Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna 16 giugno 2016 Laura Paolucci.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
AUTONOMIA e DECENTRAMENTO
Advertisements

Rilettura della mappa dei poteri alla luce del Titolo V della Costituzione.
VERSO UN SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE UN PERCORSO VENTENNALE
COSA SUCCEDE IN CLASSE ?. TUTTO INIZIA DA QUI: IL PARLAMENTO APPROVA LA LEGGE 133.
Il docente e le sue competenze nella scuola dell’autonomia
Anno scolastico Funzione Strumentale Area 2 Franca Ida Rossi
La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dellIFTS Roma, 3 marzo 2008 Dipartimento per listruzione Direzione generale.
Indagine nazionale per il funzionamento e le prestazioni delle istituzioni scolastiche Adriana Massi (da materiale Invalsi) Macerata 16 febbraio 2005.
Il Questionario di sistema M. Ludovica Battista (da materiale Invalsi) Pesaro, 11 febbraio 2005.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
La progettazione degli obiettivi connessi agli incarichi dirigenziali Salvatore Ferraro La RETE del F.A.R.O. Formazione Autoanalisi Ricerca Output.
La cooperazione territoriale vicentina SBPV : Servizio Bibliotecario Provinciale di Vicenza.
Il Dirigente scolastico profilo, ruolo e funzioni
Progetto Sicurezza in cattedra
I soggetti dell'Inclusione
Azione H.1 Interventi formativi sugli strumenti e sulle strutture di governo del sistema per promuovere la capacity building delle istituzioni scolastiche.
Dr.ssa Silvia Rosin Direzione Prevenzione - Regione Veneto SiRVeSS
Intesa del 30 aprile 2009 Decreto legislativo 150/2009 Decreto legislativo 165/2001 (novellato) Circolare Funzione Pubblica n. 7/2010 Art. 6 CCNL
Le scuole e l’autonomia
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
P.O.F. Collegio Docenti elabora C. dI. adotta I consigli di classe attuano.
Gli interventi di formazione a sostegno del processo di innovazione Relatore Dr.ssa Anna Rosa Cicala dirigente MIUR Seminario di formazione sui processi.
Sintesi e nodi del Disegno di legge di riforma dellUniversità Nota di lavoro per lInterconferenza 28 novembre 2009.
Legge 6 agosto 2008, n. 133 art. 64 Disposizioni in materia di organizzazione scolastica Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25.
Esperto di E-government dello sviluppo locale (A.A. 2003/2004) Università di Pisa, Facoltà di scienze politiche 14 dicembre 2004 L'amministrazione elettronica.
I Centri Territoriali Risorse al servizio dello sviluppo della professionalità e delle scuole a cura di Maria Silvia Ghetti Faenza, 13 novembre 2006.
Riforma istituti professionali D.P.R. 87/2010
Regione Campania Legge regionale n. 6 del 15 giugno 2007, art. 1, comma 1 La regione Campania riconosce ogni forma di spettacolo, aspetto fondamentale.
NASCONO I CPIA - DPR 263/ CIRCOLARE 36 DEL 10 APRILE LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO USR Lombardia - uff. XI Patrizia.
Rete per la didattica e la formazione IRRE BASILICATA 17 dicembre Scuola, reti, territorio.
REGOLAMENTO SUL SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE (DPR 28 marzo 2013 n. 80) S.N.V. : Sistema nazionale di valutazione.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO art. 4 - legge 28 marzo 2003, n.53
Apprendistato Le modifiche del D.L. n. 34/2014 al D.Lgs. n. 167/2011
Seminario rete F.A.R.O. Palermo, 29 novembre 2013 Catania, 6 dicembre 2013 Dal processo di autovalutazione alle azioni di miglioramento Vito PECORARO.
La mobilità del personale provinciale in ambito regionale alla luce del percorso di elaborazione della proposta di legge regionale di riordino delle funzioni.
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
bozza - sono graditi suggerimenti 1 Il DDL S1934 … e il ruolo dei genitoriDDL S1934 A cura di Cinzia Olivieri.
«Autonomia. Punto e a capo.» Roma, 29 Aprile ITIS “Galileo Galilei” Autonomia e autovalutazione: quali connessioni virtuose?
IL REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE.
Caltanissetta – 6 maggio 2015
L. 13 luglio 2015 n. 107 LA BUONA SCUOLA
Dall’organico dell’autonomia alla ‘quota di potenziamento’ DISAL Milano, 13 settembre ’15 Prof. Ermanno Puricelli.
Anp - Palermo LEGGE 107 del 13 luglio 2015.
Anp - Palermo LEGGE 107 del 13 luglio 2015.
Linee di comportamento comuni per un uso alternativo (legittimo) di Comitato di Valutazione e del “bonus” premiale “BUONA SCUOLA”: MANUALE di AUTODIFESA.
comma 1, lett. b) Patto per la Salute
LEGGE DEL 13 LUGLIO 2015, N 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
Il dirigente scolastico tra d.lgs. 165/2001 e l. 107/2015
Il piano triennale dell’offerta formativa 1.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BERGAMO PETTENI A.S. 2015/2016 COLLEGIO DOCENTI UNITARIO N°1 DEL 1 SETTEMBRE 2015.
ALLA LUCE DELLA LEGGE 107/2015” Prof.ssa Anna Maria Foresi
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole A1.2 MODULO A Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
attivazione dei CPIA, dove non fosse possibile l’attivazione si valuterà la possibilità di attivare i progetti assistiti (nota MIUR n.
Seminario nazionale di Proteo Fare Sapere. Fonti normative  Legge n. 107/2015, commi 7 e 124  Nota MIUR n. 35 del 7 gennaio 2016 (“Indicazioni e orientamenti.
La scuola dell'autonomia Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 3.
Provincia di Genova -Area 10 A. Ufficio Programmazione1 SEMINARIO Percorsi per l’esercizio del diritto/dovere all’istruzione e alla formazione (Genova.
La buona scuola 12 ottobre 2015 Incontro per i futuri rappresentanti.
Collegio Docenti 1° settembre 2015 LAVORI IN CORSO... BUON ANNO! 1Mara Caenazzo.
LEGGE luglio Principi di indirizzo.
LA RIFORMA L.107/15 DAL POF AL PTOF a.s
LEGGE 13 LUGLIO 2015 N Art. 1 commi 126 – 127 – 128 – Comma 126: Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso.
FORMAZIONE REGIONALE A.S. 2015/16. PROGETTI Scuola primaria Progetto nazionale «Sport di Classe» Scuola secondaria di Primo e Secondo grado Progetto Tecnico.
Ricognizione dei titoli di studio universitario in possesso al personale Tecnico Amministrativo in servizio presso le strutture INFN. 1 A cura dei Rappresentanti.
La negoziazione di istituto dopo l’approvazione della L. 107/2015 a.s. 2015/2016 La negoziazione di istituto dopo l’approvazione della L. 107/2015 a.s.
1 Le Unioni di Comuni Corso di Pubblica Amministrazione e Sviluppo Locale Massimo La Nave.
La scuola dell'autonomia
COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI Il comma 129 inserisce il bonus, somma di retribuzione accessoria destinata alla valorizzazione del merito del.
Transcript della presentazione:

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna 16 giugno 2016 Laura Paolucci

L 107/2015…. …. introduce l’ambito come referente territoriale nell’organizzazione scolastica a vari fini giuridici

L 107/2015: ambiti e organico l’art. 1, comma 66, prevede che, a decorrere dall’a.s. 2016/17, i ruoli del personale docente siano regionali, articolati in ambiti territoriali e suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di concorso e tipologie di posto Cambia la “geografia” dell’organico

L 107/2015 ambiti e organico Co 68. A decorrere dall'anno scolastico 2016/2017, con decreto del dirigente preposto all'ufficio scolastico regionale, l'organico dell'autonomia è ripartito tra gli ambiti territoriali. L'organico dell'autonomia comprende l'organico di diritto e i posti per il potenziamento, l'organizzazione, la progettazione e il coordinamento, incluso il fabbisogno per i progetti e le convenzioni di cui al quarto periodo del comma 65. Co 65. […] Il riparto, senza ulteriori oneri rispetto alla dotazione organica assegnata, considera altresì il fabbisogno per progetti e convenzioni di particolare rilevanza didattica e culturale espresso da reti di scuole o per progetti di valore nazionale. […]

L 107/2015: ambiti nota MIUR del 26 gennaio 2016, n. 726 (regole di costituzione degli ambiti territoriali) Decreto DG USR ER del 18 febbraio 2016 (costituzione dei 22 ambiti territoriali in ER)

Co e 74 art 1 L 107/2015…. ma non solo… le reti La L. n. 107 “cita” le reti tra istituzioni scolastiche più volte, oltre che nei commi di cui ci dobbiamo occupare…. De iure condito: criterio di valutazione del DS comma 93 […] e) direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica, dei rapporti con il contesto sociale e nella rete di scuole.

Co e 74 art 1 L 107/2015…. ma non solo La L. n. 107 “cita” le reti tra istituzioni scolastiche più volte…. De iure condendo: deleghe di cui al comma 181, lett b 1) Formazione iniziale docenti assunti 3.3) per i vincitori dei concorsi nazionali, l'effettuazione, nei due anni successivi al conseguimento del diploma, di tirocini formativi e la graduale assunzione della funzione docente, anche in sostituzione di docenti assenti, presso l'istituzione scolastica o presso la rete tra istituzioni scolastiche di assegnazione;

Co e 74 art 1 L 107/2015…. ma non solo La L. n. 107 “cita” le reti tra istituzioni scolastiche più volte…. De iure condendo: deleghe di cui al comma 181, lett g) 2) Diffusione cultura umanistica e artistica 1.2) l'attivazione, da parte di scuole o reti di scuole di ogni ordine e grado, di accordi e collaborazioni anche con soggetti terzi

Si può concludere …. Che la legge 107/2015 non solo “riprende”, ma valorizza e incentiva l’organizzazione a rete delle attività delle scuole

Co art 1 L 107/ Gli uffici scolastici regionali promuovono, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale. Le reti, costituite entro il 30 giugno 2016, sono finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale, da definire sulla base di accordi tra autonomie scolastiche di un medesimo ambito territoriale, definiti «accordi di rete».

Co art 1 L 107/ Gli accordi di rete individuano: a) i criteri e le modalità per l'utilizzo dei docenti nella rete, nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti in materia di non discriminazione sul luogo di lavoro, nonché di assistenza e di integrazione sociale delle persone con disabilità, anche per insegnamenti opzionali, specialistici, di coordinamento e di progettazione funzionali ai piani triennali dell'offerta formativa di più istituzioni scolastiche inserite nella rete; b) i piani di formazione del personale scolastico; c) le risorse da destinare alla rete per il perseguimento delle proprie finalità; d) le forme e le modalità per la trasparenza e la pubblicità delle decisioni e dei rendiconti delle attività svolte.

Co art 1 L 107/ Al fine di razionalizzare gli adempimenti amministrativi a carico delle istituzioni scolastiche, l'istruttoria sugli atti relativi a cessazioni dal servizio, pratiche in materia di contributi e pensioni, progressioni e ricostruzioni di carriera, trattamento di fine rapporto del personale della scuola, nonché sugli ulteriori atti non strettamente connessi alla gestione della singola istituzione scolastica, può essere svolta dalla rete di scuole in base a specifici accordi.

Co 74 art 1 L 107/2015 ambiti e reti: una nuova governance ? 74. Gli ambiti territoriali e le reti sono definiti assicurando il rispetto dell'organico dell'autonomia e nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

DPR 275/1999/1 1. Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. 2. L'accordo può avere a oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali; se l'accordo prevede attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, è approvato, oltre che dal consiglio di circolo o di istituto, anche dal collegio dei docenti delle singole scuole interessate per la parte di propria competenza.

DPR 275/1999/2 3. L'accordo può prevedere lo scambio temporaneo di docenti, che liberamente vi consentono, fra le istituzioni che partecipano alla rete i cui docenti abbiano uno stato giuridico omogeneo. I docenti che accettano di essere impegnati in progetti che prevedono lo scambio rinunciano al trasferimento per la durata del loro impegno nei progetti stessi, con le modalità stabilite in sede di contrattazione collettiva. 4. L'accordo individua l'organo responsabile della gestione delle risorse e del raggiungimento delle finalità del progetto, la sua durata, le sue competenze e i suoi poteri, nonché le risorse professionali e finanziarie messe a disposizione della rete dalle singole istituzioni; l'accordo è depositato presso le segreterie delle scuole, ove gli interessati possono prenderne visione ed estrarne copia. 5. Gli accordi sono aperti all'adesione di tutte le istituzioni scolastiche che intendano parteciparvi e prevedono iniziative per favorire la partecipazione alla rete delle istituzioni scolastiche che presentano situazioni di difficoltà.

DPR 275/1999/3 6. Nell'ambito delle reti di scuole, possono essere istituiti laboratori finalizzati tra l'altro a: a) la ricerca didattica e la sperimentazione; b) la documentazione, secondo procedure definite a livello nazionale per la più ampia circolazione, anche attraverso rete telematica, di ricerche, esperienze, documenti e informazioni; c) la formazione in servizio del personale scolastico; d) l'orientamento scolastico e professionale. 7. Quando sono istituite reti di scuole, gli organici funzionali di istituto possono essere definiti in modo da consentire l'affidamento a personale dotato di specifiche esperienze e competenze di compiti organizzativi e di raccordo interistituzionale e di gestione dei laboratori di cui al comma 6.

Reti ex L 107 e reti ex DPR 275/99 elementi comuni (l’ubi consistam) La rete è il risultato di un contratto tra istituzioni scolastiche: l’accordo di rete (co 70 e co 71) E’ una convenzione di collaborazione tra enti pubblici rientrante nella previsione dell’art. 15 L. n. 241/1990: Disciplina in comune di attività di interesse comune Forma scritta Firma digitale Giurisdizione del GA

Reti ex L 107 e reti ex DPR 275/99 elementi comuni (l’ubi consistam) La rete non crea un ente nuovo: in nessuno dei due casi si può affermare che attraverso l’accordo rete si crea un ente nuovo Non ci sono organi comuni: non essendovi un ente, l’accordo di rete non può creare organi L’accordo può individuare strumenti per facilitare decisioni unanimi (conferenza di servizi ex art 14 L. n 241/1990 smi – fra le tante, Cons. Stato Sez. IV, , n. 513)

Reti ex L 107 e reti ex DPR 275/99 differenze: tre tipi di reti (sulla base delle finalità) Accordo di rete Rappresentanza nell’ambito e “luogo di incubazione” per la progettazione e realizzazione di attività da svolgere in rete L 107/15 (RETE DI AMBITO) Reti per l’amministrazione Attività amministrative svolte in comune L 107/15 DPR 275/99 (RETI DI SCOPO) Reti per la didattica Progetti didattici di rete L 107/15 DPR 275/99 (RETI DI SCOPO)

ù Reti di ambito (il quid novi): una cornice Rete di ambito e USR: rappresentanza La rete di ambito è uno strumento organizzativo per facilitare la comunicazione tra scuole e USR e sue articolazioni interne e viceversa sulle tematiche della legge 107/2015 e altre tematiche di interesse dell’ambito di riferimento: Rete di ambito e scuole dell’ambito: “facilitatore” La rete di ambito serve: 1) per canalizzare la propria voce verso USR e AT 2) quale incubatore per una progettualità condivisa che può dare luogo alla realizzazione di attività in comune attraverso la creazione di reti di scopo (reti “didattiche”; reti “amministrative”)

Reti di ambito (il quid novi) La rete di ambito ha la valenza organizzativa di un framework e non incide sull’autonomia didattica Non confondere l’autonomia con l’organizzazione amministrativa Rafforza le scuole, non le indebolisce

disclaimer Le diapositive che precedono sono state realizzate per questo intervento formativo, non sono esaustive della materia e non impegnano la mia Amministrazione di appartenenza