Insetti Classe : Lepidotteri Ordine : Eteroneuri Sottordine : Tortricidi Famiglia : Cydia (Grapholita) Genere : C. molesta Busck. Specie :
La Cidia è un Lepidottero originario dei Paesi orientali da dove si è diffuso in America, Australia e Paesi europei; in Italia è arrivata nei primi anni del Novecento ( ) ed è divenuta uno dei fitofagi più pericolosi per la frutticoltura italiana, specialmente per le Drupacee.
Gli adulti sono farfalle di medie dimensioni (10-15 mm di apertura alare); le ali anteriori, i cui bordi sono finemente frangiati, sono di colore grigio- brunastro, con diffuse screziature e marezzature biancastre. Le larve, che sono di colore rosato o ocraceo, raggiungono la lunghezza di circa mm. I danni sono provocati dalle larve. Le uova sono di forma lenticolare, inizialmente di colore bianco e poi virano verso al giallo con anello rossastro.
La Cidia molesta compie 4-5 generazioni all'anno, con sovrapposizioni a fine estate e con voli praticamente continui.
La Cidia sverna allo stadio di larva matura: in campo: negli anfratti della scorza o alla base delle piante, nel terreno; in magazzino: negli anfratti delle strutture di raccolta e conservazione. Gli adulti del 1° volo sfarfallano in primavera, anche a fine inverno. Lo sfarfallamento avviene da marzo a maggio, con un picco di presenze nella seconda quindicina del mese di aprile. Le femmine ovidepongono sui giovani germogli o sulle foglioline originando la 1a generazione larvale che è attiva sui germogli da fine aprile a fine maggio. Gli adulti del 2° volo compaiono nel mese di giugno ed originano la 2a generazione larvale, attiva soprattutto sui frutti dalla seconda metà di giugno alla seconda decade di luglio. Queste larve originano gli adulti del 3° volo che sfarfallano, generalmente, dalla seconda decade di luglio fino alla prima decade di agosto. Prende così avvio la 3a generazione larvale, sempre attiva sui frutti, che compare dal mese di luglio agli inizi di agosto. Durante il mese di agosto sfarfallano gli adulti del 4° volo; questi originano la 4a generazione larvale, attiva in agosto. Queste larve possono: svernare; originare una 5a generazione, tra agosto e settembre, che si sovrappone alla 4a generazione.
Principali: Pesco; Secondari: altre Drupacee, Pomacee e Rosacee.
Specie polifaga: MOLTO pericolosa; Su: su frutti pesco su germogli melo sui frutti
Danni sui germogli: Si verificano in primavera tardo autunno. I germogli vengono attaccati dalle larve di 1a generazione che scavano, al loro interno, delle gallerie longitudinali in zona midollare; l'attacco provoca un avvizzimento con conseguente perdita del germoglio. Danni sui frutti Avvengono sia precocemente che tardivamente. I danni sui frutti sono molto gravi e vengono provocati dalle generazioni successive alla 1a; le larve scavano gallerie nella polpa. I frutti subiscono disfacimento molle sia per l'attività diretta delle larve, sia per il successivo attacco di agenti fungini del marciume dei frutti che entrano dai fori delle larve.
Danni sul frutto: Avvengono a fine estate inizio autunno La penetrazione delle larve avviene nelle zone di contatto, creando una galleria superficiale dove completa sviluppo, fino ad arrivare nella zona carpellare sono attacchi generalmente superficiali nelle Pomacee; solo in alcuni casi, a differenza della Carpocapsa, le gallerie si approfondiscono fino ai semi. Danni sui germogli: attacchi molto rari.
La lotta contro la Cidia molesta segue i criteri di lotta guidata ed integrata; essa è basata o sul campionamento degli organi attaccati (germogli e frutti) oppure sul monitoraggio della popolazione, mediante trappole sessuali. La lotta si basa in larga parte sull’impiego di insetticidi Essa va affrontata considerando il livello delle popolazioni e il loro potenziale di dannosità, lo stato di recettività degli organi da proteggere, la percentuale di attacco tollerabile ed infine le caratteristiche dei prodotti da impiegare. Per controllare la presenza degli adulti e individuare i periodi di volo e di rischio è necessario avvalersi delle trappole sessuali con lo specifico feromone sessuale orfamone ed è pure necessario controllare la temperatura crepuscolare (limite termico al di sopra del quale avvengono gli accoppiamenti e le ovodeposizioni è di l6°C). Il controllo visivo dei frutti e dei germogli si rendo necessari a partire dalla seconda generazione e durante il periodo di maggior recettività dei frutti.
Modello MRV (modello a ritardo variabile) Incentrato sulle prime due generazioni. DATI METEO UTILIZZATI: Temperatura INPUT: Temperature medie orarie o biorarie OUTPUT: Percentuale di individui presenti allo stadio di uova, larve, crisalidi e adulti sul totale della generazione; Percentuale cumulativa di uova deposte, larve sgusciate, pupe formate e adulti sfarfallati sul totale della generazione
Tecnica del monitoraggio Il monitoraggio si esegue con trappole sessuali; la tecnica di esecuzione prevede: l'installazione delle trappole nel frutteto all'inizio di aprile; densità delle trappole: 2-3 trappole per ettaro, per il primo ettaro, più una per ogni ettaro successivo al primo. soglia di intervento mediamente è 30 adulti/trappola settimana per la prima generazione e 10 adulti/trappola settimana per le successive. L'intervento viene eseguito: dopo 7-8 giorni dal superamento della soglia per la 2a generazione; dopo 4-6 giorni dal superamento della soglia per le generazioni successive.
Confusione o disorientamento sessuale Bacillus thuringiensis var. kurstaki Rotenone + olio di paraffina (ritirato) Antagonisti naturali parassitoidi: Imenotteri (Trichogramma, Paralitomastix variicornis, Ascogaster, Apanteles xanthostigma, Trichomma)
La difesa chimica è principalmente basata sull'impiego di regolatori di crescita ad azione ovicida e di prodotti ad azione larvicida. I trattamenti vanno eseguiti al superamento della soglia di intervento.