Progettare un curricolo dalla scuola dell’infanzia alla fine della secondaria di primo grado Antonio Brusa Seminario Miur, S.Benedetto
Lo schema generale del curricolo Due cicli paralleli La storia nella prospettiva di un istituto pienamente comprensivo Necessità di collaborazione fra maestri e prof Un quadro culturale e alcune “dritte” per collaborare efficacemente
Schema dei cicli paralleli I ciclo: preparatorioII ciclo: storia generale 4 enni 5 enni IV Primaria V Primaria I Primaria II Primaria III Primaria I Secondaria Primo grado II Secondaria III Secondaria
II ciclo: i contenuti obbligatori “il curricolo sarà articolato intorno ad alcuni snodi periodizzanti della vicenda umana, quali”: Il processo di ominazione La rivoluzione neolitica La rivoluzione industriale Il processo di mondializzazione e di globalizzazione
Il “tipo” di storia Aperta agli scambi Complessa (intreccio di soggetti) Problematica Multidimensionale (economica, sociale ecc) Multiscalare (mondiale, europea, italiana, locale)
Un modello di narrazione Il testo presenta un esempio/modello di narrazione, dalla preistoria ai giorni nostri: Si tenga conto che è un modello, non una prescrizione Il criterio per scegliere è la “rilevanza per la comprensione del mondo attuale”
Contenuti obbligatori Corrispondenza “programma” MondoEuropaItaliaLocaleAnnualità OminazionePreistoriaIV primaria NeolitizzazionePreistoria/società antiche/classiche / medioevo IV-V Primaria I media Rivoluzioni del secondo millennio Geografica Culturale Agraria Industriale Politica II media Mondializzazio ne Globalizzazion e Il NovecentoIII media
Strutture “mobili” Laboratorio del Tempo presente: prendere in considerazione le “Questioni Sensibili” (Charles Heimberg), e quindi elementi della attualità Laboratorio sul Patrimonio: Prendere in considerazione questioni patrimoniali (e quindi elementi del passato)
Attivabili in ogni momento della programmazione. Permettono quindi di richiamare il passato anche nella media, o il presente anche nelle elementari Stretto collegamento con l’educazione civile. Mostrare agli allievi le capacità interpretative della strumentazione scientifica al momento attivata
Idea portante delle indicazioni “ Lo studio della storia, insieme alla memoria delle generazioni viventi, alla percezione del presente e alla visione del futuro, contribuisce a formare la coscienza storica dei cittadini e li motiva al senso di responsabilità nei confronti del patrimonio e dei beni comuni” (K. Jeismann; J. Rüsen)
Ma: attenzione!! NO: commemorazione NO: Identità SI: presa di distanza SI: elaborazione critica SI: individuazione dei problemi SI: presa in considerazione della propria responsabilità
Il Primo Ciclo Idea generale: il primo ciclo prepara gli allievi allo studio del “fatto storico”. Il “Fatto Storico” Una conoscenza, passata o presente, accertata attraverso una procedura di ricerca storico/sociale
Società (quadri storico/sociali) Attori sociali (individui o gruppi o collettività) Spazi Attività sociali (alimentarsi, abitare, produrre) Strumenti di conoscenza (documenti) Strumenti organizzatori della conoscenza (concetti, temporalità) Vissuto-vicino-lontano-rappresentato- raccontato-visto-giocato-presente-passato
Un programma di ricerca affascinante e da mettere a punto. a.Inventariare le “buone pratiche” appartenenti all’esperienza collettiva b.Lanciarsi in una nuova elaborazione didattica del passato: racconti, immagini, visualizzazioni, giochi
Cosa fare insieme? Coordinare il lavoro all’interno di ciascun ciclo Coordinare i due cicli Novità del programma: i contenuti in continuità. Quindi: il coordinamento dei contenuti e non delle sole competenze.
Ben sapendo che: Nella storia, le competenze sono sempre “piene”: di capacità di ragionamento storico di fatti storici. grazie