Nuove competenze gestionali per i responsabili organizzativi Nuove competenze gestionali per i responsabili organizzativi XXVI Convegno RAU Genova, 8 ottobre.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I vantaggi della Formazione per gli Enti Locali
Advertisements

La qualità come processo di creazione di senso. Verifica della qualità: approccio per standard Concetto utilizzato: qualità come conformità a norme predefinite.
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
Il modello organizzativo della scuola: aspetti essenziali
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola Prof. Losito
Imprenditorialità e managerialità
PROGETTO INTERREGIONALE
Il modello delle competenze per la gestione del personale
Nella valutazione dei percorsi formativi di tipo globale potrebbe risultare significativo: Dichiarare come si conosce e si mettono in pratica le conoscenze.
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
La gestione del personale
Economia delle aziende pubbliche
Le competenze professionali
LA FORMA PROFESSIONALE
SEMINARIO FARO CATANIA 19/11/2007 A CURA DI SALVO FERRARO.
Studio della politica turistica
Università della Calabria
“STAR BENE MANGIANDO” UN PERCORSO FORMATIVO DI EDUCAZIONE ALLA CULTURA ALIMENTARE Anno scolastico 2007/08 Dott.ssa N. Fascella Dott.ssa G. Cinà Cinà-Fascella.
TEORIE DEL MANAGEMENT.
Progettare una ricerca: approcci e metodologie
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
IL CURRICOLO Rita Minello scelte dai testi di F. Tessaro.
AZIENDA AZIENDA: Il concetto di azienda, in una visione complessiva e generale, evidenzia ogni sistema socio-tecnico, economico, duraturo, complesso e.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
Strategia e pianificazione
FONDAMENTI DI INFORMATICA III A2A2-1 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO Argomento 2 Approfondimento 2 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE.
Corso di: Politiche per la formazione e le risorse umane Prof.ssa Assunta Viteritti Presentazione di: Camilla Reali Erika Lukà Fabio Cardinali Francesca.
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Il controllo di gestione: obiettivi, attori e strumenti
Il controllo dei risultati. Agenda Caratteristiche generali del controllo dei risultati Condizioni di fattibilità e di efficacia Elementi del controllo.
Il Gruppo di Lavoro. Le 7 variabili del modello OBIETTIVO METODO RUOLI LEADERSHIP COMUNICAZIONE CLIMA SVILUPPO.
PON-FSE IT 05 1 PO007 – Competenze per lo sviluppo Annualita ̀ 2013/ tel. : 0963/ /41805.
DIDATTICA DELLA FORMAZIONE 8 MARZO 2011 Formazione e Professionalità
Stili cognitivi. Funzionamento globale della persona
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
Prof.ssa Lidia D’Alessio a.a
LEGGERE LE INDICAZIONI PER
IL PROGETTO DESECO SAPERE CONTESTO INTEGRAZIONE COMPETENZA
1 I SISTEMI OPERATIVI Per meccanismi operativi (o meccanismi organizzativi) sintende linsieme dei processi che fanno funzionare il sistema organizzativo,
IL GRUPPO e LA RETE 16 FEBBRAIO 2013.
LA DIMENSIONE IMMATERIALE DEL CONTROLLO
Il Gruppo di Lavoro.
Piano di lavoro A. S. 2013/14 (1° step): 1° compito: Curricolo verticale A. S. 2014/15 (e successivi): 1. Correlazione competenze-processi-abilità trasversali-
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
Dirigente Scolastico Lombardia
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
Grottaferrata 24 marzo 2015 Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali Gestire il cambiamento.
Organizzazione Aziendale
Responsabilità della direzione Qualità nei laboratori di ricerca e albo dei laboratori altamente specializzati Workshop, Genova 4 ottobre 2002 unige G.
1 qualità e appropriatezza Mario Ronchetti Formarsi alla logica e agli strumenti del governo clinico Forum P.A. 9 maggio 2005 – Roma.
Dipartimento di Scienze della Formazione
LE MOTIVAZIONI A FONDAMENTO DEL PROPRIO LAVORO Cfr - Materiale tratto dal corso di formazione aziendale dott. Stefano Colferai.
L’ANALISI dei BISOGNI FORMATIVI (ABF) L’analisi dei bisogni formativi (ABF) è una ricerca di tipo sociologico che può essere inquadrata sotto tre profili:
Conoscenze, abilità, competenze
La valutazione della performance nelle aziende sanitarie
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Competenze emergenti e occupazione nel Turismo Unità di apprendimento: Concetto di competenza Prof. Adolfo Braga UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO Facoltà.
Formatore: Giacomazzi Trova Manola. NATIVI DIGITALI I nostri studenti sono cambiati radicalmente. Gli studenti non sono più quelli per cui il nostro sistema.
Trento 16 gennaio Competenza conoscenzeabilitàatteggiamenti.
Curricolo e competenze Prof.ssa Senarega. Curricolo Per curricolo intenderemo il percorso formativo di un certo segmento scolastico Dimensioni del curricolo.
Il processo e la struttura organizzativa del controllo
La leadership situazionale Il modello di Hersey & Blanchard
Analisi degli studi esistenti sugli indicatori di qualità Delucidazione del concetto di competenza Definizione di insiemi di competenze Processo di consultazione.
Autovalutazione d’Istituto DPR 28 marzo 2013, n. 80 regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione.
Un confronto tra didattica attiva e didattica cognitiva LA FORMAZIONE DIDATTICA DEGLI INSEGNANTI.
L’ANALISI DEI BISOGNI DI FORMAZIONE Laboratorio per la formazione Spi Atto Primo Gruppo Arancio Lido di Camaiore 1- 3 febbraio 2011.
Verso i piani di studio provinciali Intervento di Michele Pellerey Trento 12 febbraio
Processo di valutazione anno 2013 Servizio Organizzazione e innovazione.
Evoluzione dei mercati Qualità attesa, erogata e percepita Customer Satisfaction Customer Loyalty Iso 9001 e cliente.
L’analisi dell’esperienza: alcuni concetti chiave Competenze emergenti e occupazione nel turismo A.A
Transcript della presentazione:

Nuove competenze gestionali per i responsabili organizzativi Nuove competenze gestionali per i responsabili organizzativi XXVI Convegno RAU Genova, 8 ottobre 2015 Prof. Franco Bochicchio Università del Salento - Direttore CO.IN.FO. 1

«La formulazione di un problema è spesso più importante della soluzione» «La formulazione di un problema è spesso più importante della soluzione» A. Einstein 2

Le competenze 3 Bagaglio culturale ed esperienziale TrasversaliTecnico/prof.li Modello di riferimento

Alcune definizioni COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI conoscenze e capacità specifiche connesse all’esercizio efficace di determinate attività professionali o rivestire determinate posizioni lavorative. Criterio della differenza 4 COMPETENZE TRASVERSALI capacità e conoscenze non connesse a una specifica attività o posizione lavorativa, che possono essere applicate in più ambiti. Criterio della somiglianza

Competenze trasversali 5 Rispetto a quali attività di lavoro queste competenze vengono riconosciute tra loro simili? Alle attività tipiche della gestione : -Pianificazione del lavoro -Organizzazione del lavoro -Flessibilità Alle attività tipiche delle relazioni : -Comunicazione -Lavoro di gruppo -leadership Alle attività tipiche dell’ innovazione : -Problem solving -Decisionalità -Originalità

Le competenze dei RO APPROCCIO SEMPLESSO Le competenze dei RO APPROCCIO SEMPLESSO 6 Bagaglio culturale ed esperienze pregresse TrasversaliTecnico/prof.li Gestionali

Competenze «NUOVE»: perché? Perché in precedenza non erano necessarie? Perché il contesto di riferimento è mutato? Perché il lavoro si è complessificato? Oppure Perché le competenze gestionali non sono nuove in sé, ma il modo di rappresentarle e di indirizzarne lo sviluppo non è del tutto soddisfacente? 7

A GGIUNTA competenze nuove, in precedenza assenti S COMPOSIZIONE competenze già note, ma descritte in modo nuovo rispetto al passato R ICOMBINAZIONE competenze nuove e/o già note, assunte in modo integrato 8 Le NUOVE competenze dei RO DRIVER CONCETTUALI Le NUOVE competenze dei RO DRIVER CONCETTUALI R EPERTORI

Atteggiamenti nello studio dei problemi Atteggiamenti nello studio dei problemi 9 approccio prospettiva

Approccio S EMPLICE Il problema è circoscritto alla «parte», che si assume non influenzata da altre. Il problema è isolato dall’ambiente nel quale è inscritto. oppure C OMPLESSO il problema è affrontato ricercando nessi tra la «parte» e il «tutto», ed è sempre in rapporto con l’ambiente di cui è parte. 10 Come mi rappresento la realtà?

A differenza dei processi pensati per rendere semplici situazioni complesse, il concetto di semplessità (Berthoz) cerca di rendere più affrontabile la complessità, facendo leva su proprietà presenti nell’uomo. L’uomo è l’essenza della semplessità: un organismo complesso, integrato e indivisibile, organizzato per elaborare azioni apparentemente semplici (il movimento, le decisioni, le reazioni etc.). 11 S EMPLESSITÀ C OMPLESSITÀ

QUALE PROSPETTIVA ? O RGANIZZATIVA (oggettiva/formale) oppure I NDIVIDUALE (soggettiva/informale) oppure 12 O RGANIZZATIVA e INDIVIDUALE Culturale Quale posizione assumo nell’osservare la realtà ?

UN MODELLO DESCRITTIVO COMPETENZE GESTIONALI CONTESTO RUOLO RISORSE 13

Definizione di RUOLO Sistema dinamico di NORME E DI ASPETTATIVE che convergono su un soggetto che occupa una determinata posizione all’interno di una rete di relazioni sociali (l’organizzazione). Le norme svolgono una funzione REGOLATIVA OGGETTIVA DEI COMPORTAMENTI (dimensione formale) Le aspettative svolgono una funzione REGOLATIVA SOGGETTIVA DEI COMPORTAMENTI (dimensione informale) Il « RUOLO » del responsabile organizzativo Il « RUOLO » del responsabile organizzativo 14

Complessità di un RUOLO ORGANIZZATIVO Apparentemente STABILE perché definito dalle norme… …Ma in realtà: Intrinsecamente DINAMICO perché influenzato dalla variabilità del contesto, delle norme e delle aspettative di altri Soggettivamente INTERPRETATO da chi detiene il ruolo Tendenzialmente AMBIGUO perché le aspettative di altri sono sempre chiare ed esplicite, oppure le si interpreta in modo errato. Incline a CONFLITTI perché è impossibile soddisfare le aspettative di tutti in eguale misura Il « RUOLO » del responsabile organizzativo Il « RUOLO » del responsabile organizzativo 15

Ruoli a prevalente funzione PRODUTTIVA Ruoli a prevalente funzione di CONTROLLO Ruoli a prevalente funzione GESTIONALE Il « RUOLO » UNA CLASSIFICAZIONE Il « RUOLO » UNA CLASSIFICAZIONE 16 si connotano per la presenza di attività a contenuto manageriale

Le attività a prevalente contenuto manageriale hanno come principale riferimento la responsabilità sui PROCESSI DI LAVORO Il «RUOLO» del responsabile organizzativo Il «RUOLO» del responsabile organizzativo Un processo è definibile come una serie di attività che perseguono uno scopo comune attraverso l’utilizzo di: Metodologie di lavoro (procedure operative, istruzioni etc.); Regole (norme, regolamenti, etc); Risorse umane; Risorse strumentali (finanziarie, logistiche, tecnologiche etc.). 17

Gestire i PROCESSI DI LAVORO significa Il «RUOLO» del responsabile organizzativo Il «RUOLO» del responsabile organizzativo Integrare il « fare » con il « pensare » a come fare meglio (innovatività), in quello specifico contesto (contestualità), con le risorse disponibili (sostenibilità). 18

Organizzazione VERTICALE «per funzioni» oppure Organizzazione ORIZZONTALE «per prodotti» Il CONTESTO del responsabile organizzativo Il CONTESTO del responsabile organizzativo Le competenze sono influenzate dai modelli organizzativi Le competenze sono influenzate dai modelli organizzativi 19 Didattica Ricerca Amm.ne Centrale Dip.ti

20 Competenze gestionali Strutture verticali Amministrazione Centrale Strutture orizzontali Centri Autonomi di Spesa Decisionalitàminoremaggiore Organizzazione del lavoropiù strutturatameno strutturata Flessibilitàminoremaggiore Comunicazione (complessità) minoremaggiore Leadershipaccentratadistribuita … ….… Quali riflessi sulla valutazione delle performance, e sulla formazione dei RO? Quali riflessi sulla valutazione delle performance, e sulla formazione dei RO? Il CONTESTO del responsabile organizzativo Il CONTESTO del responsabile organizzativo

Le RISORSE del responsabile organizzativo Le RISORSE del responsabile organizzativo Le risorse sono le «determinanti» del comportamento organizzativo RISORSE INTERNE RISORSE ESTERNE disposizioni esperienze motivazioni Fattori situazionali PERFORMANCE + 21

22 Bagaglio culturale ed esperienze pregresse TrasversaliTecnico/prof.li Gestionali Specifiche (in parte) RuoloContestoRisorse Le NUOVE competenze gestionali dei RO DRIVER CONCETTUALI Le NUOVE competenze gestionali dei RO DRIVER CONCETTUALI

diagnosticareoperare valutarerelazionarsi RIFLESSIONE SULL’AZIONE AZIONE Come affrontare le attività di lavoro, valutando le scelte compiute. Come operare nel lavoro relazionandosi con altri. Come relazionarsi con altri nell’operare nel lavoro. 23 Le NUOVE competenze gestionali dei RO DRIVER CONCETTUALI Le NUOVE competenze gestionali dei RO DRIVER CONCETTUALI

Le competenze gestionali: quale formazione? 24 Una formazione non limitata alla conoscenza, che assume la padronanza come il principale traguardo 1 Una formazione che non si limita ai risultati di apprendimento, perché punta a ricadute relativamente stabili sul piano organizzativo e individuale 2

Una formazione integrata con altri processi strategici Processi Competenze Performance Formazione 25 3 Le competenze gestionali: quale formazione?

Funzionale agli obiettivi stabiliti Coerente con i modelli organizzativi Integrata nel disegno strategico Orientata verso risultati (performance) osservabili e valutabili Collegata alla pratica Indirizzata a precisi target 26 Una formazione capace di produrre valore perché… 4 Le competenze gestionali: quale formazione?