CRA - Istituto sperimentale per la cerealicoltura – Roma Fabrizio Quaranta, Gabriella Aureli, Cristina Pilo, Valerio Mazzon, Sahara Melloni, Ersilio Desiderio.

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Transcript della presentazione:

CRA - Istituto sperimentale per la cerealicoltura – Roma Fabrizio Quaranta, Gabriella Aureli, Cristina Pilo, Valerio Mazzon, Sahara Melloni, Ersilio Desiderio Consiglio Nazionale delle Ricerche - ISPA - Bari Giuseppina Avantaggiato, Angelo Visconti Influenza del genotipo, dell’ambiente e dell’agrotecnica sull’accumulo di micotossine nella granella di mais Progetto MiPAF “Prevenzione delle contaminazioni chimiche e da micotossine nei sistemi agrozootecnici convenzionali e biologici per la produzione del latte”. 36° convegno Società Italiana di Agronomia Foggia settembre 2005

Le micotossine Le micotossine sono prodotti del metabolismo secondario di alcuni funghi filamentosi, tra cui quelli appartenenti ai generi Aspergillus, Penicillium e Fusarium.

Le micotossine causano intossicazioni alimentari (micotossicosi) che comprendono diverse affezioni, acute e croniche, che colpiscono gli animali (assunzione di mangimi contaminati) e l’uomo (consumo di alimenti contaminati).

Nei prodotti alimentari finiti (soprattutto lattiero caseari) le micotossine si trovano con facilità, ma non bisogna associare direttamente la loro presenza con il livello di allarme tossicologico. La disponibilità di tecniche analitiche sempre più raffinate ha portato infatti ad un abbassamento della soglia di rilevazione aumentando la frequenza di riscontri “positivi” spesso non associati a un rischio tossicologico concreto. Le micotossine

Nelle zone a clima temperato, le micotossine più diffuse nelle colture cerealicole, in particolare mais sono FUMONISINE (FB) ZEARALENONI (ZEA) TRICOTECENI (DON e T-2). Le micotossine In annate particolarmente calde e siccitose si possono verificare anche contaminazioni di AFLATOSSINE (B e G) considerate per lungo tempo micotossine da stoccaggio

MAIS Marciume rosso Agenti: F. graminearum e F. culmorum Ambienti:soprattutto continentali Condizioni:buona piovosità e temperature non elevate in estate o inizio autunno, soprattutto su colture lasciate ad asciugare “in piedi” Micotossine prodotte: deossinivalenolo e zearalenone. Marciume rosato Agenti: F. verticillioides (e F. proliferatum) Ambienti:ubiquitario, il più diffuso al mondo; si riscontra regolarmente e con incidenza elevata Condizioni: aridità estiva e alte temperature situazioni colturali di stress larve di insetti quali Ostrinia e Sesamia Micotossine prodotte: fumonisine, anche in cariossidi visibilmente sane

Gli attacchi di lepidotteri minatori (Ostrinia e Sesamia) rispettivamente nelle situazioni climatiche più fresche (semine primaverili al centro-nord) o più calde (semine ritardate o estive al centro-sud), possono aggravare la contaminazione e la diffusione dei funghi tossigeni. INFESTAZIONI DI INSETTI

Nelle colture intercalari in semina estiva (“secondi raccolti”), il fenomeno può assumere aspetti preoccupanti. Nella fase di maturazione che avviene in autunno infatti, alla forte carica di larve di Sesamia si associano elevati valori di umidità ambientale tipici della stagione. INFESTAZIONI DI INSETTI

Nuovi limiti (ppb) proposti per alcune fusariotossine (in vigore dal luglio 2006) Prodotti DONZearalenoneFumonisine Grano duro e avena Mais (non lavorato)1750(*)200(*)2000(*) Altri cereali (non lavorati) (*)- Farine75075(*)1000(*) Pane, biscotti e snack50050(*)400(*) Pasta750-- Alimenti per l'infanzia25020(*)150(*) (*) Valido se entro luglio 2007 non verranno fissati altri limiti fonti: 24ORE Agricoltura; Food Standards Agency (FSA - UK)

Limiti di sensibilità del test ELISA: ZEA = 50 ppb DON =18.5 ppb Limiti di sensibilità del metodo HPLC: ZEA = 3 ppb DON= 50 ppb (vecchio DAD), 5-10 ppb (nuovo DAD) FBs = 12 ppb

Roma Triennio Altitudine: 20 m s.l.m. pianura alluvionale interna degli affluenti della valle del Tevere Terreno: alluvionale profondo, franco-argilloso Irrigazioni: asciutto o sussidio idrico limitato ad 1 o 2 interventi nelle fasi più sensibili allo stress Concimazione (Kg/ha): P 2 O 5 80 N Diserbo: terbutilazina

TORREINPIETRA (RM) 2002 Terrazzi costieri della pianura litoranea laziale Terreno: profondo, franco-sabbioso-argilloso Irrigazioni: sussidio idrico limitato ad 1 o 2 interventi nelle fasi più sensibili allo stress Concimazione (Kg/ha): N 150 come urea alla semina Diserbo: copertura dicamba + rimsulfurom

Poliennio Scostamenti 2002 Scostamenti 2003 Scostamenti Temperature mediePiogge ROMA

Sulla base dei risultati 2002, nelle prove del 2003 e 2004 si è ritenuto opportuno eliminare il prelievo a maturazione latteo-cerosa e monitorare invece con più dettaglio le fasi dopo la maturazione fisiologica, svincolandosi dalle contingenze che determinano la reale data di raccolta ed effettuando invece i seguenti tre prelievi a intervalli prestabiliti : ° prelievo 2° prelievo 1° prelievo maturazione fisiologica 20 giorni dopo la maturazione fisiologica 40 giorni dopo la maturazione fisiologica Raccolta campioni in campo

2002 raccolta “commerciale” 3° prelievo maturazione fisiologica maturazione latteo-cerosa 2° prelievo 1° prelievo Raccolta campioni in campo

Analisi campioni Sono stati analizzati inizialmente tutti i campioni prelevati 3° prelievo Quando questi campioni sono risultati positivi le analisi sono state effettuate anche su quelli prelevati nella precedente fase Se anche questi campioni risultavano positivi l’analisi è stata effettuata anche per quelli prelevati nella precedente 2° prelievo 1° prelievo

Prelevamento random di 5 spighe da ciascuna parcella e refrigerazione a 4°C Preparazione del campione Sgranatura completa delle spighe e campionamento di 300 grammi di granella Conservazione a –20°C anche per periodi medio-lunghi Preparazione del campione analitico mediante scongelamento ed essiccazione in stufa ventilata a 50°C per almeno 20h per ottenere granella con umidità non superiore al 13% macinazione con mulino da laboratorio (Retsch ZM 200) per ottenere uno sfarinato molto fine (Ø 1 mm) conservazione mediante refrigerazione a 4°C per un breve periodo fino all’analisi.

Roma e Torreinpietra 2002 Semina anticipata - medie 9 ibridi

Roma e Torreinpietra 2002 Semina anticipata - medie 9 ibridi FB 1 +FB 2 (HPLC) - 3° prelievo (raccolta metà settembre) 1° confronto

Roma e Torreinpietra 2002 Semina anticipata - medie 9 ibridi FB 1 +FB 2 (HPLC) - 2° prelievo (maturazione fisiologica) 1° confronto

Roma e Torreinpietra 2002 Semina anticipata - medie 9 ibridi FB 1 +FB 2 (HPLC) 3° prelievo (raccolta metà settembre)

Roma e Torreinpietra 2002 Semina anticipata - medie 9 ibridi DON (test ELISA) - 3° prelievo (raccolta metà settembre) 1° confronto

Roma e Torreinpietra 2002 Semina anticipata - medie 9 ibridi DON (test ELISA) - 2° prelievo (maturazione fisiologica) 1° confronto

Medie Roma e Torreinpietra 2002 Analisi in HPLC

LOCALITA' ( media di 9 ibridi in semina anticipata nel 2002)ZEA DON FBs tot Nessun campione positivo

ROMA Confronto fra i tre anni di prova Confronto fra i tre anni di prova medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato in 2 epoche di semina (anticipata e normale)

ANNI media di 9 ibridi in semina anticipata e normaleZEA DON FBs tot

ROMA triennio Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi

ROMA triennio Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi raggruppati in 3 classi di precocità

ROMA triennio Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi FBs totali (HPLC) - 3° prelievo FBs totali (HPLC) - 3° prelievo 2° confronto

ROMA biennio ROMA biennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi 2° confronto FBs totali (HPLC) - 2° prelievo

ROMA triennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi FBs totali (HPLC) - 3° prelievo FBs totali (HPLC) - 3° prelievo 2° confronto

ROMA triennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi raggruppati in 3 classi di precocità FBs totali (HPLC) - 3° prelievo 2° confronto

ROMA triennio Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi FBs totali 3° prelievo % campioni positivi (HPLC ROMA triennio Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi FBs totali 3° prelievo % campioni positivi (HPLC)

ROMA triennio Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi FBs totali (HPLC) 3° prelievo

3° prelievo 2° prelievo ROMA triennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi DON (ELISA) 2° confronto

ROMA triennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi DON (ELISA) DON (ELISA) 3° prelievo 2° prelievo 2° confronto

ROMA triennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi raggruppati in 3 classi di precocità medie di 9 ibridi raggruppati in 3 classi di precocità DON (ELISA) 3° prelievo 2° prelievo 2° confronto

ROMA triennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi DON (ELISA) 2° confronto

ROMA triennio Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi DON 3° prelievo % campioni positivi (HPLC)

ROMA triennio Confronto fra 2epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi DON (HPLC) 3° prelievo

ROMA triennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi ZEA (test ELISA) - 3° prelievo ZEA (test ELISA) - 3° prelievo 2° confronto

ROMA triennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi ZEA (test ELISA) - 3° prelievo ZEA (test ELISA) - 3° prelievo 2° confronto

ROMA triennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi raggruppati in 3 classi di precocità ZEA (test ELISA) 3° prelievo 2° confronto

ROMA triennio Confronto fra epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi ZEA (test ELISA) 2° confronto

ROMA triennio Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi ZEA 3° prelievo % campioni positivi (HPLC)

ROMA triennio Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi ZEA (HPLC) 3° prelievo

ZEA DON FBs tot EPOCHE DI SEMINA media 3 ibridi classe 300; biennio 2002 e 2004

ROMA triennio epoche di semina Confronto fra 2 epoche di semina (anticipata e normale) medie di 9 ibridi con sussidio idrico limitato a 2 interventi 2° confronto

ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata

ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto

ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto

ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto FBs totali (HPLC) 3° prelievo

ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto FBs totali 3° prelievo % campioni positivi (HPLC) FBs totali 3° prelievo % campioni positivi (HPLC)

ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto FBs totali (HPLC) 3° prelievo

DON (test ELISA) 3° prelievo ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto

ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto DON (HPLC) 3° prelievo

ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto DON 3° prelievo % campioni positivi (HPLC)

ZEA (test ELISA) 3° prelievo ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto

ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto ZEA (HPLC) 3° prelievo Nessun campione positivo

ROMA biennio Confronto fra 1 o 2 interventi irrigui (limitato sussidio) medie di 4 ibridi di classe 300 e 400 solo in semina anticipata 3° confronto

ROMA biennio 2002 e 2004 Confronto fra 3 epoche di semina con diversi livelli irrigui media di 3 ibridi di classe 300 4° confronto

ROMA biennio 2002 e ibridi precoci in 3 epoche di semina in asciutto o con limitato sussidio idrico 4° confronto

ROMA biennio 2002 e ibridi precoci in 3 epoche di semina in asciutto o con limitato sussidio idrico FBs totali (HPLC) 3° prelievo 4° confronto

ROMA biennio 2002 e ibridi precoci in 3 epoche di semina in asciutto o con limitato sussidio idrico FBs totali (HPLC) 3° prelievo 4° confronto

ROMA biennio 2002 e ibridi precoci in 3 epoche di semina in asciutto o con limitato sussidio idrico FBs totali (HPLC) 3° prelievo 4° confronto

ROMA biennio 2002 e 2004 Confronto fra 3 epoche di semina con diversi livelli irrigui media di 3 ibridi di classe 300 FBs totali (HPLC) 3° prelievo 4° confronto

ROMA biennio 2002 e 2004 Confronto fra 3 epoche di semina con diversi livelli irrigui media di 3 ibridi di classe 300 FBs totali (HPLC) 3° prelievo 4° confronto

ROMA biennio 2002 e ibridi precoci in 3 epoche di semina in asciutto o con limitato sussidio idrico DON (ELISA) 3° prelievo 2° prelievo 4° confronto

ROMA biennio 2002 e ibridi precoci in 3 epoche di semina in asciutto o con limitato sussidio idrico DON (ELISA) 3° prelievo 2° prelievo 4° confronto

ROMA biennio 2002 e 2004 Confronto fra 3 epoche di semina con diversi livelli irrigui media di 3 ibridi di classe 300 DON (HPLC) 3° prelievo % campioni positivi 4° confronto

ROMA biennio 2002 e 2004 Confronto fra 3 epoche di semina con diversi livelli irrigui media di 3 ibridi di classe 300 DON (HPLC) % campioni positivi 4° confronto 3° prelievo 2°1° Nessun campione positivo

ROMA biennio 2002 e 2004 Confronto fra 3 epoche di semina con diversi livelli irrigui media di 3 ibridi di classe 300 DON (HPLC) 4° confronto

ROMA biennio 2002 e 2004 Confronto fra 3 epoche di semina con diversi livelli irrigui media di 3 ibridi di classe 300 DON (HPLC) 3° prelievo 4° confronto

ROMA biennio 2002 e ibridi precoci in 3 epoche di semina in asciutto o con limitato sussidio idrico ZEA (ELISA) 3° prelievo 2° prelievo 4° confronto

ROMA biennio 2002 e 2004 Confronto fra 3 epoche di semina con diversi livelli irrigui media di 3 ibridi di classe 300 ZEA (HPLC) 3° prelievo % campioni positivi 4° confronto 2° e 1° prelievo nessun campione positivo

ROMA biennio 2002 e 2004 Confronto fra 3 epoche di semina con diversi livelli irrigui media di 3 ibridi di classe 300 ZEA (HPLC) 4° confronto

ROMA biennio 2002 e ibridi precoci in 3 epoche di semina in asciutto o con limitato sussidio idrico 4° confronto

5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni

5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni FBs totali (HPLC) 3° prelievo

5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni FBs totali (HPLC) 3° prelievo ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni

5° confronto FBs totali 3° prelievo % campioni positivi (HPLC) ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni

5° confronto FBs totali (HPLC) 3° prelievo ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni

5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni DON (test ELISA) 3° prelievo 2°1°

5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni DON (test ELISA) 3° prelievo 2°1°

3° prelievo 2°1° 5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni DON (HPLC) % campioni positivi

5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni DON (HPLC)

5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni ZEA (test ELISA) 3° prelievo 2°1°

5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni ZEA (test ELISA) 3° prelievo 2°1°

3° prelievo 2°1° 5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni ZEA (HPLC) Nessun campione positivo

5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni ZEA (HPLC)

5° confronto ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni ROMA 2004 Confronto fra 2 ibridi precoci CONCIATI E NON in semina anticipata asciutta ed estiva con 3 irrigazioni

Roma triennio FBs totali (HPLC) – 3° prelievo

ROMA triennio DON (HPLC) – 3° prelievo

Roma triennio ZEA (HPLC) – 3° prelievo

ROMA triennio Risultati analitici 3° prelievo (HPLC) Risultati analitici 3° prelievo (HPLC) ZEA 289 campioni DON 288 campioni FBs tot 298 campioni

Roma triennio FBs totali (HPLC) – 3° prelievo

ROMA triennio DON (test ELISA) – 3° prelievo

Roma triennio ZEA (test ELISA) – 3° prelievo

ROMA triennio Micotossine su mais Risultati analitici 3° prelievo ZEA (test ELISA) 289 campioni DON (test ELISA) 292 campioni FBs tot (HPLC) 298 campioni

IRRIGAZIONI ( media 4 ibridi in semina anticipata nel biennio ) ZEA DON FBs tot Nessun campione positivo

CLASSI DI PRECOCITA' (media in semina anticipata e normale nel triennio ) ZEA DON FBs tot

FRATTURA DELLA CARIOSSIDE (media di 3 epoche di semina, biennio 2002 e 2004) ZEA DON FBs tot

CONCIA AL SEME (media 2 ibridi di classe 300 in semina anticipata ed estiva nel 2004) ZEA DON FBs tot

Prelievi (media di 3 ibridi di classe 300 in semina estiva nel biennio ) ZEA DON FBs tot

Le particolari condizioni climatiche del 2003 hanno però favorito in molte aree maidicole lo sviluppo in campo delle Aflatossine, in genere temibili solo nelle fasi di immagazzinamento e conservazione in quanto l’A. flavus, caratteristico di climi subtropicali, è considerato nei nostri ambienti fungo xerofilo da stoccaggio. Si è ritenuto quindi opportuno analizzare i campioni prelevati anche per il riscontro della presenza dei metaboliti tossici degli Aspergillus, ma nessuno dei campioni analizzati è risultato positivo. Si ipotizza che la presenza di Fusarium funzioni da antagonista e inibitore per altre specie fungine, tra cui Aspergillus

Fattori agronomici Possono assumere una certa rilevanza quelli che contribuiscono a ridurre le condizioni di stress o di squilibrio della coltura:  classe di maturità dell’ibrido adeguata all’ambiente pedoclimatico e che consenta di effettuare la raccolta a fine estate - inizio autunno; cicli precoci o tardivi 700 hanno evidenziato un maggior numero di campioni positivi con livelli medi di contaminazione più elevati  scelta di ibridi adatti alla semina anticipata (early vigor) e caratterizzati da brattee consistenti, coprenti la spiga, portamento non eretto della spiga a maturazione, granelli meno suscettibili per forma e durezza a rotture durante la trebbiatura; L’eventuale sviluppo e diffusione di funghi tossigeni è legato a molteplici fattori di tipo ambientale climatico e agronomico  Evitare monosuccessioni o rotazioni con frumento in quanto nei residui colturali permane un forte inoculo di Fusarium. In ogni caso provvedere ad un efficace interramento dei residui con adeguate lavorazioni del terreno.

 assistenza idrica adeguata, in particolare nelle fasi più sensibili (fioritura, formazione e riempimento dei granelli); in caso di sussidio idrico limitato a pochi interventi rimane fondamentale l’irrigazione subito prima la fioritura, un secondo intervento ad inizio granigione aumenta il peso specifico delle cariossidi e quindi la resa, ma determina condizioni di umidità favorevoli al proliferare di Fusarium tossigeni.  livello di fertilizzazione non eccessivo, equilibrato tra i diversi elementi (in particolare N e K 2 O) e possibilmente frazionando gli apporti azotati;  fittezza delle piante adeguata alla prevedibile disponibilità idrica e alla crescita in altezza e alla fogliosità globale della coltura, optando per densità non elevate così da evitare eventuali stress idrici e consentire una migliore circolazione dell’aria fra le piante, in special modo nelle fasi di riempimento della granella;  epoca di semina il più possibile anticipata, compatibilmente con i rischi legate a gelate tardive, per permettere che le fasi fisiologiche più delicate (fioritura e allegagione) avvengano in condizioni climatiche non particolarmente critiche e per anticipare le operazioni di raccolta;

 epoca di raccolta non troppo lontana dalla maturazione fisiologica, con umidità della granella preferibilmente intorno al 24%, in un periodo né troppo caldo (agosto) né troppo umido (oltre la seconda metà di ottobre), evitando assolutamente che la coltura asciughi per lungo tempo “in piedi” soprattutto con il sopravanzare della stagione autunnale.  controllo insetti minatori utilizzando ibridi meno suscettibili, anticipando il ciclo biologico della coltura rispetto alla II e III generazione dei lepidotteri, ricorrendo ad eventuali trattamenti insetticidi previo attento bilancio costi/benefici;  riduzione della competizione delle malerbe, con diserbo efficace e rotazioni rinettanti. Fattori agronomici  regolazione degli organi lavoranti della mietitrebbia per ridurre rotture e fessurazioni delle cariossidi e per allontanare polveri e altre parti leggere, dove è massima la concentrazione di micotossine.