L’Europa dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente

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Transcript della presentazione:

L’Europa dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente

Regni romano-barbarici 476 d.C.: deposizione dell'ultimo imperatore Romolo Augustolo e fine dell'Impero romano d'Occidente Nascita di nuovi regni, detti regni romano-barbarici, che si erano andati formando nelle ex province romane a partire dalle invasioni del V secolo Molti Germani si erano convertiti al cristianesimo, ma abbracciando l’eresia ariana, mentre altri erano rimasti pagani

Teodorico fonda un Regno ostrogoto in Italia (493 - 526) Gli Ostrogoti, che erano ariani, guardavano con sospetto al crescente potere del vescovo di Roma; tale sospetto si acuì quando l’imperatore d’Oriente (Giustino I) cominciò a perseguitare gli ariani Teodorico, allora, imprigionò il papa e molti esponenti della classe dirigente romana furono giustiziati. Alla morte di Teodorico (526) il regno versava in una situazione di grave debolezza. Teodorico rappresentato in una miniatura del XII secolo.

L’Europa nel 526

L’arianesimo L'arianesimo è una dottrina cristologica elaborata dal monaco e teologo cristiano Ario (256-336) e condannata al primo concilio di Nicea (325). Egli non negava la Trinità, ma subordinava il Figlio al Padre, negandone la natura divina. Battesimo di Cristo, Mosaico della cupola del Battistero degli Ariani, Ravenna.

L’Impero bizantino raccoglie l’eredità dell’Impero romano Mentre l’Impero d’Occidente era preda dei barbari, l’Impero romano d’Oriente sia avviava verso una stabilità economico-istituzionale destinata a durare altri mille anni grazie alla: struttura statale romana cultura e lingua greca religione cristiana

L’Impero bizantino La posizione geografica di ponte tra Oriente e Occidente fece di Costantinopoli (la sua capitale costruita sulle rovine della città greca di Bisanzio) una città aperta a tutti gli stimoli culturali Tutto l’Impero fu multietnico: come l’antica Roma, la “nuova Roma” fu grande perché seppe assorbire tutti i popoli senza perdere la sua identità

Nasce la distinzione tra la Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa Il cesaropapismo Costantino, nel Concilio di Nicea (325), aveva dichiarato eretica la religione ariana ed aveva assunto la doppia veste di capo politico e di capo spirituale. Questo doppio potere venne chiamato cesaropapismo che non venne accettato dai vescovi di Roma che lottavano, al contrario, per affermare la loro suprema autorità in materia di fede. La Chiesa si divise, quindi, in: Chiesa cattolica romana Chiesa ortodossa (”vera fede") bizantina

Sale al trono l’imperatore Giustiniano 527 Subito espresse, con forte convincimento, che: le leggi romane erano superiori a tutte le altre i barbari dovevano essere scacciati e l’impero doveva tornare ai suoi vecchi confini.

Il Codice di Giustiniano (Corpus Iuris Civilis) salva le leggi romane (527) Raccolta sistematica del patrimonio giuridico romano. Si articola in quattro parti: Le leggi emanate dagli imperatori (Codex) Le leggi emanate da Giustiniano stesso (Novellae Constitutiones) Le sentenze dei giuristi romani (Digesta) I fondamenti del diritto (Institutione) Il Codice di Giustiniano ebbe un’importanza enorme nella storia perché fornì le basi giuridiche dell’Occidente medievale e moderno.

Corpus iuris civilis Institutiones - opera didattica in 4 libri destinata a coloro che studiavano il diritto sul modello delle Istituzioni di Gaio. Digesta (o Pandectae) - antologia in 50 libri di frammenti estrapolati (non senza modifiche) dalle opere giuridiche dei più eminenti giuristi della storia di Roma. Codex - raccolta di costituzioni imperiali da Adriano allo stesso Giustiniano. Novellae Constitutiones - costituzioni emanate da Giustiniano dopo la pubblicazione del Codex, fino alla sua morte. I primi tre testi sono scritti in latino mentre l'ultimo, le Novellae Constitutiones, è scritto parte in latino e parte in greco

Giustiniano attacca i Regni romano-barbarici 3 Fronti di guerra In Africa: sconfigge i Vandali In Spagna: riconquista la parte meridionale del Regno visigoto In Italia: sconfigge gli Ostrogoti (guerra greco-gotica) Mappa dell’Impero bizantino: prima dell’avvento di Giustiniano (527) e dopo la sua morte (565)

Guerra greco-gotica: una guerra lunga e distruttiva (535 - 553) Gli Ostrogoti furono sconfitti Nuova epidemia di peste Guerra e peste causarono in Italia 15 milioni di morti, la metà della popolazione di allora I Bizantini affidarono i loro possedimenti italiani a un governatore chiamato esarca che scelse, come residenza, Ravenna

I Bizantini opprimono gli Italici Fu creata una rete di dazi (tasse) su tutte le merci in movimento I vescovi divennero funzionari agli ordini di Bisanzio Il papa veniva controllato dall’imperatore (cesaropapismo) Fu imposto il greco come lingua ufficiale

RAVENNA sec. V a.C. - V d.C. I sec. a.C.: Augusto fondò il porto di Classe III sec. d.C: Ravenna decadde IV sec. d.C. (402): divenne capitale dell’Impero d’Occidente, quando Onorio lasciò Milano e si trasferì a Ravenna Onorio costruì un immenso palazzo imperiale che si estendeva a sud fino al mare

Galla Placidia Costantinopoli, 388/392 – Roma, 450 imperatrice romana, sorella di Onorio e figlia dell’imperatore Teodosio I che regnò dal 378 al 395 dapprima prigioniera dei Visigoti, poi loro regina Sposò il re Ataulfo e tentò una politica di avvicinamento tra barbari e Romani, ma il tentativo fallì alla morte del re

Galla Placidia Costantinopoli, 388/392 – Roma, 450 Sposò l'imperatore Costanzo III, ma la morte del consorte fu seguita da un rapido degrado dei rapporti col fratello Onorio, e Galla dovette rifugiarsi con i due figli a Costantinopoli, alla corte del nipote Teodosio II. A seguito della morte di Onorio, in Occidente salì al trono un usurpatore; con l'aiuto dell'esercito orientale, Galla tornò in Occidente, depose l'usurpatore e pose sul trono il giovanissimo figlio Valentiniano III, per il quale fu reggente.

Il mausoleo di Galla Placidia Prima metà del V secolo Mausoleo imperiale annesso alla chiesa di Santa Croce secondo un modello documentato sia a Roma (Mausoleo di Santa Costanza) che a Costantinopoli. Infatti l'edificio, in origine era collegato con un portico, ora perduto, alla chiesa della quale oggi rimangono pochi resti.

La Ravenna del goto Teodorico 454 - 526 Mantenne la capitale a Ravenna arricchendola di monumenti. Costruì a Cesarea (tra Ravenna e Classe) un palazzo reale e una basilica palatina (cioè annessa al palazzo) dove amministrava la giustizia Eresse una cattedrale ariana (ora chiesa di Santo Spirito) e, vicino, un battistero degli ariani Il palazzo reale fu distrutto, ma la basilica si trasformò; fu trasformata in una chiesa e divenne Sant’Apollinare Nuovo (la ricchezza dei mosaici testimoniano il gusto bizantino del re germanico). Palazzo di Teodorico a Ravenna, mosaico nella basilica di Sant’Apollinare Nuovo

L’epoca di Giustiniano (482-565) e Teodora Giustiniano successe a Teodorico; riconquistò Ravenna e ne fece la capitale dell’Esarcato (possedimenti bizantini in Italia). Creò le basiliche di San Vitale e di Sant’Apollinare in Classe