Il Granchio
Nome comune: Granchio Nome scientifico: Carcinus aestuarii Regno: Animalia Ramo: Bilateria Classe: Malacostraca Territorio abituale: fondali sabbiosi, estuari e paludi. Ordine: Decapoda Profondità prevalente: 0-5m
Caratteristiche principali È dotato di una dura corazza, chiamata esoscheletro che ricopre tutto il corpo: quest’ultimo è diviso in due zone, il cefalotorace e l’addome. Il primo comprende il capo e il torace, ed è coperto da una sorta di guscio detto carapace da cui originano 4 paia di arti più le chele che usa per cibarsi, per difendersi e anche per scavare e come mezzo di seduzione nell'atto che precede l’accoppiamento. È risaputo che il granchio, vista la posizione delle zampe, si esibisce in una camminata laterale molto particolare. Le dimensioni possono variare a seconda della specie del granchio. Alcune specie modificano la corazza due volte all'anno: sia durante la stagione primaverile, sia in quella autunnale. Questo cambiamento trae origine non tanto dalla crescita del crostaceo, quanto dal cambiamento meteorologico che si ha in questi due periodi dell’anno.
Sul capo vi sono gli occhi dalla forma sferica, posti su peduncoli mobili che gli permettono di osservare tutto intorno, e delle antenne che possiedono terminazioni tattili e olfattive. L'addome è rettangolare nel maschio e arrotondato nella femmina. La femmina del granchio cambia la corazza in un periodo poco successivo a quello del maschio, ovvero quando è necessario che questa si presenti più morbida così da facilitare la fecondazione. Il granchio che è in procinto di mutare carapace è definito spiantato e lo si può riconoscere dalla comparsa di sfumature verdastre sul corpo.
Habitat È possibile scovarlo più facilmente in Asia orientale, nel Mediterraneo, nell'America del Nord ed in Oceania. Il granchio può vivere sulla terraferma, in acqua dolce o in mare: gli esemplari di terra si trovano ai tropici e si distinguono dagli altri perché sono onnivori e ritornano in acqua solo per esigenze riproduttive. Tuttavia, è difficile stanarli per diverse ragioni: spesso sono troppo piccoli o vivono in simbiosi con altre specie animali, sulle quali si mimetizzano perfettamente. La maggior parte delle varietà mostra abitudini notturne, soprattutto perché di notte i predatori più temibili dormono e questo rappresenta per loro un ottimo momento per cercare cibo o magari accoppiarsi.
Alimentazione L'alimentazione del granchio è diversa in base alla specie: quello di fiume, ad esempio, si nutre principalmente di piccoli invertebrati, larve, anfibi, ma anche di carogne e detriti vegetali. In genere si ciba anche di alghe e piante. Ma alcuni granchi sono anche onnivori.
Riproduzione La riproduzione del granchio avviene mediante accoppiamento e fecondazione interna, principalmente durante il periodo della muta, ovvero quando la corazza della femmina si presenta più morbida. Il maschio, mediante il senso dell’olfatto, si rende conto che la femmina sta mutando carapace e quindi l’abbraccia con le chele e la tiene stretta a sé. Le uova restano attaccate alle pendice dell’addome fino a che non si schiudono: da essere fuoriescono larve planctoniche, che diventeranno piccoli granchi solo dopo diverse metamorfosi. Inizialmente le larve si lasceranno trasportare dalla corrente e dopo circa 9 mesi misureranno 3 mm, dopo un paio di anni 20-25 mm, e solo dopo 5 anni di vita saranno in grado di riprodursi.