Pianificazione È prevenzione La gestione del territorio deve essere la linea guida della pianificazione.

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Transcript della presentazione:

Pianificazione È prevenzione La gestione del territorio deve essere la linea guida della pianificazione

Pianificazione è… Non solo decidere dove mettere case, fabbriche e strade Ma soprattutto pro-muovere lo sviluppo armonico del territorio Conoscendo le criticità per prevenire i rischi

Prevenzione priorità assoluta La cura costa molto più della prevenzione Da intervento mediante opere a intervento mediante gestione La gestione deve essere prevista e perseguita

I rischi da prevenire Idrogeologico (frane) Idraulico (alluvioni) Consumo di suolo Perdita di biodiversità Impatti sulla salute Stravolgimento del paesaggio

Gestire le conflittualità Tra abitazione e produzione (anche agricola) Tra diversi settori produttivi (es. consumo di suolo) Tra paesaggio e infrastrutture Tra ambiente-salute e produzione- mobilità

Da vincolo a opportunità Vincoli e invarianti, declinazione di priorità:  Proteggere la vita (animale-vegetale)  Riconoscere gli ambienti di pregio  Conservare il paesaggio  Tutelare i monumenti  Ridurre le conflittualità

Da vincolo a opportunità Fragilità e trasformabilità, progetto per lo sviluppo del territorio:  Abitare e muoversi in sicurezza  Proteggere il suolo  Salubrità e tipicità dei prodotti agricoli  Sistema ambientale e paesaggistico

La buona conoscenza Per pianificare bene si deve conoscere bene Il quadro conoscitivo ambientale deve coniugarsi a quello sociale-economico Attivare tutte le possibili sinergie con enti e organizzazioni

Un patto per il territorio Soprattutto con i produttori agricoli valorizzando il loro riconosciuto ruolo pubblico di manutentori del territorio Con i produttori del manifatturiero per la creazione di strutture produttive sinergiche in aree dedicate

2.Sono sottoposti alla VAS il piano territoriale regionale di coordinamento, i piani territoriali di coordinamento provinciali, i piani di assetto del territorio comunali e intercomunali. 3. La VAS evidenzia la congruità delle scelte degli strumenti di pianificazione di cui al comma 2 rispetto agli obiettivi di sostenibilità degli stessi, alle possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione individuando, altresì, le alternative assunte nella elaborazione del piano, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione e/o di compensazione da inserire nel piano. L.R. 23 APRILE 2004 N. 11 – ART. 4

La Conferenza mondiale delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (Conferenza di Rio de Janeiro, del 1992) ha espresso dieci criteri di sostenibilità che debbono essere intesi quali orientamenti generali per i problemi che possono costituire la base degli obiettivi in materia di ambiente e di sviluppo sostenibile propri dei piani. I dieci criteri di sostenibilità

1)Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili 2)Impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione 3)Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti 4)Conservare e migliorare lo stato della fauna e della flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi 5)Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche I dieci criteri di sostenibilità

6)Conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali 7)Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale 8)Protezione dell’atmosfera 9)Sensibilizzare verso le problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in campo ambientale 10)Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile I dieci criteri di sostenibilità

1)Nella scelta delle aree da edificare valutare il “valore” del suolo che si sottrae alla naturalità/ruralità 2)Contrastare i fenomeni di perdita (erosione) di suolo nella aree a rischio mediante l’adozione di appropriate tecniche di coltivazione 3)Favorire la conservazione delle sostanze organiche del suolo 4)Nello sviluppo delle attività produttive considerare capacità protettiva e permeabilità dei suoli Primi obiettivi di conservazione dei suoli nella pianificazione territoriale

PIANO DI ASSETTO TERRITORIALE COMUNALE

Obiettivo: Valutazioni preliminari all’utilizzo di nuovo suolo agricolo per aree da urbanizzare. L’utilizzo di nuovo suolo agricolo deve tenere in considerazione la capacità d’uso dei suoli privilegiando l’utilizzo di quelli a bassa capacità d’uso e la tutela dei terreni di maggior pregio Obiettivo: considerare la capacità protettiva dei suoli per la localizzazione di nuove attività produttive Nell’ampliamento di aree produttive privilegiare zone con capacità protettiva più elevata Obiettivo: limitazione dei fenomeni di perdita di suolo per erosione. Attuazione di pratiche conservative per attenuare quanto più il rischio di erosione (ad es. riduzione delle superfici a seminativo a favore di quelle vitate (e inerbite) o creazione di fasce inerbite con funzioni protettive PIANI DI ASSETTO TERRITORIALE COMUNALI OBIETTIVI E AZIONI

L. 90/2013 Modifica D. Lgs. 120/2005: Consumo zero per nuove costruzioni entro il 31/12/2020, comprese le ristrutturazioni anche parziali Per edifici pubblici entro il 31/12/2018 Regolamenti edilizi dovrebbero già tenerne conto Grande occasione di attrazione di fondi e di opportunità di lavoro per le imprese PIANIFICAZIONE URBANISTICA E RISPARMIO ENERGETICO