Lettura del contesto e progettualità pastorali della Chiesa in Italia nel contrasto alla Povertà Francesco Marsico - Caritas Italiana Settimo incontro regionale Caritas parrocchiali “Misericordiosi come il Padre con i Poveri e con gli Stranieri” Cuglieri 11 giugno 2016
1 La povertà – i dati Istat 2 La povertà – i dati Caritas 3 Un nuovo assetto 4 Prospettive I contenuti della presentazione
PERSONE IN POVERTA’ ASSOLUTA IN ITALIA (ISTAT) ANNO% 20073, , ,8
COME CAMBIA IL PROFILO DELLA POVERTA’ IN ITALIA PRIMA DELLA CRISIOGGI E DOMANI Questione meridionaleQuestione meridionale + questione settentrionale Un problema perlopiù degli anziani Un problema dei giovani e degli anziani Riguarda chi ha almeno 3 figli minori Riguarda chi ha almeno 1 figlio minore Non tocca chi ha un lavoroTocca anche chi ha un lavoro
v.s. 4,14,95,2 5,789,9 n.s. 3,13,63,94,24,45,97,3 INCIDENZA DI POVERTÀ ASSOLUTA INDIVIDUALE, PERCENTUALE (ISTAT)
persone nel 2014 hanno fatto ricorso alle mense caritas Il profilo delle persone: stranieri (58,1); donne (52,2%); coniugati (48,6%); disoccupati (61,7%); con figli (70,4%) I problemi: povertà economica (54,6%), lavoro (41%); problemi abitativi (18,2%)
Aumenta l’incidenza di italiani (+4,1%) Aumenta l’utenza maschile (+2,8%) Prevalgono le classi di età centrali (35-54 anni) Aumento l’incidenza dei monogenitori e altre tipologie familiari (+10,2%)
La presenza della povertà potrà ridursi ma rimarrà, comunque, assai superiore rispetto alle percentuali pre-crisi La povertà manterrà la sua natura trasversale, che l’ha portata a diffondersi in ogni parte della società La ripresa economica e quella occupazionale non risolveranno il problema della povertà È un problema sociale realisticamente affrontabile con adeguate politiche pubbliche
Ripresa lenta minori profitti minore nuova occupazione crescente disoccupazione riduzione degli importi dei redditi da lavoro Modifica dei sistemi di protezione sociale sia per contenere gli effetti distorsivi sul mercato del lavoro, sia per le minori risorse della fiscalità generale New normal e stagnazione secolare
Contrazione risorse per il sociale Aumento tassazione indiretta da parte degli enti locali Modifica dinamiche di sussidiarietà
esternalizzazione Sussidiarietà 1 innovazione progettuale e sperimentazione di servizi Sussidiarietà 2 valorizzazione delle iniziative della società civile Sussidiarietà 3
Stile di partnership pubblico-privato forme inedite di sussidiarietà circolare in cui il privato sociale non è subalterno e “convocato”, ma soggetto titolare Valorizzazione delle risorse locali risorse gratuite del volontariato nuove forme di impegno territoriale fondazioni bancarie nuove forme di welfare aziendale nuove forme di RSI
sostegno economico a fondo perduto microcredito cosiddetto sociale distribuzione alimentare, anche in forme inedite
Gli appuntamenti delle politiche contro la povertà per il 2016 sono: 1. L’attuazione del SIA 2016 la misura SIA 2016 le linee guida per la predisposizione dei progetti di presa in carico del SIA 2. L’iter parlamentare della legge delega 2016
Stanziamenti totali per il miliardo e 700 milioni Asdi600 milioni Sia700 milioni Carta Acquisti300 milioni Fondo per la povertà educativa100 milioni Incrementi/Stanziamenti legge di stabilità 2016 Stanziamenti esistenti Asdi220 milioni Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale 600 milioni 700 milioni Asdi Misura strutturale 380 milioni 1 miliardo Sia380 milioni Carta Acquisti Misura strutturale 250 milioni Fondo povertà educativa 100 milioni Sia 320 milioni Indennità cocopro (abolita) 54 milioni
Il disegno di legge delega: introduce una misura nazionale di contrasto alla povertà, individuata come livello essenziale delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale, basata sul principio dell’inclusione attiva, che prevede la predisposizione per i beneficiari di un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa sostenuto dalla offerta di servizi alla persona. Questa misura è volta a superare la logica di mera assistenza passiva, introducendo il principio della attivazione finalizzata alla inclusione sociale e lavorativa. L’intervento, contenuto nei limiti delle risorse disponibili nel Fondo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale di cui all’articolo 1, comma 386, della legge di Stabilità 2016, verrà gradualmente esteso sulla base delle risorse che al Fondo affluiranno in virtù degli interventi di razionalizzazione delle prestazioni assistenziali e previdenziali di cui al successivo punto 2; razionalizza le prestazioni di natura assistenziale e quelle di natura previdenziale sottoposte alla prova dei mezzi - escluse quelle legate alla disabilità del soggetto beneficiario -, introducendo il principio di “universalismo selettivo” nell’accesso secondo criteri di valutazione della condizione economica in base all’ISEE. riordina la normativa in materia di interventi e servizi sociali, al fine di superare la frammentarietà delle misure e degli interventi secondo principi di equità ed efficacia nell’accesso e nell’erogazione delle prestazioni.
Tra redistribuzione e sviluppo locale e di comunità
Strumenti redistributivi: sussidi economici per le famiglie povere Politiche per il lavoro Politiche pubbliche a tutela dei grandi diritti sociali (scuola, casa, salute)
Ineguaglianza, rapporti di produzione, alienazione, lotta di classe Sofferenza, fragilità E. Gardella, op. cit.
Una società dell’integrazione Presa in carico collettiva dei rischi individuali (vecchiaia, malattia, disoccupazione) Una prospettiva politico-economica di lungo periodo Paradigma educativo e pedagogico (il disadattamento come ritardo da recuperare) E. Gardella, Actes educatif e de soins, entre ethique et gouvernance, 1/10/2010
Paradigma dell’esclusione/inserim ento Attenzione, ascolto, presa in carico Accompagnamento come presa in carico, personalizzazione, riconoscimento, attivazione, responsabilizzazione Presenza e accompagnamento vs educazione e alienazione Relazione di aiuto
solidarietà (giustizia, equità, uguaglianza di opportunità) sussidiarietà (partecipazione, corresponsabilità, integrazione, collaborazione in conformità ai diversi livelli di competenza dei soggetti coinvolti) sostenibilità (gradualità, progressività, orizzonte temporale definito)