Riepilogo alcune nozioni di base: 1) Nel 1690 John Locke disse: “poiché non si possono avere i vantaggi e il conforto della società senza la comunicazione dei pensieri, era necessario che l’uomo trovasse qualche segno esterno sensibile, mediante il quale potessero essere rese note agli altri le idee invisibili di cui i suoi pensieri sono composti” 2) Nel 1875 William D. Whitney disse: il linguaggio è il mezzo mediante il quale gli uomini consapevolmente e intenzionalmente rappresentano il loro pensiero, al fine, principalmente di farlo noto agli altri uomini: è l’espressione che mira alla comunicazione” Quindi possiamo schematizzare quanto segue: LA COMUNICAZIONE PER IMMAGINI 1 - all’inizio ci sono INFORMAZIONI 2 - che vengono trasferite attraverso MESSAGGI 3 – che a loro volta sono composti da SEGNI. cioè il contenuto, la sostanza della comunicazione (sto bene, sto male, mi piace non mi piace….) Supporti “fisici” (percepibili ai sensi) per trasferire informazioni da un mittente a un ricevente Qualcosa che, per qualcuno, sta al posto di qualcos’altro, sotto certi aspetti o capacità
IL SEGNO cioè l’unità comunicativa base attraverso cui passano le informazioni è QUALCOSA che per QUALCUNO, sta al posto di QUACOS’ALTRO sotto certi ASPETTI o capacità (definizione di Charles S. Peircer ) PERCEPIBILE AI SENSI UNA SOCIETA’ UN CODICE ASTRATTO Un insieme strutturato di segni e regole condivisi sia dal mittente che dal destinatario costituisce un LINGUAGGIO
IL SEGNO è costituito da SIGNIFICANTE la forma materiale, sensibile SIGNIFICATO il concetto che rappresenta, astratto queste due proprietà si riferiscono al REFERENTE l’oggetto concreto cui si riferisce il segno (Ferdinand de Saussure ) Il cartello in un supermercato con su scritto BATTERIE (SIGNIFICANTE) può riferirsi a: - piccoli elementi cilindrici composti da un involucro metallico ….. (SIGNIFICATO 1); - oggetti metallici di forma cilindrica, cavi e con manici ……. per cucinare (SIGNIFICATO 2): - strumento composto da varie parti……. che, percosse producono un suono (SIGNIFICATO 3) solo il REFERENTE chiarirà se si parla di pile, pentole o tamburi e piatti Un semaforo non è solo tre luci su un palo per regolare il traffico ma il simbolo di una società che si dà regole che ha deciso di limitare alcune libertà individuali per garantirsi un bene comune superiore…….
I SEGNI che ci circondano sono molteplici e vari tra loro (per una classificazione, non esaustiva - si rimanda a: Trattato di semiotica generale di Umberto Eco) a noi interessano i segni visivi che possiamo ricondurre a tre tipologie principali (definizione di Charles S. Peircer ) ICONA comunica per somiglianza (una fotografia, un quadro…, un modellino in scala) Un SEGNO: 1 - DENOTAè l’immediata definizione 2 - CONNOTAè un ampliamento 3 - EVOCAè una libera associazione in genere soggettiva INDICE comunica per connessione o per orientamento ( lampo, fumo, vapore, impronte ….) SIMBOLO comunica per convenzione (le parole, i numeri, i colori…., cartelli stradali…..) Denota circolare, d’argento, con piedini 2 - rettangolare con bordi raccordati, schermo blu….. Connota tempo ciclico, che si ripete, eterno ritorno… 2 - tempo infinito, che può espandersi all’eternità (evoca)
Roman Jakobson (inizio anni ’60) rielabora, in campo linguistico, lo schema comunicativo messo a punto alla fine degli anni ’40, in campo ingegneristico, da Shannon e Weaver (Teoria matematica della comunicazione), ma comprese che il processo di decodifica non è mai un confronto meccanico tra segnali ricevuti e un codice astratto ma è un processo di interpretazione in cui giocano un ruolo enorme il contesto, le disposizioni emotive e le conoscenze del destinatario e quindi rielabora lo schema: 1) elimina la distinzione tra fonte e trasmittente, tra ricettore e destinatario, elimina la nozione di segnale e quella di rumore 2) introduce il CODICE e il CONTESTO Lo stesso schema e le stesse funzioni valgono anche per il linguaggio visivo LO SCHEMA COMUNICATIVO DI ROMAN JAKOBSON MITTENTE (funzione emotiva ) CODICE (fu.ne metalinguistica ) CONTATTO (funzione fatica ) MESSAGGIO (funzione poetica ) CONTESTO (funzione referenziale ) DESTINATARIO (funzione conativa ) CONTATTO (CANALE): apparato fisico o connessione psicologica di cui ci si vale per attivare la comunicazione CODICE: insieme strutturato di invarianti, almeno parzialmente comuni a M e D CONTESTO: indica la complessità delle condizioni in cui si svolge la comunicazione - è la situazione, nota o presupposta che accomuna M e D Comprese che ogni elemento svolge una funzione. Pertanto se in una comunicazione prevale: si ha una funzione: MITTENTE EMOTIVA (espressiva) CONTESTO REFERENZIALE ( informativa) MESSAGGIO POETICA (estetica) CONTATTO FATICA CODICE METALINGUISTICA DESTINATARIO CONATIVA
1 - FUNZIONE EMOTIVA (ESPRESSIVA) FUOCO SUL MITTENTE Che esprime le sue emozioni al destinatario cercando di coinvolgerlo sullo stesso piano Molto importanti sono i soggetti e il punto di vista, in genere ravvicinato per creare vicinanza – Nel linguaggio verbale deve provocare una emozione al destinatario ti desidero!
2 - FUNZIONE REFERENZIALE (INFORMATIVA) FUOCO SUL CONTESTO Quando ci si riferisce a qualcosa, si parla, si descrive o si informa di qualcosa, di un avvenimento che interessa il “mondo” in cui si vive (le immagini dei cataloghi tecnici o dei manuali d’uso di apparecchiature svolgono al meglio questa funzione) – Nel linguaggio verbale ha valore descrittivo della realtà: oggi è nuvoloso
3 - FUNZIONE POETICA (ESTETICA) FUOCO SUL MESSAGGIO Si valorizzano gli aspetti qualitativi e formali del messaggio (materiali, colore, composizione). Tutto il resto può essere messo da parte - Nel linguaggio verbale quando si usano espressioni tipo...e il naufragar m'è dolce in questo mare
4 - FUNZIONE FATICA FUOCO SUL CONTATTO Quando utilizziamo elementi per mantenere e sottolineare il contatto comunicativo con il destinatario. Mani che si protendono, sguardi che si incontrano, elementi particolari che attirano e mantengono l’attenzione sul canale. - Nel linguaggio verbale tutti gli uhm...si, si...davvero detti durante una conversazione telefonica per far capire all'altro che siamo attenti e interessati a ciò che ci viene raccontato
5 - FUNZIONE METALINGUISTICA FUOCO SUL CODICE Si usano segni per spiegare, interpretare e commentare altri segni facendo comunicazione sulla comunicazione - Nel linguaggio verbale la formula E=mc2 ci parla di un linguaggio utilizzando un altro linguaggio
6 - FUNZIONE CONATIVA FUOCO SUL DESTINATARIO Quando il messaggio contiene un ordine, una seduzione, un obbligo che riguarda il destinatario inducendolo ad assumere un certo comportamento. - Nel linguaggio verbale espressioni come: apri la finestra, chiudi la porta, ….