Attenzione degli studiosi all’oratoria religiosa, alla predicazione Tradizionalmente, meno attenzione all’oratoria politica Nesso con la retorica: ars.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La cultura medievale 1 © Pearson Italia spa.
Advertisements

Le caratteristiche dell’ uomo sapiente
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “DON MILANI”
Il problema degli universali
PIANO REGIONALE DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA
L’EDUCAZIONE NELLA GRECIA ANTICA
La Messa.
“Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale”
Il principio del Bene comune
DEONTOLOGIA Dal greco deontos (dovere), è l'insieme dei doveri inerenti ad una particolare categoria professionale. Alcune professioni, per il loro carattere.
Aristotele Logica.
Introduzione alla pedagogia dello sport Emanuele Isidori corso di laurea in Scienze Motorie Università di Roma “Foro Italico”
UMANESIMO UMANESIMO.
Francesca Ciraolo*, Alfredo Notargiacomo°, Patrizia Mondini§,
Cronologia.
LA FILOSOFIA DI JEAN JACQUES ROUSSEAU.
Montesquieu.
Guglielmo d'Ockham Logica e metafisica
►Attività di ricerca-azione►
Alunni e insegnanti in classe: la comunicazione Luisa Molinari Università di Parma.
1 Lucidi della terza settimana Argomenti tratti da A.Cavalli,G.Deiana,Educare alla cittadinanza democratica e M.Santerini,Educare alla cittadinanza.
Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A | Rresponsabilità sociale dimpresa | Prof. Claudio Cipollini FACOLTÀ DI SCIENZE.
Istituzioni culturali Sistemi normativi di relazione....che svolgono funzioni di produzione e riproduzione di valori cognitivi estetici etici religiosi.
La medicina rinascimentale
Incisione in Garzoni, La Piazza universale di tutte le professioni del mondo, edizione dell’inizio del ‘600.
Marco Fabio Quintiliano
Umanesimo e Rinascimento
Forma, struttura e tradizione della lettera
I MONASTERI Alunna: Claudia Monaco Classe: V C Materia: religione
Vita Aristotele diviene allievo di Platone a 17 anni.
LA COSTITUZIONE ITALIANA
Perché si diventa cittadini attivi
Il Rinascimento: secolo dell’arte
Aristotele - Etica Nicomachea Introduzione
La società ellenistica
Hobbes di Stefania Morina.
EDUCAZIONE A SPARTA.
Un grande progetto: Le Institutions politiques Discorso sullorigine della diseguaglianza tra gli uomini (1754)
Marco Fabio Quintiliano
Giovanni gentile
XIII sec. Cronologia Riassumendo: la storia prima del
I D O N I D E L L O S P I R I T O S A N T O.
Obiettivi della sessione
I SOFISTI E SOCRATE.
Modulo 3 Diritti & Doveri Diritti & Doveri Art. 118 Impegno Civico Movimento Cittadinanzattiva Movimento Cittadinanzattiva Perché si diventa cittadini.
I Greci Democrito I sofisti Socrate
L'Umanesimo L’uomo è al centro T dell’Universo,mentre E
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
I SOFISTI E SOCRATE.
“Dio ha creato l’uomo perché ama le storie” (E.Wiesel)
Una presentazione di Yasmin La Giglia
Alessia Longo , Raffaela Rognoni e Eleonora Nervi
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella IV b domenica del Tempo Ordinario.
Il principio del Bene comune
B. Nardi Introduzione al "Trattato sull'unità dell'intelletto contro gli averroisti" cap Iori Luca.
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella VII a domenica del Tempo.
21/01/13 QUINTILIANO 1.
LA LINGUA: LATINO E VOLGARE
La scrittura in Pedagogia
Che cosa sono le scienze umane?
 NASCE A CALAHORRA IN SPAGNA INTORNO AL 35 D. C. RICEVE L’INCARICO DI INSEGNARE DALL’IMPERATORE GALBA NEL 68  È AUTORE DELL’INSTITUTIO ORATORIA, OPERA.
La nascita della lingua italiana
1 In principio (prima della creazione) già c'era Colui che è la Parola e questa Parola era in relazione profonda verso il nostro Dio e questa.
ANALISI SILLOGISTICA DELLE SENTENZE Nella cultura giuridica occidentale moderna, gli studiosi che si sono occupati dell'applicazione giudiziale del diritto.
Sarah Sahrakhiz Corso italiano - Gruppo 4. latino volgare  La lingua italiana deriva dal latino volgare  C‘era il latino classico (lingua scritta; p.e.:
Cittadinanza, problemi di genere e integrazione: il rispetto della diversità Rossella Ghigi Università degli Studi di Bologna San Marino, 25 aprile 2008.
Lo sviluppo dei centri urbani e i comuni
VIVERE LA CITTA’ Diventare protagonisti del bene comune Progetto di educazione e partecipazione civica – ANNO Comune di Lodi - I.T.E. ‘A. Bassi’
COMUNICAZIONE: ELOQUENZA Sofisti Comunicazione Formativa
Introduzione al pensiero di Croce Lezioni d'Autore.
Transcript della presentazione:

Attenzione degli studiosi all’oratoria religiosa, alla predicazione Tradizionalmente, meno attenzione all’oratoria politica Nesso con la retorica: ars poetriae, ars dictaminis, ars praedicandi

Ars dictaminis = teoria Ars dictandi = manuali pratici Ars concionandi (o ars arengandi): «pratica di tenere discorsi di argomento civile di fronte a un’assemblea, a un corpo collegiale»

La cultura latina dei secoli XII e XIII produce vari testi di intento didattico che si interrogano sulle conseguenze etiche, politiche e sociali della parola: De arte loquendi et tacendi di Albertano da Brescia Brunetto Latini, nel «Tresor» e nel «Tesoretto» lo riprende alla lettera

Il versante politico di questa riflessione trova spazio nel De regimine et sapientia potestatis di Orfino da Lodi (1245) Liber de regimine civitatum di Giovanni da Viterbo (1260), anch’esso sfruttato da Brunetto Latini

Sono opere che configurano una ‘scienza civile’, una educazione civica, una paideia dell’uomo comunale che culmina nell’attività politica L’attività politica fa parte della retorica, che è una pedagogia individuale e collettiva; l’uomo responsabilmente impegnato nel governo cittadino è saggio ed eloquente, padrone di sé

In questi testi ci sono anche modelli di discorsi, ma non si parla della costruzione tecnica del discorso, di come si prepara un discorso

Altri testi si presentano in modo esclusivo o preponderante come raccolte di discorsi Nella prima metà del Duecento derivano dalle lettere Oculus pastoralis pascens officia et continens radium dulcibus pomis suis Guido Faba (bolognese), Arenge Guido Faba, Parlamenti ed epistole (in volgare)

C’è una subordinazione dell’oralità alla scrittura; il punto di partenza resta il dictamen, le regole dello scrivere (parlare come si scrive). Non c’è una vera riflessione teorica sull’ ars concionandi Ma via via ci si libera dalla fissità legata alle lettere, all’epistolografia

In altri testi si riflette sul parlare e basta: Cf. la Retorica di Brunetto Latini. Ma tutti i materiali sono derivati dalla oratoria classica La R. di Brunetto è una traduzione del «De inventione» ciceroniano Altre opere sono il «Trattatello di colori retorici», l’»Ars Arengandi» del monaco fiammingo Jacques de Dinant

Carattere eccezionale ha però la «Rhetorica novissima» di Boncompagno da Signa (1235), che si occupa del discorso orale, ma si riferisce alla pratica forense, avvocatesca

Boncompagno critica aspramente il concionator che agisce in modo esagitato (scrive anche un «liber de gestibus et motibus corporum humanorum»). Non ama il concionator istrione, demagogico, capopopolo, la gestualità incontrollata «se il concionator deve vendicarsi di qualcuno; o se intende incitare il popolo e i nobili a prendere le armi, sale su un cavallo che nitrisce, e su di esso cinta la spada alzi le braccia a mo’ di esortazione, pronunci incitamenti, proferisca minacce, rammenti alla memoria le splendide imprese e i fatti degli antichi».

Tommaso da Spalato In quell’anno, trovandomi il giorno dell’Assunta a Bologna all’Università, vidi san Francesco che predicava in piazza davanti al palazzo comunale. Il suo esordio fu «Angeli, uomini, demoni». Di questi 3 spiriti razionali parlò con tanta proprietà e precise distinzioni, che a molti litterati presenti destò gran meraviglia la perizia oratoria di un uomo incolto /Ydiota/. Infatti non parlò come un predicatore, ma come un CONCIONATOR, un parlatore professionista. Tutta la sua materia era finalizzata a estinguere le inimicizie e a creare accordi di pace.

Tommaso da Spalato arcidiacono e cronista, che importa a Spalato la figura del podestà (un anconetano, che – dice – «ut erat eloquens vir, multum lepide concionatus est»).

Anche per Cicerone la concio e il concionator può avere un valore negativo: turbulente contiones nelle quali la valenza argomentativa è in secondo piano rispetto alla performance istrionica

Il fondamento è classico. Nella Retorica di Quintiliano, derivata da Aristotele, c’erano tre tipo di discorso: Giudiziale e forense Epidittico (lode o biasimo) Deliberativo (consigliare, dissuadere)

ORALITA’ in età classica Inventio, dispositio, elocutio, memoria, actio PARTIZIONE INTERNA DELLE LETTERE Salutatio, exordium, narratio, petitio, conclusio Togliendo la salutatio e fondendo narratio e petitio si arriva alla tripartizione (esordio, trattazione, conclusione)