Geografia - Mod. B Geografia delle Migrazioni

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Transcript della presentazione:

Geografia - Mod. B Geografia delle Migrazioni Alessandro Ricci alessandro.ricci@uniroma2.it

Onnicomprensività e attualità del fenomeno Geografia: - Destinazioni - Partenze - Analisi di scala - Conformazione urbana (ghetti, etc.) Demografia (Primo fattore; identità nazionale, flussi in uscita e ingresso, nascite/morti, piramidi delle età…)  popolazione vs. popolo Statistica Politica: - Internazionale - Interna Economia (Rimesse, etc.) Diritto Cultura e innovazione

Approccio sistemico mette insieme tutte le variabili di un sistema (economiche, politiche, demografiche, etc.) in un’unica visione dinamica Considerati fattori macro e micro Aspetti strutturali (per lo più politici) e individuali Coniuga la visione neoclassica (le migrazioni sono il frutto di diseguaglianze salariali tra i mercati del lavoro) e la valutazione delle scelte individuali (migrazioni come riduzione dei rischi e frutto di analisi costi/benefici di una famiglia; squilibri tra aspettative ed effettive possibilità materiali  Eritrea) Le migrazioni si moltiplicano e hanno una permanenza temporale maggiore delle cause che l’hanno determinate  Conseguenze macrostrutturaliste nei paesi di partenza e d’arrivo es: le reti di migranti tendono talvolta a creare altri migranti. In quest’approccio ogni teoria evidenzia una parte di verità, tutte sono utili Le frontiere/i confini sono il segno evidente delle politiche adottate dagli Stati

Principali cause dell’emigrazione Eccedenza demografica (condizione prima) Fase di sviluppo, non sempre di sottosviluppo Politiche - Crisi e conflitti interni (ragioni etniche e di persecuzione contro minoranze) - Crisi e conflitti esterni (che incidono anche sulle altre componenti interne) Economico-sociali Ambientali Culturali

Alcune piramidi delle età Eritrea Albania Croazia Romania Libia Cina

Eritrea 2014

Eritrea 2050

Libia 2015

Libia 2050

- Nord America (40%) - Asia (35-40%) - Sud America (15%) Differenti provenienze e destinazioni nel corso del tempo Quale la mappa tra Otto e Novecento delle destinazioni? Nel 1914: - Nord America (40%) - Asia (35-40%) - Sud America (15%) - Oceania (2%) - Africa (2%)  spostamenti di baricentro demografico Oggi, simili i maggiori poli insediativi: - Asia (33%) - Nord America (27%) - Europa (23%) - Africa (10%) - Sud America (3%) - Oceania (3%)

Differenze migrazioni 1914 - oggi Moltiplicazione paesi d’origine e di destinazione: Origine: nel 1914 i maggiori paesi erano 22; nel 1990 i maggiori sono 55. Destinazione: nel 1914 erano 27; oggi sono 67 Negli Usa: nel '95 i maggiori paesi d'origine erano 26; nel 1914 erano 11. Oggi non principalmente più dall'Europa (dal Messico oggi proviene circa il 30% degli stranieri). Nel 1890 erano i tedeschi al 30% negli Usa.

Differenze principali - Europa - Immigrazione negli Usa - Numero dei paesi coinvolti - Politiche restrittive - Differenze di direttrici: prima nord-nord e sud-sud; ora non più così - Prima da paesi con sovrabbondanza di forza lavoro verso paesi scarsamente popolati - Ora verso terre densamente popolate - Differenze di scala e di contiguità territoriale Messico-Usa Nord Africa-Europa Turchia-Germania - Trasporti

I flussi migratori oggi Tra il 1965 e il 2000 tasso annuo di migranti tra 1,2% e 2,6% Ritmo di crescita minore rispetto a 100 anni fa Tra il 1976 e il 2001 paesi con politiche riduttive da 10 a 78 Da una parte è la conferma dell’aumentare dei migranti Dall’altra si vuole porre un filtro, un freno alla libertà di emigrare Problemi individuazione mappe: - Definizioni e legislazioni nazionali differenti - Fonti: amministrative, di frontiera, statistiche/inchieste Art. 13 Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo (Onu, 1948): Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.

MIGRAZIONI OGGI Allargamento spaziale Aumento migrazioni temporanee e diminuzione migrazioni definitive Aumento politiche restrittive Diventa prevalente il fattore politico Emergono pienamente i confini 1) in ingresso (gestione delle frontiere e dei flussi in entrata) 2) in uscita (individuazione delle cause delle migrazioni)

Quanti tipi di migrazione? di massa Per quantità per infiltrazione spontanee Per qualità coatte In base alla destinazione interne internazionali permanenti In base alla durata temporanee 25

Migrazioni temporanee Movimento ciclico Movimento periodico Transumanza e alpeggio Pendolarismo Nomadismo Stagionale (agricolo –> golondrine; turistico; pellegrinaggi) 26

Alcune distinzioni concettuali Migranti: coloro che lasciano il proprio luogo d’origine volontariamente o involontariamente, per cercare condizioni di vita migliori Irregolare quando: evita i controlli di frontiera; è entrato con regolare visto in un paese, ma rimane dopo la scadenza del visto; è rimasto nel paese dopo l’ordinanza di allontanamento dal territorio nazionale Profughi: accezione generica per chi lascia un paese per cause di forza maggiore (guerre, carestie, etc.): - la I Guerra mondiale causò 6 milioni; - la II GM 60 milioni; - la guerra nell'ex Jugoslavia (1996): più di 1 milione di profughi

- Rifugiati: «temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinioni politiche, si trova fuori del paese di cui ha la cittadinanza, e non può o non vuole, a causa di tale timore, avvalersi della protezione di tale paese» (Convenzione di Ginevra 1951) – oggi circa 45 milioni di rifugiati nel mondo. Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR): nel 2000 sono il 9% dei migranti del mondo (principalmente Asia e Africa, da PVS a PVS). Oggi accezione di rifugiato: vittima della violazione dei diritti umani Apolide: persone che non hanno cittadinanza di alcun paese (Convenzione di New York 1954) Richiedente asilo: lasciato il proprio paese, chiede il riconoscimento dello status di rifugiato o altre forme di protezione internazionale

Incidenza su aspetti demografici ed economici in Italia

EMIGRANTI e IMMIGRATI in ITALIA (2013) Emigrazione +21% emigranti dal 2012 al 2013 Nel 2012: 68.000 italiani cancellati dalle anagrafi (38.000 stranieri) Nel 2013: 82.000 italiani cancellati dalle anagrafi (44.000 stranieri) Ingressi dall’estero (2013): 307.000 nel 2013, 43mila in meno del 2012 Con 58 mila ingressi la comunità più rappresentata tra gli immigrati è quella romena, seguono: marocchina (20 mila), cinese (17 mila) e ucraina (13 mila) (ISTAT).

Crisi politiche e fenomeno migratorio

Impatto primavera araba sui flussi migratori

Crollo di regimi politici (dittatoriali o autoritari) perdita di controllo sul territorio instabilità politica interna e regionale non più regole o accordi internazionali a fare da filtro Ruolo grandi potenze globali (Usa: non più global power; UE; Francia e Italia) Migrazioni 1) Violenze in Egitto e conflitto in Libia contribuiscono anche alle migrazioni interne tra i paesi 2) Ondate migratorie verso l’Europa meridionale 3) circa 1.500 migranti perdono la vita nel 2011 per aumento dei naufragi

Numero migranti nella rotta del Mediterraneo centrale