2011; - nell’accordo sindacale l’azienda deve dare atto delle motivazioni effettive per cui non può usufruire della Cig ordinaria e straordinaria; -La Regione Toscana attiverà una convenzione con la Direzione Regionale del Lavoro per definire congiuntamente le forme di controllo e di ispezione per le aziende che hanno fatto domanda di Cig in Deroga.

5 Linee Guida Ammortizzatori Sociali in Deroga (D.G.R. 357/2011) Mobilità in Deroga: Destinatari del trattamento: A)Lavoratori apprendisti licenziati; B)Lavoratori subordinati che maturino il requisito pensionistico nei dodici mesi successivi al termine del precedente ammortizzatore sociale; ovvero i lavoratori che abbiano già esaurito tutti gli ammortizzatori sociali nel biennio , dipendenti da imprese cessate e per le quali sono in corso progetti di reindustrializzazione; C)I lavoratori subordinati ivi compresi i lavoratori con contratti a tempo determinato e i lavoratori con contratto di somministrazione, licenziati o cessati nel corso del 2011/2012, che all’atto della cessazione del rapporto di lavoro, siano esclusi dal trattamento di mobilità ex lege 223/91 e dal trattamento di disoccupazione ordinaria.

6 Linee Guida Ammortizzatori Sociali in Deroga (D.G.R. 357/2011) Mobilità in Deroga: Durata del trattamento: L’indennità di mobilità in deroga viene concessa per un periodo di tempo pari a: 4 mesi per gli apprendisti licenziati e per tutti i lavoratori subordinati esclusi da aa.ss. (anche con contratti a tempo determinato o di somministrazione lavoro). fino a 12 mesi per i lavoratori prossimi alla pensione e per i lavoratori dipendenti di imprese cessate con in corso progetti di reindustrializzazione.

8 Linee Guida per l’attuazione del programma di interventi anticrisi POR FSE per il biennio (D.G.R. 319/2011) Politiche attive rivolte ai beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga: Vista l’Intesa Stato-Regioni del 20 aprile 2011 in cui le quote del cofinanziamento di tali ammortizzatori a carico delle Regioni vengono incrementate dal 30% al 40%, a partire dal 1° maggio 2011 il rilascio del libretto formativo diviene obbligatorio a favore di tutti i lavoratori che usufruiscono di ammortizzatori in deroga, in aggiunta a quelli prevedibili in base alla durata di sospensione dal lavoro.

9 Le domande di CIG in deroga e di Mobilità in deroga e le politiche attive ricevute dai lavoratori: dati a confronto.

10 N° domande CIG deroga registrate per Provincia dell’Unità produttiva dell’Azienda Dal 4 maggio 2009 all’11 maggio 2011 risultano elaborate ed inserite nel sistema informativo regionale richieste di CIG in deroga da parte di aziende.

11 N° lavoratori per i quali è stata registrata una richiesta di CIG in Deroga I lavoratori per i quali è stata registrata una richiesta di CIG in Deroga sono in tutta la Toscana (45% Donne - 55% Uomini).

12 Domande di CIG in Deroga pervenute per settore di attività Le domande di CIG provengono principalmente dal settore manifatturiero (73%) e tra queste il 30% sono industrie tessili.

13 N° domande Mobilità in deroga autorizzate per Provincia di domicilio del lavoratore Dal 6 ottobre 2010 all’11 maggio 2011 risultano pervenute in Regione Toscana richieste di mobilità in deroga delle quali elaborate, ritenute complete, congrue e quindi autorizzate 855.

14 Politiche Attive Erogate ai Lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga Ad oggi si sono presentati agli sportelli dei CPI Provinciali lavoratori (54% uomini e 46% donne).

15 Politiche Attive Erogate ai Lavoratori beneficiari di Ammortizzatori sociali in deroga Ai lavoratori che ad oggi si sono presentati agli sportelli dei CPI Provinciali sono state erogate azioni di politica attiva, ovvero in media 4,7 azioni a lavoratore.

16 Politiche Attive Erogate ai Lavoratori in CIG in Deroga

17 Le opinioni dei cassaintegrati in deroga: condizione attuale Da un’indagine IRPET su un campione di lavoratori che hanno beneficiato della CIG in deroga risulta che attualmente il 54% di questi è ancora occupato, il 32% è in cassa integrazione mentre il 14% è privo di occupazione. Tra quelli che risultano ancora occupati l’89% lavora ancora c/o la stessa azienda che li ha messi in CIG.

18 : percezione dell’utilità delle politiche obbligatorie erogate dai CPI Le opinioni dei cassaintegrati in deroga: percezione dell’utilità delle politiche obbligatorie erogate dai CPI

19  Introduzione di una policy che ha consentito la salvaguardia dei posti di lavoro e il reddito di molti lavoratori toscani.  Rafforzamento delle capacità di concertazione e di collaborazione tra livelli istituzionali diversi e soggetti diversi (Unione Europea, Stato, Regione, Province, INPS, Parti Sociali ecc.).  Opportunità di visibilità dei Centri per l’Impiego sia rispetto al bacino di utenti potenziali che rispetto alle aziende.  Occasione di sperimentazione del collegamento tra politiche attive e politiche passive che vincola l’accesso al sussidio all’impegno nella ricerca attiva del lavoro. Il punto di vista degli operatori dei Centri per l’Impiego: effetti positivi e opportunità

20  Consistente aumento dei flussi di utenza e dei carichi di lavoro, con le stesse condizioni strutturali e di organico della fase pre- crisi per i Centri per l’Impiego.  Concentrazione delle risorse del F.S.E. per una sola tipologia di destinatario con effetto-spiazzamento nei confronti degli utenti ordinari.  Difficoltà di organizzazione dei piani di azione individuale e programmi formativi efficaci a causa della frammentazione dei periodi di CIG, in genere brevi e intermittenti.  Scarsa motivazione dei lavoratori a partecipare a misure di politca attiva collegata alla situazione di salute dell’azienda: la maggioranza dei lavoratori non si ritiene a rischio di disoccupazione ed è quindi scarsamente motivato. Il punto di vista degli operatori dei Centri per l’Impiego: : criticità e rischi