Regni romano-germanici

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Transcript della presentazione:

Regni romano-germanici DALLA CADUTA DELL’IMPERO ROMANO (476) all’invasione dei longobardi (568)

RAPPORTI TRA BARBARI E ROMANI I primi regni furono quelli dei Visigoti (sud della Gallia), dei Vandali (nord Africa), dei Burgundi e i Franchi (Gallie settentrionali). L’Inghilterra venne occupata dagli Anglo-Sassoni dopo una lunga lotta contro i Britanni e dopo che i celti furono spinti verso le coste. I popoli germanici sono la MINORANZA della popolazione e si stanziarono presso zone ristrette, lasciando che continuassero a sussistere forme di governo romane: i romani continuavano ad avere i ruoli chiave nella burocrazia e nell’amministrazione.

Il popolo germanico e quello romano continuano a vivere ognuno secondo le proprie leggi La società germanica organizzata in tribù-clan e famiglie, si basava sulla forma giuridica della faida (chi aveva subito il danno poteva arrecarne uno equivalente). Altre forme di giustizia erano l’ordalia (o prova di Dio), che consisteva nel sottoporre a una prova per decidere l’innocenza o la colpevolezza, e il duello giudiziario (i contendenti si sfidano a duello) I popoli germanici diventano sedentari e abbandonano progressivamente le migrazioni, diventano proprietari terrieri e trasmettono le terre in eredità

IL REGNO OSTROGOTO e TEODORICO La formazione del regno romano-germanico in Italia non fu un’invasione: i gruppi etnici guidati da Odoacre si trovavano già da tempo sulla penisola e impedirono l’avvento di altri popoli. L’amministrazione rimase romana e l’aristocrazia senatoria di Roma mantenne il potere e le terre. Zenone accettò solo in parte le richieste di Odoacre: gli concesse il titolo di “patrizio”, ma non gli attribuì il potere. Odoacre comunque stabilì la capitale a Ravenna e si comportò da re Attuò alcune conquiste (es. la Dalmazia) e arrivò a minacciare l’impero d’Oriente

L’imperatore Zenone si rivolse al re degli Ostrogoti, Teodorico, e lo incaricò di invadere l’Italia e di porre fine al regno di Odoacre Teodorico vince una battaglia importante sul fiume Isonzo e penetra in Italia, assedia Ravenna e nel 493 Odoacre si arrese in cambio della vita: appena in città Teodorico uccise lui, i suoi soldati e la sua famiglia. Inizia il regno degli Ostrogoti in Italia (493-526), nel 497 Teodorico viene proclamato re e ottiene il riconoscimento da parte dell’imperatore Anastasio: in questo modo era legittimato a governare i romani e i goti d’Italia. Estensione del regno dei goti: Italia, Dalmazia e anche la provenza dopo una battaglia con i Franchi.

I progetti di Teodorico Teodorico riuscì a garantire la pace durante il suo lungo regno (493-526), grazie all’assenza di opposizioni interne ed esterne. Cercò di favorire la collaborazione fra Goti e Romani, anche grazie ad alcune leggi che ne regolavano l’uguaglianza: Teodorico voleva far tornare la romanità alla sua antica grandezza. In ambito ECONOMICO: avvia la bonifica di diverse terre per incentivare l’agricoltura (il grano non può più essere importato dall’Egitto). Vengono ripristinate alcune strade e favoriti i COMMERCI. Si adoperò per la rinascita della vita cittadina: favorì la costruzione di acquedotti, Ravenna tornò a fiorire (costruzione di Sant’Apollinare Nuovo, del Battistero degli Ariani)

Teodorico ammirava la società romana, era però quasi analfabeta, si circondò di importanti collaboratori appartenenti all’aristocrazia romana senatoria, come Boezio e Cassiodoro. Il progetto di integrazione barbari-romani si rivelò difficile da attuare: l’aristocrazia senatoria romana era contraria ad ammettere Goti nella classe dirigente Era difficile la convivenza tra i Goti di fede ariana e la Chiesa cattolica di Roma Davanti a queste difficoltà Teodorico cominciò a sospettare delle congiuro e fece eliminare alcuni suoi collaboratori tra cui Boezio. Imprigionò anche il papa Giovanni I che morì in carcere. Teodorico stesso morì nel 526.

GIUSTINIANO (527-565) Nel 527 a Costantinopoli divenne imperatore Giustiniano: sotto il suo regno l’impero bizantino tornò a svolgere un ruolo importante in Occidente. Obiettivo principale: riunificare il mondo mediterraneo e restaurare l’antica autorità imperiale romana. A questo scopo fece raccogliere tutte le norme del diritto romano, con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini la certezza del diritto e per confermare che l’autorità imperiale era l’unica fonte della legge

Il corpus iuris civilis Vengono raccolte le norme del diritto fino ad allora ancora in vigore che prendono il nome di Corpus iuris civilis: nel 529 viene pubblicato il Codex Justinianeus (leggi in vigore dall’imperatore Adriano) e nel 533 il Digesto (raccolta di opinioni dei giuristi romani dall’età classica). A queste si aggiungono le Institutiones (manuale introduttivo alla conoscenza del diritto) e le Novellae Constitutiones (le leggi dello stesso Giustiniano).

La riconquista dell’Occidente Dopo aver risolto il conflitto con i Persiani attraverso la firma di una pace “perpetua”, Giustiniano si volse verso Occidente: Il primo obiettivo fu il regno dei Vandali in Africa che venne conquistato nel 533 dalle truppe bizantine guidate dal generale Belisario (furono accolti come liberatori) Nel 535 inizia la guerra greco-gotica: i Bizantini attaccarono i Balcani, in Dalmazia, e dall’Africa sbarcarono in Sicilia.

La guerra risalì la penisola italiana e nel 536 i Bizantini presero Roma e nel 540 Ravenna dove catturarono il re dei Goti, Vitige. Belisario viene richiamato a Bisanzio, per paura che volesse instaurare un proprio regno personale, e i Goti ne approfittano per ribellarsi nuovamente ed eleggere un nuovo re, Totila. Cominciarono la riconquista della penisola.

Nel 541-42 una grave epidemia (“la peste di Giustiniano”) spopola Costantiopoli che comportò l’inizio della crisi delle città orientali, il crollo della produzione agricola e le difficoltà nel reclutare militari. (=crisi militare in occidente) I Bizantini riuscirono a riprendersi militarmente solo nel 552, il generale Narsete riuscì a conquistare di nuovo Ravenna e Roma. (finisce la guerra greco-gotica)

L’Italia bizantina Ravenna viene confermata capitale e la legislazione giustinianea è estesa a tutta la penisola Giustiniano tentò di riconquistare la Spagna ai Visigoti, senza successo. I problemi erano soprattutto nella regione dei balcani: Slavi, Bulgari e Avari premono sui confini dell’impero. Nonostante le difficoltà l’Impero d’Oriente è ancora prospero: le vie commerciali funzionano, la moneta era forte e accettata, Costantinopoli diventa centro di cultura

MORTE DI GIUSTINIANO E CRISI DELL’IMPERO Giustiniano muore nel 565 d.C e i vasti territori dell’impero si rivelano impossibili da governare. Inizia un periodo di instabilità che dura mezzo secolo e alla fine l’Impero bizantino tornerà limitato all’Oriente. I successori di Giustiniano si trovarono a combattere contro i Persiani e contro Slavi e Avari (all’inizio del VII sec giunsero a minacciare Costantinopoli) Nel VII sec l’espansione araba tolse tutte le terre africane all’impero.

LE INVASIONI DEL V SEC. Le invasioni del V sec. da parte di Franchi, Anglo-Sassoni, e nel VI sec dei Longobardi, hanno caratteristiche differenti dalle precedenti: I popoli invasori non si limitarono a occupare alcune zone, ma tutta la regione. Espropriarono l’antica aristocrazia romana e controllarono le strutture amministrative. Introdussero l’ordinamento giuridico germanico e le terre furono divise tra i vincitori in base alla gerarchia militare.

IL REGNO DEI FRANCHI Nel V sec. Clodoveo (dinastia dei Merovingi) cominciò a unificare i Franchi sotto il suo comando Conquistarono i territori dei Visigoti in Gallia e li spinsero oltre i Pirenei in Spagna, sconfissero anche i Burgundi. Clodoveo si convertì al cattolicesimo garantendosi il favore della Chiesa e facilitò i rapporti tra romani e germanici (matrimoni misti).

I LONGOBARDI IN ITALIA (tra V e VIII secolo) I LONGOBARDI sono di stirpe germanica, nomade che viveva in villaggi temporanei, capace di forgiare raffinati gioielli e armi. Nel 568 guidati dal re Alboino si dirigono verso la penisola italiana, in cerca di nuove terre fertili: 150 mila longobardi (carri con donne e bambini..) occuparono il Friuli e cominciarono la conquista della penisola. Non trovarono resistenze dai Bizantini, indeboliti dalla lunga guerra greco-gotica e conquistarono vasta parte dei territori: l’Italia si trovò divisa in 2 aree (cf. la cartina p. 230)

Lotte per la successione e organizzazione Il re Alboino fu ucciso dalla moglie Rosmunda (che si vendica per l’uccisione del padre) e per 10 anni i Longobardi restarono senza guida, fu un periodo di decadenza e terrore (saccheggi, violenze, si ritorna al baratto..) Nel 584 venne eletto re Àutari che tentò di riorganizzare i territori: il regno fu diviso in ducati (il ducato di Spoleto e di Benevento divennero sempre più autonomi per la lontananza dalla capitale Pavia) Il re veniva eletto dall’aristocrazia dell’Italia settentrionale e la carica divenne poi ereditaria

L’editto di Rotari Sotto il dominio del re Rotari venne emanato l’editto di Rotari (643 d.C), il primo corpo di leggi scritte: Ci testimonia un processo di normalizzazione e integrazione fra le etnie (es. è scritto in latino) È la legislazione germanica più completa pervenuta Il sistema della faida viene sostituito dal guidrigildo (risarcimento in denaro proporzionato) Inizialmente fu applicato ai soli Longobardi, ma con il progressivo fondersi delle etnie l’editto divenne valido anche per i romani

I rapporti con la Chiesa di Roma I Longobardi erano di fede cristiana ariana, ma si convertirono al cattolicesimo grazie alla regina cattolica Teodolinda e ai suoi rapporti con papa Gregorio Magno (509-604). Nel VII sec vengono fondate molte chiese e monasteri ed è il periodo anche della conversione degli Anglosassoni grazie al monaco Agostino di Canterury

Con il re Liutprando (712-744) abbiamo un importante momento di svolta in senso cattolico: il re emana leggi a favore del clero e proibisce i riti pagani. Liutprando approfitta dei conflitti tra la Chiesa di Roma e Costantinopoli (crisi iconoclasta) per cercare di riunificare l’Italia: attacca l’esarcato di Ravenna e marcia su Roma. Il papa riuscì a fermarlo e ottenne anche da Liutprando la città di Sutri (donazione di Sutri 728): è l’atto fondativo dello stato della Chiesa e del potere temporale.

La fine del regno longobardo I Longobardi diventano una minaccia per lo stato della Chiesa e i papi chiedono aiuto ai Franchi: Pipino III re dei franchi sconfigge il re longobardo una prima volta nel 754. Quando il nuovo re longobardo, Desiderio, cerca di intervenire nella elezione papale, il pontefice Adriano I chiede l’intervento del futuro Carlo Magno. Carlo espugna Pavia e sconfigge Desiderio (773), dopo aver ripudiato la moglie Ermengarda (sorella di Desiderio) e sconfitto l’esercito di Adelchi (figlio di Desiderio). Tutti i territori di Desiderio passarono sotto il controllo dei franchi.