1 PROGETTO DI RICERCA-INTERVENTO “Montagna in Salute, un programma di prevenzione del disagio sociale in sei Società della Salute montane toscane” LA PREVENZIONE È’ POSSIBILE Firenze, Giuseppe Corlito Responsabile Scientifico
2 2 Analisi spaziale delle mappe concentrazione suicidi
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4 4 Conclusioni dello studio Toscano Maggior rischio. Emerge un Pattern coerente 1.Toscana meridionale 2.Aree collinari 3.Fasce interne 4.Zone rurali 5.Bassa densità abitativa 6.Poco popolate 7.Maschi 8.Cultura Mineraria Arcidosso
5 5 Obiettivo Generale Iniziare un percorso-pilota di studio e analisi del fenomeno del suicidio attraverso un progetto triennale volto a monitorare, cioè a conoscere il fenomeno nel singolo territorio (fase A), e allo stesso tempo improntare immediate azioni di intervento e prevenzione (fase B), avviando così un percorso assistenziale nelle aree interessate dall'indagine Ricerca-intervento UNCEM-REGIONE TOSCANA- 6 ZONE MONTANE
tre direttrici del Progetto 1.Costituzione del gruppo di lavoro regionale, con funzioni di coordinamento tecnico-scientifico e dei gruppi operativi locali, che hanno messo intorno allo stesso tavolo i responsabili di tutti i servizi socio- sanitari coinvolti; 2.Attivazione di una campagna di sensibilizzazione sul problema rivolta ai medici di famiglia, considerati gli operatori sentinella in base ai dati del primo studio pilota condotto nella ASL di Grosseto, e poi di tutti gli operatori dei servizi socio-sanitari delle tre zone coinvolte; 3.Attivazione del numero verde prevenzione suicidi dedicato presso la Regione Toscana, con una campagna stampa dedicata e una rete di presa in carico in tempo reale delle situazioni a rischio, segnalate dal team degli operatori del numero verde ai gruppi operativi locali.
7 PRIMI RISULTATI (?) AREA GEOGRAFICA PERIODO 2007 – 2009 PERIODO 2004 – 2006 Amiata Grossetana11,3 (-13,0)24,2 Colline Metallifere7,5 (-8,5)16,0 Casentino 5,5 (- 3,3)8,0
8 Stato delle tre nuove zone AREA GEOGRAFICAPERIODO 2007 – 2009 Amiata Senese e Val d’Orcia 8.92 Val di Chiana Senese14.7 Lunigiana6.01
9 I 6 TARGET DEL SU.PRE 1.I medici di medicina generale 2.Gli operatori sanitari di base 3.Gli insegnanti e gli altri operatori scolastici 4.Gli operatori del carcere 5.Il gruppo dei sopravvissuti 6.I giornalisti e i mass media
10 SUICIDIO E MASS MEDIA Come progetto abbiamo ottenuto l’autorizzazione a tradurre 3 manuali dei 6 > per gli operatori sanitari di base > per gli operatori del carcere > per i giornalisti e i mass media Abbiamo tradotto e pubblicato quello dei mass media,
11 IL MANUALE OMS
12 COSA FARE PER L’OMS Lavorare a stretto contatto con le autorità sanitarie nella presentazione dei fatti Riferire di un suicidio in quanto decesso portato a termine, non come un successo Esporre solo dati rilevanti, nelle pagine interne Evidenziare alternative al suicidio Fornire informazioni riguardo linee di assistenza e risorse offerte dalla comunità Pubblicizzare gli indicatori di rischio e i segnali di allarme
13 COSA NON FARE PER L’OMS Non pubblicare foto o commenti inerenti al suicidio Non fornire descrizioni dettagliate relative al metodo usato Non dare spiegazioni semplicistiche Non glorificare o esporre con tono scandalistico il suicidio Non servirsi di stereotipi culturali o religiosi Non attribuire colpe