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Transcript della presentazione:

Per iniziare … Area: Annuncio e celebrazione Scopo: formazione biblica e teologica di base, attraverso la conoscenza diretta delle fonti Oggetto: la Misericordia di Dio Contesto: la vita del cristiano e l’esperienza della misericordia in ambito comunitario e familiare (la misericordia come “dono” di Dio e come “esperienza concreta di vita” oggi) Fonti: libri della Bibbia, opere dei Padri e dei teologi, pronunciamenti del Magistero Metodo: lettura dei testi

Contesto ecclesiale (… cui fa costante riferimento il progetto formativo dell’Istituto) Segnaliamo due eventi della recente e attuale storia ecclesiale, in cui la parola e l’esperienza della Misericordia ha catturato e sta catturando l’attenzione dei cristiani. E non solo ….

Sinodo dei Vescovi, 2014 Straordinario Sinodo dei Vescovi, 2015 Ordinario

Anno Santo della Misericordia

Misercordia In questo breve corso cercheremo di cogliere il valore della Misercordia, tenendo in considerazione (oltre i fondamenti biblici, gli scritti dei Padri della Chiesa, della Teologia e del Magistero) anche il contesto attuale: caratterizzato dal dibattito sinodale e dal Giubileo straordinario.

Prospetto di lavoro Introduzione (partendo dal contesto biblico) 1.Il contributo dei Padri della Chiesa 2.La riflessione della teologia scolastica, moderna e contemporanea 3.I pronunciamenti del Magistero Conclusione

Chi sono i Padri della Chiesa?

Fino all’inizio del IV sec. d. c., il termine “Padre” è usato sporadicamente nei testi, in segno di rispetto e gratitudine per designare persone il cui insegnamento è stato seguito dall’autore. L’epiteto “ecclesiastico” viene usato da Eusebio di Cesarea ( [258?] , cf. Storia ecclesiastica, Teologia ecclesiastica). L’espressione “Padri ecclesiastici” si applica ormai ai Vescovi in Concilio, e all’insieme di coloro che nelle generazioni precedenti, hanno esercitato una missione di spiegazione e di trasmissione della dottrina cristiana.

Nel 434 d. c., Vincenzo di Lerins preciserà definitivamente il significato e l’estensione del termine “Padre”: “se sorge qualche nuova questione […] bisogna allora ricorrere alle opinioni dei santi Padri, di quelli almeno che, ai loro tempi e luoghi, rimasero nell’unità della comunione e della fede, e furono considerati maestri approvati” Commonitorium

I caratteri che contraddistinguono un “Padre della Chiesa” - Antichità ecclesiastica. - Ortodossia: retta dottrina in comunione con la Chiesa. - Santità della vita: come risultato di vita conforme al Vangelo. - Approvazione da parte della Chiesa di allora, che si manifesta direttamente con riferimenti a suoi testi, o indirettamente con allusioni e rimandi impliciti al suo pensiero.

(DS ) All’inizio del IV sec. (in Gallia meridionale) compare una “raccolta” che va sotto il nome di Decretum Gelasianum, contenente l’elenco degli “opuscoli dei Santi Padri accolti nella Chiesa” (DS ) Cita gli op. di 12 autori: 6 greci + 6 latini + (datazione dibattuta) uno scritto di Papa Leone

Per specificare … Patrologia Patristica Letteratura cristiana antica

La Letteratura cristiana antica Questa dicitura, utilizzata solitamente nelle università civili, sottolinea prevalentemente l’aspetto di testimonianza letteraria delle origini cristiane, con tutti i problemi connessi al testo e alla sua trasmissione, include pertanto anche gli scritti del Nuovo Testamento e la letteratura apocrifa.

La Patrologia Il termine “Patrologia” venne coniato dal luterano Johann Gerhard nella sua opera, del 1653, “Patrologia o opuscolo sulla vita cristiana ed i pensieri dei dottori della Chiesa primitiva”. Ma la storia di questa disciplina ha origine con Eusebio che nella sua “Storia ecclesiastica” riportò ampi stralci e informazioni sugli scrittori cristiani a lui precedenti. La Patrologia è la disciplina che studia la vita e gli scritti dei Padri della Chiesa.

“La Patrologia è quella parte della storia della letteratura cristiana che si riferisce agli autori dell’antichità che hanno trattato di teologia” Johannes Quasten

La Patristica Con il termine “Patristica”, invece, si intende un aggettivo che sottintende la teologia dei Padri e compare nel ‘600 presso i teologi cattolici che distinguevano la teologia in Biblica, Patristica, Scolastica, Simbolica e Speculativa. Oggi si usa come sostantivo che indica lo studio del pensiero teologico dei Padri. Il termine “patristica” pone l’accento sull’aspetto dogmatico-teologico rispetto all’elemento storico-documentario.

Per l’Occidente, comprende gli autori cristiani fino a Gregorio Magno (+ 604) e Isidoro di Siviglia (+ 636). Per l’Oriente, gli autori fino a Giovanni Damasceno (+ 749). Periodo e datazione …

Nel nostro corso ci soffermeremo sulle opere di due PADRI …. Come autore occidentale leggeremo, Sant’Ambrogio, De Poenitentia. Opera, in due libri, composta tra il 386 e il 390.

Come autore orientale … leggeremo San Giovanni di Antiochia, detto il “Crisostomo” [“dalla bocca d’oro”]. Tra le sue opere: -Il Trattato sulla Compunzione; -e le Omelie (387)

Aurelius Ambrosius Nacque a Treviri (in Gallia) nel Famiglia cristiana originaria di Roma Trasferito a Roma dopo la morte del Padre Si formò a Roma, distinguendosi negli studi letterari e di giurisprudenza. Consacrato Vescovo il 7 Dicembre 374 Esercitò il ministero episcopale a Milano Morì il 4 Aprile 397

De Poenitentia ( ) Prendiamo in mano e leggiamo il Libro I Il nostro metodo: Lettura del testo e approfond. di alcune questioni

Il Novazianesimo Editto di Decio (249): obbligava i sudditi dell’imperatore a onorare gli dei pagani “Persecuzioni” contro i cristiani che non vi aderivano Nella Chiesa si pone il problema dei LAPSI: membri del clero o laici, che chiedevano di essere reintegrati nella comunità cristiana in seguito all’apostasia Nel 251 Cornelio è eletto Vescovo di Roma, e con lui prevale il partito della clemenza e del reintegro Novaziano (presbitero romano) presenta una posizione rigorista intransigente, che esclude i LAPSI dal perdono e dal reintegro nella comunità cristiana Novaziano si fa eleggere Papa (forse a causa di conflitti personali con Cornelio, cf. J. Q UASTEN, Patrologia, vol. I, ), e segna lo scisma dalla Chiesa di Roma. Il Sinodo di Roma (251) scomunica Novaziano.

I Lapsi Cristiani che non reggendo alla prova del martirio, ripudiavano la fede. Si distinguevano in tre categorie Sacrificati (coloro che avevano sacrificato agli idoli) Thurificati (che avevano offerto incenso agli idoli) Proditores (che avevano consegnato libri e oggetti sacri ai loro persecutori) Erano detti anche “libellatici”: in possesso di un attestato del Magistrato romano che dichiarava gli avvenuti adempimenti, conformi alla religione di stato.