periodonomemodalitàargomenti trattatipaesirisultati 1947Ginevranegoziati bilaterali tariffe23elaborazione codice commerciale; riduzione tariffe su prodotti industriali 1949Annecynegoziati bilaterali tariffe13riduzione tariffe doganali del 25% 1951Torquaynegoziati bilaterali tariffe38la crisi coreana impedisce di realizzare risultati consistenti 1956Ginevranegoziati bilaterali tariffe26La crisi economica mondiale impedisce di realizzare risultati consistenti Ginevra (Dillon Round) negoziati bilaterali tariffe26Riduzione tariffe doganali del 7%; impegno CEE di abbattere tariffe sulle granaglie Ginevra (Kennedy Round) negoziati multilaterali tariffe; misure anti dumping 62riduzione tariffe doganali del 35%; la CE partecipa come entità autonoma per la prima volta Ginevra (Tokyo Round) negoziati multilaterali tariffe; misure non tariffarie; accordi quadro 102riduzione tariffe doganali del 34% Punta del Este (Uruguay Round) negoziati multilaterali tariffe e misure non tariffarie; servizi; proprietà intellettuale; Dispute Settlement (composizione delle controversie); tessili; agricoltura; creazione del WTO; ecc. 123riduzione tariffe doganali del 40%; riduzioni tariffarie estese al settore tessile e agricolo; istituzione del WTO
Principali differenze tra GATT e WTO GATTWTO Commercio beni Commercio beni, servizi e proprietà intellettuali Accordo provvisorio, mai ratificato Accordi permanenti, organizzazione legalmente solida Parti contraenti (GATT=testo legale) Paesi membri Sistema composizione dispute + lento, decisioni contrastabili Sistema composizione dispute + veloce, decisioni incontrastabili
Le funzioni del WTO sono Le funzioni del WTO sono: 1.Amministra l’accordo commerciale WTO. 2.È il forum per i negoziati commerciali (Round). 3.Gestisce le dispute commerciali. 4.Realizza un monitoraggio delle politiche commerciali nazionali. 5.Fornisce assistenza e gestisce programmi di formazione per i Paesi in Via di Sviluppo (PVS), sulle tematiche connesse al commercio internazionale. 6.Coopera con le altre organizzazioni internazionali.
Le regole di base del WTO In particolar modo valgono ancora i due articoli fondamentali del vecchio GATT: l’articolo XI, il quale prevede che nessun membro possa istituire o mantenere – all’importazione o all’esportazione – proibizioni o restrizioni quantitative, effettuate tramite contingenti, licenze o altro mezzo che ponga limiti agli scambi, ad eccezione delle tariffe doganali (di cui, comunque, si favorisce la progressiva riduzione); l’articolo XVI, il quale vieta qualsiasi sovvenzione pubblica che abbia l’effetto di favorire l’esportazione di prodotti ad un prezzo inferiore a quello normale di vendita nel paese di origine. Le uniche forme di protezione ufficialmente riconosciute sono le tariffe che ciascun paese membro dichiara in sede WTO e sono dette “consolidate”, nel senso che non possono essere modificate (cioè aumentate) senza una forma di compensazione per gli altri paesi membri.
I paesi membri non possono effettuare una discriminazione fra i loro partner commerciali; se viene accordato a qualcuno un trattamento speciale (quale, ad esempio, una minore protezione doganale per uno o più prodotti), la concessione deve essere estesa a tutti gli altri membri del WTO. Un’eccezione all’applicazione di questa clausola si ha nel caso di rimozione delle barriere tra paesi che costituiscono un’area regionale integrata. La clausola della Nazione Più Favorita (MFN).
Le merci importate, dopo essere state assoggettate all’eventuale dazio, e quelle prodotte localmente devono essere trattate allo stesso modo, dopo l’accesso al mercato. Questa regola (detta “national treatment”) si trova in tutti gli accordi principali del WTO, anche se, ancora una volta, è gestita diversamente in ciascuno di questi. Trattamento nazionale: uguaglianza tra beni esteri e nazionali. Trasparenza. Per garantire la trasparenza i paesi membri sono tenuti ad informare subito il WTO quando intraprendono azioni di un certo rilievo, quali ad esempio nuove norme tecniche che interessano il commercio, cambiamenti delle regolamentazioni relative allo scambio di servizi o all’accordo della proprietà intellettuale.
- sistema del “ consensus ” - spesso: formazione di gruppi ( team negoziale ) - UE: gruppo + vasto e completo ⇓ - la Commissione Europea esprime 1 parere unico - altri raggruppamenti: - ASEAN (Associazione Nazioni Sud Est Asiatico) - SELA (Sistema Economico Latino Americano) - ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) - Gruppo Cairns : costituito nel 1986 con l’obiettivo di presentare argomentazioni comuni a favore della liberalizzazione del commercio in agricoltura Sistema di votazione
Conferenza Ministeriale Consiglio Generale in veste di Organo di controllo della Politica Commerciale Consiglio Generale in veste di Organo di Risoluzione delle Controversie Consiglio per Commercio in Beni Consiglio per Commercio nei Servizi Organo di Appello Organi di Risoluzione delle Controversie Gruppi di Lavoro per: Servizi Professionali Regole GATS Comitati Plurilaterali: Comitato per Commercio in Aerei Civili; Comitato per Appalti Pubblici Comitati per: Commercio nei Servizi Finanziari Impegni Specifici Consiglio per gli Aspetti Commerciali della Proprietà Intellettuale Comitati per: Accesso ai Mercati Agricoltura Misure Sanitarie e Fitosanitarie Barriere Tecniche al Commercio Sussidi e Misure Compensative Pratiche Anti-Dumping Dogane Regole di Origine Permessi all’Importazione Misure di Investimenti legati al Commercio Salvaguardie Organo di Monitoraggio dei Tessili Gruppi di Lavoro per: Imprese Statali Ispezioni Pre-Imbarco Comitati per: Commercio e Ambiente Commercio e Sviluppo Sottocomitato per i paesi meno sviluppati Accordi Commerciali Regionali Restrizioni Bilancia dei Pagamenti Bilancio, Finanza e Amministrazione Gruppi di Lavoro per: Accessioni Relazioni tra Commercio e Investimenti Relazioni tra Commercio e Politica della Concorrenza Trasparenza negli Appalti Pubblici Consiglio Generale (Segretariato) Struttura del WTO Tutti i Membri partecipano alla Conferenza Ministeriale, al Consiglio Generale, ai vari consigli, comitati, etc., ad eccezione degli Organi per la Risoluzione delle Controversie e per il Monitoraggio dei Tessili e i comitati ed i consigli plurilaterali.
Controversia depositata presso la commissione Parti in causa comunicano modalità di risoluzione al DSB Richiesta consultazione con il paese interessato Utilizzo buon ufficio: conciliazione Controversia risolta Pratica inoltrata al DSB Il panel viene insediato, a meno che la disputa non venga risolta entro 20 gg. Discussione controversia Partecipazione di terze parti Parere specialisti Revisione ad interimCommenti organi coinvolti Rapporto finale Obiezioni da terze parti Applicazione regole e risoluzioni convenute Appello a organo competente su richiesta Decisione Discussione presso DSB Nessuna risoluzione Presentato appello Non presentato appello Procedura controversie
In quanto tempo si risolve una disputa? Questi periodi sono approssimativi per ogni fase della procedura. Inoltre, i paesi possono risolvere le loro dispute indipendentemente in qualunque momento. 60 giorniConsultazioni, mediazione, etc. 45 giorniMessa a punto del panel e dei partecipanti 6 mesiRapporto finale del panel alle parti 3 settimaneRapporto finale del panel ai membri del WTO 60 giorniL’Organo di Risoluzione delle Dispute adotta il rapporto (se non ci sono appelli) Totale = 1 anno(senza appello) giorniRapporto sugli appelli 30 giorniL’Organo di Risoluzione delle Dispute adotta il rapporto sugli appelli Totale = 1 anno e 3 mesi(con appello)