“Evidenza” può essere considerata un set di fatti, informazioni o dati che forniscono un livello di certezza che un’affermazione o un’azione sia vera e.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Alessandra Risso Project Cicle Management Il ciclo di vita del progetto europeo Etica e metodologia della progettazione europea.
Advertisements

un programma scolastico efficace
Torna alla prima pagina Collaborazione fra Servizi di sanità pubblica e Pediatri.
Implementazione e valutazione di interventi di prevenzione dellobesità in età evolutiva Coordinamento: –IRCCS Burlo Garofolo, Unità per la Ricerca sui.
Progetto Movimento Educare Prima
LA PROGETTAZIONE DEL MIGLIORAMENTO
La Formazione e la Ricerca in Medicina Palliativa Giovanni Apolone IRFMN Milano, 6 Ottobre 2006.
Risultati degli audit Nicoletta Brunetti Roma - 6 Ottobre 2008
Il profilo di salute del Piemonte
Gli stili di vita nei nostri bambini ed adolescenti
Le variabili che influenzano l’acquisto dei beni o servizi sono:
Linee guida nel trattamento dell’ipertensione arteriosa
L’uso del modello logico
Le Raccomandazioni Informare e sensibilizzare la popolazione Informare e sensibilizzare la popolazione Attivare organiche azioni di comunità Attivare organiche.
Bambini e consumo di frutta, alcune riflessioni
La logica dell’intervento /1
i modelli di progettazione
Control and Risk Self Assessment – CRSA. Il caso Telecom.
Screening. Il termine screening, è un anglicismo utilizzato in medicina, per indicare una strategia (protocollo) di indagini diagnostiche, utilizzate.
Davide, Elettra, Eugenia, Marta Classe 2^A
Economia delle Aziende Pubbliche
RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE NUTRIZIONALE DELL’OBESITA’
Federconsumatori Basilicata - Matera Prezzi sotto la lente.
Giorgio Tamburlini Centro per la Salute del Bambino
UN BAMBINO OBESO SARA’ UN ADOLESCENTE E PROBABILMENTE UN ADULTO OBESO
Per l’analisi di un caso aziendale occorre:
Da sempre il termine RISCHIO viene utilizzato con unaccezione negativa. spesso di gravità nota o stimabile con una determinata approssimazione. Si tratta.
Emerging technology and political istitutions
La percezione del rischio
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
TASSO MISURATO CON LO SCANNER E VARIABILITÀ. TASSO DI CAROTENOIDI NELLA PELLE.
1 Good Practice 2005 Riunione Iniziale Milano, 3 maggio 2005.
Carla Bietta UOS Epidemiologia – AUSL2 dell’Umbria
Reazioni avverse ad alimenti hanno raggiunto proporzioni “epidemiche” Una prevenzione primaria (no sensibilizzazione e induzione di tolleranza) è oggi.
Principi dietologici per Obesità e sovrappeso in età evolutiva
IRS - Valutazione intermedia Obiettivo 3 VdA1 Servizio di valutazione intermedia del Programma Operativo Obiettivo 3 Regione Valle d'Aosta Manuela Samek.
Seminario PASSI Indagine PASSI - Anno 2005 Il Rapporto dell’Area Vasta di Ancona  SITUAZIONE NUTRIZIONALE  ABITUDINI ALIMENTARI  PERCEZIONE DELLO STATO.
La Peer Education “Io cresco bene!”: Stili di vita e buona salute.
FOCUS DELLA VALUTAZIONE “ IL CASO SINGOLO ” Si pone come finalità il miglioramento dell ’ intervento che riguarda il singolo beneficiario.
La conoscenza è alla base dell’ appropriatezza prescrittiva.
La valutazione delle politiche per l’impiego: gli incentivi alle imprese Pilot Projects to carry out ESF related Counterfactual Impact Evaluations Roma,
Fabbisogno vitaminico e minerale nello sportivo. Argomento di discussione da sempre:l’Atleta ha Bisogno veramente di supplementazione? Anche alla luce.
Valeria Pecchioni CCM International Programs Coordinator Workshop «ValutAzione degli interventi di cooperazione sanitaria internazionale» 18 Settembre.
“L’obesità infantile in cifre” (SINTESI) a cura di Sara Della Bella, Marco Mauri, Marco Terraneo, Mara Tognetti Osservatorio e Metodi per la Salute.
GLI INTERVENTI NELLA CLINICA DELLO SVILUPPO.  Presa in carico congiunta  bambino+genitori  Clinici differenti (problema dell’alleanza, delle identificazioni)
La Cardiologia tra i banchi di Scuola. Epidemiologia della malattia aterosclerotica coronarica La Cardiologia tra i banchi di Scuola.
Lavoratori e salute: i dati della sorveglianza PASSI Giuliano Carrozzi Servizio di Epidemiologia e Comunicazione, Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL.
Laboratorio Valutazione in Promozione della Salute Torino, 23 novembre 2006 Pillola Formativa La “sostenibilità” di un programma di promozione della salute.
Ricerca/intervento per la prevenzione nutrizionale dell’obesità infantile Convegno 6 dicembre2006 Progettazione e valutazione della promozione della salute.
PROPOSTA DI LEGGE Presentata dagli alunni delle classi quinte del 3° CIRCOLO DIDATTICO DI CAIVANO (NA) PROGETTO “ Ragazzi in aula ”
Laura Rossi, Ph.D. Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione MODELLI NUTRIZIONALI E STILI DI VITA PER LA PREVENZIONE DELLA OBESITÀ:
Il sistema di sorveglianza PASSI e la rilevazione dell’abitudine al fumo in target a rischio Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Letizia Sampaolo, Lara.
Ricerca, Innovazione e Competitività Sala degli Atti parlamentari, Biblioteca del Senato «Giovanni Spadolini» - Roma, 26 febbraio 2016 Farmaci Innovativi.
OKkio alla SALUTE ASL CN2 Alba - Bra Sintesi dei dati 2014 Dr. ZARRI Mauro Alba 16 aprile 2016.
SINU - XXXIV Congresso Nazionale Densità Energetica della Dieta Valeria del Balzo Istituto di Scienza dell’Alimentazione Università “La Sapienza”, Roma.
Il MMG e le attività di sorveglianza e prevenzione Alba - 16 aprile 2016 Maria Chiara Antoniotti Coordinatore regionale sorveglianze PASSI e Passi d’Argento.
Gli studi trasversali PASSI 2005 e 2006 Martedì 17 Aprile 2007 Carlo Alberto Goldoni Servizio Epidemiologia, Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena.
LA SALUTE DEL BAMBINO: L’Obesita’: Approvato solo nel 2004,lo standard per la determinazione del sovrappeso è il BMI. In Italia, il 36% della popolazione.
Scuola che promuove la salute, Guadagnare salute e Piano provinciale della prevenzione Laura Ferrari Osservatorio per la salute Dipartimento Politiche.
Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Piemonte Direzione Generale Regionale Regione Piemonte Assessorato.
XXXIV CONGRESSO NAZIONALE LA NUTRIZIONE UMANA OGGI TRA TECNOLOGIA E PREVENZIONE 8-10 novembre 2006 Hotel Le Conchiglie, Riccione (Rimini)
Mangiare a scuola Le politiche alimentari per una qualità accessibile e diffusa Torino 1 Aprile 2016 Le linee guida nazionali della ristorazione scolastica.
La morbosità … è definita come il rapporto tra il numero di soggetti che manifestano la malattia e l'ammontare della popolazione.
Dieta nell’anziano Nell'età senile, il ritmo delle funzioni vitali si rallenta; infatti, nella maggioranza delle persone, si ha la cessazione dell'età.
Il sistema di rilevazioni per guadagnare salute: PASSI, OKkio, HBSC Conferenza Stampa 31 maggio 2011 C. Melani Osservatorio Epidemiologico.
1 Background Piano Nazionale della Prevenzione / Health 2020 Global Action Plan For the prevention and control of noncommunicable.
IL NUDGING PUO’ MIGLIORARE LA SALUTE DELLE PERSONE?
Medicina sociale … Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata.
Stato nutrizionale ed abitudini alimentari Martedì 17 Aprile 2007 Alberto Tripodi Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, Dipartimento di Sanità Pubblica.
Framework per interventi di prevenzione dell’obesità
Transcript della presentazione:

“Evidenza” può essere considerata un set di fatti, informazioni o dati che forniscono un livello di certezza che un’affermazione o un’azione sia vera e valida. L.RYCHETNIK et al. J Epidemiol Comunity Health 2004 Che cosa è l’ “evidenza”?

L’Epidemia della EBM ha come vittima principale la sanità pubblica. Tutti i fattori positivi che contraddistinguono la EBM e rendono forte un dato clinico diventano fattori limitanti quando la si applica nella sanità pubblica dove le prove di efficacia possono e devono seguire vie diverse per la diversa realtà del setting che non è “quando più possibile controllato” come accade nei trials, ma ricco di variabili il cui controllo è assolutamente minimo. L’epidemia della EBM

Funzioni della framework decisionale. 1)Strumento di certezza di qualità poiché crea un processo con step identificabili per raggiungere una decisione. 2) Identifica valori e principi importanti diversi nelle diverse situazioni e popolazioni che devono essere integrati nel processo decisionale 3) Identifica aree che necessitano di ricerca per ottenere “evidenza” utile al processo decisionale. Bisogno di una specifica framework decisionale per la prevenzione dell’obesità. In questo modo una framework diventa allo stesso tempo strumento di ricerca, di attuazione e di verifica B. Swinburn et al.Obes. Rev M. Caroli 2006

Sviluppo di una framework Nello sviluppo di una specifica framework diretta alla prevenzione dell’obesità gran parte dell’ “evidenza” disponibile deriva da informazioni e considerazioni di matrice storica, economica e politica, più che di matrice sanitaria, ma non per questo di minore validità. Health Canada. Health Canada Decision- Making Framework for Identifing, Assessing and Managing Health Risks. Hearth Canada, Ontario 2000

Identificare i fattori negativi e i punti di intervento 1)Perché prevenire l’obesità? Dimostrare la necessità di prevenire l’obesità 3) Come e dove dovremmo effettuare gli interventi? 2) Su cosa e su chi dovremmo focalizzare gli interventi? 4) Nello specifico che cosa potremmo fare? Definire un range di opportunità per gli interventi Valutare gli interventi potenziali. 5) Nello specifico che cosa dovremmo fare? Selezionare un “paniere” di specifiche politiche, programmi ed interventi. Base della Framework B. SWINBURN et al. Obes. Rev. 2005

1)Perché prevenire l’obesità? Prevalenza Trend Relazione con morbilità e mortalità Analisi economica del problema Dimostrare la necessità di prevenire l’obesità Attenzione! Rischio di lettura distorta da interessi diversi da quelli di sanità pubblica: ( es. disseminazione di indici ponderali riferiti in presenza di dati rilevati poiché i primi sottostimano la realtà di circa il 30%)

2) Su cosa e su chi dovremmo focalizzare gli interventi? Identificare i fattori negativi e i punti di intervento Evidenziare fattori protettivi e di rischio per lo sviluppo di obesità e determinare il loro livello di evidenza diretta ed indiretta Evidenza diretta forte: basso livello di attività fisica alto intake di cibi ad alta densità energetica (WHO 2003)

Evidenziare fattori protettivi e di rischio per lo sviluppo di obesità e determinare il loro livello di evidenza diretta ed indiretta Evidenza indiretta ragionevole: Urbanistica, ambiente scolastico, pubblicità alimentare diretta ai bambini 2) Su cosa e su chi dovremmo focalizzare gli interventi? Identificare i fattori negativi e i punti di intervento (B. Swinburn Obes Rev 2002)

Il numero di spot guardati, il numero dei tentativi di influenzare gli acquisti diretti ai genitori al supermercato. (bambini 3-11 di età, Galts and White 1976) TV accesa ai pasti, abitudini alimentari in famiglia. TV spenta ai pasti, assunzione di frutta e verdura. (bambini 8-11 di età, Coon et al. 2001) Esposizione di max 30” a spot alimentari influenza le preferenze alimentari. Effetto raddoppiato se lo stesso spot è mostrato due volte nello stesso intervallo. (bambini 2-6 di età, Borzekowski 2001) Conseguenze documentate degli spot alimentari

2) Su chi dovremmo focalizzare gli interventi? Gli interventi preventivi dovrebbero essere attuati prioritariamente su bambini ed adolescenti e le loro famiglie WHO 2003

3) Come e dove dovremmo effettuare gli interventi? Definire un range di opportunità per gli interventi Utilizzare tutte le evidenze e le informazioni provenienti da: Strategie efficaci nell’ambito di altri programmi preventivi (evidenza parallela), es. prevenzione del fumo, Programmi di educazione alla salute es. Health promoting schools Out put Piano d’azione comprensivo di un ampio range di opportunità per interventi Identificazione dell’ambito di azione (prevenzione dell’obesità, promozione di una buona alimentazione e buone pratiche di attività fisica, ecc.)

4) Nello specifico che cosa potremmo fare? Valutare gli interventi potenziali. Definizione degli specifici interventi e del loro rapporto costo-beneficio Stima dell’impatto sulla popolazione target e del costo dell’intervento (!!) Es. costo basso-impatto alto, costo medio-impatto basso, ecc. e loro livello di evidenza. Non è sufficiente un singolo intervento per essere efficace! Il sistema del “paniere finanziario” Applicare interventi: A basso costo con impatto basso con forte evidenza (acqua vs bibite) Ad alto costo con ancora evidenza bassa o moderata, ma promettente (riduzione della pubblicità alimentare diretta ai bambini)

5) Nello specifico che cosa dovremmo fare? Selezionare un “paniere” di specifiche politiche, programmi ed interventi. Dalle tappe precedenti i key stakeholders =(i politici!) selezioneranno una serie di politiche con adeguati finanziamenti basate su valutazioni qualitative che agiranno da filtro decisionale e cioè Fattibilità, Sostenibilità, Effetti sulla diseguaglianza sociale, Effetti collaterali potenziali, Accettabilità sociale e politica (!).