Bello o Utile?.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ALLEGATO 1 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPORTANZA DELLE
Advertisements

INTERVENTI COGNITIVO COMPORTAMENTALI IN DISTURBI DEL COMPORTAMENTO
ALTRE SINGOLE OSSERVAZIONI GENERALI
A cura dellUfficio Programmazione, Statistica e Tempi della Città e della Direzione Generale - Area Qualità Comune di Bolzano Comune di Bolzano Indagine.
Evolvere robot stigmergici in Evorobot*
Variabili Le variabili sono proprietà di eventi reali che possono modificarsi nel tempo o in diversi luoghi e che possono essere misurate. Tipologia delle.
TW Analisi dei documenti n Classificazione dei componenti n Selezione dei componenti, costruzione della gerarchia, dei blocchi informativi e degli elementi.
ANALISI FUNZIONALE NELLA GESTIONE DEI COMPORTAMENTI “PROBLEMA”
Condizionamento operante
VIDEOSTIMOLAZIONE SESSUALE E POTENZIALI COGNITIVI
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Il conflitto è uno stato della relazione caratterizzato dalla presenza di un problema a cui si associa un disagio.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
La ricerca in educazione
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE UNITA’ DIDATTICHE
Il Sistema Informativo e le
La struttura organizzativa e informativa del controllo
APPLICAZIONI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE ALLA MEDICINA
Valutazione della ricerca: le opportunità offerte dallOpen Access Alberto Silvani Torino 18 ottobre 2010 Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza.
Motivi degli accessi al Pronto Soccorso CSeRMEG
Gestione efficace dei comportamenti problema
_ ___ _ ______ _ _ _________.
I “Comportamenti Problema” delle persone con autismo
Silvia Baldo Alessandro Ghigi 24 gennaio 2003 INFORMAZIONE ED ORIENTAMENTO SULLIMMIGRAZIONE LA CARTA DEI SERVIZI.
RAZIONALITA’ LIMITATA
Lanalisi degli studi sulla riabilitazione dei disturbi cognitivi Nellanalisi degli interventi relativi alle diverse funzioni cognitive individuare: 1.
LOGICO MATEMATICA Scuola dell’Infanzia “Il sentiero” Chiesanuova alcuni itinerari didattici afferenti al laboratorio matematico scolastico
Lavori di gruppo sulla Mesopotamia
Problem Solving: capacità di risolvere problemi
MIGLIORARE LE SITUAZIONI
TOKEN ECONOMY LA TOKEN ECONOMY E’ UN VERO E PROPRIO CONTRATTO EDUCATIVO TRA INSEGNANTE E STUDENTE LA TOKEN, utilissima.
COMPORTAMENTI PROBLEMA E ALLEANZE PSICOEDUCATIVE
Early Intervention Program Metodologia ABA/VB
Fibromialgia La fibromialgia muscolare si verifica nel 90% dei casi portando fatica e spossatezza ai soggetti colpiti, conseguenza derivata dalla difficoltà.
IL SISTEMA DI SEGNALAZIONE: INCIDENT REPORTING
L’INTERAZIONE LUCE-MATERIA
Come costruire una mappa concettuale
L’intervento cognitivo -comportamentale
Un insieme limitato di misure permette di calcolare soltanto i valori di media e deviazione standard del campione, ed s. E’ però possibile valutare.
Controllo di qualità dei processi e collaudo
Antonella De Luca University of Rome La Sapienza Problemi di Comportamento & Strategie Educative.
Progettazione di basi di dati: metodologie e modelli
Giornata formativa Monitoraggio e valutazione dei servizi offerti L’Aquila 12 marzo 2015.
NiXuS srl1 Training Galco Italia 22 Gennaio 2000 pMeter Software per l’analisi delle performance aziendali. N I X U S srl Via G. Scarabelli Roma,
NB: La lettura delle slide è solo un supporto allo studio che non sostituisce i testi di esame Metodi e tecniche della ricerca sociale - Prof. Flavio Ceravolo.
prof.ssa Giovanna Mirra
  Lingua materna (LM o L1): la lingua che acquisiamo ‘inconsciamente’, del nostro vivere quotidiano  Lingua seconda (L2): la lingua che si impara in.
RILEVAZIONE BES Modulo 2 Gruppo di lavoro: Martire Giuliana Oliverio Miranda Posa Annarita Tiano Caterina.
Motivazione Definizione :ragione per cui un individuo sceglie una attività da praticare, persistendo nell’impegno e vi si dedica con intensità e scrupolosità.
Training per i Genitori e gli Insegnanti Web Health Application for ADHD Monitoring.
Scheduler e politiche di Marco Arcamone.
Operazioni di campionamento CAMPIONAMENTO Tutte le operazioni effettuate per ottenere informazioni sul sito /area da monitorare (a parte quelle di analisi)
Diagramma degli Stati. Diagramma degli Stati … Definizione è un grafico con nodi ed archi in cui i nodi rappresentano gli stati di una classe e gli archi,
LE DOMANDE  Chi fa le domande dirige il colloquio!  I clienti all ’ inizio si aspettano le domande  Hanno come obiettivo la facilitazione del colloquio.
Ipotesi operative TeoriaEsperienza diretta e/o personale Quesito Piano esecutivo Scelta popolazione Scelta strumenti Scelta metodi statistici Discussione.
Programmazione reticolare: l’applicazione del CPM
Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri.
La leadership situazionale Il modello di Hersey & Blanchard
L’ASCOLTO e SAPERSI ASCOLTARE
Il Progetto network Tutti segnalano che l’educare e il prendersi cura oggi richiede un investimento consistente non solo in termini emotivi - affettivi,
Statistica : scienza che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un “collettivo”. L’etimologia della parola pare derivi dal vocabolo “stato”e.
Strumenti di controllo costi-qualità Da: Stefano Tonchia Università di Udine Progettare e gestire il sistema aziendale di misurazione delle prestazioni.
= serie di fasi pianificate per risolvere un problema
Revenue Management Prof.ssa Valentina Della Corte.
Tecniche di Gestione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A
Probabilità Definizione di probabilità La definizione di probabilità si basa sul concetto di evento, ovvero sul fatto che un determinato esperimento può.
Programmazione reticolare Economia e Gestione delle Imprese A. A. 2011/2012.
IL CONFLITTO 04/05/2016 Dott.ssa Cecilia Salvatore 1.
Formazione genitori e insegnanti Web Health Application for ADHD Monitoring Informazioni di supporto SESSIONE 2.
Transcript della presentazione:

Bello o Utile?

Alzi la mano chi … … … … … …

Analisi quantitativa e qualitativa Solitamente si opera attraverso due tipi di analisi: -quantitativa (raccogliendo dati sulla frequenza, durata e intensità di un comportamento); tale analisi ci permette di capire quanto, per quanto a lungo e con quale intensità il comportamento si verifica; -qualitativa (raccogliendo dati sugli antecedenti e sulle conseguenze del comportamento); tale analisi ci permette di capire perché un comportamento si verifica.

Analisi quantitativa: i parametri del comportamento -Frequenza: numero di volte con cui un comportamento si verifica -Durata: per quanto tempo un comportamento si verifica -Intensità: forza di una risposta, effetto che la risposta ha sull’ambiente

Parametri del comportamento -Frequenza: La frequenza indica il numero di volte che un comportamento viene emesso in una determinata situazione. Costituisce, senza alcun dubbio, un parametro valutativo di fondamentale importanza, in quanto è facendo riferimento ad essa che può essere individuata la probabilità di comparsa di certe risposte.

Parametri del comportamento -Durata: La durata indica la lunghezza del periodo di tempo nel quale il comportamento oggetto di osservazione si manifesta. Si tratta di una modalità osservativa estremamente importante per quei comportamenti che si caratterizzano soprattutto per gli aspetti temporali (anziché per gli aspetti legati alla frequenza di emissione).

Parametri del comportamento -Intensità: Per quello che riguarda l'intensità con cui si presenta un comportamento bisogna rilevare che, pur rappresentando un criterio significativo per la misura di certe risposte (come, ad esempio, la rumorosità), si presta difficilmente ad una valutazione obiettiva in quanto richiede l'utilizzo di precisi strumenti di rilevazione, di cui certamente non dispone l'educatore; l’intensità si può più facilmente rilevare attraverso l’analisi dei prodotti permanenti che produce il comportamento (ad esempio la profondità di un morso, l’ematoma di un pugno, il numero di frammenti di un oggetto colpito)

Il nostro cervello registra ed elabora, valuta e misura … … …

Diventare un po’ più scienziati della nostra professione … … …

Parametri del comportamento I dati devono venire raccolti in schede apposite che possono avere varie forme a seconda che valutino frequenza, durata e intensità. Di seguito sono riportati alcuni esempi.

Frequenza del comportamento problema ‘lanciare oggetti’ del b Frequenza del comportamento problema ‘lanciare oggetti’ del b.no Silvio LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO 8,30- 9,30 xx xxx 9,30- 10,30 x Intervallo 10,30-11,30 xxxx xxxxxx xxxxxxxxxxxxxx 11,30-12,30 12,30-13,30 xxxxxxxx xxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Di cosa siamo capaci … FASE DEL TRATTAMENTO MIS. DI BASE

Cosa ci fornisce l’analisi quantitativa Stima numerica degli eventi critici (più è alta la frequenza più è probabile che il comportamento sia problematico) Stima temporale degli eventi critici (più è lunga la durata di un singolo evento più è probabile che l’evento sia problematico) Stima della grandezza degli eventi critici (più è intenso un singolo evento più è probabile che sia problematico). L’analisi del diagramma giornaliero ci indica invece la fascia oraria all’interno della quale il comp. è presente (più il comp. è esteso nei veri momenti della giornata più è probabile che sia problematico)

Analisi Qualitativa L’assessment funzionale L’obiettivo della valutazione del comportamento problema non è solo quello di descrivere minuziosamente il comportamento in termini di chiarezza di ciò che si valuta, di quante volte, per quale durata e con quanta intensità si presenta ma anche del PERCHE’ emerge, di quale è la funzione che lo sostiene.

Analisi Qualitativa L’assessment funzionale L’assessment funzionale serve per comprendere il significato del comportamento e si riferisce a tutto l'insieme di procedure attivate per identificare i potenziali fattori o condizioni soggettive e/o ambientali che precedono il comportamento (variabili antecedenti) e quelli che compaiono dopo il suo verificarsi (variabili conseguenti) (Horner, 1994).

Analisi Qualitativa L’assessment funzionale Ogni comportamento può essere analizzato in base a tre serie di eventi (ABC): A – Antecedents - Antecedenti: gli stimoli presenti immediatamente prima del comportamento (dove era il soggetto, con chi era, cosa faceva, come si sentiva fisicamente, ecc..) B- Behavior: comportamento C – Consequences - Conseguenze: conseguenze del comportamento, ciò che segue un comportamento (come ha reagito un adulto al comportamento e come ha reagito l’utente alla reazione dell’adulto)

Analisi Qualitativa L’assessment funzionale Attraverso questo tipo di analisi si riescono a: -evidenziare i pattern ricorrenti di comportamenti che le persone usano per soddisfare i loro scopi (ad esempio si può scoprire come vari comportamenti problema diversi anche tra loro hanno una stessa funzione di base come attirare l’attenzione o evitare un compito oppure al contrario che lo stesso tipo di comportamento può avere molteplici scopi e cioè servire una volta per chiedere un’attività preferita e l’altra per ridurre una stimolazione sensoriale troppo intensa, una volta per evitare una richiesta e l’altra per ridurre la noia) -evidenziare antecedenti che elicitano un comportamento problema (ad esempio il comportamento si verifica sempre in presenza di un operatore x, di un compagno y, oppure durante un’attività particolare o dopo una richiesta di fare qualcosa) -evidenziare quali sono le strategie migliori per decrementare il comportamento problema, in quanto dalle reazioni al comportamento degli operatori (cioè dal decremento o incremento del comportamento problema dopo l’attenzione sociale dell’operatore, dopo l’offerta di attività distraenti, dopo il rimprovero, il time out, ecc…) si può capire quali sono gli ingredienti migliori per la riduzione della problematicità ma anche la funzione che li sottende.

A-B-C Antecedent-Behavior- Consequence Analisi del comportamento secondo il modello A-B-C Utente: Data: Ora: A: ANTECEDENTI B: BEHAVIOR (comportamento) C: CONSEGUENZE Cosa è successo immediatamente prima? Dove Con chi Descrizione operazionale del comportamento Come ha reagito l’adulto al comportamento? Come ha reagito il paziente alla reazione dell’adulto?

Le funzioni più ricorrenti dei Comportamenti Problema Solitamente le funzioni che sottendono i comportamenti problema in persone con disabilità intellettiva sono due: Funzione comunicativa -Attenzione sociale -Accesso a Oggetti/Attività preferite -Evitamento sociale -Evitamento o fuga da attività/compito Funzione Regolatoria -Rinforzo automatico (non‐sociale) -Ricerca/Evitamento di stimolazioni sensoriali -Riduzione del dolore -Rilascio oppioidi endogeni

Modello del trattamento meno restrittivo In base al modello meno restrittivo, le tecniche vengono classificate in base al loro grado crescente di avversità, intrusione e severità. In base a tale modello, non si può ricorrere a una procedura più avversiva finchè l’analisi della letteratura specifica sull’argomento non dimostri che procedure meno avversive non riescono a indebolire il comportamento inadeguato in questione. Secondo tale modello quando si vuole indebolire un comportamento inadeguato, si comincerà sempre con l’adottare il trattamento meno restrittivo, la procedura, cioè, che meno limita la libertà del disabile.

Modello del trattamento meno restrittivo Livello 1 DRO (Rinforzamento Differenziale di Comportamenti Alternativi-Others) DRA (Rinforzamento Differenziale di Comportamenti Adeguati) DRI (Rinforzamento Differenziale di Comportamenti Incompatibili) Training di comunicazione Funzionale Livello 2 Estinzione Timeout (senza isolamento) Livello 3 Blocco fisico Timeout (con isolamento)

Operazioni di matematica o … Tramonti … … …