ANTICHI SIMBOLI ripresi nei moderni totalitarismi
Il fascio littorio Consisteva in un fascio di bastoni di legno legati con strisce rosse di cuoio e a volte vi era infissa anche un’ascia di bronzo. Era simbolo dell’imperium, il potere di vita e di morte.
Il fascio era portato dai littori che lo tenevano con la sinistra e lo appoggiavano sulla spalla, precedendo i magistrati in carica.
L’aquila Con la sua vista acutissima, il volo maestoso ad altezze straordinarie e un’impressionante abilità di caccia, nell’antichità era considerata simbolo di invincibilità ed era considerata messaggera degli dei. Era raffigurata spesso con i fulmini di Giove tra gli artigli.
Fu adottato dai labari delle legioni romane come simbolo dell’impero
Il saluto romano A Roma il saluto aveva un significato augurale. Saluto viene da salus, ovvero da salutem iuvare, «augurare buona salute», trasmettendo attraverso la mano alzata un influsso benefico Nell’iconografia antica si rintracciano molte scene di saluto militare…
COLONNA TRAIANA COLONNA 62 Ingresso trionfale dell’imperatore salutato da un gruppo di persone
C COLONNA TRAIANA TAVOLA 75 Traiano a cavallo raggiunge un fortino romano. Lo attende un folto gruppo di legionari e ufficiali che lo salutano.
COLONNA TRAIANA TAVOLA 103 Traiano, assistito da alcuni ufficiali e guardie all’interno dell’accampamento, davanti ad una grande tenda, riceve una delegazione nemica. Qualcuno leva il braccio verso l’imperatore.
Statua dell’imperatore Augusto risalente al I secolo a. C Statua dell’imperatore Augusto risalente al I secolo a.C. L’imperatore è raffigurato in piedi con il braccio destro alzato: non è un gesto di saluto ma ha la posa con cui si richiedeva il silenzio prima dell’adlocutio (incitamento all’esercito prima della battaglia)
In nessuna di queste immagini ricorre il saluto romano così come fu concepito dai regimi totalitari Tutte le figure presenti nella scultura classica non presentano il braccio teso verso l’interlocutore ma mostrano il gomito piegato e le dita della mano non perfettamente unite…
La svastica La parola svastica deriva dal termine sanscrito svastika composto da svastì (benessere, successo, prosperità) a sua volta formato dal prefisso -su (buono affine al prefisso ευ ) più -asti («essere») quindi svastica = ben-essere
In molte religioni è simbolo augurale In molte religioni è simbolo augurale. E’ disegnata con una croce greca con i bracci piegati ad angoli retti. I raggi della svastica rappresenterebbero i raggi del sole e il loro andamento lo scorrere del tempo e delle stagioni. E’ attestata fin dal Neolitico in varie parti del mondo e in varie forme…
Ceramica cretese risalente al terzo millennio a.C.
Bambola micenea risalente all’ Età del bronzo Bambola micenea risalente all’ Età del bronzo. Su di essa sono raffigurate in maniera stilizzata svastiche, esseri umani e soli, quasi a simboleggiare un connubio tra questi tre elementi. I raggi della svastica infatti sono stati paragonati ai raggi del sole ed il suo andamento allo scorrere del tempo e delle stagioni.
Vaso greco della fine dell’VIII secolo a.C.
Anfora rinvenuta nell’antica Thera, l’odierna Santorini, su cui è raffigurata una colomba con la svastica.
Una svastica su uno statere, una moneta greca in argento proveniente da Corinto e risalente al VI secolo a.C. Sull’altra faccia è rappresentato Pegaso, il cavallo alato.
Elmetto antico con delle svastiche, datato 350-325 a Elmetto antico con delle svastiche, datato 350-325 a.C, ritrovato a Ercolano.
Antico mosaico romano con svastiche Antico mosaico romano con svastiche. Museo Romano-Germanico, Colonia, Germania.
Collana iraniana del primo millennio a. C Collana iraniana del primo millennio a.C., conservata al Museo nazionale dell’Iran.
Reperto della civiltà Sican/Lambayeque in Perù, la quale durò dal 750 al 1375 d.C
Mosaico con svastica rinvenuto in una chiesa bizantina a Shavei Tzion, Israele (!)
Statua di Budda con la svastica, simbolo di buona fortuna.
L’uso della svastica è stato ripreso da un movimento spirituale cinese, chiamato Falun Gong, che ne fa un uso di tipo tradizionale: il simbolo rappresenterebbe il divenire e l'eterno scorrere delle cose nell'universo.