Soggetto lirico e natura: un binomio inscindibile Appunti di letteratura italiana Annamaria Palmieri www.youtube.com/watch?v=Wa1E2_E9Ev0.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LA VOCAZIONE ALLA VITA CONSACRATA
Advertisements

Perché ti voglio bene.
Scuola dell’Infanzia ANITA GAMBA I diritti dei BAMBINI
Giovanni PASCOLI nato nel 1855 a S.Mauro di Romagna (FC)
Letteratura italiana: il Leopardi
Presentazione di Giusy Marongiu, Giulia Pirisi & Sabrina Veccia
Spesso il male di vivere ho incontrato...
Mamma, quante volte ho invocato il tuo nome
Dolce e chiara è la notte e senza vento
Aa bb aba bcb abba la rima.
I poeti della letteratura
I colori della diversità
Guarda che luna Anna Frank
"Per me si va ne la città dolente,
Da un mio diario di scuola
Per te … tutto il bene del mio cuore!.
Quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato e ho sperato che tu mi rivolgessi la parola anche solo poche parole, chiedendo la mia opinione o.
Una lirica di Giovanni Pascoli
Dichiarazioni d’amore
ZELIG.
LE RICORDANZE di Giacomo Leopardi IIIa parte.
Di GIACOMO LEOPARDI PASSERO SOLITARIO.
Parrocchia di San Francesco
Piccole Riflessioni Di Adriano Sgnaolin.
Lettera di Gesù autore ignoto
SANTA TERESA DI LISIEUX Al mio Angelo Custode
DEDICATO Automatic slide.
Di GIACOMO LEOPARDI.
La Divina Commedia di Dante Alighieri
Anche se parlo la lingua degli uomini e degli angeli Anche se possiedo il dono della profezia Ed ho una fede così grande da spostare i monti Se non avrò.
Musica: E. Cortazar, A chasing on the wind Clicca per continuare.
Lassù nella collina volavi su nel cielo la mano di un bambino col filo ti cullava.
Adágio Lara Fabian Com Som.
di Dante Alighieri QUESTO E’ IL VIAGGIO DELL’UOMO ALLA RICERCA
X Agosto.
GIOVANNI PASCOLI.
Qui ti amo.
“Spesso il male di vivere ho incontrato” il salmo 90
G. Pascoli, X Agosto (Myricae, 1897)
Breve biografia di Giovanni Pascoli
Mi trovo in un parco, seduta su una panchina, persa nei miei pensieri, mi guardo intorno.
VALENTI Davide Salvatore – 5^CLT Esame di Stato 2008/2009.
RACCOLTA DI POESIE CATARTICHE
LE RICORDANZE di Giacomo Leopardi Ia parte.
SAN VALENTINO 2.
Chiare, fresche, e dolci acque, di Francesco Petrarca
Occhiali nuovi Non vedo molto bene da vicino, Signore. Almeno le cose che mi riguardano: i miei errori, i miei difetti. Mentre inquadro benissimo.
Il passero solitario Poesia di Giacomo Leopardi.
Il Passero Solitario di Giacomo Leopardi.
Emozioni.
SAN VALENTINO 2.
A SILVIA Di Giacomo Leopardi.
Poeti famosi.
Avanzamento manuale e automatico
Parafrasi a Silvia.
Donna non sei soltanto l’opera di Dio ma anche degli uomini, che sempre ti fanno bella con i loro cuori.
NELLA NOTTE SEI LUCE Incontro di preghiera in preparazione al Natale.
Mamma Il bambino chiama la mamma e domanda:
Una poesia di Pablo Neruda
Silvia, ti ricordi ancora quel periodo della tua vita quando la bellezza si rifletteva nei tuoi occhi che esprimevano gioia e pudore e tu lieta e carica.
Silvia, ricordi ancora il tempo della tua vita mortale, quando la bellezza splendeva nei tuoi occhi ridenti e sfuggenti, e tu, lieta a e pensosa stavi.
Inno di lode a Dio. Inno di lode a Dio GESU’ TU SEI UN AMICO DAVVERO SPECIALE LA DOMENICA MATTINA HAI SEMPRE UN SACCO DI COSE BELLE DA DIRE PROPRIO.
“La mia mamma è generosa. All’Angelo ha detto un “SI” così grande che ha cambiato la storia del mondo”
A Silvia Di Giacomo Leopardi.
Astronomia nell’ arte bellezza, nostalgia, mistero, infinito PERCEZIONE DELLA.
Giovanni Pascoli … e il Decadentismo.
Di Lisa Berti, Sofia Fabbrini, Martina Ardeti … La famiglia …
I miei occhi esistono per incontrare i tuoi. Anonimo.
Sera fiesolana. .. ).. Fresche le mie parole ne la sera ti sien come il fruscìo che fan le foglie del gelso ne la man di chi le coglie silenzioso e ancor.
... perchè vi voglio bene!.
Transcript della presentazione:

Soggetto lirico e natura: un binomio inscindibile Appunti di letteratura italiana Annamaria Palmieri

io e natura: ambientazione

La natura proiezione dell ’ io Per una ghirlandetta che io vidi Mi fa sospirar ogni fiore Dante Alighieri, Rime Chiare fresche e dolci acque Ove le belle membra pose colei Che sola a me par donna F.Petrarca, RVF

La natura come allegoria Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura Dante, Inferno I, vv Illustrazione di Paul Gustave Doré.Paul Gustave Doré

Allegoria o correlativo oggettivo ? Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l'incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. E. Montale, in Ossi di seppia

Natura e stato d ’ animo nel romanticismo

La natura come interlocutore del soggetto lirico Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli? G. Leopardi, Canto notturno di un Pastore errante dell ’ Asia

La natura umanizzata… Crescono innosservate le montagne, le loro forme purpuree s'innalzano senza sforzo, senza spossatezza, e non ricevono soccorso o applausi. Il sole, deliziandosi innocente, con i suoi lunghi, estremi raggi d'oro, va cercando nei loro volti eterni compagnia per la notte che viene (Emily Dickinson)

Identificazione e…. San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. (…) E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!

….metamorfosi (panismo) (…) Laudata sii pel tuo viso di perla, o Sera, e pe'; tuoi grandi umidi occhi ove si tace l'acqua del cielo! Dolci le mie parole ne la sera ti sien come la pioggia che bruiva tepida e fuggitiva, commiato lacrimoso de la primavera, su i gelsi e su gli olmi e su le viti e su i pinidai novelli rosei diti che giocano con l'aura che si perde, e su 'l grano che non è biondo ancora e non è verde, e su 'l fieno che già patì la falce e trascolora, e su gli olivi, su i fratelli olivi che fan di santità pallidi i clivi e sorridenti. La sera fiesolana di Gabriele D ’ Annunzio