Politiche sociali Lavinia Bifulco
testi Testi per studentesse e studenti frequentanti Bifulco L. (2015), Il welfare locale, Carocci, Roma. Castel R. (2015), Incertezze crescenti, Editrice Socialmente, Bologna. Moro G. (2014), Contro il non profit, Laterza Appadurai A. (2011), Le aspirazioni nutrono la democrazia, Et al., Milano, 2011 (introduzione e primo capitolo) De Leonardis, O. (1998) In un diverso welfare, Feltrinelli, Milano (ultimo capitolo) Testi per studentesse e studenti non frequentanti Bifulco L. (2015), Il welfare locale, Carocci, Roma. Castel R. (2015), Incertezze crescenti, Editrice Socialmente, Bologna Gallino L. (2010), Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi, Einaudi, Torino. Moro G. (2014), Contro il non profit, Laterza Appadurai A. (2011), Le aspirazioni nutrono la democrazia, Et al., Milano, 2011 (introduzione e primo capitolo)
Fuochi e temi di lavoro Welfare locale nella cornice europea Imprese sociali e innovazione sociale (visita al Paolo Pini) Capabilities e capacità di aspirare Politiche sociali, metamorfosi del lavoro e individualizzazione
Strumenti concettuali Idee Territorio, territorializzazione, rescaling Capacità di aspirare
Idee Muller (2000, p. 195) Le politiche “sono spazi (forum) nel cui ambito i diversi attori costruiscono ed esprimono un "rapporto con il mondo" che si riferisce al modo in cui essi percepiscono la realtà, il loro posto nel mondo e ciò che il mondo dovrebbe essere” “… le due dimensioni, quella di spiegazione del mondo e quella di “messa a norma”, cioè di elaborazione normativa del mondo, sono irriducibilmente legate in un processo di creazione di senso della realtà: le politiche pubbliche servono sia per costruire interpretazioni della realtà (Perché la disoccupazione è persistente? Come analizzare i cambiamenti nel sistema delle relazioni internazionali? Il livello di sicurezza alimentare sta peggiorando?) sia per definire modelli normativi di azione (bisogna rendere il lavoro più flessibile, occorre sostenere la democratizzazione dei paesi dell'Europa orientale, è necessario rafforzare i controlli sanitari
Idee Dare senso al mondo implica dunque la produzione sia di interpretazioni causali ("se la disoccupazione aumenta, è perché le nostre imprese non sono competitive in un contesto di globalizzazione”) sia di interpretazioni normative ("per rafforzare la competitività delle imprese si dovrebbe aumentare la flessibilità del lavoro"). In questo modo, si può dire che lo scopo delle politiche pubbliche è il "futuro" della società: una politica pubblica può essere analizzata come uno spazio in cui una società (o almeno alcuni attori sociali) si proietta nel futuro
Welfare State « la definizione di welfare state deve stare per qualcosa di più della politica sociale ; essa indica una costruzione storicamente unica, una ridefinizione esplicita di ciò in cui lo stato consiste » p. 64)… « un nuovo impegno politico, la definizione di un nuovo contratto sociale fra stato e popolo ((Esping Andersen 2000 p 64). « Ciò che esso ha promesso non è solo l’introduzione di politiche di welfare attraverso le quali alleviare i mali sociali e redistribuire il peso dei rischi fondamentali, ma riscrivere il contratto sociale fra lo stato e i cittadini » (p. 63).
Welfare State “Uno stato può adottare politiche sociali senza per questo trasformarsi in welfare state, anche se non vale il contrario. Possiamo parlare di politiche sociali tutte le volte in cui, in risposta a un determinato rischio sociale, è stato organizzato un qualche tipo di azione politica collettiva. Le distribuzioni di cibo ai poveri della Roma antica possono essere considerate una politica sociale, ma non dimostrano certo l’esistenza di un welfare state, e lo stesso si può dire delle beneficenze ed elemosine distribuite dalla chiesa, dalle corporazioni o dalla nobiltà; o ancora dell’aiuto ai poveri introdotto per legge.. dai nascenti stati nazionali e dalle monarchie assolute” Esping Andersen (p. 64).
Cambiamenti A monte: uno scenario sociale progressivamente ridefinito dalla globalizzazione e dai suoi effetti; trasformazioni del lavoro; trasformazioni socio-demografiche; nuovi» rischi sociali cambiamenti dei welfare state che hanno investito innanzitutto (ma non solo) il ruolo dello Stato. diffusione di forme miste, pubblico-private, di erogazione dei servizi e degli interventi sociali affermazione della governance come modello del decision-making riorganizzazione territoriale dei poteri pubblici che ha visto avanzare processi di decentramento e, in alcuni casi, di devolution vera e propria ma…... crisi finanziaria ed economica
Capacità di aspirare: A. Appadurai una capacità culturale che concerne “il modo in cui gli essere umani mettono in gioco il loro stesso futuro (ivi, p. 12) e i quadri normativi da cui prendono forma desideri e immaginazioni sul futuro. Essa è legata alla possibilità di avere un’esperienza complessa delle relazioni che intercorrono tra un ampio raggio di scopi e di mezzi e “di mettere in relazione beni materiali e opportunità immediate con facoltà e opzioni più generali e generiche” (ivi, p. 22), producendo “giustificazioni, narrazioni, metafore attraverso le quali un insieme di beni e servizi viene messo in rapporto con scene e contesti sociali più ampi nonché con più astratte norme e credenze”(ibidem) una “capacità di navigare” che si nutre della possibilità di usare le mappe delle norme per esplorare il futuro, “di formulare ipotesi e contestazioni rispetto al mondo reale” (ibidem).
Capacità di aspirare La capacità di aspirare “fiorisce e sopravvive solo se può essere praticata, utilizzata ripetutamente ed esplorata mediante l’elaborazione di ipotesi e contestazioni (ivi, p.23). Detto altrimenti, attraverso la voice, che è precisamente “la capacità di discutere, contestare, indagare e partecipare criticamente” (ivi, p. 24). Appadurai è molto chiaro sul rapporto fra capacità di aspirare e voice. A suo parere, una delle forme più gravi di povertà è l’impossibilità di avere voce. Di qui il quesito: ”Come si può agire per rafforzare la capacità dei poveri di avere e di coltivare una propria voce, capace di esprimere le proprie proteste? (ivi, p.11)”.
Capacità di aspirare: A. Appadurai una capacità culturale che concerne “il modo in cui gli essere umani mettono in gioco il loro stesso futuro (ivi, p. 12) e i quadri normativi da cui prendono forma desideri e immaginazioni sul futuro. Essa è legata alla possibilità di avere un’esperienza complessa delle relazioni che intercorrono tra un ampio raggio di scopi e di mezzi e “di mettere in relazione beni materiali e opportunità immediate con facoltà e opzioni più generali e generiche” (ivi, p. 22), producendo “giustificazioni, narrazioni, metafore attraverso le quali un insieme di beni e servizi viene messo in rapporto con scene e contesti sociali più ampi nonché con più astratte norme e credenze”(ibidem) una “capacità di navigare” che si nutre della possibilità di usare le mappe delle norme per esplorare il futuro, “di formulare ipotesi e contestazioni rispetto al mondo reale” (ibidem).
Capacità di aspirare Capacità di aspirare, perseguire un proprio progetto di vita, una vita migliore
Capacità di aspirare La capacità di aspirare “fiorisce e sopravvive solo se può essere praticata, utilizzata ripetutamente ed esplorata mediante l’elaborazione di ipotesi e contestazioni (ivi, p.23). Detto altrimenti, attraverso la voice, che è precisamente “la capacità di discutere, contestare, indagare e partecipare criticamente” (ivi, p. 24). Appadurai è molto chiaro sul rapporto fra capacità di aspirare e voice. A suo parere, una delle forme più gravi di povertà è l’impossibilità di avere voce. Di qui il quesito: ”Come si può agire per rafforzare la capacità dei poveri di avere e di coltivare una propria voce, capace di esprimere le proprie proteste? (ivi, p.11)”.
Capacità di aspirare Capacità di aspirare e povertà
Capacità di aspirare / Outside the community toilet, Mirzapur
Capacità di aspirare Zamrudhpur Public Toilet in Delhi
Capacità di aspirare Community toilet, Mumbai,
Capacità di aspirare Aundh toilet block built by the community in Bangalore
Kid’s toilet block
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