Determinazione delle sostanze solide sospese Claudio Chiesa 3 a A Claudio Chiesa 3 a A anno scolastico 2010/2011 anno scolastico 2010/2011.

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Determinazione delle sostanze solide sospese Claudio Chiesa 3 a A Claudio Chiesa 3 a A anno scolastico 2010/2011 anno scolastico 2010/2011

1.metodo Le sostanze solide sospese, costituendo un miscuglio eterogeneo Le sostanze solide sospese, costituendo un miscuglio eterogeneo liquido-solido, possono essere separate per decantazione, liquido-solido, possono essere separate per decantazione, centrifugazione, filtrazione, ecc. centrifugazione, filtrazione, ecc. Il metodo che si propone è basato sulla filtrazione. Il metodo che si propone è basato sulla filtrazione.

2.materiali Acqua distillata Campione d’acqua Carta stagnola Filtro

3.strumenti Buckner Essiccatore Bilancia Stufa

4.procedimento Si prepara il filtro lavandolo con acqua distillata ed essiccandolo a 105 ° C Dopo permanenza in essiccatore si pesa (A) Dopo permanenza in essiccatore si pesa (A)

Si fa passare sul filtro una quantità nota dell’acqua in esame Si fa passare sul filtro una quantità nota dell’acqua in esame

Si riporta in stufa a 105 ° C e si essicca fino a peso costante e si essicca fino a peso costante Dopo breve permanenza in essiccatore, si pesa (B) Dopo breve permanenza in essiccatore, si pesa (B)

5.calcoli Il contenuto di solidi in sospensione in 1 metro cubo d’acqua, viene Il contenuto di solidi in sospensione in 1 metro cubo d’acqua, viene definito COEFFICIENTE di TORBIDA e viene espresso in g/m 3. definito COEFFICIENTE di TORBIDA e viene espresso in g/m 3. Esso si ricava dalla seguente espressione: Esso si ricava dalla seguente espressione: COEFFICIENTE di TORBIDA ( g/m 3 ) = B – A per 1000 COEFFICIENTE di TORBIDA ( g/m 3 ) = B – A per 1000 n dove n rappresenta il numero di litri d’acqua fatti passare dove n rappresenta il numero di litri d’acqua fatti passare attraverso il filtro. attraverso il filtro.

6.valutazione agronomica  Le acque profonde non presentano quasi mai problemi di solidi sospesi.  Le acque profonde non presentano quasi mai problemi di solidi sospesi.  Le acque superficiali presentano un coefficiente di torbida che dipende dalla pendenza e dalla sezione del corso d’acqua, dal regime pluviometrico, dai terreni attraversati, ecc.  Le acque superficiali presentano un coefficiente di torbida che dipende dalla pendenza e dalla sezione del corso d’acqua, dal regime pluviometrico, dai terreni attraversati, ecc.  Le acque con bassi coefficienti di torbida (qualche g/m 3 ) possono essere usate nei terreni compatti; quelle con elevato coefficiente apportano notevoli benefici nei terreni sciolti.  Le acque con bassi coefficienti di torbida (qualche g/m 3 ) possono essere usate nei terreni compatti; quelle con elevato coefficiente apportano notevoli benefici nei terreni sciolti.  Le acque a elevato coefficiente di torbida (qualche decina di g/m 3 ) provocano problemi ai canali di adduzione sollevamento del fondo e quindi maggiore manutenzione) e agli impianti d’irrigazione (usura degli impianti).  Le acque a elevato coefficiente di torbida (qualche decina di g/m 3 ) provocano problemi ai canali di adduzione sollevamento del fondo e quindi maggiore manutenzione) e agli impianti d’irrigazione (usura degli impianti).