Il laboratorio marchigiano dei saperi
Simulazione di una “diversa” pianificazione generale ed esecutiva che ASSUMA LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO come suo OBIETTIVO 2.Il Progetto SISMA - L’esperienza campione di Offida A) Nuove letture ed analisi a scala urbana B) Nuove letture ed analisi a scala edilizia La sperimentazione di Offida Coordinamento Arch. Paola Mazzotti Consulenti Ing. Alberto Cherubini e Arch. Fabrizio Torresi Collaboratori P.F. Beni Culturali e Programmi di Recupero Autorita’ di Bacino Interregionale del fiume Tronto
2.Il Progetto SISMA - L’esperienza campione di Offida A) Nuove letture ed analisi a scala urbana
Due metodologie per Offida 1 - di tipo qualitativo prestazionale con finalità di prevenzione nella strumentazione urbanistica e nelle conseguenti attività edilizie 2 - di tipo quantitativo utilizzato all’interno del progetto “SAVE” , appositamente applicato ad Offida dal Prof. Alberto Cherubini lettura punti di forza/criticità del sistema (swot analysis) connesse proposte regolative e di intervento da inserire nella strumentazione urbanistica Metodo progetto SAVE – Dati modellizzati scenari di danno e previsione di costi Analisi di vulnerabilita’ Analisi di rischio
Il sistema delle funzioni Il sistema del patrimonio edilizio Il sistema del connettivo Il centro storico: un “sistema di sistemi” vulnerabili tra loro relazionati
2. Il Progetto SISMA - L’esperienza campione di Offida
Dalle analisi delle criticità dei tre sistemi (patrimonio edilizio- connettivo- funzioni) Alle corrispondenti proposte di intervento e di indirizzo normativo per la riduzione del rischio sismico del sistema centro storico 2. Il Progetto SISMA - L’esperienza campione di Offida
Sistema del connettivo: -la difficoltosa accessibilità da ovest amplificata dall’interazione con una zona R4 - dissesto in atto; -una limitata accessibilità alla caserma dei carabinieri (edificio strategico) e a gran parte degli edifici “a rischio di affollamento”; -un articolato sistema di strutture ipogee di origine antropica,; -l’obsolescenza delle reti di sottoservizi; -l’acclività e l’esigua sezione dei percorsi pedonali; -la vulnerabilità indotta al sistema viario principale da edifici ed elementi in condizioni di debito manutentivo. Sistema del patrimonio edilizio: Patrimonio architettonico monumentale: nel centro storico di Offida sono presenti 13 edifici vincolati, di cui 3 sono anche edifici strategici (il municipio, l’ex presidio ospedaliero e la caserma dei Carabinieri) e 19 sono ritenuti “di particolare valore” dal PRG; 9 edifici a rischio di affollamento sono beni culturali. In particolare si evidenzia la vulnerabilità del complesso monumentale di Sant’Agostino (oggi sede scolastica) situato presso una zona “R3” ad “elevato” rischio idrogeologico. Sistema delle funzioni: quasi la metà delle funzioni terziarie è concentrata nel Centro Storico, e vi è una sostanziale irrilevanza delle altre funzioni. La sua potenzialità ricettiva non è ancora sviluppata. TAVOLA 15 ANALISI DELLE CRITICITA’ DEI TRE SISTEMI PATRIMONIO EDILIZIO – CONNETTIVO – FUNZIONI
Criticità del sistema patrimonio edilizio
Criticità del sistema connettivo e delle funzioni
Sistema del connettivo: -Messa in sicurezza del percorso viario principale mediante misure antisismiche sugli edifici prospicienti; -estensione della zona a rischio molto elevato “R4” dalla zona sottostante S. Maria della Rocca all’intero versante potenzialmente interferente con l’unica strada di accesso occidentale; -risanamento zona a rischio “R3” per la successiva realizzazione di una strada di accesso alla scuola del complesso ex Sant’Agostino; -campagna di rilevazione delle strutture ipogee e delle reti di sottoservizi; -verifiche puntuali sui percorsi e sugli spazi pubblici; -progressivo interramento delle reti aeree; -ripavimentazione dei tratti viari più scoscesi e pericolosi. Sistema del Patrimonio edilizio -estensione della lettura “speditiva” a tutti gli aggregati del centro storico; -integrazione della strumentazione urbanistica con “Indirizzi progettuali per la riduzione della vulnerabilità degli aggregati” -verifiche di conservazione e vulnerabilità degli edifici storici a rischio affollamento -Verifica della sicurezza strutturale degli edifici strategici non oggetto recenti interventi di miglioramento -interventi di recupero e riqualificazione delle mura storiche. Sistema delle funzioni -Verifica della “capacità di carico” del patrimonio immobiliare in relazione alle destinazioni ricettive; -Mappatura delle funzioni e della popolazione attuale e potenziale da sovrapporre alla vulnerabilità del patrimonio edilizio; -Eventuale delocalizzazione della scuola e nuova destinazione d’uso compatibile al contenitore storico. TAVOLA 16 PROPOSTE DI INTERVENTO E DI INDIRIZZO NORMATIVO PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO DEL SISTEMA CENTRO STORICO
Sistema del connettivo: -Messa in sicurezza del percorso viario principale mediante misure antisismiche sugli edifici prospicienti; -estensione della zona a rischio molto elevato “R4” dalla zona sottostante S. Maria della Rocca all’intero versante potenzialmente interferente con l’unica strada di accesso occidentale; -risanamento zona a rischio “R3” per la successiva realizzazione di una strada di accesso alla scuola del complesso ex Sant’Agostino; -campagna di rilevazione delle strutture ipogee e delle reti di sottoservizi; -verifiche puntuali sui percorsi e sugli spazi pubblici; -progressivo interramento delle reti aeree; -ripavimentazione dei tratti viari più scoscesi e pericolosi. Sistema del Patrimonio edilizio -estensione della lettura “speditiva” a tutti gli aggregati del centro storico; -integrazione della strumentazione urbanistica con “Indirizzi progettuali per la riduzione della vulnerabilità degli aggregati” -verifiche di conservazione e vulnerabilità degli edifici storici a rischio affollamento -Verifica della sicurezza strutturale degli edifici strategici non oggetto recenti interventi di miglioramento -interventi di recupero e riqualificazione delle mura storiche. Sistema delle funzioni -Verifica della “capacità di carico” del patrimonio immobiliare in relazione alle destinazioni ricettive; -Mappatura delle funzioni e della popolazione attuale e potenziale da sovrapporre alla vulnerabilità del patrimonio edilizio; -Eventuale delocalizzazione della scuola e nuova destinazione d’uso compatibile al contenitore storico. TAVOLA 16 PROPOSTE DI INTERVENTO E DI INDIRIZZO NORMATIVO PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO DEL SISTEMA CENTRO STORICO