Giorgio Anselmi Verona, 31 marzo 2016 “Il processo di unificazione europea: problemi e prospettive”
2 Altiero Spinelli: "Solo un problema che continua a risorgere nonostante le sconfitte è un problema realmente storico, un problema che non può essere accantonato.”
3 L’Europa più che un sogno è una necessità L’unica risposta ad un irreversibile declino degli Stati nazionali Lo strumento per rispondere alle sfide sempre più pressanti del nostro tempo La dimensione adeguata per confrontarci con le grandi potenze di oggi e di domani
4 Diversi metodi di unificazione di una pluralità di Stati, regioni, cantoni, ecc. Imperialistico: con la forza delle armi (da Carlo V a Hitler) Federalista o costituzionale: attraverso una costituzione che fa nascere uno Stato di Stati (Stati Uniti d’America) Gradualista, funzionalista o dei piccoli passi: scelto dall’Europa con la Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950 e seguito fino ad oggi
Piccoli passi e grandi problemi Si procede solo sotto la spinta di necessità contingenti Si trasferiscono solo piccole porzioni di sovranità Le istituzioni europee sono più deboli di quelle nazionali Non c’è un potere europeo in materie essenziali come il fisco, la difesa, la politica estera, l’immigrazione, ecc. 5
6 I meriti del funzionalismo (nonostante tutto) Settant’anni di pace (mai accaduto prima) La prosperità economica: l’UE ha il 7 % della popolazione mondiale, produce il 20 % del PIL e spende il 50 % per welfare state L’integrazione è divenuta sempre più profonda fino a comprendere addirittura la moneta Allargamento da 6 a 28 paesi
7 Perché i piccoli passi non bastano più La fine dell’equilibrio bipolare costringe l’Europa ad occuparsi di problemi che prima delegava agli USA Un moneta senza Stato, in particolare senza unione fiscale e politica, non può sopravvivere a lungo Le maggiori aree di instabilità e di crisi sono ai nostri confini (dall’Ucraina all’Algeria) Senza un deciso salto verso l’unione federale, nazionalismi e populismi finiranno per distruggere anche quel che si è fatto finora Siamo in una terra di nessuno: è stata spogliata la democrazia nazionale senza creare quella europea
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9 La confederazione Nella confederazione solo gli Stati membri hanno potere diretto sugli individui È un’alleanza permanente tra Stati Le decisioni della C. “benché siano in teoria delle leggi che impegnano costituzionalmente tutti i membri dell’Unione, in pratica si risolvono in pure e semplici raccomandazioni” Potrebbe accadere (e accade) che una maggioranza di Stati non rappresenti la maggioranza del popolo americano: dittatura della minoranza Secondo Hamilton la Confederazione si troverà sempre in condizioni di debolezza “che a volte confinerà con l’anarchia”
10 La federazione Sfere di governo indipendenti e coordinate Governo centrale con poteri limitati ma direttamente applicabili ai cittadini Ripartizione delle competenze basata sul principio di sussidiarietà Al livello centrale competenze esclusive in materia di PESD, monetaria e doganale, e concorrenti in materia fiscale e di bilancio garantiscono la pace tra gli Stati e l’unificazione del mercato Importanza di Costituzione e potere giudiziario Bicameralismo federale (Cittadini e Stati)
11 Kant e Hamilton Kant non conosceva il lavoro di Hamilton e viceversa Nello stesso momento, in due continenti separati da un Oceano vengono formulati contemporaneamente: I fondamenti culturali del federalismo I fondamenti delle istituzioni federali Il federalismo era la soluzione alla crisi dello Stato nazionale
12 Benefici del federalismo Il federalismo è una nuova formula di limitazione del potere Consente di aumentare la partecipazione locale alla vita politica, con maggior democrazia Si presta a governare su grandi estensioni territoriali È il (solo?) modello istituzionale adatto ad affrontare i problemi globali di oggi
13 Aspetti storico-sociali Richiede assenza di tensioni sociali e conflitti internazionali Nasce in comunità isolate (USA, Canada) o piccole (Svizzera) È imperfetto e/o instabile se non è federalismo mondiale Lo dimostra la degenerazione degli USA dopo la Seconda Guerra Mondiale Sviluppa propensione ad associazione ed allargamento
14 I fondamenti culturali del F. La premessa culturale del F. è la negazione della divisione del genere umano in Stati sovrani È una rivendicazione comune a liberalismo, socialismo e democrazia (internazionalismo) È rafforzata dalla degenerazione dello stato nazionale in senso centralista e autoritario La fusione tra Stato e nazione elimina limiti al potere L’internazionalismo fallisce Nel 1914 si scioglie la seconda internazionale socialista in seguito al voto dei socialdemocratici tedeschi a favore della Grande Guerra
15 Il federalismo e le altre ideologie Il federalismo individua nell’anarchia internazionale un ostacolo all’emancipazione umana è indispensabile per attuare veramente libertà, democrazia e giustizia sociale supera i limiti dell’internazionalismo, che fallisce alla prova della guerra è indispensabile per realizzare la pace mondiale (Il pacifismo non basta)
16 Perché un federalismo europeo? L’integrazione europea è un tentativo di realizzazione del F. diverso dai precedenti Si tratta di integrare stati nazionali con secoli di storia, lingue e tradizioni diverse A seguito delle guerre, in Europa vi è una profonda consapevolezza dei mali della divisione Il federalismo europeo è un laboratorio per la costruzione della democrazia nel mondo Il federalismo si può realizzare solo a livello mondiale, ma il successo del federalismo europeo è una premessa indispensabile per la sua estensione
17 Per approfondire M. Albertini, Il Federalismo, Il Mulino, Bologna, 1993 A. Hamilton, J. Jay, J. Madison, Il Federalista, Il Mulino, Bologna, 1997 (1788) I. Kant, Per la pace perpetua, in Scritti politici e di filosofia della storia e del diritto, UTET, Torino, 1965 (1795) Lord Lothian, Il pacifismo non basta, Il Mulino, Bologna, 1986 (1935) A. Spinelli, E. Rossi, Il Manifesto di Ventotene, Mondadori, Milano, 2006 (1941) K.C. Wheare, Del governo federale, Il Mulino, Bologna, 1997 (1946)