Legge regionale 23 marzo 1999, n. 17 Interventi per la promozione dell’attività di cooperazione e partenariato internazionale, a livello regionale e locale.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Nuove politiche di semplificazione: i fabbisogni delle regioni Francesca Ferrara ForumPA 2008.
Advertisements

Una visione d’insieme dei rischi e delle opportunità nel nuovo scenario globale Situazione Attuale Ampliamento su scala internazionale delle opportunità.
Costituzione dell’Osservatorio Società della Salute
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Cooperazione Sanitaria Internazionale in Regione Toscana Maria José Caldés Pinilla Roma, 11 dicembre 2007.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Strumenti e metodo per l’analisi dei bisogni
1 Gli Uffici di Piano: Tipologie – Funzioni – Competenze Risorse – Organizzazione Relazione introduttiva a cura di F. Vernò e S. Buoso Lecce Aprile.
I contenuti dei documenti programmatici 1) 1)un'analisi della situazione della zona di cooperazione in termini di punti di forza e di debolezza e la strategia.
Sociologo Zygmunt Bauman) Nel mondo interdipendente la dimensione locale assume un nuovo ruolo nei processi internazionali (concetto di glocale - sociologo.
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
2 PAROLE CHIAVE 1) Sistema di accreditamento Valida e credibile attestazione della capacità delloggetto della valutazione di soddisfare i bisogni dei.
Andrea Stocchiero CeSPI
Coordinatore della Segreteria Tecnica del Progetto Monitoraggio
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
Area Programmazione e Controllo
LA PROGRAMMAZIONE COME METODO E PROCESSO DEL GOVERNO REGIONALE Processo di formazione di Piani e Programmi Regionali Regione.
OBIETTIVO STRATEGIA PREVALENTE STRUMENTI PRINCIPALI ATTORI PRINCIPALI Politiche settoriali basate sullincentivazione alle imprese Varie forme di incentivazione.
Tavolo di concertazione INTERREG IIIA Italia-Slovenia U.P. Cooperazione transfrontaliera Venezia, 29 novembre 2006.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
Stato dell’arte dell’Accordo di Partenariato
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Verso una rete regionale dei servizi Regione Campania – Assessorato al Lavoro e alla Formazione.
Il piano di valutazione unitario della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Roma, 12 Marzo 2008 Direzione Generale Servizio Pianificazione strategica,
Percorso Formativo Comunicare la salute Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della salute (CNESPS)
REGIONE MARCHE PIANO SOCIALE Partecipazione, tutela dei diritti, programmazione locale in un processo di continuità, consolidamento e integrazione.
Il Territorio protagonista dellofferta dei servizi sociali di Annalisa Turchini.
APERTURA DEL FORUM INTERCOMUNALE LA COSTRUZIONE DI UNA VISIONE CONDIVISA PER IL FUTURO DEL TERRITORIO Ing. Emilio Di Cristofaro 20 Ottobre 2006 AGENDA.
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
P.O.F. Collegio Docenti elabora C. dI. adotta I consigli di classe attuano.
LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008.
TERZO MODULO Fasi – Azioni – Prodotti Responsabilità chiamate in causa nel processo programmatorio locale con particolare attenzione agli aspetti di metodo.
Nuovo ciclo di programmazione
RETE REALSAN RETEdi AUTORITA e ATTORI LOCALI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONALE.
Palermo Giugno OQR TREND Territoires et Régions ensemble pour le development local Territori e Regioni insieme per lo sviluppo locale Vincenzo.
Direzione centrale relazioni internazionali, comunitarie e autonomie locali Servizio rapporti internazionali e partenariato territoriale Interventi regionali.
Il Piano di Zona nel sistema di governance locale: fasi, organi, attori 1 1.
Fondi Strutturali e rete delle CCIAA Calabresi Workshop, Catanzaro 25 maggio 2006.
Cooperazione nella storia Fine seconda guerra mondiale I nuovi valori Solidarietá tra nazioni Ri spetto dei Diritti Umani Cooperazione allo sviluppo Non.
Direzione Generale Presidenza Area Programmazione e Controllo Settore Strumenti della programmazione regionale e locale IL MODELLO DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE.
Conferenza territoriale sociosanitaria Staff tecnico provinciale Ufficio di Piano Distrettuale Tavolo Welfare Gruppi tecnici di lavoro progettuale Tavolo.
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
1 UMBRIA / AFRICA Verso la costruzione di un partenariato economico e culturale tra Umbria e Africa Contry Presentation: GHANA MERCOLEDÌ 26 SETTEMBRE 2012,
21 aprile 2011 Commissione Regionale L.R. 27/ Bilancio delle attività in attuazione del Programma INFEA Percorso di riorganizzazione.
Ex-duCooperazione “Around The World”
Programma di assistenza formativa e tecnica per sostenere i processi di cambiamento e l’attuazione della riforma del welfare locale nel triennio
Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia - Svizzera
Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 06 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 2/5 aprile 2008.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
Di cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV) ? Come collochiamo la Politica di CSV dell’UE nell’ambito dell’ordinamento.
INTERREG III B - Medocc Napoli, 27/28 novembre 2002.
PROGRAMMA EUROPA PER I CITTADINI
Settore Affari Internazionali 1 WorkShop Valutazione degli interventi di cooperazione sanitaria internazionale Firenze 18 settembre 2015 La valutazione.
Il Progetto Prato e una misura di innovazione sociale sul contrasto all'abbandono scolastico Presentazione del progetto Kiss Prato, 23 ottobre 2015.
NEW PEOPLES’ RELATIONS IN THE EASTERN MEDITERRANEAN “PEOPLES ” Progettazione transnazionale e attori locali Bari– 19 Febbraio 2008.
La Cooperazione Toscana Capitalizzare e Innovare per Crescere Il Co-sviluppo nell’Esperienza di Milano: alcune lezioni apprese Petra Mezzetti CeSPI.
IL RUOLO DEL REFERENTE PER L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE Manuela Spaccini Referente per l’Educazione alla Salute U.O. Igiene e Sanità pubblica Centro Sud _Vallagarina.
1 Prospettive Finanziarie “Europe as a global player” I programmi per l’Aiuto Esterno Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per l’Integrazione.
Piano Regolatore Sociale Tavolo Immigrazione 9 maggio 2005 Comune di Genova.
Linee strategiche per il futuro: programmazione Giovanna Indiretto – Unità Pari Opportunità.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
SOLVIT in COMUNE Progetto di informazione – formazione DIPARTIMENTO POLITICHE COMUNITARIE ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI ITALIANI SCUOLA SUPERIORE DELLA.
PRP DGR 2071 del  Programmi di prevenzione collettiva  Programmi rivolti a gruppi di popolazione a rischio  Programmi volti a prevenire.
COOPERAZIONE TERRITORIALE Programma Multilaterale di Bacino Mediterraneo – ENPI Regione Toscana -Settore Attività Internazionali.
PIC RM AMAT II PRESENTATION DU PROJET D’INITIATIVE COMMUNE LABORATORIO TERRITORIALE STRATEGICO DEL MEDITERRANEO REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEL TERRITORIO.
Politica regionale Seminario su Fondi Strutturali e d'Investimento Europei : Obiettivi e principali strumenti di attuazione dei POR/PON, con particolare.
Murcia, ottobre 2009 Il Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo AUTORITA’ DI GESTIONE COMUNE PROGRAMMA ENPI CBC BACINO DEL MEDITERRANEO.
Transcript della presentazione:

Legge regionale 23 marzo 1999, n. 17 Interventi per la promozione dell’attività di cooperazione e partenariato internazionale, a livello regionale e locale Piano regionale della cooperazione internazionale e delle attività di partenariato Documento di attuazione Anno 2009

l.r. 17/99 Documento di attuazione Riorientamento della programmazione e definizione delle priorità  Integrazione ( complementarietà/sussidiarietà) con le priorità delle linee Guida della cooperazione allo sviluppo del MAE  Integrazione delle priorità geografiche delle azioni della cooperazione internazionale e della cooperazione sanitaria  Integrazione di iniziative della cooperazione internazionale con la programmazione delle attività di promozione di una cultura di pace 2. Miglioramento della qualità dei processi di cooperazione del Sistema toscano

Riorientamento della programmazione Consolidamento e qualificazione degli interventi, partendo da politiche prioritarie che esprimano la aree di eccellenza/competenza del Sistema regionale e dalla puntualizzazione della localizzazione geografica

Riorientamento della programmazione Integrazione delle priorità delle azioni del Sistema toscano con quelle del MAE: Linee guida della cooperazione allo sviluppo Ruolo Regioni: - complementarietà nelle aree prioritarie per la cooperazione allo sviluppo del nostro paese - sussidiarietà nelle aree non prioritarie al fine di accrescere il valore aggiunto dell'azione di cooperazione del Sistema Italia e di evitare inutili frammentazioni di interventi e dispersioni di risorse.

Riorientamento della programmazione Politiche prioritarie : Rafforzamento istituzionale e good governance sviluppo economico locale sanità gestione delle risorse idriche e tutela ambientale, welfare e inclusione sociale, sostegno al dialogo interculturale e alle iniziative di riconciliazione

Riorientamento della programmazione Africa Sviluppo locale nei paesi dell’Africa Sub Sahariana Sostegno al settore agroalimentare e microimprenditoria Decentramento amministrativo Gestione integrata risorse idriche Supporto ai sistemi sanitari nazionali

Riorientamento della programmazione Mediterraneo e Medioriente Rafforzamento partenariati autorità locali e società civile israeliana e palestinese Sostegno al dialogo e pacificazione Sostegno/allargamento cabina di regia Libano Ricostruzione di Gaza Governance delle politiche di co-sviluppo nel Mediterraneo

Riorientamento della programmazione Europa Sud-Est Sviluppo cooperazione territoriale in relazione all’esperienza di sostegno ai governi locali dell’Europa dell’Est Supporto al welfare in Bielorussia

Riorientamento della programmazione America Latina Mercosur : sostegno alle iniziative di sviluppo economico locale Area Andina e del Centro America e Caraibi : - attività a sostegno delle politiche integrate di riduzione della povertà, di inclusione sociale e di lotta contro le ineguaglianze e l’emarginazione sociale, - accesso ai servizi sanitari di base, sovranità e sicurezza alimentare - medicina tradizionale - azioni di costruzione della governance multilivello in tutta l’area Guatemala e Colombia : sostegno ai processi di riconciliazione e dialogo

Riorientamento della programmazione Asia Tutela dei diritti umani Sviluppo locale sostenibile Sviluppo di competenze a livello istituzionale- amministrativo Promozione di un’agricoltura sostenibile

Riorientamento della programmazione Sinergia di interventi della Regione con quelli del Sistema Toscano, della cooperazione decentrata italiana e delle altre regioni europee (cooperazione decentrata multilaterale) Possibili sperimentazioni di Programmi-paese (es. Libano, Palestina-Israele, Burkina Faso, Congo) e di Programmi regionali (es Area dei Grandi Laghi, cooperazione transfrontaliera in America Latina)

Integrazione con cooperazione sanitaria L' obiettivo è quello di allineare e progressivamente integrare, a partire da 2009, le priorità tanto dei Progetti di interesse regionale ( della cooperazione internazionale e della cooperazione sanitaria) quanto dei progetti dei Tavoli e delle Aree vaste socio sanitarie.

Integrazione con attività per la promozione di una cultura di pace Si propone che le risorse destinate ai Microprogetti, pari a ,00 euro, siano impiegate, in forma coordinata con quelle previste per i progetti integrati dal Documento di attuazione della legge 55/99, con una duplice finalità.

Integrazione con attività per la promozione di una cultura di pace Finalità dell’integrazione :  Sostegno all'iniziativa dei Forum territoriali della cooperazione e pace. Prevista una premialità aggiuntiva per le proposte presentate da soggetti che presentino proposte validate dai Forum territoriali.  Avvicinare sempre di più le azioni di cooperazione internazionale sostenute dalla Regione toscana al tema delle tutela dei diritti umani. Priorità per le proposte dei microprogetti che realizzino forme di integrazione tematica tra la legge regionale 17/99 e la legge regionale 55/97.

Miglioramento della qualità dei processi di cooperazione del Sistema  Miglioramento del funzionamento degli Organismi del Sistema ( Regolamenti,Sistema di accreditamento dei soggetti,definizione attività di assistenza e sostegno )  Avvio di un processo di valutazione delle politiche e delle azioni realizzate nel periodo  Supporto all’elevazione della qualità della progettazione dei Tavoli di area geografica  Definizione di una procedura di evidenza pubblica per la presentazione delle proposte per i PIR della Regione Toscana

Allocazione risorse regionali PIR ORGANIZZATIVI ,13 PIR DI INIZIATIVA DELLA REGIONE TOSCANA ,1 PIR SOSTEGNO AI MICROPROGETTI ,00 INTERVENTI DI EMERGENZA ,00 PIR DI INIZIATIVA DEI TAVOLI DI AREA GEOGRAFICA ,00 TOTALE ,24

Risorse PIR Tavoli Asia 15% Euro ,00 Africa 25% Euro ,00 Mediterraneo MO 25% Euro ,00 Europa 15% Euro ,00 America Latina 20% Euro ,00 Totale Euro ,00 L’allocazione tra le aree geografiche è la stessa del 2007 e del 2008 Asia 15% Euro ,00 Africa 25% Euro ,00 Mediterraneo MO 25% Euro ,00 Europa 15% Euro ,00 America Latina 20% Euro ,00 Totale Euro ,00 L’allocazione tra le aree geografiche è la stessa del 2007 e del 2008

TERMINI DI RIFERIMENTO PER LE ATTIVITA’ DELL’ ISTITUTO AGRONOMICO PER L’OLTREMARE a) Gestione del sistema informativo della cooperazione decentrata attraverso il sito web dedicato b) Aggiornamento delle caratteristiche del sito web in relazione alla quantità e qualità delle informazioni ed alle esigenze dell’utenza. c) Collaborazione con IRPET per il monitoraggio e la valutazione delle azioni previste nel Piano della cooperazione internazionale d) Assistenza tecnico operativa ai tavoli regionali per area geografica o tematici e) Gestione di banche dati sui progetti di cooperazione internazionale in Toscana e sui rapporti di partenariato tra i soggetti toscani della cooperazione e soggetti di altri paesi. f) Collaborazione con la Regione Toscana in merito a progetti di cooperazione internazionale centrati su temi legati all’agricoltura

TERMINI DI RIFERIMENTO PER LE ATTIVITA’ DEL CIRPAC I a) partecipazione, attraverso i responsabili di area geografica individuati, agli incontri dei tavoli regionali di area ed ai gruppi di progetto e di coordinamento; b) c)supporto alla elaborazione del Programma Operativo di Area, mediante analisi dei contesti geopolitici di riferimento e degli orientamenti strategici e operativi del MAE, dell’UE e dei principali attori internazionali della cooperazione; a)monitoraggio del Programma Operativo di area, attraverso l’elaborazione di schede di sintesi sull’andamento dei progetti in corso, in coordinamento con i soggetti capofila; a)elaborazione di documenti di analisi dei punti di contatto, a livello sia geografico che tematico, per l’individuazione di potenziali sinergie tra PIR regionali, PIR dei Tavoli Geografici, microprogetti e altre eventuali iniziative degli attori del sistema toscano; a)assistenza scientifica ai Tavoli di area geografica, attraverso la redazione di relazioni di approfondimento sui temi e sulle aree di volta in volta individuate; a)predisposizione e implementazione di moduli formativi rivolti ai membri dei Tavoli, sui principali strumenti di finanziamento e sui principali elementi di scenario politico, sociale ed economico delle aree di riferimento, nonché sulle tematiche individuate come prioritarie dai Programmi Operativi.

TERMINI DI RIFERIMENTO PER LE ATTIVITA’ DEL CIRPAC II a)Supporto alla fase di formulazione dei Progetti dei Tavoli, in riferimento ai parametri di valutazione impiegati dalla Regione Toscana in termini di qualità progettuale, sostenibilità, sistemi di monitoraggio, capacità di gestione del soggetto attautore, qualità e caratteristiche del partenariato, coerenza con il Piano regionale della cooperazione, diffusione dei risultati e qualità della analisi finanziaria; b) c)Incontri periodici con il Settore Attività Internazionali per la verifica delle azioni condotte e la valutazione delle esigenze e delle richieste provenienti dai Tavoli. a)Redazione, su specifica richiesta della Regione Toscana, di approfondimenti tematici e/o geografici su aspetti individuati di volta in volta. a)Raccordo e collaborazione con l’Istituto Agronomico per l’Oltremare con particolare riferimento alla diffusione degli approfondimenti tematici ed all’aggiornamento della banca dati dei progetti di cooperazione internazionale b) c)Redazione dello strumento informativo del sistema (Bollettino) a)Valutazione ex ante microprogetti

Regolamento di funzionamento dei Tavoli - Contenuti -Funzioni -Composizione -Partecipazione e decadenza -Coordinamento -Riunioni -Decisioni assunte -Ruolo Segretariato Operativo -Gruppi di coordinamento -Gruppi di progetto -Modifiche

PARTCIPAZIONE -alle riunioni partecipano i soggetti che hanno dato adesione nelle modalità indicate dal Piano -Si considerano decaduti i soggetti assenti per più di tre volte consecutive senza averne dato comunicazione al coordinatore

GRUPPI DI PROGETTO -sono istituiti con decisione del tavolo -Ogni gruppo nomina un referente il cui nominativo sarà comunicato alla Regione Toscana -Il referente convoca il Gruppo di progetto, tramite il Segretariato Operativo e ne informa il Coordinatore del tavolo

DECISIONI ASSUNTE -le decisioni sono assunte a maggioranza dei 2/3 dei presenti con votazione in forma palese -Le decisioni sono prese con il metodo del consenso su: -definizone PO -Proposte contenuti progetti da presentare alla RT -Approvazione proposte progettuali -Istituzione gruppi di progetto

GRUPPI DI COORDINAMENTO - il PO stabilisce funzioni ed obiettivi dei Gruppi. Ogni gruppo è costituto da almeno 8 soggetti