Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo1 Sistemi per la Gestione Aziendale. AA. 2007-08 Ingegneria Gestionale (LS) Facoltà di Ingegneria.

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AA LEZ 01Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo1 Sistemi per la Gestione Aziendale. AA Ingegneria Gestionale (LS) Facoltà.
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Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo1 Sistemi per la Gestione Aziendale. AA Ingegneria Gestionale (LS) Facoltà di Ingegneria di Napoli SGA0708 LEZ02 Regole, Sistemi e Azioni Organizzative

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo2 Ciò che sfugge alla nostra razionalità è che non esistono cose di qualità, ma solo uomini di qualità. È l’uomo che misura la qualità. È l’uomo che, cosciente della sua qualità, cerca la qualità e, nel corso della sua ricerca, produce azioni di qualità. La qualità è fondamentalmente ricerca della qualità a partire dall qualità dell’uomo (G.Z., Piccole storie di qualità, Novus Campus, 3/1999, pag. 46) UNA CHIAVE DI LETTURA DELLA QUALITA’

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo3 Il nuovo paradigma del lavoro

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo4 1 IMPOSSIBILITATO AD INTERFACCIARSI COL NUOVO PARADIGMA. QUALUNQUE ACCIDENTI ESSO SIGNIFICHI (da: International Herald Tribune October pag. 27) QUAL È NUOVO PARADIGMA DEL LAVORO?

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Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo8 Il LAVORO OGGI Costruzione di manufatti costruzione di valutazioni costruzione di decisioni costruzione di conoscenze

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo9 Tecniche basate su osservazioni casuali e su intuizioni geniali Tecniche basate sull’esame sistematico delle esperienze Tecniche basate sulle scienze fisiche Tecniche basate sulle scienze cognitive e della vita Sistemi tecnici antichi Prima rivoluzione industriale Seconda rivoluzione industriale Terza rivoluzione industriale Lez.GA.13.AA.98/99 DA DOVE VIENE IL NUOVO PARADIGMA?

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo10 e = mc 2 IL NUOVO PARADIGMA esito del lavoro = motivazione x capacità individuali x capacità organizzative

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo11 Regole e sistemi

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo12 Una situazione organizzativa: la lezione Hp: La lezione è un processo –Quali finalità? Definire –Quali prestazioni? Trovare le misure –Quali risorse coinvolte? Definire le risorse critiche –Quali regole? Identificare

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo13 REGOLE Le regole consistono in norme esplicite o implicite, in regolamentazioni e aspettative che strutturano il comportamento degli individui e le interazioni tra loro Le regole impongono restrizioni cognitive e normative ai comportamenti individuali ritenuti idonei per le diverse situazioni di lavoro (James G. March, Martin Schultz, Xueguang Zhou, Per una teoria delle regole: nascita. Cambiamento e strutturazione delle regole, Università Bocconi Editore, 2003, pag. 5)

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo14 Un esempio di un sistema di regole ASIMOV: le tre leggi della robotica 1.Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno. 2.Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge. 3.Un robot deve proteggere la propria esistenza, purchè questa autodifesa non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo15 Caso, ordine e regole Immaginiamo le regole come istruzioni o linee di un programma che detto a qualcuno che deve eseguirle passivamente Il caso non ammette regole –Posso correggere una tabella di numeri casuali? Solo quando i fatti in una situazione hanno un loro ordine è possibile individuare regole di produzione dei fatti Le migliori regole spiegano molti fatti Le regole ad hoc non sono regole, ovvero il numero delle regole deve essere sempre inferiore al numero dei fatti

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo16 ESEMPIO 1 numeri naturali LISTA INIZIO 2.Per N che va da 1 a 9 3.Stampa N 4.FINE ALGORITMO LISTA INIZIO 2.Stampa 3 3.Stampa 4 4.Stampa 7 5.Stampa 5 6.Stampa 1 7.Stampa 2 8.Stampa 4 9.Stampa 7 10.Stampa 6 11.FINE ALGORITMO ESEMPIO 2 numeri casuali Esempio: regole per produrre numeri

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo17 Quali regole dietro un’immagine? Hopper De Chirico

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo18 Le regole visive

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo19 Identità e situazioni Gli individui agiscono in modo da soddisfare una propria identità all’interno delle situazioni Essi, in ogni situazione, implicitamente o esplicitamente, si chiedono: –Che tipo di persona sono? –In che tipo di situazione mi trovo? –Come dovrebbe comportarsi una persona come me in una situazione come questa?

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo20 Le regole del gioco organizzativo L’individuo deve sviluppare continuamente tre interpretazioni: – Riconoscere la propria Identità (chi sono io? Qual è la mia storia? Quali le mie aspettative?) – Riconoscere la Situazione in cui si trova (dove mi trovo? Che cosa è importante? chi sono gli altri? Cosa vogliono?) – Riconoscere l’Azione possibile che connette al meglio il Sé alla Situazione (che fare per non essere “fuori posto”? Che fare per trarre vantaggio?) Le regole semplificano il processo interpretativo mettendo a disposizione dell’individuo le interpretazioni dell’Identità, della Situazione e dell’Azione, le cosiddette REGOLE DEL GIOCO

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo21 Regole come strumenti Sono i principali strumenti organizzativi. Definiscono le relazioni di autorità, le relazioni funzionali tra le unità, i ruoli e le fasi nei processi decsionali, ecc. Es: L’organigramma visualizza le regole della gerarchia, dei doveri e delle responsabilità

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo22 La forma logica delle regole Regole dichiarative – X è A (in S) – X è A Regole procedurali –Se X è A allora esegui l’azione P – esegui P Strutture di regole (cicli, ripetizioni, controlli, ecc.) Algoritmi

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo23 Incorporare le regole negli agenti Regole logiche PersoneMacchineInformazioniRelazioni

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo24 Modelli di regole 1.Regole come modelli dell’azione 2.Regole come burocrazia 3.Regole come costruzioni di significato 4.Regole come codifiche della storia

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo25 1. Regole come modelli per l’azione 1.1. Regole per aumentare l’efficienza di un gruppo di individui impegnati a realizzare un obiettivo comune –Le regole sono azioni, consapevoli ed intenzionali –Le regole sono impersonali e durevoli –Le regole sono esplicite o implicite –Le regole sono decisive quando il tempo e poco e i comportamenti altrui sono poco prevedibili

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo26 1. Regole come modelli per l’azione 1.2. Regole come tregua tra individui che hanno obiettivi contrastanti –L’organizzazione è vista come luogo di conflitti tra gruppi che hanno interessi contrastanti –Le regole sono contratti negoziati tra gruppi di interesse –Vi sono contratti espliciti ed impliciti –I contratti sono spesso “incompleti” –Es: le regole di una votazione –Es: la contrattazione sindacale

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo27 2. Regole come burocrazia Le organizzazione hanno una naturale deriva burocratica –Perché proliferano gli organismi di controllo –Perché la variabilità dell’ambiente esterno esige nuove regole –Perché le nuove regole producono nuovi problemi che esigono nuove regole

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo28 3. Regole come costruzioni di significato 3.1 Le regole sono rappresentazioni dell’org. –Le regole sono il codice genetico dell’org. che prescrive come dovrebbero accadere le cose –Es: certificazioni di qualità, regolamenti di sicurezza (in questi casi le org. sono giudicate dalle proprie regole) 3.2 Le regole sono trofei: registrano chi ha vinto e chi ha perso

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo29 4. Regole come codifiche della storia -Le regole sono depositarie dell’esperienza dell’org. -Le regole sono uno strumento della memoria org. per assicurare la cooperazione tra attori che perseguono il proprio interesse personale -Le regole evolvono nel tempo attraverso una catena di esperienze

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo30 Comportamenti e regole Comportamenti e Regole – I comportamenti sono guidati da norme sociali, convincimenti taciti, pratiche standard, regole pratiche, regole verbali, regole scritte Regole tacite Regole scritte Regole verbali Regole esplicite

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo31 Regole non scritte e scritte Le regole non scritte (usi, costumi, pratiche,…) – Spesso ambigue –Convincimenti condivisi – Rispondono a bisogni di sopravvivenza del gruppo –L’efficacia diminuisce all’aumentare delle dimensioni del gruppo Regole scritte (procedure, contratti, manuali, …) – Frame per l’azione –Artefatti organizzativi –Simboli organizzativi, immagini di ordine, autorità

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo32 Situazioni e regole Le regole vengono conservate e diffuse attraverso la socializzazione – Gli individui apprendono nelle situazioni di lavoro per mezzo dell’osservazione, della pratica, dell’imitazione, della formazione, del mentoring Le regole apprese creano standard di appropriatezza per ogni situazione –Le regole di appropriatezza bilanciano i limiti delle regole dell’anticipazione (basate sul calcolo) Le regole di appropriatezza mitigano le carenza di informazione, l’ignoranza del futuro, l’opportunismo –Le regole di appropriatezza riproducono le identità e le strutture sociali Le regole forniscono gli inventari delle competenze nelle situazioni

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo33 Evoluzione delle regole Regole -> Azioni -> Interpretazioni ->Regole R->A: –Regole numerose, ambigue, conflittuali –Quali regole utilizzate? –Le situazioni sono specifiche, le regole generali A->I: – Ricostruzione ex-post dell’azione –Errori sistematici –Imposizioni di frame I->R: –Come vengono create le regole? –Selezione darwiniana –Problem solving –Negoziazione politica –Apprendimento empirico –Diffusione nelle reti di comunicazione

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo34 Tre tipi di sistemi SISTEMI Human Behaviour SISTEMI Human Behaviour SISTEMI Human Behaviour Sistemi normativi Sistemi cibernetici Sistemi generativi

Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo35 Come costruire i sistemi? Complessità Caso Semplicità organizzata (macchine) Complessità organizzata (sistemi) Complessità non organizzata (aggregati) Metodo analitico Metodo statistico Metodo generativo (W. Weaver, “Science and Complexity”, American Scientist, vol. 36, 1948, pp ) Complessità auto- organizzata (reti) Sistemi cibernetici