ValutazioneValutazione Prof.ssa Stefania Cavagnoli Uniroma2
Cosa significa valutare? Verificare: registrare in forma quantitativa il livello dei singoli risultati raggiunti in base agli obiettivi posti inizialmente Valutare: giudicare in forma qualitativa i cambiamenti e i progressi fatti rispetto alla situazione iniziale, sulla base di numerose e differenti verifiche Minello, 2003: 181
“Valutare è un confrontare l’evidenza raccolta con un progetto, gli eventi osservati e quelli aspettati, le possibilità alla partenza con i risultati finali” (Calonghi, in Porcelli 1998: 26) Il risultato di una valutazione è dunque “una congettura dotata di senso” (Margiotta, 1990: 62). Alla valutazione spetta il ruolo di convalida delle ipotesi di riuscita che ci si pone in sede di programmazione.
Momenti della valutazione/verifica Valutazione iniziale o in entrata: –ha funzione diagnostica: verifica i livelli di partenza per sviluppare interventi didattici adeguati e garantire a tutti il processo formativo (test d’ingresso) Valutazione in itinere o intermedia: –ha funzione diagnostica: verifica se lo studente ha raggiunto il livello di competenza necessario per affrontare l’obiettivo/l’UdA ecc. successivo/a; –ha funzione (auto)formativa: fornisce al docente elementi per prendere decisioni in merito ai processi di insegnamento e all’organizzazione scolastica, aggiustando eventualmente strumenti e procedure (recupero, potenziamento…); permette allo studente di sapere quali sono gli obiettivi raggiunti e quelli da perseguire Valutazione finale o in uscita: –ha funzione di controllo e di bilancio complessivo; –ha funzione formativa: fornisce strumenti e dati per modificare o consolidare un corso successivo; –ha funzione certificativa: delinea e certifica in modo pubblico il profilo della competenza raggiunta da ogni studente
Prove di verifica nei livelli iniziali: le abilità ricettive Prova di ascolto: valutare la capacità di comprendere messaggi e annunci riprodotti; formulare prove che non richiedano la scrittura per facilitare chi ha appreso l’italiano in modalità spontanea e non complicare la valutazione inutilmente (es. V/F, abbinamenti, griglie ecc.) Prova di lettura: valutare la capacità di cogliere i punti rilevanti e il senso generale di un testo (comprensione globale o skimming) e la capacità di cogliere singole informazioni in un testo (comprensione mirata o scanning).
Prove di verifica nei livelli iniziali: le abilità produttive Prova di scrittura: valutare la capacità di scrittura strumentale (usare la scrittura in compiti minimi e ricorrenti nella vita quotidiana quali la compilazione di semplici moduli, questionari ecc.) e di scrittura autonoma (es. cartolina, lettera…) Prova di produzione e interazione orale: valutare la padronanza delle routine comunicative più elementari (dialogo) e/o la capacità di sostenere un breve monologo su argomenti legati al quotidiano, richiedendo risposte sintetiche (colloquio semi- strutturato o strutturato a seconda delle capacità espressive dello studente)
Requisiti di un test comunicativo contestualizzazione degli items in quanto si cerca di ricreare l’evento comunicativo nel modo più aderente possibile alla realtà assegnazione di un compito verosimile e motivato che lo studente potrebbe effettivamente portare a termine in un contesto reale di uso della lingua straniera (valore pragmatico del compito) focalizzazione del compito sul significato funzionale e sul contesto piuttosto che sulla forma (priorità data alle abilità) integrazione di abilità linguistiche e metalinguistiche messe in gioco
Tecniche per verificare le abilità linguistico-comunicative Ricezione orale Scelta multipla, Vero/falso Dettato, Esecuzione di istruzioni (TPR), Completamenti, Griglie Abbinamenti, Transcodificazioni Ricezione scritta Scelta multipla, Vero/falso Riordino di un dialogo/testo, Abbinamento Cloze, Domande con risposta breve Produzione e interazione orale Descrizione o confronto di immagini, Riordino e commento di immagini, Transcodificazioni, Esposizione guidata di un argomento//Interazione guidata da stimoli verbali o iconici, Role- play, Domande aperte Produzione e interazione scritta Transcodificazione, Completamento di frasi, Trasformazione di genere, Brevi composizioni, Lettere, Cartoline, Moduli e questionari…
NB: scrivere consegne chiare Quando si scrivono le consegne di una prova, fare il modo che siano il più possibile: CHIARE: non devono dare adito ad interpretazioni diverse e soggettive; ADEGUATE da un punto di vista linguistico al livello di competenza dell’allievo, e non contenere forme e strutture non previste nel profilo di competenza o non svolte in classe; COMPLETE: devono dare tutte le informazioni sulle operazioni da svolgere; ESSENZIALI: devono dare solo le informazioni necessarie per evitare che chi fa il test si concentri troppo sulla comprensione delle istruzioni e perda concentrazione per l'esecuzione della prova (ai livelli basici è tuttavia preferibile fare delle ripetizioni piuttosto che lasciare qualcosa implicito); COMPRENSIVE DI UN ESEMPIO che faciliti l’esecuzione del compito.
Esempio di consegna per un test di tipo Vero/Falso Leggi l’articolo e rispondi alle seguenti affermazioni indicando le righe del testo motivanti la tua scelta. Questa istruzione, ripresa da un manuale di italiano per stranieri, è rivolta ad un pubblico di livello B1. E’ un'istruzione piuttosto complessa, anche per un livello competente. Infatti include due forme verbali implicite: gerundio e participio presente. Può verificarsi il caso che un apprendente di livello B1 non conosca le suddette forme e può quindi sbagliare per una errata interpretazione. Inoltre non è adeguata proprio da un punto di vista linguistico: "rispondi alle seguenti affermazioni". Sulla base di queste affermazioni come si potrebbe riformulare la consegna?
Una migliore presentazione del compito potrebbe essere: “Leggi il seguente articolo e indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). Indica anche le righe del testo che determinano la tua scelta.” In questo modo, spezzando la frase e scandendo le operazioni, l’istruzione risulta più leggibile e il compito più chiaro. Il test ha quindi una maggiore garanzia di validità.
Tipi di errore 1.errori pre-sistematici o occasionali: commessi prima che lo studente sia consapevole dell’esistenza di regole che governano quel determinato aspetto linguistico. In questa fase le forme corrette sembrano prodotte per caso. 2.errori sistematici o cristallizzati: fase della scoperta della regola; gli errori vengono prodotti nel momento in cui l’apprendente tenta di saggiare come funziona il sistema, facendo varie congetture e ipotesi. 3.errori post-sistematici o superflui: compaiono quando lo studente ha scoperto il sistema corretto, ma si dimostra incoerente nell’applicazione delle regole (“fase della pratica”).
B. Quando correggere? Tipi di errore Lo studente è in grado di spiegare l’errore? Lo studente è in grado di correggersi? Come deve intervenire l’insegnante? Pre-sistematico No Non corregge: spiega la regola Sistematico SìNo corregge, spiega le false ipotesi che hanno generato l’errore, ritorna sulle regole non osservate Post-sistematico Sì Rileva l’errore, invita lo studente ad autocorreggersi, propone esercitazioni
Come correggere? Consigli per una “buona” correzione a) non essere invasivi b) non essere ambigui c) rispettare la personalità dello studente d) adeguare la correzione alle capacità dello studente e) far lavorare gli studenti sulle correzioni
La correzione dell’errore nello scritto Correzione comunicativa: segnala solo gli errori che compromettono l’efficacia comunicativa (> utile con i principianti); Correzione rilevativa: ha l’unica funzione di individuare l’errore senza dare altre indicazioni; gli errori sono sottolineati in modo puntuale, anche in una parola o in una locuzione; pone linee verticali per porzioni di testo scorrette più estese.Correzione rilevativa Correzione risolutiva: si rilevano gli errori fornendo una riscrittura corretta (in alcuni casi si utilizza la simbologia dei correttori di bozze).Correzione risolutiva Correzione classificatoria: si evidenzia l’errore indicando a quale categoria appartiene, senza riscrivere la versione corretta.Correzione classificatoria Correzione mista: si sceglie di volta in volta l’etichetta più adatta a seconda del tipo di errore, del livello di conoscenze dello studente, degli argomenti che si stanno trattando ecc.Correzione mista