Terre e civiltà dei fiumi Introduzione 1. Mesopotamia 2. Egitto Terre e civiltà dei fiumi Cl. 4a a.s. 2008-2009 3. India 4. Cina 5. Africa
TORNA ALL’INIZIO Introduzione Fin dalle origini l’acqua è stata per l’uomo fonte di vita e un bene prezioso da sfruttare e preservare. I primi insediamenti e, in seguito, le prime città, sono sorti sulle sponde di corsi d’acqua. Vicino ai fiumi l’uomo poteva coltivare terre fertili, navigare trasportando velocemente le merci, pescare, irrigare, abbeverare il bestiame e sfruttare l’acqua per gli usi domestici. I fiumi, tuttavia, non sempre assecondano le necessità dell’uomo e, con le loro inondazioni, possono distruggere in poco tempo raccolti e abitazioni. Per questo motivo da sempre l’uomo ha cercato di difendersi dalla forza distruttrice del fiume, costruendo argini e dighe. Per realizzare tali opere, tuttavia, non era sufficiente il lavoro di un solo contadino o degli uomini di un intero villaggio, ma occorreva che gli uomini di più villaggi unissero i propri sforzi sotto la guida di un capo comune: il re. Grazie ai fiumi nascono, quindi, le prime grandi civiltà della storia, sulle quali in questo lavoro abbiamo raccolto alcune notizie. TORNA ALL’INIZIO
TORNA ALL’INIZIO MESOPOTAMIA 1. SOCIETA’ 6. SCRITTURA 5. COMMERCIO 4. ATTIVITA’ 3. TERRITORIO 2. RELIGIONE MESOPOTAMIA TORNA ALL’INIZIO
Torna all'indice Società Il popolo della Mesopotamia era organizzato in quattro classi sociali. A capo del popolo c’era il re: il più importante tra i sacerdoti. Nella seconda classe sociale, in ordine di importanza, si trovavano: i sacerdoti, che si occupavano della religione e dell’organizzazione della città, gli scribi, che erano gli unici a saper scrivere e i soldati che proteggevano la città. Nella terza classe sociale vi erano gli uomini liberi: artigiani, contadini, muratori, ecc… Nell’ultima classe sociale stavano gli schiavi che erano generalmente prigionieri di guerra e che non godevano di alcun diritto. Torna all'indice
Torna all'indice Religione I popoli della Mesopotamia erano politeisti. Ogni elemento della natura era rappresentato da un dio, come: An, capo degli dei e dio del cielo, la dea Ishtar, Enlil, Enki, il dio che rappresentava il Tigri e l’Eufrate. Al centro di ogni città si trovava la ziggurat, anche chiamata “casa degli dèi”. La ziggurat comprendeva: i magazzini, le case dei sacerdoti, le scuole per i giovani scribi e un tempietto con la statua del dio. Torna all'indice
Torna all'indice Territorio Il territorio della Mesopotamia era molto fertile, perché era attraversato da due fiumi: il Tigri e l’Eufrate. Il nome “Mesopotamia” significa infatti “Terra tra i fiumi”. La presenza di questi due importanti corsi d’acqua favoriva abbondanti raccolti, perché durante le alluvioni depositavano sul terreno un limo fertile. Torna all'indice
Torna all'indice Attività In Mesopotamia si praticavano: l’agricoltura, l’artigianato, l’allevamento e ci si dedicava alla costruzione di abitazioni e templi. Si coltivavano cereali, come orzo e frumento, legumi (ceci, lenticchie e fave). Impararono a coltivarli insieme a sesamo, cipolle e altri vegetali. Torna all'indice
Torna all'indice Commercio La Mesopotamia non aveva grandi risorse naturali (pietre) per costruire edifici e realizzare oggetti. Per procurarsi le materie prime necessarie, i suoi abitanti diventarono abili commercianti e la Mesopotamia si trovò presto al centro di grandi rotte commerciali. Gli abitanti della Mesopotamia mercanteggiavano: gioielli, tessuti, strumenti musicali, datteri, lana, pelli, animali, ecc… Torna all'indice
Torna all'indice Scrittura Nei magazzini della Mesopotamia arrivavano tante merci diverse; i sacerdoti dovevano ricordare che cosa entrava e cosa usciva, mentre i mercanti dovevano ricordare quanta merce vendevano e cosa compravano. Per questo, verso il 3200 a.C., inventarono la scrittura a pittogrammi. Per scrivere si incidevano con un bastoncino delle tavolette di argilla umida. Verso il 2400 a.C. la scrittura diventò cuneiforme. In Mesopotamia pochissime persone sapevano scrivere: solo gli scribi. Torna all'indice
TORNA ALL’INIZIO EGITTO 1. SOCIETA’ 6. SCRITTURA 5. COMMERCIO 4. ATTIVITA’ 3. TERRITORIO 2. RELIGIONE EGITTO TORNA ALL’INIZIO
Torna all'indice Società Il popolo Egizio era diviso in classi sociali. Le classi erano molto rigide, non si poteva passare da una classe all’altra. Il faraone era considerato un dio. I sacerdoti si occupavano dei riti religiosi e delle inaugurazioni dei templi. I funzionari controllavano che tutti obbedissero agli ordini del faraone. Gli scribi erano gli unici a saper scrivere, per questo motivo erano molto importanti. I guerrieri difendevano il territorio dai popoli nemici. Gli artigiani erano falegnami, fornai, vasai, muratori … Alcuni producevano oggetti di uso quotidiano, altri si occupavano della costruzione delle tombe e dei decori che le adornavano. I mercanti viaggiavano per vendere e comperare merci. I contadini coltivavano la terra. I meno importanti erano gli schiavi che erano prigionieri di guerra e dovevano ubbidire al faraone e a chiunque li possedesse. Torna all'indice
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Torna all'indice Religione Gli Egizi erano politeisti, cioè credevano in più divinità. Gli dei, spesso, venivano rappresentati con figure zoomorfe, divinizzando alcuni degli animali considerati più importanti: il coccodrillo, per esempio, avvertiva il popolo di un’imminente alluvione, infatti si spostava verso il delta del Nilo quando questo stava per straripare; il falco e lo sciacallo (come anche i gatti) mangiavano i topi, molto dannosi per i raccolti stipati nei magazzini. In onore degli dei venivano costruiti templi. RA = principale dio, dio del Sole OSIRIDE = dio dell’aldilà ISIDE =dea della fertilità, secondo gli Egizi ha insegnato loro le tecniche agricole HORUS = protettore del faraone il quale, secondo il popolo, era la sua incarnazione Gli Egizi credevano che dopo la morte ci fosse un’altra vita. Il cuore era pesato dal dio Anubis e se pesava più di una piuma, il defunto non poteva accedere all’aldilà. Era, perciò, importante il comportamento nella vita. Il corpo doveva essere conservato per mantenere il Ka, la forza vitale. Per questo i corpi venivano mummificati, cioè trasformati in mummie. I corpi venivano messi in sarcofagi e poi in piramidi, grosse costruzioni alte decine di metri. Erano fatte di blocchi in roccia che provenivano dalle montagne dell’alto Egitto. La loro costruzione impiegava molti operai e materie prime. La costruzione delle piramidi cessò alla fine dell’Antico Regno (circa 2200 a.C.). Torna all'indice
Torna all'indice Territorio Il Nilo attraversava un territorio di per sé desertico, ma durante l’estate il fiume si gonfiava d’acqua, straripava e lasciava un fango molto utile per l’agricoltura (limo ). Gli Egizi scavavano canali portando l’acqua del fiume fino a 20 km di distanza. Torna all'indice
Torna all'indice Attività In Egitto l’anno era diviso in 3 stagioni. Iniziava durante la stagione estiva, quando il Nilo straripava allagando i campi. Questa stagione si chiamava Akhet, durava 4 mesi e precedeva Peret , la stagione più fresca. Shemu, invece, era la stagione più secca. Quando i campi erano allagati, i contadini dovevano eseguire lavori diversi dall’agricoltura. Appena le acque del Nilo si ritiravano, i contadini aravano il terreno e seminavano. Torna all'indice
Torna all'indice Commercio Gli Egizi esportavano dal loro territorio: papiro, grano, oro, avorio e minerali. Importavano vino e olio dalla Grecia, il legno dalla Fenicia, il rame, che serviva per produrre oggetti di uso quotidiano, dalla penisola Anatolica e pietre preziose dalla Nubia. Torna all'indice
Torna all'indice Scrittura Gli Egizi avevano 2 tipi di scrittura. Nell’Antico Regno esisteva solamente il geroglifico che però era costituito da disegni molto complessi ed era difficile da realizzare, anche perché doveva essere inciso su tavolette. La scrittura doveva, perciò, diventare più pratica, in modo che potesse essere utilizzata anche dai mercanti i quali, così, potevano registrare le merci che compravano e vendevano. Fu quindi inventata la scrittura ieratica che era più semplice rispetto al geroglifico e veniva scritta su papiro con pennelli. I geroglifici iniziarono a essere utilizzati solo sulle tombe o sugli edifici importanti. Torna all'indice
TORNA ALL’INIZIO INDIA 1. SOCIETA’ 5. COMMERCIO 4. ATTIVITA’ 3. TERRITORIO 2. RELIGIONE INDIA TORNA ALL’INIZIO
Torna all'indice Società L’antica società indiana era divisa in 4 caste: - 1° casta: sacerdoti e insegnanti. - 2° casta: Re, guerrieri e funzionari. - 3° casta: agricoltori e mercanti. - 4° casta: servitori e operai. Al di fuori delle caste c’era la categoria degli “impuri”, chiamata “paria”. La “paria” era formata dalle persone più povere, costrette a svolgere i lavori più pesanti. Torna all'indice
Torna all'indice Religione i testi principali della religione indiana si chiamano Veda, coloro che credono in questa religione, si chiamano Indù. Torna all'indice
Torna all'indice Territorio Il fiume Indo nasce dalla catena montuosa dell’Himalaya e sfocia nel mar Arabico. La città di Mohenjo-Daro (la più importante città dell’antica India) era divisa in due parti: la parte alta, detta “cittadella”, e la parte bassa. Era una città particolarmente organizzata e “moderna”, che possedeva persino una rete di fognature per portare via le acque sporche dalle abitazioni e dalle strade. Torna all'indice
Torna all'indice Attività Durante l’impero Maurya (IV sec. d.C. - II sec. d.C.) gli antichi Indiani si dedicavano all’agricoltura, all’allevamento ed all’artigianato. In India si fabbricavano tessuti di seta e di cotone. Torna all'indice
Torna all'indice Commercio Le antiche civiltà indiane navigavano fino alla foce del Tigri e dell’Eufrate, oppure si spostavano in carovane sulla terra ferma. Commerciavano spezie (come pepe, chiodi di garofano, cannella, zafferano e noce moscata), tessuti e cotone. Torna all'indice
TORNA ALL’INIZIO CINA 1. SOCIETA’ 6. SCRITTURA 5. COMMERCIO 4. ATTIVITA’ 3. TERRITORIO 2. RELIGIONE CINA TORNA ALL’INIZIO
Torna all'indice Società La società cinese era divisa in classi. Il compito principale del re era quello di organizzare l’agricoltura, in particolare la semina e il raccolto. I funzionari lo rappresentavano nei territori più lontani e controllavano che il popolo rispettasse le leggi. Oltre ai funzionari c’erano i sacerdoti, i guerrieri e gli scribi, messaggeri che portavano gli ordini del re in tutto il regno. C’erano anche gli artigiani ed i contadini, che utilizzavano nel loro lavoro strumenti antiquati, di legno e di pietra. Gli schiavi erano prigionieri di guerra. Torna all'indice
Torna all'indice Religione Il re era il sovrano della Terra e il figlio del Cielo; aveva un potere assoluto e caratteristiche divine. Torna all'indice
Torna all'indice Territorio L’impero cinese era attraversato da due fiumi: il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro. Lungo il corso del Fiume Giallo, fin dal 5000 a.C., sorsero villaggi di agricoltori che controllavano le piene con argini e dighe. A partire dal 1600 a.C. iniziò la dinastia Shang. Durante tale dinastia nacquero e si svilupparono molte grandi città, circondate da spesse mura di terra battuta. Al centro di ogni città c’erano il palazzo del re ed i luoghi riservati ai riti religiosi. Fuori dalle mura si trovavano i quartieri residenziali ed i laboratori degli artigiani. Torna all'indice
Torna all'indice Attività Gli agricoltori coltivavano miglio, frumento e riso. Il riso divenne il principale alimento di tutto il Paese e veniva coltivato nelle zone più calde e umide. I Cinesi divennero molto abili nell’estrazione e nella lavorazione dei minerali, abbondanti nel territorio. Gli artigiani producevano raffinati oggetti di bronzo e ceramiche. Torna all'indice
Torna all'indice Commercio Dalla Cina antica si esportavano: seta, bronzo, pellicce, riso e spezie. Si importavano: avorio (soprattutto dall’India), pietre preziose, ambra, vetro lavorato e monete d’oro Torna all'indice
Torna all'indice Scrittura Durante la dinastia Shang nacque la prima scrittura cinese: era formata da disegni e simboli (si chiamava scrittura ideografica). Ogni disegno rappresentava una cosa o un’idea. Torna all'indice
3. COMMERCIO 2. ATTIVITA’ 1. TERRITORIO AFRICA TORNA ALL’INIZIO
Torna all'indice Territorio 6000 anni a.C. il deserto del Sahara era fertile e ricco di animali. 4000 anni a.C. il Sahara iniziò, tuttavia, ad inaridirsi ed i popoli che ci vivevano furono costretti ad emigrare verso territori più ospitali come le rive dei fiumi Nilo e Niger. Vicino al fiume Nilo si sviluppò il regno di Kush. Il suo territorio era molto fertile grazie alle abbondanti piogge. Torna all'indice
Torna all'indice Attività Inizialmente gli uomini che vivevano nel Sahara si dedicavano esclusivamente alla caccia, ma con il passare del tempo impararono ad addomesticare gli animali e successivamente ad applicarsi anche ad altre attività. Il popolo Kushita si dedicava alla lavorazione della ceramica. I Bantu, invece, erano abili nella metallurgia, nell’allevamento, nel commercio, nell’agricoltura e nell’arte della guerra (abilità, quest’ultima, che permise loro di sconfiggere molti altri popoli). Quello dei Nok fu il primo popolo dell’Africa ad intraprendere la lavorazione del ferro, con il quale divennero abili nel costruire attrezzi da lavoro. Questo popolo, inoltre, conosceva le tecniche di lavorazione dell’argilla. Torna all'indice
Torna all'indice Commercio I Kushiti vendevano oro ed oggetti in ceramica. I Bantu conoscevano la metallurgia e commerciavano oro, rame, avorio e pietre preziose. I mercanti Nok esportavano oro ed avorio, mentre importavano sale, tessuti, frutta e cavalli. Torna all'indice