Esercitazione 1 Sistema acquedottistico di adduzione Corso di Costruzioni Idrauliche ing. Stefano Alvisi

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SCOPO: Determinare condizioni locali di equilibrio al fine di ottenere quello globale del sistema Problema: Flussi uscenti dalla cella centrale verso le.
Advertisements

Le distribuzioni di probabilità continue
Modelli matematici per la simulazione di catastrofi idrogeologiche
Moto nelle condotte in pressione Applicazioni a casi pratici
P = H * g ; L’unità di misura è (Pascal ) ; g=
Istituto Tecnico Industriale
Corso di Idraulica dei Sistemi Naturali
LE DERIVATE APPROCCIO INTUITIVO.
Vibrazioni indotte da fluidi in strutture meccaniche
Esercizio 6 Ciclo lavorazione
Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione 1, a.a. 2009/2010 Corso di Fondamenti di programmazione a.a.2009/2010 Prof.ssa Chiara Petrioli.
Prof.ssa Chiara Petrioli -- corso di programmazione 1, a.a. 2006/2007 Corso di Programmazione 1 a.a.2006/2007 Prof.ssa Chiara Petrioli Corso di Laurea.
LA PROPAGAZIONE DEGLI ERRORI:
Metodi numerici per equazioni lineari iperboliche Gabriella Puppo.
APPUNTI SUL LINGUAGGIO C
ITERAZIONE e RICORSIONE (eseguire uno stesso calcolo ripetutamente) ITERAZIONE: ripetere piu volte una sequenza di operazioni istruzioni: for, while, do.
Corso di Tecnica delle Costruzioni – I° Modulo – A/A
dei Trasporti e del Territorio
ITERAZIONE e RICORSIONE (eseguire uno stesso calcolo ripetutamente)
Istruzioni Iterative Nicola Fanizzi
Politecnico di Milano Esercizi Preparazione alla prima prova intermedia.
Colpo d’ariete (cenni)
Corso di biomatematica lezione 8: Massima verosimiglianza Davide Grandi.
INTRODUZIONE A MATLAB.
© Copyright - Consoli – Trinaistich - Astorina
“Dimensionamento di un impianto di riscaldamento ad acqua a due tubi.”
M regioni Capienza B Capienza minima (gen. B/3) N punti Formulazione della PROB DI SPLIT nelles.: 32 nelles.: 7 nelles.: 6 nelles.: 2.
BS.
Corso di Fisica - Fluidi (2)
METODI DI RAPPRESENTAZIONE DI UN SISTEMA
IDENTIFICAZIONE E CLASSIFICA DELLE TERRE ESERCITAZIONE
ESERCITAZIONE – PORTATA DEFLUENTE IN UNA CONDOTTA
CORSO SULLA PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO LE SOVRACORRENTI
TURBOPASCAL L’iterazione - prof. V. Riboldi -.
Dimensionamento di un impianto pneumatico
AUTOMAZIONE INDUSTRIALE PNEUMATICA
FRANCESCA CIRCUITI COMBUSTIONE E FUMI
GUIDA ALL’USO DELL’EUROCODICE 2 NELLA PROGETTAZIONE STRUTTURALE
Esercizio Regressione logistica
ESPERIMENTO DI RÜCHARDT
Esercizio Regressione DATI Per un campione casuale di 82 clienti di un'insegna della GDO, sono disponibili le seguenti variabili, riferite ad un mese di.
Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Ingegneria
Strutture di controllo
Trasporto di calore per convezione
Docente: Prof. Ing. Mauro De Marchis Mail:
LE FONDAZIONI Superficiali e profonde
UNI 5634:INDICAZIONI SUI COLORI PER IDENTIFICARE LA NATURA DI UN
Lez.7 LEZIONE N°7 DEFLUSSO PERTURBATO PERTURBAZIONE TRANSITORIA IN REGIME DETERMINISTICO Riduzione temporanea della capacità Picchi di afflusso PERTURBAZIONE.
PROCESSI EROSIVI La presenza in alveo delle strutture poste a sostegno dell’impalcato di un ponte causa un restringimento più o meno marcato della sezione.
Per produrre del latte pastorizzato una azienda adopera un impianto costituito da una batteria di scambiatori a piastre ognuno dei quali ha una superficie.
Tecnologie e Sistemi di Lavorazione
ESERCITAZIONE – PORTATA DEFLUENTE IN UNA CONDOTTA
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
CSTR Q, c i Q, c V. Bilanci di materia in regime transitorio.
MACCHINE AD INGRANAGGI ESTERNI Prof. Ing. Massimo Borghi.
ESERCITAZIONE DUE Parte III – Dimensionamento rete di distribuzione Si dimensioni la rete di distribuzione idrica schematizzata in figura al fine di minimizzare.
Si vuole sterilizzare del succo di carne (  =10 cp,  = 1.05 g/cm 3 ) e per questo scopo si adopera un impianto asettico il cui sostatore è costituito.
Regimi di moto esperienza di Reynolds
Lezione n.3 (Corso di termodinamica) Il Primo principio della termodinamica.
Insegnamento di Oleodinamica B Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e Corso di Laurea.
Classi di addettiF >2504 La seguente tabella riporta la distribuzione di 100 aziende per classi di addetti. a.Si calcoli:
IMPIEGO IN AMBIENTE INDUSTRIALE
Punto di massimo, minimo relativo e assoluto
Sistema acquedottistico di adduzione
ESERCITAZIONE DUE Parte I - EPANET
Sistema acquedottistico di adduzione
ESERCITAZIONE DUE Sistema acquedottistico di distribuzione Prima parte
Sistema acquedottistico di adduzione
Sistema acquedottistico di adduzione
Transcript della presentazione:

Esercitazione 1 Sistema acquedottistico di adduzione Corso di Costruzioni Idrauliche ing. Stefano Alvisi

Dato il sistema acquedottistico di adduzione schematizzato in figura si vuole dimensionare la condotta di adduzione in acciaio che possa convogliare la portata Q r in condizioni di regime dal serbatoio di monte al serbatoio di valle e che possa sopportare idraulicamente i fenomeni di moto vario indotti da una valvola a galleggiante posta in prossimità del serbatoio di valle. L’elevata capacità del serbatoio di monte consente di assumere che la quota del pelo libero dell’acqua in esso contenuta z m non vari significativamente nel tempo. Il serbatoio di valle ha forma cilindrica con area di base Av ed il pelo libero dell’acqua in esso contenuta z v risulta generalmente variabile nel tempo in relazione alla portata entrante ed uscente dal serbatoio stesso. La portata Q convogliata dalla condotta è regolata automaticamente in funzione della quota z v secondo la curva caratteristica della valvola a galleggiante.

Dati del problema Q r =0.4 m 3 s -1 portata di regime z m =62 m s.l.m.quota pelo libero di monte z vr =40 m s.l.m.quota pelo libero di valle a regime L=1500 mlunghezza condotta Av=100 m 2 area serbatoio di valle Parametri delle perdite distribuite  =2 mm Coefficienti di perdita di carico concentrate  1=0.5all’ imbocco della condotta  2=0.3al gomito in 2  3=0.3al gomito in 3  4funzione del grado di apertura della valvola  5=1allo sbocco della condotta

Dimensionamento della condotta: formulazione generale

Dimensionamento della condotta: assunzione di moto assolutamente turbolento

% ESERCITAZIONE 1 : sistema acquedottistico di adduzione clear all %Dati Qr=0.4; % [m^3 s^-1] zm=62; % [m] slm zvr=40; % [m] slm quota del serbatoio di valle a regime L=1500; % [m] lunghezza della condotta Av=100; % [m^2] area del serbatoio di valle xi=[ ]; % coefficienti di perdita di carico concentrata %xi1=>imbocco;xi2,xi3=>spigoli;xi4=>valvola;xi5=>sbocco epsilon=0.002; % [m] scabrezza tubazione esercizio mu=1.206e-6; % [m s^-2] viscosità cinematica g=9.81; % [m s^-2] Vmin=1; % [m s^-1] velocità minima in condotta Vmax=7; % [m s^-1] velocità massima in condotta

%Parte prima: %determinazione del diametro della condotta Dmin=sqrt((4*Qr)/(pi*Vmax)); % [m] diametro min. della condotta Dmax=sqrt((4*Qr)/(pi*Vmin)); % [m] diametro max. della condotta D=[Dmin:(Dmax-Dmin)/1000:Dmax];

%Calcolo la funzione phi per ogni valore di D for cont=1:length(D); % ciclo sui diametri %Calcolo iterativo del lambda per ciascun D %inizializzo il ciclo while con moto ass. turbolento lambda0=(2*log10(3.71*D(cont)/epsilon))^(-2); Re=… err=1; while err>=0.001 lambda1=.. err=abs(lambda1-lambda0); lambda0=lambda1; end lambdaD(cont)=lambda0; end phi=zm-zvr-((lambdaD./D)*…

Dd=interp1(phi,D,0) %interpolo la funzione phi per calcolare il diametro di progetto figure(1),plot(D,phi),grid on title('Funzione \Phi(Q)') xlabel('diametri [m]'),ylabel('\Phi(Q)') Dc=…; % Diametro commerciale scelto

%Calcolo ora le portate che otterrei con il Dc Lambda0=... Q0es=… Re=… err=1; while err>=0.001 vv. prima ma attenzione: Q0es=… Re=… end lambdac=… Q0es=…;