Scacchi e didattica Cormano, 3 ottobre 2015 M° Andrea Serpi
2 marzo 2012 DICHIARAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO A FAVORE DELL’INTRODUZIONE DEL PROGRAMMA SCACCHI A SCUOLA NEI SISTEMI DI ISTRUZIONE DEI PAESI MEMBRI M° Andrea Serpi
APPRENDERE IL GIOOCO DEGLI SCACCHI OFFRE L’OPPORTUNITA’ DI CIMENTARSI CON UN INSIEME DI PROCESSI COGNITIVI E RELAZIONALI PARTICOLARMENTE IMPORTANTI PER LA FORMAZIONE DI BAMBINI E RAGAZZI M° Andrea Serpi
GLI SCACCHI COME PALESTRA COGNITIVA M° Andrea Serpi
GIOCARE A SCACCHI MIGLIORA LE CAPACITA’ COGNITIVE DEI BAMBINI? IL GIOCO DEGLI SCACCHI PUO’ SOLLECITARE LE COMPETENZE ESPRESSE NELLE OPERAZIONI DI PROBLEM SOLVING? M° Andrea Serpi
IL GRUPPO SPERIMENTALE REGISTRA UN MIGLIORAMENTO STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVO NELL’ABILITA’ ALTAMENTE STRUTTURATA DEL PROBLEM SOLVING MATEMATICO ESISTE DUNQUE UNA CHIARA CORRELAZIONE TRA ABILITA’ SCACCHSTICA E ABILITA DI PROBLEM SOLVING MATEMATICO M° Andrea Serpi
CONDIZIONI DI EFFICACIA DI UN CORSO DI SCACCHI AI FINI DEL POTENZIAMENTODELLE ABILITA’ LOGICO-MATEMATICHE: Numero di ore Metodologia didattica valida Dimensione di “gioco” Setting Formazione degli istruttori M° Andrea Serpi
LA MATERIA SCACCHISTICA PUO’ ESSERE SCOMPOSTA IN SINGOLE UNITA’ DI CONOSCENZA Scacchi matti elementari: 5 Temi tattici di base: circa 12 Configurazioni di Pedoni: almeno 7 Schemi di scacco matto: praticamente infiniti, almeno 20 sono i più noti Fasi della partita: 3 (apertura, mediogioco, finale) M° Andrea Serpi
UN PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO DEGLI SCACCHI DEVE ESSERE: SISTEMATICO PROGRESSIVO VERIFICABILE M° Andrea Serpi
ESEMPIO DI EVOLUZIONE DELLA CONOSCENZA SCACCHISTICA 1.La cattura: io mangio un pezzo 2.Lo scambio: io mangio un pezzo e il mio avversario me lo rimangia. Lo scambio è tra pezzi uguali. 3.Il cambio asimmetrico: io e il mio avversario ci mangiamo pezzi diversi. 4.Il sacrificio: mi faccio mangiare deliberatamente un pezzo in cambio di un valore di tipo qualitativo. M° Andrea Serpi
INDICAZIONI PER LA COSTRUZIONE DI UN PROGRAMMA SCACCHISTICO Definire obiettivi chiari Distinguere le unità di apprendimento (lezioni) Dotarsi di materiale adeguato (posizioni e schede di lavoro) Organizzare tempi e spazi Verificare le conoscenze M° Andrea Serpi
SCACCHI ED ETICA DELLO SPORT Regola dell’abbandono Regola della patta d’accordo La prassi dell’analisi nel dopo-partita M° Andrea Serpi
IL CODICE EUROPEO DI ETICA SPORTIVA – 1992, Rodi Il Codice parte dal principio che le considerazioni etiche insite nel "gioco leale" (fair play) non sono elementi facoltativi, ma qualcosa d'essenziale in ogni attività sportiva. Fair play significa molto di più che il semplice rispetto delle regole. Esso incorpora i concetti di amicizia, di rispetto degli altri e di spirito sportivo. Il fair play è un modo di pensare, non solo un modo di comportarsi. Esso comprende la lotta contro l'imbroglio, contro le astuzie al limite della regola, la lotta al doping, alla violenza (sia fisica che verbale). M° Andrea Serpi
LA REGOLA DELL’ ABBANDONO buona conoscenza del gioco: prerequisito capacità di giudizio della posizione riconoscere la medesima capacità di conoscenza e di gioco nell’avversario maturità psicologica: si riconosce la propria sconfitta e la vittoria dell’avversario l’abbandono è un atto di rispetto verso l’avversario M° Andrea Serpi