ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21/12/11 ai sensi dell' ART.37 COMMA 2 D.Lgs 81/08
Rischio biologico Rischio ambientale ed occupazionale proveniente dalla presenza di microorganismi (virus, batteri, funghi,...) di allergeni di origine biologica (funghi, aeroallergeni, acari, forfore,...) ed anche di sottoprodotti delle crescita microbica (endotossine, micotossine) che possono essere presenti nell'aria, negli indumenti, su superfici contaminate, e che possono provocare ai lavoratori infezioni, allergie, intossicazioni. I PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI SONO CONTENUTI NRL TITOLO X DEL D.LGS 81/08
Microrganismo anche geneticamente modificato Coltura cellulareEndoparassit a umano INFEZIONI ALLERGIE INTOSSICAZIONI che possa provocare Qualsiasi AGENTE BIOLOGICO
Classificazione degli agenti biologici Gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani; Gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; Gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l'agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; Gruppo 4: un agente biologico che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure, profilattiche o terapeutiche.
Rischio da allergie e intossicazioni è sovrapponibile a quello della popolazione generale Rischio infettivo non particolarmente significativo, se non in presenza di imminodepressi o lavoratrici madri Comparsa sporadica di TBC, mononucleosi infettiva, parassitosi (scabbia) pediculosi (maggiore frequenza) – In questi casi, di volta in volta, i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle ASL forniranno le indicazioni per le procedure del caso
RIFERIMENTI NORMATIVI D.Lgs 151/01 art:11 D:Lgs 81/08 art. 28 Spetta al DS, nella valutazione dei rischi, considerare anche quelli per la salute e sicurezza delle lavoratrici in gravidanza o in fase di allattamento, definendo le condizioni di lavoro non compatibili e le misure di prevenzione e protezione.
Astensione anticipata dal lavoro: condizioni per motivarla Postazione eretta per più di metà dell'orario di lavoro Movimentazione carichi (se l'indice di rischio, calcolato secondo le indicazioni UNI EN costante di peso di 15 kg- è uguale o superiore a 0,85) Agenti biologici (citomegalovirus, rosolia, varicella) Traumatismi Rumore (esposizione superiore a 80 dB) Sostanze chimiche Videoterminali (per la postura)