Dicembre 2009 Studenti del Liceo Artistico “Pinot Gallizio” Lavori per l’Ospedale di Alba
L’ARTE NELLA CURA DEL PAZIENTE Nel maggio 2008, in occasione della ristrutturazione del reparto di Nefrologia, nasceva una collaborazione tra l’Ospedale Civile S. Lazzaro di Alba e il Liceo Artistico “P.Gallizio”. Nel maggio 2008, in occasione della ristrutturazione del reparto di Nefrologia, nasceva una collaborazione tra l’Ospedale Civile S. Lazzaro di Alba e il Liceo Artistico “P.Gallizio”. Lo scopo era quello di umanizzare il reparto, migliorando gli ambienti di cura a vantaggio sia degli operatori sia dei pazienti. Lo scopo era quello di umanizzare il reparto, migliorando gli ambienti di cura a vantaggio sia degli operatori sia dei pazienti. Il Liceo Artistico realizzò un’interpretazione de: “La terza pelle” di Hundertwasser per la sala d’attesa del reparto in questione. Il fruitore viene coinvolto in una sorta di magico ottimismo, proiettato in una dimensione che sta al confine tra realtà e immaginazione dove opera dell’uomo e natura trovano un mistico equilibrio. Il Liceo Artistico realizzò un’interpretazione de: “La terza pelle” di Hundertwasser per la sala d’attesa del reparto in questione. Il fruitore viene coinvolto in una sorta di magico ottimismo, proiettato in una dimensione che sta al confine tra realtà e immaginazione dove opera dell’uomo e natura trovano un mistico equilibrio.
Un nuovo progetto è stato attivato nell’anno corrente, in seguito alla richiesta dei direttori delle strutture operative complesse di Medicina Generale e Medicina d’Urgenza, Dott.sa Maria Vittoria Oddero e Dott. Enzo Aluffi. Questo secondo progetto richiede al Liceo Artistico di realizzare l’intero allestimento dei due reparti ospedalieri comprendendo anche gli ingressi, oltre ai corridoi, e quindi con un impegno notevole di ore di lavoro e di materiali, maggiore rispetto al progetto del Questo secondo progetto richiede al Liceo Artistico di realizzare l’intero allestimento dei due reparti ospedalieri comprendendo anche gli ingressi, oltre ai corridoi, e quindi con un impegno notevole di ore di lavoro e di materiali, maggiore rispetto al progetto del La fine dell’intera opera è prevista per il dicembre La fine dell’intera opera è prevista per il dicembre Per la realizzazione di un così ampio e complesso allestimento sono stati essenziali i contributi della fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e della Fondazione Banca d’Alba. Per la realizzazione di un così ampio e complesso allestimento sono stati essenziali i contributi della fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e della Fondazione Banca d’Alba. Nel mese di dicembre verranno posizionati i primi lavori già terminati che consistono in dieci tele previste per gli ingressi dei reparti. Nel mese di dicembre verranno posizionati i primi lavori già terminati che consistono in dieci tele previste per gli ingressi dei reparti.
Il piano ha coinvolto i docenti delle materie artistiche per la progettazione e la scelta dei soggetti e gli allievi più sensibili e capaci per la realizzazione delle tele. Questo “Viaggio nell’Arte del novecento” consiste in una rivisitazione dei più significativi artisti di questo periodo. Questo “Viaggio nell’Arte del novecento” consiste in una rivisitazione dei più significativi artisti di questo periodo. La scelta, che ha tenuto conto del contesto ospedaliero e della logistica della struttura, si è soffermata su alcuni autori dei quali ha riprodotto particolari delle opere. La scelta, che ha tenuto conto del contesto ospedaliero e della logistica della struttura, si è soffermata su alcuni autori dei quali ha riprodotto particolari delle opere. Le tematiche privilegiate sono state: la natura, la figura, il sogno, la forma, la geometria e il dinamismo. Le tematiche privilegiate sono state: la natura, la figura, il sogno, la forma, la geometria e il dinamismo.
Wassily Kandinsky (Mosca, 1866 | Neuilly-sur –Seine, 1944) Dopo gli studi in economia e legge all’Università di Mosca, Kandinsky si trasferisce a Monaco per studiare pittura. Fondatore della Scuola d’arte e della galleria Phalanx, intraprenderà una serie di viaggi per l’Europa che lo porteranno a Parigi e alla Neue Secession di Berlino. Con Franz Marc fonderà il Blauer Reiter (Cavaliere azzurro) esponendo i primi acquarelli astratti. Soltanto con l’arrivo della guerra, nel 1914, tornerà in Russia fondando l’Accademia delle arti e delle scienze. Di ritorno in Europa, all’inizio degli anni Venti, sarà chiamato a Dessau a insegnare presso il Bauhaus fondato dall’architetto Walter Gropius. Proprio a Dessau, presso il teatro della città, metterà in scena Quadri di un’esposizione di Musorgskij confermando il proprio interesse nei confronti della composizione musicale già palesata nella fitta corrispondenza intrapresa con il musicista viennese Arnold Schönberg. Trasferitosi nei pressi di Parigi, morirà il 13 dicembre nella sua residenza a Neuilly-sur-Seine. Dopo gli studi in economia e legge all’Università di Mosca, Kandinsky si trasferisce a Monaco per studiare pittura. Fondatore della Scuola d’arte e della galleria Phalanx, intraprenderà una serie di viaggi per l’Europa che lo porteranno a Parigi e alla Neue Secession di Berlino. Con Franz Marc fonderà il Blauer Reiter (Cavaliere azzurro) esponendo i primi acquarelli astratti. Soltanto con l’arrivo della guerra, nel 1914, tornerà in Russia fondando l’Accademia delle arti e delle scienze. Di ritorno in Europa, all’inizio degli anni Venti, sarà chiamato a Dessau a insegnare presso il Bauhaus fondato dall’architetto Walter Gropius. Proprio a Dessau, presso il teatro della città, metterà in scena Quadri di un’esposizione di Musorgskij confermando il proprio interesse nei confronti della composizione musicale già palesata nella fitta corrispondenza intrapresa con il musicista viennese Arnold Schönberg. Trasferitosi nei pressi di Parigi, morirà il 13 dicembre nella sua residenza a Neuilly-sur-Seine.
In blu (1925) In quest’opera la figura del cerchio prende il posto del cavaliere (azzurro). Ritrovando la componente spirituale nell’arte attraverso una concezione mistica legata ai colori, il blu diventa il basamento su cui costruire altre forme geometriche, restituendo nuove possibilità come universo autonomo di forme. Un cerchio rosso ricostruisce, attraverso la propria figura geometrica, una composizione dell’opera basata su segni definiti e colori decisi. In blu rappresenta anche, nella scelta del titolo, la componente legata all’espressionismo lirico dell’autore fin dalle vicende del Blauer Reiter. L’opera è conservata presso la Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Düsseldorf. In quest’opera la figura del cerchio prende il posto del cavaliere (azzurro). Ritrovando la componente spirituale nell’arte attraverso una concezione mistica legata ai colori, il blu diventa il basamento su cui costruire altre forme geometriche, restituendo nuove possibilità come universo autonomo di forme. Un cerchio rosso ricostruisce, attraverso la propria figura geometrica, una composizione dell’opera basata su segni definiti e colori decisi. In blu rappresenta anche, nella scelta del titolo, la componente legata all’espressionismo lirico dell’autore fin dalle vicende del Blauer Reiter. L’opera è conservata presso la Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Düsseldorf.
Giallo, rosso, blu (1925) Di ques’opera, dipinta ad olio, dove il giallo e il blu sembrano quasi simboleggiare, a detta dell’artista, l’avvicendarsi e il ritrovarsi del giorno e della notte nel momento dell’aurora come del tramonto colorato di un rosso quasi indistinto, Kandinsky ricorda il ruolo assunto dalla figura geometrica del cerchio che, capace di riunire il fuori come il dentro, è assunto a soggetto predominante della composizione. Proponendo una lettura compositiva basata sulla polarità di forme geometriche, sulla sinistra dell’opera, e forme libere, sulla destra della tavola, Giallo, rosso, blu realizzato negli anni del Bauhaus restituisce un rigorismo geometrico che va di pari passo con le influenze costruttiviste dell’epoca. L’opera è oggi conservata presso il Centre George Pompidou di Parigi. Di ques’opera, dipinta ad olio, dove il giallo e il blu sembrano quasi simboleggiare, a detta dell’artista, l’avvicendarsi e il ritrovarsi del giorno e della notte nel momento dell’aurora come del tramonto colorato di un rosso quasi indistinto, Kandinsky ricorda il ruolo assunto dalla figura geometrica del cerchio che, capace di riunire il fuori come il dentro, è assunto a soggetto predominante della composizione. Proponendo una lettura compositiva basata sulla polarità di forme geometriche, sulla sinistra dell’opera, e forme libere, sulla destra della tavola, Giallo, rosso, blu realizzato negli anni del Bauhaus restituisce un rigorismo geometrico che va di pari passo con le influenze costruttiviste dell’epoca. L’opera è oggi conservata presso il Centre George Pompidou di Parigi.
Venerdì 18 dicembre 2009, alle ore 15,30 presso l’Ospedale San Lazzaro di Alba, sono state presentate le prime opere. Venerdì 18 dicembre 2009, alle ore 15,30 presso l’Ospedale San Lazzaro di Alba, sono state presentate le prime opere.
Gli allievi che hanno partecipato classe VA: Bonalda Giulia, Dal Ben Claudia, Latysheva Yulia, Marengo Andrea, Marengo Elisa, Minerdi Elisa, Pearson Nicole, Sandri Alberto, Sartore Giulia, Squillari Emma Lidia, Tiesi Serena, Tortoroglio Alice, Viberti Pierpaolo, Von Eckartsberg Ariadna ; Classe VB: Abrate Emanuele, Turco Andrea, Capoccia Eleonora, Ramazzina Giulia, MontàSelena, Frua Giuliana, Boffa Federica, Difederico Fabiola, Cane Irene, Manissero Alberto, Costa Alice, Martinoglio Chiara; della IVA, Bonino Margherita, Canetta Edith, Capra Federica, Negro Michela. Gli insegnanti coinvolti nel progetto Marina Pepino (referente), Susanna Loi, Ileana Diano, Milena Racca, Angela Gallo. Marina Pepino (referente), Susanna Loi, Ileana Diano, Milena Racca, Angela Gallo.