LA GUERRA FREDDA
LE PREMESSE Febbraio Stalin, in un discorso tenuto al teatro Bolscioj di Mosca, parlò di “inevitabilità” di un conflitto fra mondo capitalista e blocco socialista Marzo Churchill, in un discorso ad una università americana, usò la definizione “cortina di ferro” per indicare la divisione che solcava l’Europa tra democrazie occidentali e regimi comunisti centro-orientali
Marzo il presidente americano Truman, in un discorso al Congresso americano, passato alla storia come “dottrina truman” parlò di due modi di vita alternativi: ➢ quello occidentale, sotto la guida degli USA, fondato sul rispetto delle libertà politiche e civili ➢ quello orientale, definito “blocco sovietico”, fondato sul totalitarismo e sull’oppressione
L’ “Equilibrio del terrore” Il periodo che va dal 1949 al 1989 è stato definito”guerra fredda” per indicare che fra le due superpotenze, USA e URSS, vi era un conflitto combattuto sul piano della competizione economica, ideologica e politica, definito anche “equilibrio del terrore” perché, per la paura di un conflitto nucleare, venne sempre evitato lo scontro vero e proprio.
Le caratteristiche ●corsa agli armamenti da parte di Stati Uniti e Unione Sovietica, che si basava non solo sulle armi convenzionali sempre più sofisticate(aerei da guerra, portaerei, sottomarini….), ma anche su un arsenale nucleare capace di distruggere ogni cosa; ●potenziamento dei servizi segreti, la Cia per gli Stati Uniti e il Kgb per l’Unione Sovietica, che dettero vita ad una vera e propria guerra di spie;
●le guerre locali combattute con armi convenzionali, nelle quali le due superpotenze intervennero direttamente, mobilitando i propri eserciti, o indirettamente con forniture militari e sovvenzioni economiche
La questione tedesca La Germania alla fine della guerra venne divisa in quattro zone di influenza amministrate dalle potenze vincitrici, i tre settori ad ovest affidati agli Usa alla Francia e alla Gran Bretagna vennero unificati in un solo stato: la Repubblica federale tedesca; nella parte orientale affidata all’Unione Sovietica nacque la Repubblica democratica tedesca, controllata dalla Russia, la città di Berlino fu divisa fra i due stati.
Il Patto Atlantico e il Patto di Varsavia 4 aprile gli Stati Uniti e quasi tutti gli stati dell’Europa occidentale stipularono a Washington il Patto Atlantico un’alleanza militare che obbligava gli stati aderenti a soccorrere gli alleati in caso di aggressione e fu creata la Nato, un’organizzazione militare comune; maggio1955 -nacque un’alleanza militare contrapposta Il Patto di Varsavia a cui aderirono, oltre all’Urss, i paesi orientali a regime comunista,tra cui la Germania dell’est.
La Guerra di Corea La Corea, al termine della guerra, era stata occupata al nord dalle truppe sovietiche e al sud da quelle americane dando vita a due stati separati: la Corea del nord a regime comunista e sotto l’influenza dell’Urss, la Corea del sud anticomunista e appoggiata dagli USA. Nel 1950 la Corea del nord occupò Seul, la capitale del sud, con l’intento di unificare la penisola.
Gli Stati Uniti ottennero dal Consiglio di sicurezza dell’ONU l’autorizzazione all’intervento militare con una forza internazionale guidata dagli USA, ebbe inizio così una guerra che durò tre anni e provocò più di un milione di vittime. Nel 1953 fu firmato l’armistizio che riconfermava la precedente ripartizione. La Corea da allora non si è più riunificata.
Il Disgelo Nel 1953 morì Stalin e gli successe Nikita Krsciov che parlò per la prima volta di coesistenza pacifica fra comunismo e capitalismo. Krusciov durante il XX congresso del Partito comunista denunciò gli errori e i crimini commessi da Stalin. Queste posizioni di Krusciov fecero parlare di “Destalinizzazione”, in politica interna, e di “Disgelo” in politica estera.
La repressione delle rivolte antisovietiche G iugno 1956 scoppiò una rivolta operaia in Polonia che fu repressa dal governo comunista polacco e dalle truppe sovietiche che si trovavano nel paese, Novembre 1956 un’insurrezione popolare scoppiata in Ungheria determinò la caduta de governo filosovietico e l’elezione di Imre Nagy (perseguitato negli anni precedenti perchè antistalinista) che promosse alcune
riforme e cercò di sganciare l’Ungheria dall’alleanza con l’URSS, questo determinò l’intervento dell’esercito sovietico che il 3 novembre entrò a Budapest sparando sulla folla degli insorti, la repressione fu dura e provocò molte vittime, i membri del governo furono giustiziati e fu creato un governo collaborazionista con l’URSS.
La “Nuova frontiera” di Kennedy Nel 1960 divenne Presidente degli Stati Uniti il democratico J.F.Kennedy che avviò un grande progetto chiamato “Nuova frontiera” con lo scopo di: ➢ far crollare la frontiera del terrore collaborando con l’Unione Sovietica per una coesistenza pacifica; ➢ abbattere la frontiera delle ingiustizie sociali con un programma in favore dei poveri e degli emarginati;
➢ demolire la frontiera del pregiudizio per favorire l’integrazione razziale non ancora attuata negli Stati del Sud, dove si continuava a praticare la segregazione, contro cui si batteva Martin Luther King; ➢ varcare la frontiera del pianeta Terra con un programma spaziale che avrebbe portato l’uomo sulla Luna alla ricerca di nuove materie prime da sfruttare.
Questo grandioso progetto di abbattere le frontiere fu realizzato solo in parte a causa delle tante difficoltà che Kennedy dovette fronteggiare sia in politica interna, per l’opposizione dei conservatori presenti nel Congresso, che in politica estera. Kennedy morirà assassinato il 22 novembre del 1963 a Dallas.
Il Muro di Berlino Il clima di “coesistenza pacifica” auspicata da Kennedy fu messo in crisi nel 1961 quando Krusciov, per porre freno al continuo esodo di tedeschi che da Berlino est passavano a Berlino ovest, ordinò la costruzione di un muro che fu innalzato nella notte tra il 12 e il 13 agosto IL Muro di Berlino, ostacolo alla libera circolazione degli uomini, delle merci e delle idee, sarebbe rimasto il simbolo
più tangibile della divisione del mondo in due blocchi contrapposti per oltre 28 anni. Il muro fu abbattuto il 9 novembre 1989 dai berlinesi dell’est a cui si unirono quelli dell’ovest. Questo evento divenne il simbolo della fine della guerra fredda e dei regimi comunisti dell’Europa orientale.