COMPLEX REGIONAL PAIN SYNDROME TYPE 1 (CRPS-I): comparison between two different protocols of treatment with neridronate A. Tamburello 1, P. Faggioli 1,

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COMPLEX REGIONAL PAIN SYNDROME TYPE 1 (CRPS-I): comparison between two different protocols of treatment with neridronate A. Tamburello 1, P. Faggioli 1, A. Sciascera 1, A.G. Gilardi 1, M. Rondena 1, L. Giani 1, A. Mazzone 1 LOGO Background: CRPS-I o complex regional pain syndrome type 1, fino a poco tempo fa definita come sindrome algodistrofica e in passato come variante della sindrome di Sudek è una patologia dolorosa regionale complessa e notevolmente disabilitante, caratterizzata da dolore locoregionale accompagnato da sintomi vasomori ed alterazioni della conduzone nervosa e della sensibilità locoregionale. La clinica è caratterizzata principalmente da edema locale con alterazioni della sensibilità e ipertermia al termotatto. Spesso è associata anche una reazione vasomotoria locale caratterizzata da vasodilatazione con quadri da porre in diagnosi differenziale con erispele o varicoflebiti. Nella maggior parte dei casi è presente anche una impotenza funzionale per lo più transitoria. Solitamente segue a traumi, ineterventi chirugici iimmobilità, ma spesso non è possibile trovare un agente eziologico. Non vi sono test diagnostici specifici per la diagnosi, pertanto vengono attualmente accettati e validati I criteri di Budapest. Gold standard appare attualmente la RMN che negli stadi precoci evdienzia l’edema midollare osseo (BMOe), mentre il trattamento infusivo con neridronato (NED) è stato recentemente identificato come efficace nell’indurre una remissione se non una guarigione. Methods: Abbiamo valutato i dati ottenuti retrospettivamente dall’analisi di due differenti protocolli infusivi con NED. Nella nostra casistica 50 pz affetti da CRPS-1 giunti consecutivamente all’osservazione sono stati trattati con neridronato: 20 pz secondo il protocollo ufficiale da scheda tecnica con 100 mg / ev per 4 volte in 2 settimane, (gruppo1) e 30 con NED 100 mg/ ev mensile (gruppo2) per 4 mesi complessivamente. Tutti i pazienti venivano sottoposti a RMN prima del trattamento e sei mesi dopo l’inizio del trattamento. I pazienti venivano monitorati con esami ematici testanti il metabolismo fosfo-calcico e mediante scale di autovalutazione del dolore visuo-analogiche (es pain VAS) somministrate ad ogni infusione. Results: : un numero maggiori di eventi avversi è stato riportato nel gruppo 1: 1 sospensione per grave ipocalcemia, 12 flu-like syndrome con iperpiressia e mialgie, 6 paz hanno manifestato cefalea. Tali manifestazioni hanno richiesto terapia di supporto con paracetamolo o fans e si sono risolte dopo mediamente 6 giorni dalla sospensione della terapia. Nel gruppo 2 si è verificata una ipotensione severa che ha richiesto sospensione del trattamento, 7 flu like syndrome regredite dopo trattamento con paracetamolo della durata di 3 giorni. Al controllo RMN a sei mesi si assisteva ad una completa risoluzione dell’edema midollare nel 75% del gruppo 1 vs il 90% del gruppo 2, mentre era necessario un ritrattamento con NED nel 25% del gruppo 1 vs il 10% del gruppo 2. In nessuno dei 2 gruppi si sono verificate osteonecrosi asettiche della mandibola. Valutando il self reporting sulla scala vas del dolore si è invece avuta una risposta migliore dopo la prima infusione nel gruppo 1, ma alla 4 infusione le risposte vas dolore erano identiche nei due gruppi. Discussion: Nella nostra esperienza le scelte che hanno determinato l’adozione di uno schema terapeutico piuttosto che un altro sono state determinate da variabili quali l’età del paziente, la presenza di comorbilità, le terapie polifarmacologiche presenti alla diagnosi. La risposta al farmaco somministrato secondo lo schema registrativo determina sicuramente una maggiore velocità nella risposta clinica; tuttavia la risposta al farmaco somministrato secondo schema mensile adottato, con dose cumulativa identica, pur determinando una risposta clinica individuale più lenta in termini di clinimetria vas dolore, ha evidenziato una migliore tollerabilità con una minore percentuale di eventi avversi minori e maggiori, sospensione del trattamento e maggiore compliance alla terapia da parte dei pazienti. Conclusion: dai nostri dati, per quanto riferiti ad una casistica limitata emerge che non sono state riportate sostanziali differenze tra i 2 differenti schemi posologici in termini di efficacia e di riposta terapeutica nel long term. Invece la somministrazione mensile è apparsa meglio tollerata verso la bis/ in week, sena eventi avversi maggiori, meno eventi avversi minori e con una migliore compliance da parte dei pazienti. LOGO (1) UO Medicina Interna Legnano- AO Ospedale Civile di Legnano (MI) Tabella 1. Criteri clinici diagnostici della CRPS. Criteri di Budapest 1. Dolore continuo sproporzionato all’evento scatenante I2. l paziente deve riferire la presenza di almeno un sintomo in tre delle quattro seguenti categorie: alterazioni sensoriali: iperestesia e/o allodinia alterazioni vasomotorie: asimmetria di temperatura e/o alterazione e/o asimmetria del colorito cutaneo alterazioni sudomotorie/edema: edema e/o anomalie e/o asimmetria della sudo- razione alterazioni motorie/trofiche: ridotta escursione articolare e/o anomalie motorie (ipostenia, tremori, distonia) e/o alterazioni trofiche (cute, unghie, annessi piliferi) 3. Devono essere obiettivabili almeno un segno in due o più delle seguenti categorie: alterazioni sensoriali: iperalgesia e/o allodinia alterazioni vasomotorie: evidenza di un’asimmetria al termotatto e/o alterazione e/o asimmetria del colorito cutaneo alterazioni sudomotorie/edema: evidenza di edema e/o anomalie e/o asimmetria della sudorazione alterazioni motorie/trofiche: evidenza di ridotta escursione articolare e/o anomalie motorie (ipostenia, tremori, distonia) e/o alterazioni trofiche (cute, unghie, annes si piliferi) 4. Assenza di una interpretazione diagnostica alternativa Bibliografia: Sudeck P (1900) Über die akute entzündliche Knochenatrophie. Arch klin Chir 62: 147. Stanton-Hicks M, Janig W, Hassenbusch S et al (1995) reflex sympathetic distrophy: changing concepts and taxonomy. Pain 63: Marinus J1, Moseley GL, Birklein F, Baron R, Maihöfner C, Kingery WS, van Hilten JJ. Clinical features and pathophysiology of complex regional pain syndrome. Lancet Neurol Jul;10(7): doi: /S (11) Varenna M, Adami S, Rossini M et al (2013) Treatment of complex regional pain syndrome type I with neridronate: a randomized, double blind, placebo controlled study. Rheumatology 52: