Ing. Giuliano Zoppo IL DECRETO ESERCIZIO PORTERÀ INNOVAZIONE NELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE DEGLI IMPIANTI A FUNE?

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Studio Legale Domenichini
Advertisements

Codice della Privacy Il d. lgs. n°196 del 30 giugno 2003.
A cura del PROGETTO QUALITA Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale VERSO.
Piattaforme elevatrici a pantografo, articolate e su veicoli
Miglioramento della protezione dei dati mediante SQL Server 2005 Utilizzo della crittografia di SQL Server 2005 per agevolare la protezione dei dati Pubblicato:
Le tecnologie informatiche per l'azienda
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Corso addetti antincendio - Rischio Basso (D.M. 10 marzo 1998)
I nuovi strumenti per la sicurezza degli ambienti ospedalieri
Studio Legale Baldacci Esempio strutturato di SICUREZZA ORGANIZZATIVA Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni.
Sistemi di Gestione della Sicurezza per le imprese a rischio di incidente rilevante 23 settembre 2004.
SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI
Verifica finale Quesiti u.d. 2 CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI
GESTIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI IN AZIENDA
EN Comportamento degli ascensori in caso di incendio
LA CERTIFICAZIONE SECONDO LA NORMA VISION 2000
Università di Udine Facoltà di Scienze MM. FF. NN. COMPITI E MANSIONI DELL'AMMINISTRATORE DI SISTEMA NELLA NORMATIVA SULLA PRIVACY Paolo Fritz.
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Non limitarsi a descrivere le risorse disponibili senza descriverne il processo di definizione delle esigenze, di reperimento e di valutazione Non limitarsi.
PREVENZIONE E MANUTENZIONE
Supervisione e Gestione Sassuolo, 27 Novembre 2008.
1 Forum Qualità della tensione nelle reti elettriche in Italia. Milano, 3 luglio 2006 Milano CESI 1 Modelli per gli scenari del sistema elettrico italianoWalter.
La legge Stanca: principi ed attuazione Dott. Antonio De Vanna Responsabile dellUfficio accessibilità dei sistemi informatici Treviso 16 dicembre 2004.
Elaborato F.S. Di Somma V. PROGETTO QUALITA VERSO IL…. MANUALE DELLA QUALITA A.S. 2006/2007 F. S. QUALITA DI SOMMA V.
Qualità Questa voce riguarda la qualità nell'accezione più usata quando ci si riferisce ad un bene, materiale o immateriale, che viene prodotto per un.

IL CONTRATTO DI TRASPORTO MERCI PERICOLOSE
Compatibilità Elettromagnetica
Sistemi a sensori distribuiti riflessioni tecniche
III Convegno Nazionale
Gestimp IV Il pacchetto software GESTIMP© di Isea S.r.l., di seguito indicato con GESTIMP©, permette di gestire la supervisione e la telegestione di impianti.
IL SERVIZIO DI INGEGNERIA CLINICA dell’Ospedale di Niguarda
TRASDUTTORI E SENSORI.
SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI NORME TECNICHE.
Lo sviluppo del progetto informatico
Quadro normativo di riferimento
Un Piano Strategico per lo Sviluppo dei Sistemi ITS in Italia ROMA 13 Dicembre 2007 Prof. Giovanni Tesoriere I SISTEMI ITS A SUPPORTO DELLE POLITICHE SULLA.
CAPO III – IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE
U.O.C. DIREZIONE TECNICA PATRIMONIALE SERVIZIO DI MANUTENZIONE LA MANUTENZIONE NELLA AUSL RIETI.
Sistemi di Gestione per la Qualità
Esperienza presso un Servizio di Ingegneria Clinica Manutenzione delle apparecchiature elettromedicali   Buongiorno a tutti! Sono Elena Favaretto, sono.
DLG.s 81/2008 Titolo VIII: AGENTI FISICI Capo I: Disposizioni generali
Master MATITCiclo di vita del Sistema Informativo1 CICLO DI VITA DEL SISTEMA INFORMATIVO.
Le norme ISO 9000 ed il Manuale della Qualità
Workshop di presentazione. Smartlights è un modello urbano che fa buon uso della tecnologia per la riduzione del consumo energetico ed il miglioramento.
COS’E’ L’ARCHIVIAZIONE SOSTITUTIVA
Domaines skiables e sci fuori pista La normativa regionale Courmayeur, 5 aprile 2008.
Certificata ualità QUALITA’ EFFICIENZA EFFICACIA SICUREZZA PROFESSIONALITA’ ESPERIENZA La Ns esperienza al vostro servizio VOI CONCENTRATEVI SULLA VOSTRA.
Progetto Speciale Multiasse “Sistema Sapere e Crescita” P.O. FSE Abruzzo Piano degli interventi Intervento A) promozione della conoscenza.
CORSO DI PREVENZIONE INCENDI ex legge 818/84
LA VERIFICA DELLA CORRETTA TENUTA DELLA CONTABILITA’
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Le basi di dati.
Le policy aziendali relative al trattamento di dati sensibili ed informazioni riservate novembre2015.
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole A7.1 MODULO A Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
Metropolitana di Genova – Porte di salita passeggeri
Piano di Protezione Civile
MANUTENZIONI INTELLIGENTI DELL’INFRASTRUTTURA LINEE REGIONALI ELETTRICHE 3kVcc E DIESEL Promotori : RFT, EST (Elettrifer, Sice, Tesifer), UniFi Dsi Relatore.
1 RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI CONSEGUENTI AL MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI / APPARECCHI ELETROMEDICALI Il malfunzionamento.
Il ruolo dell’Utility nella sicurezza elettrica Roma, 26 febbraio 2004.
Marco Belloli – IMQ – 15 marzo La norma EN in fase di verifica periodica Marco Belloli – IMQ S.p.A.
Sponsor dell’evento: Inquadramento generale della normazione tecnica per l’antincendio.
Idea progettuale: Piattaforma Mobile per l’Innovazione dei Rotabili Carmine Zappacosta.
SISTEMA QUALITA’ PER LA GESTIONE IN SICUREZZA DEL SERVIZIO DI O.T.I. XIV CONGRESSO NAZIONALE S.I.M.S.I. Napoli 29/30 SETTEMBRE – 1 OTTOBRE 2000.
Dispositivi di comando e controllo Dispositivi a logica programmabile.
Referenti ICT1 Progetto di Formazione-Intervento® per i Referenti ICT Le linee di Piano.
Milano, 12 dicembre Ivano Visintainer Responsabile Funzione Impianti IMQ.
Il decreto esercizio porterà innovazione nelle apparecchiature elettriche degli impianti a fune? ing. Giuliano Zoppo.
Transcript della presentazione:

ing. Giuliano Zoppo IL DECRETO ESERCIZIO PORTERÀ INNOVAZIONE NELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE DEGLI IMPIANTI A FUNE?

Esigenze richieste alle apparecchiature cosa dovrebbero fare le apparecchiature elettriche: esigenze degli operatori (esercenti, autorità) e rischi sull’uso delle tecnologie Decreto esercizio aspetti del decreto esercizio che influenzeranno la progettazione delle apparecchiature elettriche SOMMARIO

Impianti a fune Automazione Modularità Reti Strumenti di diagnostica Big data BOUNDARIES

SicurezzaDisponibilità e affidabilitàMinori costiFacilità di manutenzioneFacilità d’usoFacilità diagnosticaFormazione del personaleAssistenza remota LE ESIGENZE DEGLI OPERATORI VERSO LE APPARECCHIATURE EL.

 Sicurezza  Disponibilità e affidabilità  Facilità di manutenzione LE ESIGENZE DEGLI OPERATORI SAFETY Rispetto della EN 13243:2015 (dal «buon senso» alla progettazione, verifica e validazione) AVAILABILITY AND RELIABILITY PLC Stand by Architetture semplici Ridondanza Codifica azioni con esclusioni MANUTENIBILITY Modularità ricambi Architetture semplici Software ausilio al manutentore Revisioni «customizzate»

 Facilità d’uso  Formazione  Diagnostica  Assistenza remota  Costi LE ESIGENZE DEGLI OPERATORI Corsi di formazione Manuali di facile lettura 24/7 Accesso remoto al supervisore Evidenza dei guasti (schemi el. interattivi) Supervisori «easy» prove periodiche comode (AK 4) Slow speed Comando radio… Diminuzione dei costi di gestione e di acquisto Sensori di campo statistica degli interventi

Esercizio più controllato Disponibilità, sicurezza, affidabilità Costi inferiori di manutenzione Personale più formato Autoreferenzialità tecnologica, Costi elevati di implementazione Gestione complessa degli applicativi VANTAGGI O SVANTAGGI DELL’INNOVAZIONE NELLA APP. EL.

FINE PRIMA PARTE

 Il termine italiano ‘norma’ deriva dal latino ‘norma’, termine che designa originariamente la “squadra”, strumento geometrico  Le norme tecniche, nel campo dell'ingegneria e nell'industria, sono costituite da documenti che stabiliscono criteri di progettazione, materiali, processi e metodi di costruzione e produzione, limiti di uso e criteri di sicurezza.  Sono elaborate attraverso il consenso delle parti interessate: produttori; pubblica amministrazione; utenti e consumatori; centri di ricerca e laboratori; collegi e ordini professionali.  Sono basate sui risultati dell'esperienza e dello sviluppo tecnologico secondo il principio dello stato dell'arte.  Sono approvate da un organismo regionale, nazionale o internazionale. LA NORMA: DEFINIZIONE

 Prescrittiva: che impone un comportamento per legge, indica in modo preciso la misura necessaria. Dovrebbe essere una norma completa. Fotografa lo stato dell’arte. PTS  Prestazionale: indica una prestazione, un obiettivo di sicurezza da raggiungere, ma non impone limiti. Basato non sull'obbligo di adozione di misure tecniche ma sul raggiungimento dei risultati. L’approccio può essere innovativo a livello di progettazione EN, Regolamento generale, Dir 2000/9 LA NORMA: DEFINIZIONE

LA NORMA PRESCRITTIVA O PRESTAZIONALE? All’aumentare della complessità del sistema le norme non possono più stabilire a priori tutti i rischi, le misure tecniche ed il grado di sicurezza. Leggi e norme cominciano ad affidare molte di queste attività ai Progettisti e Costruttori.

Garantisce il rispetto della sicurezza (la misura lo garantisce) Basata sull’esperienza passata Più semplice progettazione e realizzazione Prescrittiva Necessità di analisi di rischio (la norma definisce il livello ma non il valore) Necessità di sperimentazione Progettazione complessa Richiede esperienza del progettista Prestazionale LA NORMA PRESCRITTIVA O PRESTAZIONALE

complessità prescrittiva prestazionale semplicità

Prescrittivo Prestazionale IL DECRETO ESERCIZIO Innovativo Volontario Cogente Tradizionale

 Servizio in condizioni limitate  Servizio in condizioni eccezionali  Sbarco pedoni a monte  Assenza presidio in chiusura del servizio  Funzionamento senza presidio delle vetture < 35 persone  Informazione ai passeggeri per soccorso  Esercizio con parti non presidiate  Esercizio automatico  Modifiche al MUM e al piano dei controlli  Registrazione parametri  Registro di controllo e manutenzione  Teleassistenza ELEMENTI DI STIMOLO ALL’INNOVAZIONE DEL DECRETO ESERCIZIO

«Le modalità di esclusione dei dispositivi di sorveglianza e le misure di compensazione che devono essere adottate, da parte del personale, nel caso di difetti segnalati o di guasto dei dispositivi suddetti, sono previste in progetto o nel M.U.M. E' ammessa la prosecuzione del servizio con esclusione parziale "parzializzazione" - di taluni dispositivi, esclusivamente secondo le modalità e nei casi espressamente previsti nel Regolamento di esercizio dell'impianto» SERVIZIO IN CONDIZIONI LIMITATE Supervisore che evidenzia le misure di compensazione necessarie al momento stesso dell’effettuazione della esclusione

«Limitatamente al tempo necessario per risolvere situazioni di emergenza, di ordine pubblico, in caso di necessità di svuotamento dei comprensori, di trasporto intervallivo o di incendio nei pressi della linea o situazioni similari è ammessa la modifica temporanea della velocità di penalizzazione, conseguente alle esclusioni o alle parzializzazioni dei dispositivi di sorveglianza». SERVIZIO IN CONDIZIONI ECCEZIONALI Prevedere nell’ambito dell’ammissibilità delle norme italiane ed europee la «chiave fire» ovvero una chiave di esclusione che permette di scaricare la linea in caso di emergenza

«La salita e la discesa dei pedoni e degli sciatori senza sci dalle seggiole deve avvenire quando la velocità del veicolo è stabilizzata ad un valore non superiore a quello ammesso per i pedoni. Tale valore può essere ottenuto anche con una riduzione temporanea della velocità; in tal caso, l'arrivo del veicolo carico di pedoni nella stazione opposta deve provocare l’automatica riduzione di velocità ovvero un apposito segnale acustico, generato automaticamente, deve segnalare all'agente di stazione l’approssimarsi del veicolo carico, affinché il personale riduca opportunamente la velocità.» SBARCO PEDONI A MONTE Rallentamento automatico della seggiovia “segnando” il veicolo in cui sono saliti i pedoni a valle (ad esempio con pulsante di prenotazione/blocco tappeto/ chiusura cancelletto sciatori)

«Il Regolamento di esercizio deve contenere le particolari condizioni operative per le fasi di predisposizione o di chiusura del servizio durante le quali, secondo apposite procedure, è consentito che le stazioni non siano presidiate, per evitare che i passeggeri si imbarchino in tali fasi senza la sorveglianza del personale.» ASSENZA PRESIDIO IN CHIUSURA DEL SERVIZIO Videocamere, Comunicazioni foniche bidirezionali Segnalazioni luminose

«Per le cabine delle funivie con capacità fino a 35 persone e delle funicolari esistenti, a prescindere dalla capienza, se sono rispettate le condizioni di cui al punto 3.21, non è richiesto l’agente di vettura.» VETTURE BIFUNE < 35 PERSONE NON PRESIDIATE

 sorvegliare tutte le parti dell’impianto che normalmente sono controllate dal personale addetto al presidio (ad esempio: passaggio sui sostegni, organi in movimento, zone di afflusso, fosse, contrappesi, porte di piano, veicoli);  Prevedere dal punto di sorveglianza, la segnalazione ed il ripristino delle funzioni rilevanti ai fini della sicurezza dell’esercizio intervenute nel luogo telesorvegliato;  le parti di impianto telesorvegliate dovranno essere rapidamente raggiungibili da personale all’uopo reperibile, ai fini dell’accertamento di eventuali cause di anomalie nel funzionamento e di conseguenze di possibili inconvenienti;  deve essere possibile, nei luoghi accessibili ai viaggiatori, la comunicazione audio bidirezionale con il personale, e di tale possibilità i viaggiatori devono essere informati

«L’informazione va ripetuta con la frequenza necessaria e va data in particolare: … da sistemi sonori ubicati sui veicoli; … L’informazione è fornita in modo chiaro e semplice, e deve essere udibile indipendentemente dalla posizione dei veicoli sulla linea ed anche in condizioni meteorologiche presumibilmente più sfavorevoli.» INFORMAZIONE AI PASSEGGERI PER SOCCORSO Sistemi di comunicazione bidirezionali sulle vetture Wi-fi Radio

ESERCIZIO CON PARTI NON PRESIDIATE  sorvegliare tutte le parti dell’impianto che normalmente sono controllate dal personale addetto al presidio (ad esempio: passaggio sui sostegni, organi in movimento, zone di afflusso, fosse, contrappesi, porte di piano, veicoli);  Prevedere dal punto di sorveglianza, la segnalazione ed il ripristino delle funzioni rilevanti ai fini della sicurezza dell’esercizio intervenute nel luogo telesorvegliato;  le parti di impianto telesorvegliate dovranno essere rapidamente raggiungibili da personale all’uopo reperibile, ai fini dell’accertamento di eventuali cause di anomalie nel funzionamento e di conseguenze di possibili inconvenienti;  deve essere possibile, nei luoghi accessibili ai viaggiatori, la comunicazione audio bidirezionale con il personale, e di tale possibilità i viaggiatori devono essere informati

ESERCIZIO AUTOMATICO Esercizio automatico Reperibilità 30 minuti Fermata all’imbarco Comunicazione audio bidirezionale Arresto e anomalia comunicate subito

«Il Direttore o il Responsabile dell’esercizio (o l’Assistente Tecnico se previsto), con l’assistenza di un esperto qualificato di 3° livello secondo la UNI EN ISO 9712:2012 e d’intesa con la ditta costruttrice o sentita una ditta specializzata qualora la predetta ditta costruttrice non sia più esistente, può modificare le istruzioni fornite dal costruttore con gli interventi che ritiene opportuni, ad esempio sulla base dell’analisi dei risultati delle precedenti revisioni, della statistica di difettosità e criticità riscontrata su componenti di impianti analoghi, dell’età dell’impianto, delle ore di esercizio e delle sollecitazioni subite dai vari componenti» MODIFICHE AL MUM E AL PIANO DEI CONTROLLI

Nuovo MUM Risultati RG precedenti Statistica difettosità Età e ore di esercizio Registrazione parametri

rilevamento sforzi morse sforzi rulliere velocità e coppia … registrazione su supervisore sul registro di manutenzione e controllo database gestione informazioni taratura modelli di manutenzione diversi dal piano dei controlli REGISTRAZIONE PARAMETRI

«Le attività svolte ed i risultati della manutenzione sono riportati sul Registro di controllo e manutenzione.» REGISTRO DI CONTROLLO E MANUTENZIONE Creazione applicativi per la registrazione delle manutenzioni e dei controlli

 «Alle condizioni riportate ai precedenti punti […] sotto la supervisione del Capo servizio e del Direttore dell’esercizio e previa predisposizione con apposita chiave hardware di consenso inserita sull’impianto, è ammesso l’intervento in teleassistenza della ditta costruttrice delle apparecchiature elettriche.  La connessione “on line” dell’impianto e il relativo consenso per la modifica dei parametri, è consentita solamente per il tempo strettamente necessario a svolgere tale operazione.  La connessione deve avvenire con modalità che assicurino la protezione da agenti esterni dei dati trasmessi attraverso essa e quelli già presenti nel software.» TELEASSISTENZA

Sono permesse le attività di modifica dei parametri e del software via remoto TELEASSISTENZA

Il decreto esercizio apre porte alla innovazione tecnologica degli impianti, secondo una logica di norma prestazionale, sul binario ormai indicato dalla Direttiva europea 2000/9. La tecnologia può quindi proporre nuove soluzioni. Tutto però deve essere commisurato ai reali bisogni/esigenze del personale, dell’esercente e delle richieste normative. Va evitata la tecnologia autoreferenziata o senza un efficiente rapporto costi/benefici. L’innovazione è strumento e non obiettivo. CONCLUSIONI