Composti di venire Andrea Viviani
1. Voci I composti di venire sono quasi cinquanta, in larga parte verbi che già in origine, nel latino classico o medievale, risultavano dalla composizione tra venīre e uno o più elementi a valenza di prefisso.
Alcuni tra essi sono oggi obsoleti, di uso raro o prettamente letterari e, talvolta, dal senso non del tutto trasparente: circonvenire (più frequente il nome circonvenzione), disconvenire, evenire («accadere»; dal suo participio passato il nome evento), invenire («scoprire», da cui invenzione), risovvenire («tornare alla memoria»), subvenire (e variante suvvenire «venire in soccorso»).
Altri invece, in numero maggiore dei precedenti, sono a tutt’oggi di larghissimo uso: avvenire (antiquato avenire; dalla locuzione a venire; è in uso anche come nome: un radioso avvenire), contravvenire, convenire, divenire (obsoleta la variante devenire), intervenire, pervenire, prevenire, provenire, rinvenire (nel significato di «trovare» o, intransitivo, «riprendere conoscenza» data invece al XV secolo) e sovvenire (con varianti sovenire e suvvenire).
Ci sono però anche composti di creazione più tarda, molti dei quali sono riprese, con ulteriori addizioni, di composti già attestati.
I più sono obsoleti, di uso raro o letterario e non trasparenti nel significato: addivenire (e variante adivenire «arrivare, accadere»), andivenire («fare continuamente la spola»), antidivenire («precedere»), antivenire («precedere, prevenire»), disavvenire («essere disdicevole»), disvenire («svenire, consumarsi, non essere opportuno»), intravenire (o intravvenire «capitare, partecipare»), risvenire, sconvenire (comune però il participio presente/aggettivo sconveniente), sorvenire («sopraggiungere»).
Altri, soprattutto i meno remoti nel tempo, hanno uso più esteso: riavvenire, riconvenire (nell’accezione «rinegoziare»: abbiamo riconvenuto le rate del prestito), ridivenire, risovvenire, sopravvenire e, da ultimo, il più comune svenire.
Non mancano elementi esotici: è il caso delle parole originanti dal francese antico menosvenire «deviare, venir meno», misavvenire «finir male» e misvenire «turbarsi, fallire». I precedenti sono verbi ancora tutti obsoleti, di uso rarissimo o letterari.
2. Incertezze e dubbi Sotto il profilo morfologico la principale particolarità di questi verbi sta in certe forme del paradigma, per le quali è difficile scegliere tra il modello offerto dai regolari verbi in -ire e quello della forma base: si dice contravvenì o contravvenne, contravvenirei o contravverrei?
2. Incertezze e dubbi Il criterio per la soluzione deve essere sempre quello di rifarsi alla forma del verbo sul quale la composizione si impernia: venire, in questo caso, e il paradigma delle sue forme flesse.
Sono sempre possibili, però, scostamenti, pur minimi; nel participio presente di contravvenire, per es., la i di veniente si cancella e si ha contravvenente (termine tecnico del linguaggio giuridico): meglio quindi, se in dubbio, far riferimento alle indicazioni di un dizionario o a una tavola di coniugazione.