LEZIONE 13 DELLA SCUOLA DEL SABATO CROCIFISSO E RISORTO SABATO 25 GIUGNO 2016 SABATO 25 GIUGNO ° TRIMESTRE 2016
GESÚ BARABBA Leader politico Voleva liberare il popolo da Roma Prometteva gloria terrena GESÚ IL CRISTO Leader spirituale Liberò il popolo dal peccato Offre la gloria eterna Gesù caricò su di sè la croce che era stata preparata per Barabba. Così, Barabba rappresentava il mondo per i cui delitti Gesù fu crocifisso. E’ una scelta che tutti dobbiamo fare: Gesù o il mondo.
«Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo; la terra tremò e le rocce si spaccarono; i sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono» (Matteo 27:51-52) Alla morte di Gesù, avvennero due fatti significativi: 1.Il velo del Luogo Santissimo si squarciò. L’evento al quale miravano i servizi del santuario terreno si era compiuto. Non era più necessario spargere il sangue dei sacrifici di animali, perché il sangue dell’Agnello di Dio era stato sparso. 2.Le tombe si aprirono e alcuni santi risuscitarono (dopo che Gesù risuscitò [v. 53]). Questi santi rendono testimonianza del potere di Gesù sul peccato e sulla morte. Come loro, un giorno anche noi saremo liberati dal peccato e rivestiti d’immortalità.
«Quando il Cristo risuscitò, portò con sé una folla di prigionieri. Alla sua morte, il terremoto aveva fatto aprire delle tombe; quando risuscitò fece uscire dai sepolcri quei giusti che erano stati collaboratori di Dio e che, a costo della loro vita, avevano reso testimonianza della verità. Da quel momento diventavano testimoni di colui che li aveva risuscitati dai morti. Durante il suo ministero Gesù aveva chiamato dei morti alla vita. Aveva risuscitato il figlio della vedova di Nain, la figlia di un capo d’Israele e Lazzaro. Ma quei risorti non erano stati rivestiti di immortalità. Essi restarono, dopo essere ritornati in vita, soggetti alla morte; mentre coloro che uscirono dalla tomba al momento della risurrezione del Cristo, ne uscirono per la vita eterna. Ascesero al cielo con lui, come trofei della sua vittoria sulla morte e sul sepolcro, non più prigionieri di Satana, ma redenti di Cristo. Gesù li aveva strappati alla tomba come primizie della sua potenza, per essere sempre con lui, senza più morte né dolore.» E.G.W. (La Speranza dell’uomo - pag. 603)
«Ma se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati […] Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono […]» (1ª Corinzi 15:17, 20)
«Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». (Matteo 28:18-19) Prima di ascendere al cielo, Gesù diede ai suoi discepoli una missione. Questa missione deriva dall’autorità ricevuta dal Padre: «Ogni autorità mi è stata data…pertanto, andate». Benché la predicazione dell’Evangelo deve essere annunciata da labbra umane, si realizza per autorità divina. Dobbiamo richiamare tutte le nazioni affinché accettino la sovranità del Re dei re e Signore di signori. Questa missione non riguarda solo i 500 discepoli che si riunirono a Gesù, in quell’occasione. (1ª Corinzi 15:6). Siamo tutti coinvolti nel suo compimento.
«Il Signore ha fatto una promessa eterna, quella di proporzionare forza e grazia a tutti coloro che sono santificati mediante l’ubbidienza alla verità. Gesù Cristo, al quale è dato ogni potere in cielo e sulla terra, si unisce in sintonia ai suoi strumenti, le anime sincere che giorno per giorno partecipano al pane vivente “che è disceso dal cielo” (Giovanni 6:33). La chiesa sulla terra, unita alla chiesa in cielo, può realizzare tutte le cose». E.G.W. (Al fine di conoscerlo - 4 Dicembre)